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John_Pippero
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20 Novembre 2014 alle ore 18:17
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"bioffa69" ha scritto: La coda in posta non haniente a che fare con quello che dico io. Se stai dichiarando all'Agenzia delle Entrate che quell'uiu è utilizzabile dal 14/07/2017, se la pratica è sospesa, NON puoi col docfa ripresentato, cambiare data. Non stiamo giocando a figurine e si cambiano le carte in tavola come più fa comodo. Samsung mi chiedeva di rintracciare la legge/circolare che concede i 30 giorni una volta che la pratica è sospesa, questa cosa esiste proprio perchè la prima data presentata non si può cambiare ed è per quello che oltre si è in sanzione. E' una cosa che abbiamo portato avanti con commissione catasto, perchè la mia Agenzia non concedeva questi 30 giorni (non mi sono più interessato e non so come è andata a finire) Ma non ti sembra non troppo corretto cambiare data come più fa comodo?? Se l'uiu è utilizzabile da una data precisa, che tu hai dichiarato col primo DOCFA, quella data non può più cambiare. Saluti Concordo in tutto con quanto sostiene correttamente Ealfin. Mi chiedo quindi. Se il professionista non ripresenta il docfa, la pratica precedente ritenuta "sospesa" dovrebbe essere soggetta a sanzione e l'ufficio nella fase di sospensione dovrebbe comunicare gli effetti della eventuale mancato invio del documento corretto, da ripresentarsi entro trenta giorni, di cui rimane in attesa. Come la calcola l'ufficio la sanzione e i termini procedurali sui dati indicati in un documento non validato e non registrato ? Come può riscontrare un tecnico esterno nell'attività di verifica della conformità catastale del bene immobile della avvenuta "sospensione" di una pratica docfa poi non risolta con l'approvazione del docfa corretto e correlato con la originaria pratica siferita allo stesso immobile ? Possibile che non ci siano circolari che descrivano questa procedura operativa attuata dall'Agenzia in merito ai DOCFA sospesi ? Mi sembra di fondamentale importanza che ci sia scritto da qualche parte come si applicano le sanzioni e in quali casi specifici ed in particolare qui nel caso evidenziato da Bioffa69. Aggiungo anche che nella normale procedura attuata dall'Agenzia, ogni volta che il docfa viene respinto, viene riaccreditato il tributo catastale docfa sul castelletto del professionista. Se il docfa fosse solo sospeso l'ufficio non avrebbe questo onere, si tratterrebbe i 50 euro/UIU, nell'attesa di completare l'iter. Saluti
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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La coda in posta era solo un esempio per far capire che non vi è giustificazione di nessun tipo che si possa far valere in caso di Docfa respinto e successiva ripresentazione. Nel senso che volevo dire che, ai fini dell'applicazione delle sanzioni, conta la data dell'ultimo invio Docfa (del versamento nel caso dell'esempio della posta), lasciando invariata la data di fine lavori (di scadenza del bollettino nel caso del versamento alla posta), come ovvio. Per meglio spiegarmi se ho una fine lavori il 1° luglio 2017, presento un Docfa il 10 luglio 2017 e mi viene respinto, ne presento un altro il 15 luglio 2017 e mi viene respinto, posso presentarlo ad oltranza fino al 30 luglio 2017, dopo di che, se mi viene respinto anche l'ultimo Docfa, non posso fare altro che ai successivi Docfa da ripresentare devo considerare il ravvedimento operoso. Circa il fatto di cambiare data di fine lavori, indipendentemente dal fatto che il Catasto se ne accorga o meno confrontando i precedenti Docfa respinti, per me è naturale che non è possibile variare detta data. Mai mi è capitato di cambiarla e manco mi sono mai posto o mi pongo il problema. Cerco sempre di fare rientrare il tutto nei limiti di 30 giorni. Se un giorno mi capitasse di dover sfiorare detto limite metterò mano al portafoglio e considererò il compenso pattuito per la pratica di accatastamento come se fosse stato buttato al vento. In sostanza, in linea di massima, cerco sempre di inviare il Docfa il giorno stesso o il giorno dopo (o negli immediati giorni successivi) la data di fine lavori (in pratica redigo la pratica prima della fine dei lavori). Con 30 giorni a disposizione posso permettermi di ripresentare il Docfa ogni volta che me lo respingono. Considerato che i Docfa vengono esaminati al massimo al secondo giorno di invio, come minimo mi dovranno respingere una decina di Docfa. Mi sono capitati in passato pochi casi di diversi Docfa respinti con diverse causali di mancate approvazioni, per di più ad opera di diversi tecnici catastali e nonostante che io nei Docfa successivi allego sempre la ricevuta del/i Docfa respinto/i con tanto di relazione per far capire che ho eseguito quanto da loro richiesto. E anche in quei pochi casi, con l'avvicinarsi della scadenza, nella relazione allegata al Docfa avevo minacciato Loro che se non mi avessero approvato l'ulteriore Docfa mi sarei rivalso con Loro per le sanzioni derivate da presentazione oltre i termini del Docfa. In pratica avrei impugnato l'avviso di accertamento delle sanzioni con tanto di prove da allegare . Per di più, non essendo un novellino e avendo (credo) una certa esperienza in campo catastale, gran parte delle motivazioni del rigetto dei suddetti Docfa erano solo derivate da pura fantasia dei tecnici catastali non suffragate da alcun riscontro normativo e/o di prassi. Guarda casa dopo le minacce mi hanno subito approvato i Docfa interessati.
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John_Pippero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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20 Novembre 2014 alle ore 18:17
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Mah. Io non ho di questi problemi. Faccio coincidere sempre la data di fine lavori indicata in docfa con quella comunicata al comune. Semplicemente basta presentare e registrare il docfa prima della comunicazione di fine lavori in comune. Non ho il fiato sul collo. Saluti
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