Forum
Argomento: Rendita catastale diminuita dopo Superbonus
|
Autore |
Risposta |

Manero
Iscritto il:
11 Agosto 2022 alle ore 12:24
Messaggi:
823
Località
|
Scusate, ma dato per appurato che il docfa è obbligatorio, con l'aumento della consistenza e conseguente variazione di sagoma del fabbricato a seguito delle quali si sta facendo la variazione all'urbano, non ci vuole il tipo mappale ?
|
|
|
|

Parisi
Iscritto il:
28 Ottobre 2008
Messaggi:
110
Località
Terranuova Bracciolini, Arezzo
|
Buongiorno, mi collego qui pensando che sia l'argomento giusto. Premesso che i lavori eseguiti con il Supebonus 110% producono un aumento maggiore del 15% procedo alla presentazione della variazione catastale, vi riporto il mio caso Nel mio caso la planimetria rimane esattamente come la precedente perchè l'isolamento non mi aumenta lo spessore delle murature e i lavori hanno riguardato l'installazione dei pannelli Fv e la sostituzione degli impianti di riscaldamento e degli infissi. Avendo questo caso ho flaggato le opzioni che riguardano l'installazione del FV e il cappotto ma automaticamente non mi vanno a variare la classe. Come vi comportate? aumentate la classe di un valore?
|
|
|
|

Pippocad
Iscritto il:
26 Febbraio 2011
Messaggi:
1196
Località
Südtirol
|
Non c'è una risposta ufficiale per questa domanda. Io direi di NO! perché aumentarla? ma allora perché variare? In questi casi (dove non c’è variazione planimetrica o sostanziale) io mi comporto così: come si faceva in passato non faccio la variazione. Sto fermo. Finché qualcuno non mi dice che sbaglio....
|
|
|
|

rubino
.
(GURU)
Iscritto il:
04 Febbraio 2005
Messaggi:
4277
Località
Potenza
|
Spero che qualcuno che conta all'AdE ci legga e che faccia qualcosa perchè la situazione è totalmente fuori controllo, posto che: in questo momento non risultano forumisti con Clienti che hanno ricevuto la famigerata lettera di compliance - e se ci sono, per favore ce ne diano notizia - essendo noto che solo una quindicina di giorni fa hanno stabilito il testo e forse anche a chi mandarla visto che non abbiamo disposizioni per quanto riguarda l'obbligo e le modalità di redazione della planimetria quando la geometria dell'u.i. non è cambiata, posto che non c'è nessun provvedimento/circolare/nota dalla quale si evince che il procedimento equo e corretto di proposizione della rendita potrebbe consistere nell'aumento di una o due o tre o quattro classi, con l'applicazione della relativa tariffa di reddito imponibile unitario - cioè a vano - a consistenze computate in vani ovviamente invariate dopo cappotti ecc e secondo quale principio e misura se non ad occhio, posto che non è stata attivata nessuna nuova versione del docfa che contenga una causale sull'avvenuto, specifico adempimento con evidenza in visura dalla quale risulti che la denuncia di variazione è conseguenza dell'erogazione dei bonus edilizi come avvenne, ad esempio, per i fabbricati rurali privi di requisiti e/o i fantasmi non censiti ecc (rif.: quadro B - tipologia documento) considerato che nella struttura attuale dei modelli 1N parte I e II non vi è nessun campo in cui indicare, ad esempio la tipologia degli infissi esterni (nel mod. 1N II quadro E punto 2 si chiedono informazioni sulle PORTE d'ingresso ed interne) oppure della nuova caldaia o della pompa di calore, visto anche quanto scrisse il Consiglio Nazionale poche settimane fa, che cosa si sta facendo?
|
|
|
|

