Accedi al portale - Non fai parte della nostra community? Registrati è gratis!
GeoLIVE
4/11/2023 18:28 - Il rollout degli aggiornamenti relativi alla moderazione è ancora in corso, e durerà fino alle 22:30 di lunedi, ci potranno essere sporadici disservizi nel corso della giornata.


 
/ Forum / PREGEO e DOCFA / DOCFA / SENTENZA DI DIVISIONE SENZA PREVIO CENSIMENTO DEGL...
Forum

Parole da cercare:
Cerca su:

SEGUI ARGOMENTO

Pagine:  2 - Vai a pagina  successiva

Autore SENTENZA DI DIVISIONE SENZA PREVIO CENSIMENTO DEGLI IMMOBILI IN CATASTO

EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

Messaggi:
2066

Località
Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 16 Ottobre 2013 alle ore 22:20

Ciao a tutti voi.

Vi espongo il seguente post per avere un'opinione da chi vorrà gentilmente rispondere, che anticipatamente ringrazio.

La storia è questa:

Nel 1999 due coniugi (in seguito chiamati come TIZIO e CAIA) divorziano.

Successivamente la moglie CAIA cita in giudizio l'ex marito TIZIO per la divisione giudiziale dei loro beni acquistati in comunione legale dei beni.

Gli immobili oggetto di divisione consistevano in un terreno agricolo di circa mq 8'000 con "entrostante" fabbricato sviluppato su quattro livelli (piano S1, Terra, primo e secondo) collegati da un vano scala interno.

Il fabbricato de quo all'epoca della causa di divisione non era accatastato.

Il giudice nomina un CTU al quale conferisce l'incarico di procedere ad un progetto di divisione.

L'incarico del CTU si svolse senza troppi intoppi e redasse tre progetti di possibile divisione, ed il giudice sulla base della stessa, emanò la relativa sentenza adottando uno dei progetti di divisione redatti dal CTU.

La sentenza divenne esecutiva in quanto mai appellata ne dalla parte attrice ne dalla parte convenuta.

Con detta sentenza il giudice assegnò:

-a CAIA "metà del piano terra, tutto il piano S1, e, tutto il piano primo.

-a TIZIO la "restante" metà del piano terra, tutto il piano secondo e tutto il terreno circostante.

-a servizio comune la strada di accesso già delimitata e pavimentata.

Quindi come avete potuto già intuire il fabbricato all'epoca della sentenza non era accatastato, e neanche la strada di accesso di conseguenza non era censita.

La trascrizione della sentenza è stata eseguita senza previo censimento in catasto degli immobili oggetto di divisione giudiziale.

Successivamente qualche anno dopo, TIZIO conferì incarico professionale ad un tecnico di procedere all'accatastamento del fabbricato.

Il tecnico incaricato redisse un tipo mappale, senza scorporare la corte comune, e censì con pratica docfa intestando il fabbricato seguente modo:

-TIZIO proprietario per 1/2

-CAIA proprietaria per 1/2

il tutto così come risultava dalla ditta catastale della particella di terreno di circa mq 8000.

Qualche mese fà è stato notificato a TIZIO una cartella esattoriale per il mancato pagamento dell'ICI di alcune migliaia di euro calcolata con la quota risultante in catasto, ossia di 1/2 dell'intero fabbricato, quando in realtà allo stesso è stato assegnato dal giudice solo "metà del piano terra" ed il piano secondo il quale risulta tutt'ora in "corso di costruzione".

Ora TIZIO vorrebbe sistemare le cose al catasto ed "intestarsi" in via esclusiva solo quanto gli è stato assegnato dal giudice.

Questa è la storia, ed ora vengo alla domanda, anzi alle domande:

1) Tizio può conferire solo lui l'incarico tecnico, senza previa autorizzazione da parte di CAIA?

2) CAIA potrebbe avanzare pretese (leggasi denuncie) dal tecnico che oggi andrebbe a sistemare le cose?

3) Quale potrebbe essere la strada da seguire per la giusta intestazione esclusiva di tutti gli immobili a TIZIO e CAIA?

Io una mia opinione già ce l'ho, però prima di esporla vorrei avere un vostro consiglio tecnico/legale.

Mi scuso per la lungaggine del post, ma è stato necessario per meglio chiarire la cronistoria.

Grazie anticipatamente

EFFEGI

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Autore Risposta

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2013 alle ore 09:50

Ho avuto modo di affrontare la questione qualche anno fa credo e spero vadi bene anche adesso.

Tralasciando la questione che il primo tecnico ha sbagliato a procedere all'accatastamento in quel modo senza tener conto e valutando male, la sentenza del giudice, che forse, unica giustificazione un pò allegra, non era trascritta e quindi non riconoscibile ai terzi.

