Ciao a tutti, sono nuovo del forum e ho anche poca esperienza nel mondo del DOCFA ma premetto che ho letto numerosi post degli anni passati sull'argomento. (infatti avevo due domande e ora ne ho solo una )

Ho presentato a un architetto un DOCFA sbagliando la data fine lavori digitando 11 (novembre) piuttosto che 12. Oltretutto si trattava di una CILA quindi non essendoci una data fine lavori formale sarebbe bastato inserire la data in cui l'immobile diventava fruibile, oltretutto ho anche una dichiarazione di conformità impianti dei primi di gennaio.

La questione è: vale la pena presentare ricorso? e se si, basta la buona fede, comprovata da conformità impianti e dal fatto che non ci sia una fine lavori?

Perchè oltre a dover delegare un avvocato non vorrei perdere il diritto di pagamento a un terzo della sanzione ("solo" 352€)

Grazie in anticipo per la condivisione delle vostre esperienze.

Conviene pagare

Ciao

Salve



Se hai prove in tuo favore che testano l'effettivo errore della data dichiarata nel dcofa, la prima cosa da fare è presentare ricorso in autotutela allegando la documentazione che ritieni utile.

Dopo di chè la commissione catastale esamina la tua autotutela e ti risponde per iscritto, ho già avuto una esperienza del genere, io avevo sbagliato la data di un anno secco.

Alla fine dopo due autotutele ho vinto io.

Tentare non nuoce, è che devi stare attento a non sforare la tempistica prevista nel ricorso.



Saluti cordiali

Anche perchè non vedo come possano vederci dolo...ad ogni modo la questione è che pare che questo ricorso vada fatto da un professionista, un avvocato insomma con relativa parcella...tu l'avevi presentato per conto tuo?

Salve



Mi pare eccessivo un avvocato per un ricorso aututela, si io l'avevo scritto da solo.



Saluti cordiali

L'autotutela la la puoi fare se la notifica non arriva e l'ufficio ancora non si è attivato. In questo caso mi par di capire che la notifica sia già stata recapitata.

Saluti.

Salve



Io comprendo Antonio che destrolindo voglia presentare ricorso a seguito di un provvedimento sanzionatorio che gli è già stato recapitato.

Non comprendo di che autotutela parli tu Antonio nel caso non fosse ancora recapitato il provvedimento sanzionatorio.

Saluti cordiali

Forse intende dire che se viene fatta una notifica l'unico modo di fare ricorso è facendolo sottoscrivere da un difensore.
Io sono appunto quello con i dubbi ma vi riporto uno stralcio della notifica riguardante il ricorso:

Salve



Senza tanto tira tari leggi interamente quello che ti è arrivato e verifica chi può presentare ricorso, da quello che ho capito e vedo un ricorso lo puoi presentare.



Saluti cordiali

Il tuo errore ha causato l'avvio del procedimento sanzionatorio. L'ufficio ha avuto delle spese per questo, difficilmente annullerà l'accertamento visto anche che tu ammetti l'errore.

Quando arriva una notifica di accertamento della violazone il contribuente ha tre fasi da percorrere obbligatoriamente che di seguito vado ad elencare.

1 autotutela

2 mediazione-reclamo

3 ricorso

Puoi tentare la fase uno che non costa niente solo il tempo che ci perde il professionista. Però in questo caso hai pochissime probabilità di esito positivo poichè l'errore è appurato che l'hai purtroppo causato tu.

Avresti avuto più possibilità di agire positivamente in autotutela se l'ufficio non avesse attivato la procedura e ti fossi attivato te prima dell'ufficio il quale non avendo ancora esaminato la pratica non ha ancora sosteuto alcun tipo di costo che, ricordo, vanno comunque in capo ai contribuenti. Quindi il tuo errore lo paghiamo tutti.

Infatti l'ufficio esamina bene il ricorso per autotutela e lo fa contattando pure la corte dei conti perché l'agenzia non si può permettere di buttare via i soldi nostri per un errore causato dal contribuente.



Buon lavoro

Salve



Quoto il collega totonno


Saluti serali