Parisi
Iscritto il:
28 Ottobre 2008
Messaggi:
110
Località
Terranuova Bracciolini, Arezzo
|
vedo con "piacere" che non solo io ho i dubbi Il collegio dei Geometri di Arezzo e non solo un evento dove riporta l'invito "potrebbe essere utile per uno scambio di informazioni e per un incontro con i Colleghi che vi parteciperanno" Mi sembra come spesso succede che venga creato tanta confusione e allarmismo
|
|
|
|

bioffa69
Iscritto il:
23 Settembre 2009
Messaggi:
6536
Località
BRESCIA
|
Fermo restando che tutti abbiamo dubbi per come muoversi in questa situazione, direi soprattutto per la determinazione dell’aumento o meno del 15% del valore di mercato e relativa rendita (anche se in rete si trovano delle metodologie per definirli, riportando i valori all’88/89), farei due ragionamenti. La norma che prevede la denuncia in caso di incremento di valore di mercato immobiliare e della relativa rendita, è previsto già con la circolare 10/2005, di cui riporto uno stralcio (come già fatto in altro post) .................... g4) uiu con forte incremento di valore e redditivitàdovuto a ristrutturazione; g5) uiu con forte incremento di valore e redditività dovuto a manutenzione straordinaria; g6) uiu variate nella consistenza catastale; g7) uiu variate nelle caratteristiche tipologiche, distributive e/o impiantistiche; g8) uiu sottoposte a restauro e/o risanamento conservativo; ....................... Le tipologie di cui ai punti g4), g5), g7) e g8) hanno rilevanza nel solo caso in cui l’effettuazione degli interventi abbia comportato un incremento del valore di mercato immobiliare e della relativa redditività superiore al 15 % (cfr. comma 1, lettera a dell’articolo 2 del Provvedimento direttoriale in esame) rispetto a quelli posseduti dalla medesima uiu nelle condizioni originarie, precedenti l’intervento edilizio. A mio avviso pensare che l’Agenzia modificherà il DOCFA, per aggiungere una causale dedicata è fantasia, sempre a mio avviso, chiunque voglia procedere a dette denunce, lo può già fare, nel caso di condomini, con la causale prevista sul VADEMECUM NAZIONALE, RIQUALIFICAZIONI PARTI COMUNI. Nel caso di abitazioni singole, utilizzando l’unica causale generica, prevista nella guida operativa DOCFA, a pag.59, e riportata anche in altre note, VAR (spiegando poi in relzione), riporto sotto l’elenco delle CODIFICHE DELLA CAUSALI, utilizzabili per normativa: AMP Ampliamento[/size] UFU Ultimazione di fabbricato urbano RST Ristrutturazione DET Demolizione totale FUS Fusione DIV Divisione DEP Demolizione parziale FRF Frazionamento e fusione FRZ Frazionamento per trasferimento di diritti VSI Diversa distribuzione spazi interni VTO Variazione toponomastica VDE Variazione della destinazione VAR Altre cause di variazione (variazioni non comprese tra quelle codificate) VRP Variazione per presentazione planimetria mancante VMI Variazione per modifica d'identificativo RUR Richiesta di