Diciamo che il nuovo tecnico incaricato ha la fortuna di avere già censito l'immobile intero. Prima della trascrizione della divisione, egli deve procedere al frazionamento con intestate entrambe le unità a unica ditta con quote di proprietà 1/2 per ogni soggetto e a costituire il bene comune. Ciò per dare una identificazione catastale agli immobili oggetto di divisione. Dopodichè si procede alla trascrizione ed alla voltura delle unità costituite secondo la sentenza del giudice.

Il primo accatastamento ha il vizio di non avere il consenso di entrambi i proprietari soprattutto alla luce della divisione, ma anche senza sarebbe lo stesso. A tal uopo:

1) Tizio non poteva accatastare l'intero edificio senza previa autorizzazione di Caia.

2) Caia potrebbe essere furibonda per le cazzate catastali continue che Tizio gli ha combinato sul proprio immobile, il quale dovrebbe sistemare tutte le cose immediatamente ed a spese tutte sue. La cura è meglio di no, è meglio farla assieme !

Saluti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SIMBA64

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
09 Dicembre 2011

Messaggi:
3012

Località

 0 -  0 - Inviato: 17 Ottobre 2013 alle ore 15:23

"EFFEGI" ha scritto:


Il tecnico incaricato redisse un tipo mappale, senza scorporare la corte comune, e censì con pratica docfa intestando il fabbricato seguente modo:

-TIZIO proprietario per 1/2

-CAIA proprietaria per 1/2

R: a mio avviso questo accatastamento non è corretto perchè era già esecutiva e definitiva la sentenza del giudice, con addirittura la trascrizione già eseguita, pertanto è una pratica catastale superflua.


1) Tizio può conferire solo lui l'incarico tecnico, senza previa autorizzazione da parte di CAIA?

R: Secondo me si, la sentenza del giudice è come legge, ad ogn'uno gli è stata assegnata una parte e quindi ogn'uno può agire autonomamente.

2) CAIA potrebbe avanzare pretese (leggasi denuncie) dal tecnico che oggi andrebbe a sistemare le cose?

R: Caia potrebbe avanzare pretese se tizio andasse a ledere qualche suo diritto, ma se tizio opera solo su la sua parte, nessun diritto viene leso

3) Quale potrebbe essere la strada da seguire per la giusta intestazione esclusiva di tutti gli immobili a TIZIO e CAIA?

R: cadauno accatasta la sua parte identificata dalla sentenza trascritta






Buon incarico e saluti cordiali

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

Messaggi:
2066

Località
Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 18 Ottobre 2013 alle ore 19:55

Ciao e grazie per le gradite risposte.

Per quanto riguarda l'errore del tecnico concordo con voi (totonno e simba64), ma purtroppo la sentenza era già trascritta riportando nella trascrizione soltanto la particella del terreno con tutta la descrizione (almeno un succinto riassunto) della sentenza.

Concordo ancora con te (totonno) che dovrei riaccatastare il fabbricato con tipo mappale e stralcio di corte comune e variazioni catastali docfa.

Ma... posso farlo senza l'autorizzaizone di CAIA?

A CAIA potrebbe convenire lasciare le cose così, ossia con tutte le unità intestate per 1/2 ciascuno (lo so che non è giusto).

Il fabbricato non è abitato da nessuno degli ex coniugi, per cui risulta essere ai fini fiscali "seconda casa" per entrambi, ed in base alla cartella esattoriale a CAIA spetterebbe pagare, considerando le effettive unità assegnatele con la sentenza una quota pari a circa il 70% di quanto richiesto dal comune, mentre così (considerando solo 1/2 su tutto) dovrebbe pagare solo il 50% a danno dell'ex coniuge naturalmente, in quanto il comune non intende "scorporare" i tributi solo sulla base della sentenza, e cosa ancora più strana ha notificato la cartella soltanto a TIZIO e non a CAIA.

Ed allora mi pongo il dubbio... e se CAIA pur di non pagare maggiori tributi (come dovrebbe essere ndr) si rifà sul tecnico dicendogli: "chi ti ha autorizzato a fare le variazioni catastali senza la mia preventiva autorizzazione?".

Purtroppo non posso accatastare solo le uu.ii. di TIZIO in quanto per forza di cose devo procedre alla divisione delle unità immobiliari già accatastate, come il piano terra che una metà deve essere di TIZIO e l'altra metà di CAIA.

