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Autore Riduzione bcnc per creazione area urbana e attribuzione quote intestati

Giuseppe329

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15 Settembre 2017 alle ore 13:56

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2017 alle ore 15:55

Devo fare un docfa per ridurre un bcnc e creare un area urbana di futura assegnazione al locale negozio al piano terra, fin qui tutto ok, ma come attribuisco le quote degli intestati dell'area urbana che andrò a creare?

vi allego elaborato per capire meglio : https://imgur.com/a/CdIGi

il bcnc da ridurre è il 513 e devo creare un area urbana difronte l'entrata del negozio al piano terra.

il piano terra sub 508 autorimessa - 517 negozio - 518 magazzino sono di A proprietà 1/1 (sub 512-513-514 bcnc)

il piano primo sub 503 abitazione è di B nuda proprietà 1/1 e di A usufrutto 1/1

il piano primo sub 504 abitazione è di C proprietà 1/1

il piano secondo sub 505 abitazione è di A proprietà 1/1

il piano terzo sub 509 abitazione è di D nuda proprietà 1/1 ed E usufrutto 1/1

il piano quarto sub 510 soffitta è di A proprietà 1/1 (sub 514-515-516 bcnc)

il piano quinto sub 511 lastrico solare è di A proprietà 1/1

spero di essere stato chiaro, l'area urbana creata andra ceduta tramite atto notarile ad A e poi sarà accorpata al negozio al piano terra.

La parte trattegiata al piano terra fa parte di un'altra particella, quindi esclusa.
grazie in anticipo

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Autore Risposta

SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2017 alle ore 18:39

Salve



se non sono note le quote (come credo sia il tuo caso), con un sistema di calcolo a quote provvisorie, c'è anche una normativa catastale ben precisa che parla in merito.

Saluti cordiali

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2017 alle ore 18:49

Salve

puoi prendere come spunto anche la circolare 15232 del 2002 al paragrafo 4, e poi c'è anche un'altra circolare che parla in merito (più recente che la devo cercare).



Saluti cordiali

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2017 alle ore 20:18

usi le quote millesimali e nella specificazione del diritto metti la dicitura QUOTE PROVVISORIE DA DEFINIRSI CON ATTO LEGALE. in relazione tecnica spiegherai che sono state usate le tabelle millesimali, se vuoi fare un lavorone alleghi le tabelle approvate dall'assemblea. se non ci sono le devi produrre tu.

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Giuseppe329

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15 Settembre 2017 alle ore 13:56

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2017 alle ore 20:38

Ho letto la circolare del 2002 "Le quote da indicare devono essere quelle relative alle carature millesimali, ove presenti. In loro mancanza, tali quote sono dichiarate dalle parti, ovvero in misura uguale tra tutti gli aventi diritto."

siccome nel mio caso i millesimi riguardano anche l'altra parte di fabbricato con particella diversa, stavo pensando di sommare i millesimi solo della mia particella e applicare la formula (1000 x mill u.i.u.)/ tot. Mill u.i.u in modo che il conto torni 1000/1000.

vi sembra vorretto?

Questa volta ti ho messo anche l'elaborato visto 👍🏻😀


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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 01 Novembre 2017 alle ore 12:22

grazie del pensiero

Dunque, "siccome i millesimi riguardano anche altro fabbricato" correggimi se sbaglio, significa che il 513 è comune solo ad un fabbricato e non all'altro quindi se sommi i millesimi di questo fabbricato non ottieni 1000 giusto?



in questo caso, se la formula è come penso io ovvero:



A=90 mil B = 80 C= 130 D= 200 avrai 90+80+130+200 = 1000 quindi 500 = 1000

otterrai A 90x1000/500 B 80x1000/500 ecc.

Sinceratoti che il 513 non sia in nessun modo un bene comune ai sub dell'altro fabbricato, allora si.



Io, in quel caso calcolo i millesimi rapidamente proporzionalmente alle superfici (con i dovuti coefficienti) perchè ritengo abbiano più senso ma in tutti i casi devono essere confermate a rogito e comunque nel tuo caso non dovrebbero essere tanto diversi.



Quanto indicato in circolare sulle quote uguali per me non ha nessun senso quindi non lo applico mai. anche perchè, se ci pensi bene a rogito dovranno pur essere definite ste quote no?