ruralità Visto che la norma, richiede la denuncia se esiste un aumento di valore o rendita, è evidente che la rendita debba essere aumenta, altrimenti che senso avrebbe fare la denuncia? Se ritengo che il valore o rendita sia aumenta in seguito ai lavori, faccio la variazione in modo che la rendita si adegui, per cui aumentandola, se invece ritengo che non si sia sforato il 15%, non faccio la variazione, cosa che poi si dovrà dimostrare, una volta che arriverà la fatidica lettera dell’Agenzia. A mio avviso l’unico modo per adeguare la rendita ai lavori, rimane l’aumento di classe, perché di certo non risulterebbe corretto l’aumento dei vani, e considerando che circa, se si verifica, l’aumento di una classe, equivale più o meno al 15%. Direi che la cosa si evince sempre dalla circolare 10/2005, di cui riporto uno stralcio: Sono interessate al procedimento in esame le unità immobiliari di proprietà privata oggetto di interventi edilizi, ovvero site in fabbricati che siano stati oggetto di interventi edilizi, laddove gli stessi siano influenti sul classamento e sulla determinazione della relativa rendita catastale. Infine è utile evidenziare che le richieste dei Comuni, ai sensi del comma in oggetto e per le fattispecie che non riguardano la modifica della consistenza, non possono concernere, di norma, unità immobiliari cui è attribuita la massima classe prevista per la categoria di appartenenza Costituiscono eccezione a quanto sopra detto gli interventi edilizi sugli immobili che giustifichino la mutazione della categoria catastale originaria in altra di maggior pregio (segnatamente per le abitazioni di tipo ultra-popolare e rurale in presenza di ristrutturazioni, o riqualificazioni significative). Il che significa che se la classe non è già la massima, questa è da aumentare, e se invece è già la massima, nulla va fatto, a meno che gli interventi sulla uiu, ne modificano la categoria, il tutto sempre per avere una rendita maggiore dell’esistente, sempre si ritenga vi sia stato l’aumento del 15%.[/size] Questi a mio avviso i ragionamenti e le valutazioni da fare, in base alla normativa in essere. Le lettere che arriveranno, arriveranno solo a chi non ha proceduto alla variazione, è evidente che chi ha ritenuto corretto procedere alla variazione, perché ha ritenuto che l’aumento del 15% di valore di mercato e rendita, ci sia stato, non riceverà alcuna lettera. Questo per dire, che le armi per muoverci le abbiamo già, e che, sempre a mio avviso, l’Agenzia non spiegherà come calcolare il 15%, perché compito dei tecnici. Poi muoversi o non muoversi è altro discorso, che però non possiamo attribuire all’Agenzia, perché la normativa per queste dichiarazioni, esiste da 20 anni, e pur esistendo, il programma DOCFA non è stato cambiato, per cui perché pensare lo si modifichi a desso? Il mio solo un ragionamento realista, esaminando la normativa in nostro possesso. Saluti
|
|
|
|