Aggiunto infine, in quanto mi era sfuggito nel post iniziale, che TIZIO ha inviato una raccomandata AR alla sua ex moglie, per comunicarle la notifica allo stesso della cartella esattoriale, e, nel contempo, l'ha informata che occorre procedere alla rettifica catastale delle rispettive proprietà in modo da rendere omogenea la sentenza con il catasto... dandogli un periodo di tempo di 20 gg, per comunicare la sua volontà, anche per la nomina di un tecnico di sua fiducia, e che trascorsi i quali, avrebbe avrebbe provveduto a sistemare il tutto con succesiva compensazione di spese... qual'è stato il risultato?... sono passati circa due mesi e non è giunta neanche la ricevuta di ritorno della raccomandata.

Rimango ancora nel dubbio se posso espletare l'incarico soltanto con l'affidamento da parte di TIZIO e senza l'autorizzazione di CAIA.

Buona serata.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SIMBA64

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
09 Dicembre 2011

Messaggi:
3012

Località

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2013 alle ore 08:27

"EFFEGI" ha scritto:




... sono passati circa due mesi e non è giunta neanche la ricevuta di ritorno della raccomandata.

Rimango ancora nel dubbio se posso espletare l'incarico soltanto con l'affidamento da parte di TIZIO e senza l'autorizzazione di CAIA.

Buona serata.



La raccomandata la puoi usare a tuo favore in una eventuale richiesta di danni, o in altro modo, basta che resti chiusa ed aperta solo davanti al giudice.

Se la sentenza, già trascritta e quindi con valore assolutamente probatorio, descrive chiaramente che le proprietà sono state bene assegnate ed individuate sul posto, in base al progetto divisionale, a mio parere, il tuo cliente può benissimo agire per conto suo senza il consenso dell'ex moglie (a meno che non si voglia discutere la validità della sentenza stessa).

Saluti cordiali

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12184

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2013 alle ore 08:54

Concordo con Stefano in arte Simba64 sulla probatorietà della sentenza!

Personalmente convocherei entrambi gli ex coniugi e troverei la soluzione dell'incarico comune, appunto in forza della sentenza!

In caso di latitanza, c'è sempre il possibile ricorso al Giudice di Pace, il quale saprà ben indirizzare le parti antagoniste, ma non vedo perchè debbano essere così recalcitranti a sistemare correttamente gli errori commessi!

In ultimo, l'ufficio Tasse del comune, se correttamente, informato del possibile ricorso alle azioni legali a tutela in presenza di un documento base quale è la Sentenza passata in giudicato, non vedo come possa esercitare e continuare in una e vera vessazione!

[ P.S. per Effegi] Redisse è obbrobrioso! forse è meglio sostituirlo con predispose!

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2013 alle ore 14:19

Premesso che:

Concordo con Stefano in arte Simba64 sulla probatorietà della sentenza! Ma non c'è nessuno qui che sostiene il contrario o lo mette in dubbio. Semmai faremo un altro post sulla probatorietà delle sentenze di un giudice, anche se in geolive se n'è già parlato.

"EFFEGI" ha scritto:

Ma... posso farlo senza l'autorizzaizone di CAIA?
A CAIA potrebbe convenire lasciare le cose così, ossia con tutte le unità intestate per 1/2 ciascuno (lo so che non è giusto).Ed allora mi pongo il dubbio... e se CAIA pur di non pagare maggiori tributi (come dovrebbe essere ndr) si rifà sul tecnico dicendogli: "chi ti ha autorizzato a fare le variazioni catastali senza la mia preventiva autorizzazione?".



No, senza l'autorizzazione di Caia non la puoi fare. Ella ha dei diritti sul suo 70% e può disposrre come le pare e piace. D'altronde il maldestro Tizio gliene ha combinate di cotte e di crude. Come dargli ancora fiducia? SE ci si mette pure il fatto che Tizio l'ha fatto a suo svantaggio, a Caia, il dubbio che non sia tanto attendibile il suo ex, è lecito che gli venga! E ci gioca pure con questa situazione tutta a suo vantaggio.

"EFFEGI" ha scritto:


Purtroppo non posso accatastare solo le uu.ii. di TIZIO in quanto per forza di cose devo procedre alla divisione delle unità immobiliari già accatastate, come il piano terra che una metà deve essere di TIZIO e l'altra metà di CAIA.



Vero.

"EFFEGI" ha scritto:


Aggiunto infine, in quanto mi era sfuggito nel post iniziale, che TIZIO ha inviato una raccomandata AR alla sua ex moglie, per comunicarle la notifica allo stesso della cartella esattoriale, e, nel contempo, l'ha informata che occorre procedere alla rettifica catastale delle rispettive proprietà in modo da rendere omogenea la sentenza con il catasto... dandogli un periodo di tempo di 20 gg, per comunicare la sua volontà, anche per la nomina di un tecnico di sua fiducia, e che trascorsi i quali, avrebbe avrebbe provveduto a sistemare il tutto con succesiva compensazione di spese... qual'è stato il risultato?... sono passati circa due mesi e non è giunta neanche la ricevuta di ritorno della raccomandata.

