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Rettifica docfa |

melina83
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09 Luglio 2011
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Un collega ha deciso di disegnare nel docfa sia la casa che doveva accatastare sia quella del confinante. Inventandosi anche la distribuzione interna . Dall'esterno senza avere avuto penso accesso all'immobile che è chiuso da anni. Inventandosi le porte di comunicazione tra i due immobili. Solo perché in mappa risultava unico numero. In realtà nella mappa fabbricati l'altra casa ha un suo numero . Ed è anche censita. Sebbene manchi la planimetria. Ma ha un proprietario risultante. Come rettifico e con quale causale la planimetria? Ovviamente prima chiedo una rettifica della mappa..
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Giuseppe329
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15 Settembre 2017 alle ore 13:56
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Roma
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ti sei capita solo tu, rileggi quello che hai scritto e vedi se secondo te è chiaro, se volete essere aiutati, almeno sforzatevi di chiarire bene il vostro problema usando termini tecnici
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anonimo_leccese
Iscritto il:
29 Ottobre 2009
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@Giuseppe329 - Invece ho trovato abbastanza chiaro il discorso,  ..bisogna capire se questa unificazione nasce da una "disattenzione" del tecnico precedente che ha unificato due immobili basandosi sulla parola del proprietario - Oppure se,.. ci sia stato dolo da parte di entrambi, per accaparrarsi l'abitazione del vicino facendo carte false - Prima di tutto sappiamo che il catasto non è probatorio, solo gl'atti notarili hanno un senso,.. - Secondo me non puoi, ne devi prenderti addosso da sola tutta la "responsabilità" di sistemare le cose,.. fai ricerche storiche molto più approfondite, contatta sia l'altro proprietario ed il tecnico precedente, e se fanno finta di non sentire, procedi, d'accordo con il tuo cliente, per vie legali,..non la prendere alla leggera ... è falso in atto pubblico -
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SIMBA4
Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02
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Veneto - Adria città Etrusca
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Salve quoto anonimo saluti cordiali
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melina83
Iscritto il:
09 Luglio 2011
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La casa del confinante è gia dichiarata al catasto. Il problema è in quella che devo rettificare io. Dove vi è disegnata anche l'altra casa. Il vecchio proprietario è deceduto cosi come il tecnico. I confinanti sono all'estero e poi la loro casa è già accatastata. Dunque occorre '' solo" rettificare la planimetria errata. Secondo me basta giustificare il tutto in relazione. Avete altri pareri? Oltre al reato che i colpevoli non potranno pagare.
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bioffa69
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23 Settembre 2009
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BRESCIA
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E' un po strano quello che dici, sono due fabbricati diversi, disegnati sulla stessa planimertria, anche se intestati a ditte diverse. Ma nella consistenza sono considerati entrambi? Tu come hai fatto a sapere che la tua uiu era disegnata sulla scheda del confinante? Comunque se le cose stanno così, consiglio vivamente di consultare un tecnico del catasto, per concordare la procedura. Sicuramente non toccherei la scheda, tu dici che è errata, ma troppe cose non tornano, ripeto, consulta un tecnico e vedi cosa dice. Saluti p.s Quoto anonimo, non avevo visto la sua risposta.
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Quando si tratta di accatastamenti non si parla di case ma di unità immobiliari. Perchè se parli di case siamo portati a pensare a due corpi di edificio separati. Dando per scontato che dette due "case" ricadono nello stesso stabile e sono confinanti, dando per scontato che l'unità immobiliare del residente estero sia intestata a lui, al tuo cliente cosa risulta intestato? Perché al di là di quello che il tecnico "imbroglione" ha eseguito bisogna partire dai titoli di proprietà del cliente e quindi individuare l'esatta unità immobiliare agli atti catastali. Tanto per farmi capire: 1) se ho un'unità accatastata del confinante estero, che in planimetria riporta erroneamente anche la porzione del mio cliente, al medesimo mio cliente una qualche unità, in corso di costruzione, ecc. dovrà pur essere intestata al Catasto dei fabbricati; 2) se ho un'unità in corso di costruzione e devo renderlo ultimato, io presento con Docfa la planimetria da me rilevata e non mi importa più di tanto se il tecnico deceduto ha creato un doppione in planimetria; 3) se però il confinante estero risulta intestatario di fatto di un doppio appartamento mentre al tuo cliente in Catasto non risulta nulla non è che il problema riguarda la planimetria ma riguarda come dimostrare la proprietà del tuo cliente e come collegarla alla situazione catastale; 4) se nel tuo caso si tratta di due appartamenti entrambi cointestati, al tuo cliente ed al proprietario estero, mentre l'attuale accatastamento comprende tutti e due gli appartamenti in un'unica unità immobiliare, non devi fare altro che un Docfa di divisione; 5) se non ci ho azzeccato per niente sopra in merito allo stato reale della situazione, onestamente Giuseppe329 non ha proprio tutti i torti.
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melina83
Iscritto il:
09 Luglio 2011
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Il mio cliente ha regolare atto di u.i.u. Di cui mancava la planimetria. La stessa è stata redatta dal tecnico di fiducia il quale ha creato un doppione. Nel senso che ha disegnato la sua casa e nella stessa planimetria ha disegnato la casa del confinante. Ora il mio cliente risulta con una planimetria dove vi è disegnata casa sua e la casa del confinante che è accanto. A sua volta il confinante ha regolare atto notarile della sua casa.
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anonimo_leccese
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29 Ottobre 2009
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melina83,...Oooohhh..incominciamo a vedere un pò di luce nel tunnell,.. Manca ancora un tassello però,...il confinante, per usare un tuo termine, che planimetria gli risulta,..ammesso che vi sia ? Quindi è logico pensare che con provvedimento del 2015, sia stata calcolata al tuo cliente una superficie catastale spropositata , praticamente il doppio, con tutti gli annessi e connessi , giusto ? P.S.: ma per caso trattasi di case popolari ? E' facile trovarne di quel tipo con riportato un intero piano con più abitazioni...
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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"melina83" ha scritto: Il mio cliente ha regolare atto di u.i.u. Di cui mancava la planimetria. La stessa è stata redatta dal tecnico di fiducia il quale ha creato un doppione. Nel senso che ha disegnato la sua casa e nella stessa planimetria ha disegnato la casa del confinante. Ora il mio cliente risulta con una planimetria dove vi è disegnata casa sua e la casa del confinante che è accanto. A sua volta il confinante ha regolare atto notarile della sua casa. In passato mi sono capitati casi di vecchi accatastamenti che individuavano la consistenza di una sola unità immobiliare in visura ma in planimetria la consistenza comprendeva anche un'altra unità confinante, la quale unità in visura aveva la corretta consistenza. Della serie richiedendo le due planimetrie delle due unità, le medesime risultavano identiche. Oppure mi sono capitati casi di planimetrie simili dove, in sede di scansione per poter calcolare la S.C. , dette planimetrie sono state separate alla buona dal Catasto apponendovi un foglio bianco o qualcosa di simile per tagliare la porzione non interessata. Ma quando (in che anno) detto tecnico di fiducia ha redatto la pratica catastale?
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