Pippocad
Iscritto il:
26 Febbraio 2011
Messaggi:
1196
Località
Südtirol
|
@bioffa69 è tutto chiaro quello che scrivi. Il problema sta nella la discrezionalità del tecnico nel definire quel 15% di aumento. Poi il resto viene di conseguenza. Io ho 3 preventivi fermi per variare un totale di oltre cento alloggi (più scorporo cantine) in condomini 110%. Sono fermi perché i relativi amministratori mi chiedono: ovviamente tu ci assicuri per iscritto che è obbligatorio fare sta cosa? Ed io non ho questa risposta e non posso quindi scrivere una dichiarazione da allegare al mio costoso preventivo (debbo rilevare e disegnare tutto ex novo!) da portare in assemblea per l’approvazione. Basterebbe che AdE emanasse delle circolari con delle linee guida. Ne sono state fatte una enormità nel periodo 110%. Ora non più perchè politicamente significherebbe: tassiamo la casa!
|
|
|
|

bioffa69
Iscritto il:
23 Settembre 2009
Messaggi:
6536
Località
BRESCIA
|
"Pippocad" ha scritto: @bioffa69 è tutto chiaro quello che scrivi. Il problema sta nella la discrezionalità del tecnico nel definire quel 15% di aumento. Poi il resto viene di conseguenza. Io ho 3 preventivi fermi per variare un totale di oltre cento alloggi (più scorporo cantine) in condomini 110%. Sono fermi perché i relativi amministratori mi chiedono: ovviamente tu ci assicuri per iscritto che è obbligatorio fare sta cosa? Ed io non ho questa risposta e non posso quindi scrivere una dichiarazione da allegare al mio costoso preventivo (debbo rilevare e disegnare tutto ex novo!) da portare in assemblea per l’approvazione. Basterebbe che AdE emanasse delle circolari con delle linee guida. Ne sono state fatte una enormità nel periodo 110%. Ora non più perchè politicamente significherebbe: tassiamo la casa! OK su questo concordo, era la premessa, il mio era per mettere un punto, sui dubbi sopra esposti, per esempio che il valore di mercato non ha a che fare con la normativa catastale, sul fatto che se si varia si può non aumentare la rendita (previsto da normativa, solo se la classe già di massima), sul fatto che sembra non chiaro come aumentarla, se si ritenesse di farlo, quando è già tutto previsto dalla normativa, siamo tecnici e dovremmo saperlo. Il 15%, rimane unico dubbio, soprattutto se il calcolo diventa soggettivo. Ma per come la penso io, se aspettiamo che l'Agenzia ci dica il metodo, "aspetta e spera", io non penso che lo farà, non mi sembra l'abbia mai accennato, ha invece spiegato come chiederà ai soggetti, di dimostrare il perchè non hanno proceduto alla variazione, per cui mi sembra che la palla, l'abbia già passata all'utenza. Come ho scritto nell'altro post, stesso argomento, tra noi è girata la voce che dovrebbe uscire un unico metodo, condiviso fra tutti i Collegi, chiaramente sarà sempre soggettivo. Al momento a chi mi ha chiesto ho spiegato quanto sopra, passando la palla a loro, per decidere se fare o meno la denuncia, facendo presente che delle formule si trovano, alla fine responsabile è il proprietario, e visto che siamo tutti nella stessa barca, la responsabilità di dire a loro di fare o meno, non me la prendo, proprio perchè una formula da parte dell'Agenzia non esiste, per cui ognuno si muoverà per come ritiene. E che se volessero, possono incaricare un tecnico che gli faccia una perizia, altra bella spesa ritengo, soprattutto se poi dimostra che si debba procedere alla variazione catastale. Saluti
|
|
|
|

EFFEGI
f.g.
Iscritto il:
16 Dicembre 2008
Messaggi:
2059
Località
Irpinia
|
"bioffa69" ha scritto:
... A mio avviso l’unico modo per adeguare la rendita ai lavori, rimane l’aumento di classe, perché di certo non risulterebbe corretto l’aumento dei vani, e considerando che circa, se si verifica, l’aumento di una classe, equivale più o meno al 15%. ... il che significa che se la classe non è già la massima, questa è da aumentare, e se invece è già la massima, nulla va fatto, a meno che gli interventi sulla uiu, ne modificano la categoria, il tutto sempre per avere una rendita maggiore dell’esistente, sempre si ritenga vi sia stato l’aumento del 15%. Bioffa tutto condivisibile quanto da te scritto, ma ti voglio far notare una cosa. Immagina due fabbricati simili siti nello stesso comune e censiti entrambi nella categoria A, ma un fabbricato in classe 1 e un altro in classe 2 e nel comune ove sono siti la massima classe è proprio la 2. Ho fatto lavori superbonus per impianti (FTV etc) per entrambi i fabbricati per 30'000 euro ciascuno. Diciamo che quest'agevolazione comporta un aumento del valore del 20% quindi maggiore dell'ormai famoso 15% di riferimento. Sul primo fabbricato devo fare la variazione catastale portando lo stesso in A/2 di classe 2, mentre per il secondo fabbricato ancorchè supero il 15% non faccio nulla perchè ormai già sono in classe 2 che è la massima. Ma allora, mi domando e dico, la legge non è uguale per tutti? Se l'aumento di valore/produttività è maggiore del 15% per entrambi i fabbricati perchè per il secondo fabbricato (quello in classe massima) non devo fare nulla? Certamente non posso cambiare la categoria categoria. Detto questo, io aspetto la lettera di compliance dall'AdE e poi si vedrà. Saluti
|
|
|
|