Rimango ancora nel dubbio se posso espletare l'incarico soltanto con l'affidamento da parte di TIZIO e senza l'autorizzazione di CAIA.



Tizio deve rimediare a propria cura e spese. Invia subito una raccomandata con ricevuta di ritorno, in cui spiega per filo e per segno l'accaduto e le invia in allegato la pratica Docfa di frazionamento secondo le disposizioni della sentenza e le successive volture conseguenti con l'assegnazione delle legittime quote per ogni porzione. Nella racc va scritto che Caia deve riconsegnarle firmate a tizio entro e non oltre una settimana dal ricevimento della presente. In mancanza della riconsegna delle pratiche firmate e in assenza di qualsiasi risposta, le pratiche si intendono tacitamente consentite da Caia la quale deve essere a conoscenza dell'accertamento che le verrà richiesto di restituire a Tizio oppure dall'ufficio tributi. Se non c'è risposta si procede altrimenti ci si trova e si concorda con altro tecnico di fiducia di Caia. Se Tizio non ha risposta, procede di sua iniziativa. Una volta accatastate e volturate le UI consegnerà una copia di tutto a Caia per comunicarne l'esito e per metterla a conoscenza che adesso ella è inserita come proprietaria del proprio immobile assegnatole in Catasto, e andrà a parlare con l'ufficio tributi per chiedere lo sgravio della cartella ingiustamente calcolata. In questo modo, o Caia si sveglia preventivamente, oppure si va avanti. Riguardo le responsabilità professionali il tecnico ha l'incarico di uno dei due intestatari ed il consenso tacito dell'altra parte ed inoltre ha la sentenza PROBATORIA del giudice, credo sia coperto abbastanza se non fa errori di distrazione o di male interpretazione della sentenza. L'unica difficoltà è andare a rilevare la porzione di edificio in testa a Caia. se Caia continua con il suo atteggiamento ostile e distaccato pure nella disponibilità di far rilevare il proprio immobile, allora va fatta la denuncia e chiamato il giudice. In questo caso non ci sono altre possibilità. Il tecnico, secondo me comunque deve essere pagato da Tizio per intero e forse sarebbe il caso che lo paghi in anticipo. Poi se Tizio lo ritiene, può richiedere la parte che spetterebbe a Caia della sola ultima procedura e non del primo docfa.

Ah, dimenticavo. la ricevuta di ritorno deve ritornare. Due mesi sono tanti... Nel sito delle poste italiane c'è la possibilità di conoscere tutto il percorso che la busta fa fino a destinazione oppure fino al ritorno di tutto al mittente se il destinatario non abita o non esiste a quell'indirizzo. Prova a rimandarla di nuovo con allegate le pratiche catastali e le volture.

Saluti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12184

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2013 alle ore 17:50

Evito di trascrivere di nuovo quanto Effegi sostiene:

1) Probatorietà della sentenza: E' un lungo discorso, ma che sia diventata esecutiva lo confermano molti fattori che non sto qui a dire, per evitare di deviare dal vero problema.

2) Errato accatastamento: Ciò è dimostrato dalla sentenza stessa e quindi dal momento che è errato, entrambi i coniugi dovranno partecipare alle rettifiche, qui la convenienza non va nemmeno citata!

Per provvedervi, vista la inattività di una parte, ripeto che sarebbe cosa utile provocare contatti formali ed in presenza di continuazione nella elusione di un dovere, è possibile un ricorso al giudice.

3) Non vedo perchè Effegi cambia le quote, se in CTU erano 1/2 + 1/2 , tali devono rimanere.

Altra cosa sono le rendite attribuite in sede di classamento, ma qui non c'entrano.

4) Lo stesso dicasi per il sostenimento delle spese 1/2 + 1/2 !! Perchè modificare il dettato della sentenza?

5) Non mi pare aver letto nella domanda di Effegi, che il marito Caio ne abbia combiinate di tutti i colori! Perchè affibbiargli ora comportamenti non corretti?

6) Non vedo come mai a Caia si debba addebitare comportamenti che non si è certi possa averne commessi, potrebbe benissimo non aver ricevuto la AR e per errore l'ufficio postale non ha restituito dopo i canonici 30 giorni di giacenza!

7) Non comprendo come mai a Caia si debba addebitare comportamenti che non si è certi possa averne commessi come il diniego alla verifica dello stato di fatto! Quindi ritengo che parlarci di persona e documentarla sia una cosa sacrosanta da fare.

8) Non comprendo come mai il tecnico debba richiedere il pagamento della parcella in anticipo, quando è regola che lo stesso deve preparare il contratto di prestazione professionale che firmeranno entrambi i proprietari e dove ci sarà obbligatoriamente scritte le modalità di pagamento e le relative quote, che come già detto saranno al 50%.