Ti faccio un esempio, demolizione totale quindi rimane l'area a due proprietari. solo che nel vecchio fabbricato A aveva il doppio della superficie del proprietario B ed entrambi avevano sfruttato a pieno la potenzialità edificatoria. Perchè dovrei mettere 500 millesimi a testa?

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Giuseppe329

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15 Settembre 2017 alle ore 13:56

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 0 -  0 - Inviato: 01 Novembre 2017 alle ore 12:45

Tutto corretto, secondo te quando non ci sono i millesimi è possibile fare lo stesso calcolo considerando solo le superfici utili di ogni appartamento al posto dei millesimi? In fondo non dovrebbe cambiare poi tanto e soprattutto considerando che sono provvisorie.

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geogradi

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 0 -  0 - Inviato: 01 Novembre 2017 alle ore 13:00

dici bene, sono QUOTE PROVVISORIE DA DEFINIRSI CON ATTO LEGALE

quindi non hai nessuna responsabilità in merito.

Il concetto che volevo affrontare è però questo.

Come diverranno definitive ste quote? col rogito. Quindi il notaio chiederà ai comperenti se vogliono confermare le quote provvisorie o meno. Che ne sanno i proprietari che prima non avevano in mano nessuna tabella millesimale approvata in assemblea?

Quindi o cè un'assistenza a rogito da parte tua in cui fai capire come sono state prodotte queste benedette quote oppure le predisponi già con un criterio collaudato. (esempio quello delle superfici nominali).

Per superfici nominali intendo SU x i coefficienti. Cioè opererei come se mi dovessero commissionare la stesura delle tabelle millesimali vere e proprie.



Prova ad immaginare il caso che ti ho postato sopra, ti sembrano realistiche quote da confermare a 500/1000 ciascuno?



Nel tuo caso è probabile che il risultato sia lo stesso o simile, bisognerebbe comprendere il criterio con cui hanno prodotto le quote e soprattutto se non hanno fatto errori. Per questo io verificherei comunque. Se sono pressochè simili allora tengo buono il calcolo dei millesimi che abbiamo fatto sopra. Se cè un divario importante rifaccio i calcoli col metodo tradizionale. (superfici nominali)

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 02 Novembre 2017 alle ore 13:20

"SIMBA4" ha scritto:
Salve

puoi prendere come spunto anche la circolare 15232 del 2002 al paragrafo 4, e poi c'è anche un'altra circolare che parla in merito (più recente che la devo cercare).



ALLEGATO alla Nota 23646 del 12/06/2013

saluti

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Giuseppe329

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 0 -  0 - Inviato: 16 Novembre 2017 alle ore 09:39

Intanto ringrazio tutti per la collaborazione, sempre in merito a questo caso del quale vi ho allegato l’elaborato, ora i clienti mi hanno chiesto anche di trasformare gli attuali bcnc al piano 4° sub 515 e 516 rispettivamente in F5 e C2, chiaramente già lo sono, ma al catasto risultano bcnc. Secondo voi posso costituire direttamente il c2 e f5 ed intestarlo in quote come le precedenti F1 e C6, oppure devo creare un bcc intestarlo in quote, e poi trasformarlo in c2 come riportato nell’allegato alla nota 23646 del 2013?

la nota del 2013 parla di presentare un istanza contestuale al docfa a cosa si riferisce?

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SIMBA4

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 16 Novembre 2017 alle ore 11:52

"Giuseppe329" ha scritto:
Intanto ringrazio tutti per la collaborazione, sempre in merito a questo caso del quale vi ho allegato l’elaborato, ora i clienti mi hanno chiesto anche di trasformare gli attuali bcnc al piano 4° sub 515 e 516 rispettivamente in F5 e C2, chiaramente già lo sono, ma al catasto risultano bcnc. Secondo voi posso costituire direttamente il c2 e f5 ed intestarlo in quote come le precedenti F1 e C6, oppure devo creare un bcc intestarlo in quote, e poi trasformarlo in c2 come riportato nell’allegato alla nota 23646 del 2013?

la nota del 2013 parla di presentare un istanza contestuale al docfa a cosa si riferisce?





Salve

SI devi intestare la nuova F5 e C2 come le precedenti F1 e C6 (in quote provvisorie), io ho sempre fatto così.



Saluti cordiali

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