bioffa69
Iscritto il:
23 Settembre 2009
Messaggi:
6536
Località
BRESCIA
|
"EFFEGI" ha scritto: "bioffa69" ha scritto:
... A mio avviso l’unico modo per adeguare la rendita ai lavori, rimane l’aumento di classe, perché di certo non risulterebbe corretto l’aumento dei vani, e considerando che circa, se si verifica, l’aumento di una classe, equivale più o meno al 15%. ... il che significa che se la classe non è già la massima, questa è da aumentare, e se invece è già la massima, nulla va fatto, a meno che gli interventi sulla uiu, ne modificano la categoria, il tutto sempre per avere una rendita maggiore dell’esistente, sempre si ritenga vi sia stato l’aumento del 15%. Bioffa tutto condivisibile quanto da te scritto, ma ti voglio far notare una cosa. Immagina due fabbricati simili siti nello stesso comune e censiti entrambi nella categoria A, ma un fabbricato in classe 1 e un altro in classe 2 e nel comune ove sono siti la massima classe è proprio la 2. Ho fatto lavori superbonus per impianti (FTV etc) per entrambi i fabbricati per 30'000 euro ciascuno. Diciamo che quest'agevolazione comporta un aumento del valore del 20% quindi maggiore dell'ormai famoso 15% di riferimento. Sul primo fabbricato devo fare la variazione catastale portando lo stesso in A/2 di classe 2, mentre per il secondo fabbricato ancorchè supero il 15% non faccio nulla perchè ormai già sono in classe 2 che è la massima. Ma allora, mi domando e dico, la legge non è uguale per tutti? Se l'aumento di valore/produttività è maggiore del 15% per entrambi i fabbricati perchè per il secondo fabbricato (quello in classe massima) non devo fare nulla? Certamente non posso cambiare la categoria categoria. Detto questo, io aspetto la lettera di compliance dall'AdE e poi si vedrà. Saluti Diciamo che nel caso che esponi, la classe dovrebbe già essere uguale per i due fabbricati, di fatto chi è in classe 1, si adegua di fatto all'altro, cosa che forse già avrebbe dovuto essere stata fatta dall'Agenzia. Poi la normativa è quella, a quella dobbiamo attenerci, il mio era solo per dire, che sappiamo già come farla, abbiamo la normativa che la spiega, non sappiamo SE dobbiamo farla, il calcolo del 15%, rimane soggettivo. Chiaro che il problema si rimanda solo a quando arriveranno le lettere, poi? I ragionamenti rimarranno gli stessi a mio avviso. Saluti
|
|
|
|

Pippocad
Iscritto il:
26 Febbraio 2011
Messaggi:
1196
Località
Südtirol
|
"bioffa69" ha scritto: Chiaro che il problema si rimanda solo a quando arriveranno le lettere, poi? I ragionamenti rimarranno gli stessi a mio avviso. Saluti Quando arriva la lettera, i dubbi resteranno, ma l’approccio al problema da parte del cliente cambierà. È ben diverso se sono io a bussare alla sua porta per dirgli che deve spendere soldi per una pratica burocratica, rispetto a quando è lui a presentarsi nel mio ufficio con la lettera in mano.
|
|
|
|

bioffa69
Iscritto il:
23 Settembre 2009
Messaggi:
6536
Località
BRESCIA
|
"Pippocad" ha scritto: "bioffa69" ha scritto: Chiaro che il problema si rimanda solo a quando arriveranno le lettere, poi? I ragionamenti rimarranno gli stessi a mio avviso. Saluti Quando arriva la lettera, i dubbi resteranno, ma l’approccio al problema da parte del cliente cambierà. È ben diverso se sono io a bussare alla sua porta per dirgli che deve spendere soldi per una pratica burocratica, rispetto a quando è lui a presentarsi nel mio ufficio con la lettera in mano. Ma certo, non mettevo nemmeno in dubbio di "andare a cercare lavoro", chi mi ha chiesto è perchè nel loro condominio, il tecnico/ditta/impresa, che ha fatto il 110, ha mandato preventivo dicendo che si doveva procedere, ben diversa è stata la mia risposta, considerando poi che loro hanno fatto solo il cappotto. E nell'altro caso, un amministratore, perchè un codomino, ha fatto presente che , in altro condominio, la cognata gli ha raccontato che loro hanno dato incarico ad un tecnico per le variazioni catastali, non so se l'imput è arrivato dal tecnico o sono stati loro a decidere. Comunque concordo. Saluti
|
|
|
|