Quindi:

E' indubbio che la pratica non è di semplice esecuzione, ma ritengo che con i dovuti e necessari colloqui, ogni nodo potrò essere sciolto! Mica siamo nella jungla!

Va da sè che va informato adeguatamente ed anche documentato, anche l'ufficio tributi del comune, che dovrà ob torto collo provvedere alla rettifica dei ruoli!

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 19 Ottobre 2013 alle ore 19:24

"EFFEGI" ha scritto:

Con detta sentenza il giudice assegnò:

-a CAIA "metà del piano terra, tutto il piano S1, e, tutto il piano primo.

-a TIZIO la "restante" metà del piano terra, tutto il piano secondo e tutto il terreno circostante.

-a servizio comune la strada di accesso già delimitata e pavimentata.

Il tecnico incaricato redisse un tipo mappale, senza scorporare la corte comune, e censì con pratica docfa intestando il fabbricato seguente modo:

-TIZIO proprietario per 1/2

-CAIA proprietaria per 1/2

il tutto così come risultava dalla ditta catastale della particella di terreno di circa mq 8000.

Qualche mese fà è stato notificato a TIZIO una cartella esattoriale per il mancato pagamento dell'ICI di alcune migliaia di euro calcolata con la quota risultante in catasto, ossia di 1/2 dell'intero fabbricato, quando in realtà allo stesso è stato assegnato dal giudice solo "metà del piano terra" ed il piano secondo il quale risulta tutt'ora in "corso di costruzione".



Riporto quello che chiaramente scrive EFFEGI, al quale faccio i miei complimenti per la chiarezza con cui si esprime.

Ma scusa Geoalfa, perdonami. Siamo d'accordo sulla PROBATORIETA' della sentenza di divisione! E' già qualcosa... Ma...

EFFEGI non dice che il Giudice ha assegnato la metà esatta del fabbricato a ognuno, ma dice che nella sentenza di divisione viene assegnato: una porzione dell'intero edificio ad uno e una porzione all'altro coniuge. In termini di superficie tale divisione in quote rappresenta il 70% per una parte (Caia) ed il 30% per l'altra (Tizio). Quindi da ciò deriva che il primo tecnico incaricato da Tizio, al quale non si può negare la responsabilità della scriteriata scelta, ha completamente sbarellato perchè non ha per nulla tenuto conto nell'intestazione dei beni della sentenza di divisione passata in giudicato peraltro pure trascritta e quindi resa publica e ben visibile a chiunque! Caia non dovrebbe essere incacchiata con Tizio e non solo per motivi strettamente coniugali di separazione?

Inoltre il tecnico professionista che si appresta ad intervenire, si trova nella condizione di dover essere pagato completamente da chi lo incarica unilateralmente e visto la situazione dove una delle parti è latitante e fuggitiva, per poter svolgere correttamente l'incarico deve poter accordarsi solo con una parte, la quale ha la forte necessità di regolarizzare il suo immobile e purtroppo anche quello della controparte seppur controvoglia. SE il tecnico per svolgere il proprio compito deve per forza aspettare che l'incarico glielo dia per forza anche la parte che non ha alcun interesse se non quello di non farsi trovare, allora l'incarico non lo può svolgere, evidentemente, perchè non ha la volontà scritta di tutte le parti in causa. Io non sono di questa ultima opinione perche, secondo me, Tizio ha tutto il diritto di nominare un tecnico che gli accatasti la sua casa in modo regolare e deve poterlo fare in qualche modo e quello più giusto e breve a mio parere è cercare in tutti i modi di sollecitare la controparte ostile e, se proprio non ci riesce, di farlo in una sorta di consenso tacito, ma indispensabile, di Caia. Tutto ciò serve perchè, un domani, Caia potrebbe invece svegliarsi di soprassalto e denunciare tutti, e noi, davanti al giudice, dobbiamo dimostrare di aver usato tutti i modi possibili per giungere all'accatastamento degli immobili consensuale tra le parti, ma che nel caso in questione, essendo impossibile ciò, per l'assenza ingiustificata di una delle due parti, si è dovuto per forza procedere unilateralmente, sempre rispettando le normative vigenti e senza ledere i diritti altrui, anzi, consegnando i diritti dell'unità immobiliare a Caia così come assegnatole dal Giudice nella famosa sentenza.

Scusate gli errori di grammatica, che sicuramente ci saranno, ma ho scritto il discorso di getto e senza fiato.

Ancora sulla raccomandata. Se c'è stata una sentenza di separazione vuol dire che c'è stata sicuramente corrispondenza tra le parti e quindi è impossibile adesso non trovare più Caia e non riuscire a recapitarle una busta raccomandata. Che la riceva è indispensabile. Per bocca o per endovena gli va trasmessa e fatta digerire.

Saluti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
02 Dicembre 2005

Messaggi:
12184

Località
-

 0 -  0 - Inviato: 20 Ottobre 2013 alle ore 08:09

A me non piace affattatto che si giochi con le parole, e per evitare altri giochini, ormai divenuti prolissi riporto solo il nocciolo:

"EFFEGI" ha scritto:
La storè questa:
Nel 1999 due coniugi (in seguito chiamati come TIZIO e CAIA) divorziano.
Successivamente la moglie CAIA cita in giudizio l'ex marito TIZIO per la divisione giudiziale dei loro beni acquistati in comunione legale dei beni.
Gli immobili oggetto di divisione consistevano in un terreno agricolo di circa mq 8'000 con "entrostante" fabbricato sviluppato su quattro livelli (piano S1, Terra, primo e secondo) collegati da un vano scala interno.
Il fabbricato de quo all'epoca della causa di divisione non era accatastato.
Il giudice nomina un CTU al quale conferisce l'incarico di procedere ad un progetto di divisione.
L'incarico del CTU si svolse senza troppi intoppi e predispose tre progetti di possibile divisione, ed il giudice sulla base degli stessi, emanò la relativa sentenza adottando uno dei progetti di divisione redatti dal CTU.
La sentenza divenne esecutiva in quanto mai appellata ne dalla parte attrice ne dalla parte convenuta.

Con detta sentenza il giudice assegnò:
-a CAIA "metà del piano terra, tutto il piano S1, e, tutto il piano primo.
-a TIZIO la "restante" metà del piano terra, tutto il piano secondo e tutto il terreno circostante.
-a servizio comune la strada di accesso già delimitata e pavimentata.
.....

intestando il fabbricato seguente modo:
-TIZIO proprietario per 1/2
-CAIA proprietaria per 1/2
il tutto così come risultava dalla ditta catastale della particella di terreno di circa mq 8000.
....

domande:

1) Tizio può conferire solo lui l'incarico tecnico, senza previa autorizzazione da parte di CAIA?

2) CAIA potrebbe avanzare pretese (leggasi denuncie) dal tecnico che oggi andrebbe a sistemare le cose?

3) Quale potrebbe essere la strada da seguire per la giusta intestazione esclusiva di tutti gli immobili a TIZIO e CAIA?

...... EFFEGI



Rileggendo attentamente il tutto, rettifico parzialmente quanto finora detto:

Catastalmente, in linea di massima salvo verifiche che EFFEGI, farà, il collega ha ben redatto l'accatastamento!

Però c'è un ma!


Manca la voltura per creare le due ditte a seguito della divisione giudiziale!


RISPOSTE AI QUESITI


1) Sicuramente NO!

2) Onestamente NO! ha ottenuto il lavoro gratuitamente, di che si lamenterebbe?

3) L' ho già detto: Accertato che l'accatastamento sia sto fatto nel rispetto delle disposizioni del giudice, è sufficiente la domanda di voltura con allegata copia autentica della sentenza, dove si cita l'assegnazione delle uiu , così come il giudice ha disposto


...


Spero che EFFEGI sia giunto da solo a questa soluzione per risolvere il problema catastale.


Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 20 Ottobre 2013 alle ore 12:07

"geoalfa" ha scritto:


3) L' ho già detto: Accertato che l'accatastamento sia sto fatto nel rispetto delle disposizioni del giudice, è sufficiente la domanda di voltura con allegata copia autentica della sentenza, dove si cita l'assegnazione delle uiu , così come il giudice ha disposto



Geoalfa, faccio una domanda perchè non ho capito e mi scuso avendo scritto nei miei precedenti interventi secondo i miei intendimenti e, se fosse il caso, dovrei rettificarli.

L'edificio, accatastato come unica unità, prima delle volture, non va diviso, secondo te, in due unità immobiliari secondo le porzioni che il Giudice ha stabilito ? Io ho capito che il tecnico chiamato, non ha completato l'incarico eseguito, per ignoranza o per disconoscenza della sentenza, avendo inserito in atti una unica unità immobiliare indivisa e averla intestata a unica ditta con due soggetti per la quota di 1/2 ciascuno. Quello che ha fatto poteva essere una prima fase, che serviva per lo storico, ma poi? La sentenza che è stata fatta a fare ?? Perchè almeno non informi il cliente che non è finita lì?

Grazie.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

EFFEGI
f.g.

Iscritto il:
16 Dicembre 2008

Messaggi:
2066

Località
Irpinia

 0 -  0 - Inviato: 20 Ottobre 2013 alle ore 23:33

Ciao totonno, non riporto le tue considerazioni per evitare che il post diventi troppo prolisso, ma ci tengo solo a precisare che hai centrato perfettamente il nocciolo d’inerzia dell’incarico, aggiungo soltanto:

a) -che il “maldestro Tizio” come lo definisci tu in realtà non ha nessuna colpa, in quanto già nel passato ha pagato di tasca sua il precedente tecnico per la “predisposizione” della pratica di accatastamento, ed oggi quasi sicuramente si dovrà sobbarcare anche della spesa per la rettifica dell’accatastamento ed altre annesse e connesse;

b) –per quando concerne la verifica delle porzioni assegnate a CAIA non ci dovrebbere essere grandi problemi in quanto potrei stralciarle dall’intera unità disegnata e presentata in catasto dal precedente tecnico quando ha presentato l’accatastamento;

c) –per quanto riguarda il 70% e 30% si tratta di percentuali che ho indicato in via semplificativa per far meglio comprendere la differenza (rendita, consistenza, etc) tra le unità assegnate in via esclusiva a TIZIO e quella assegnate in via esclusiva a CAIA il tutto rispetto all’attuale intestazione catastale del 50% ciascuno; differenze che naturalmente comportano una differente imposizione fiscale sia per TIZIO che per CAIA, chi però allo stato attuale paga dazio è TIZIO che paga maggiori tasse rispetto alla sua ex moglie;

d) –la sig.ra CAIA ha cambiato indirizzo e non risulta, a detta dell’ex marito, attualmente rintracciabile, in quanto l’unico indirizzo disponibile è quello riferito al periodo della sentenza, effettivamente non ho verificato la raccomandata sul sito di poste italiane, anche per il fatto che purtroppo non dispongo della ricevuta di spedizione e quindi del numero della raccomandata; ho già proveduto ad avvisare il cliente, che risiede all’estero, di farmi avere una copia;

e) Per quanto riguarda l’ultima tua risposta, CONCORDO con te che il precedente tecnico doveva censire l’intero edificio procedendo però a “separare” catastalmente le unità assegnate a TIZIO da quelle assegnate a CAIA con la sentenza.

Ritengo che avrebbe potuto/dovuto anche intestare “tutte le unità” a TIZIO per 1/2 e CAIA per 1/2 e poi presentare la voltura catastale delle rispettive UU.II.UU. sulla base della sentenza di divisione, ma così non è stato ed ora occorre intervenire sulle unità già censite con tutti i problemi annessi e connessi.



Per geoalfa, innanzi tutto grazie per la tue sempre gradite risposte, ma sinceramente, e perdonami, non ho capito a cosa ti riferisci quando scrivi: A me non piace affatto che si giochi con le parole, e per evitare altri giochini, ormai divenuti prolissi riporto solo il nocciolo”, quindi se puoi illuminami.

Tornando alle tue osservazioni, preciso quanto infra:

1) –il precedente tecnico ha “sbagliato” la pratica di accatastamento, senza “se” e senza “ma”, senza però volerlo buttare giù dalla torre, in quanto sarebbe opportuno un incontro con lo stesso per capire se era a conoscenza o meno della sentenza del giudice, oppure se TIZIO gli abbia commissionato semplicemente l’accatastamento dell’intero edificio (ingenuamente, dando per scontato la notorietà della sentenza di divisione) …. ma tant’è.

2) allo stato attuale non si può procedere semplicemente alla voltura della sentenza in quanto la situazione catastale non rispecchia la sentenza del giudice, per cui occorre, gioco forza, procedere ad un nuovo accatastamento con le seguenti fasi:

a) -tipo mappale con conferma del numero della particella già assegnata al fabbricato, ma con stralcio della corte comune relativa all’ingresso e piazzale antistante… e deposito dell’accatastemento presso il comune;

b) variazioni catastali docfa con individuazione delle singole unità immobiliari assegnate in via esclusi, va dal giudice sia a TIZIO che a CAIA.

c) IO RITENGO CHE VADA RETTIFICATA ANCHE LA TRASCRIZIONE, in quanto attualmente nella nota risulta “soltanto” la particella del catasto terreni, con riportato nel quadro finale uno stralcio della sentenza, per cui andrebbe rettificata con l’esatta indicazione delle unità immobiliari, e della superficie del terreno rimanente, da assegnarsi così come da sentenza.

d) presentazione delle volture catastali (attulmante mai presentate, l’ho verificato in catasto) come da trascrizione rettificata.

Quindi, in base a quanto già innanzi detto sia da me sia dagli altri intervenuti, secondo voi (lo chiedo a tutti i geoliveiani e non solo a chi è già intervenuto) l’incarico lo posso portare aventi se non riesco a rintracciare la sig.ra CAIA? Il dubbio permane.

P.S. se il giudice avesse dato incarico al CTU di accatastare il fabbricato prima della emissione della sentenza di divisione o comunque prima della trascrizione, oggi non avremmo avuto di questi problemi, ma purtroppo si sa che questo è il sistema della nostra Italia.

Aspetto gradite considerazioni.

EFFEGI

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SIMBA64

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
09 Dicembre 2011

Messaggi:
3012

Località

 0 -  0 - Inviato: 21 Ottobre 2013 alle ore 08:21

"EFFEGI" ha scritto:

Quindi, in base a quanto già innanzi detto sia da me sia dagli altri intervenuti, secondo voi (lo chiedo a tutti i geoliveiani e non solo a chi è già intervenuto) l’incarico lo posso portare aventi se non riesco a rintracciare la sig.ra CAIA? Il dubbio permane.

EFFEGI





Ciao EFFEGI

Concordo con quanto hai scritto, in merito al tuo dubbio, evidenziato appena sopra, ti ribadisco e riconfermo che il mio pensiero è che tizio può procedere autonomamente all'accatastamento della quota di immobili di sua spettanza. Ovviamente non fare lo sprovveduto, devi cautelarti in qualche maniera, magari puoi anche consultare un avvocato di tua fiducia, per le raccomandate ti ho già riferito sono comunque valide anche se non ricevute da caia, basta che siano aperte davanti al giudice in una eventuale controversia.

Saluti cordiali

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
19 Maggio 2006

Messaggi:
8611

Località
Firenze

 0 -  0 - Inviato: 21 Ottobre 2013 alle ore 09:10

"SIMBA64" ha scritto:



Ciao EFFEGI

Concordo con quanto hai scritto, in merito al tuo dubbio, evidenziato appena sopra, ti ribadisco e riconfermo che il mio pensiero è che tizio può procedere autonomamente all'accatastamento della quota di immobili di sua spettanza. Ovviamente non fare lo sprovveduto, devi cautelarti in qualche maniera, magari puoi anche consultare un avvocato di tua fiducia, per le raccomandate ti ho già riferito sono comunque valide anche se non ricevute da caia, basta che siano aperte davanti al giudice in una eventuale controversia.

Saluti cordiali

Stefano ciao. Ma se il tecnico lo può fare perchè si deve tutelare? Non ti sembra una contraddizione??Per me lo puó fare solo se si tutela lui ed il cliente. La non ricevuta della raccomandata puó essere dovuta a tanti motivi (anche per responsabilità del mittente) per cui io questo tipo di tutela lo considero zero. La raccomandata deve essere coma una notifica.Saluti.

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

SIMBA64

» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO

Iscritto il:
09 Dicembre 2011

Messaggi:
3012

Località

 0 -  0 - Inviato: 21 Ottobre 2013 alle ore 09:37

Ciao Anto, nessuna contraddizione, EFFEGI non troverà mai nessuno che è disposto a dargli garanzia sul fatto che tizio può agire autonomamente rispetto a caia (in questo senso è meglio la cautela). Questa sarà una pratica complessa da recepire dal catasto, ma la dovrà digerire proprio perchè è suffragata da una sentenza già trascritta. Ovviamente come presentarla tecnicamente la si dovrà concordare con il catasto stesso. Non è detto che la mia idea sia legge al 100%, ma se dovessi affrontare io un caso del genere mi batterei fino allo stremo con il catasto e sel del caso porterei il caso anche in altra sede.

ciao guelfo (una stirpe che era molto combattiva).

Saluti cordiali

Devi essere un utente registrato per rispondere a questo messaggio
 
 

 

Pagine:  2 - Vai a pagina  successiva

Parole da cercare:
Cerca su:


 
Ricerca moderatori per il forum:

Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:

Grazie


 
Convertitore da PDF a libretto DAT:

Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.

 


 
SOLIDARIETA':

 Donare non aiuta...SALVA!

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.


 
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:

Ultimi sondaggi

 
Amici:

Dioptra

Sito dove poter scaricare SpyPRE III e OK_Pregeo

» Consulta l'elenco di tutti i nostri amici «

© 2003-2023 Ezio Milazzo e Antonino S. Cutri'
(Crediti)
HOME  |   FORUM  |   NEWS  |   EVENTI  |   FAQ  |   GLOSSARIO  |   GUIDE
RECENSIONI  |   NORMATIVA CATASTALE  |   ALTRE NORMATIVE  |   DOCUMENTI  |   DOWNLOADS
LINKS  |   BLOG
Chi siamo -  Contatti -  Informazioni legali -  Termini di utilizzo -  Proprietà intellettuale -  Privacy -  Informativa sui cookie