SIMBA6464
Iscritto il:
09 Giugno 2021 alle ore 15:08
Messaggi:
788
Località
Adria Città Etrusca
|
Salve www.ilsole24ore.com/art/catasto-revision... Dopo questa sentenza anche l'Agenzia sarà in difficoltà nel dimostrare che il contribuente debba fare a non fare la variazione catastale a seguito del superbonus. Ne vedremo delle belle. cordiali saluti
|
|
|
|

EFFEGI
f.g.
Iscritto il:
16 Dicembre 2008
Messaggi:
2059
Località
Irpinia
|
"bioffa69" ha scritto:
Diciamo che nel caso che esponi, la classe dovrebbe già essere uguale per i due fabbricati, di fatto chi è in classe 1, si adegua di fatto all'altro, cosa che forse già avrebbe dovuto essere stata fatta dall'Agenzia. Eh se fosse così l'Italia sarebbe un bel paese. La differenza di classe esiste anche nell'ambito dello stesso condominio e anche differenti categorie. E poi perchè un fabbricato sito in via X deve essere censito come il fabbricato sito in via Y? Io non ho detto che sono due fabbricati adiacenti posti nella stessa via. Esistono fabbricati che hanno un valore di mercato di centinaia di migliaia di euro e valori catastali di poche decine di migliaia e adesso vogliono attaccarsi ad un misero 15%. Che facessero una riforma seria del catasto non basata solo su chiacchere o su fantomatici algoritmi.
|
|
|
|

rubino
.
(GURU)
Iscritto il:
04 Febbraio 2005
Messaggi:
4277
Località
Potenza
|
Più che altro per memoria mia, ricordo che la vicenda nasce dalla legge di bilancio 2024 - 30 dicembre 2023, n. 213 - art. 1. In questa normativa è scritto " L'agenzia delle Entrate, con riferimento alle u.i. oggetto degli interventi di cui all'at. 119 del dl.l. 19/5/2020, n. 34 ecc. ecc., verifica, sulla base di specifiche liste selettive, ..., se sia stata presentata, ove prevista la dichiarazione ...; nei casi oggetto di verifica ... per i quali non risulti presentata la dichiarazione, L'agenzia delle entrate può inviare al contribuente apposita comunicazione ... Secondo punto, il valore di mercato. Trovo molto sensato quanto scrive il CNG nella nota del 14 gennaio u.s.: " In assenza di qualsivoglia novità legislativa sul punto, deve seguitarsi a far apprlicazione - come da prassi - del parametro di scostamento del 15% delle redditività ordinaria (o valore capitale) dell'unità immobiliare. Tenendo comunque presente che non v'è alcuna correlazione tra l'incremento del valore commerciale dell'u.i. (o delle migliorie eseguite) e il quadro delle tariffe d'estimo catastale, giacchè trattasi di due dati economici non direttamente confrontabili." Ora, fra noi non è il caso di ricordare le differenze fra questi dati economici, posto che tutto ha origine dal provedimento pubblicato in G.U, n. 40 del 18/02/2005 dove l'attinenza col valore di mercato è relativa alla possibilià, data a i Comuni, di chiedere la rideterminazione della rendita con riferimento ai valori OMI. In ultimo la risposta del MEF all'interrogazione a risposta immediata dell'On. Emiliano Fenu: www.buildnews.it/articolo/superbonus-var... Buona serata.
|
|
|
|
|
Ultime guide:
Ricerca moderatori per il forum:
Nell'ottica di migliorare la qualità dei post e ridurre i "flame", cerchiamo volontari per moderare uno o più forum di GeoLIVE, se siete interessati consultate direttamente il seguente post:
Grazie
Convertitore da PDF a libretto DAT:
Servizio gratuito che abbiamo realizzato per estrarre il libretto presente nel PDF rilasciato da SISTER e salvarlo come semplice file DAT da importare direttamente su PREGEO.
SOLIDARIETA':

Visita il sito dell'AVIS (www.avis.it) per maggiori informazioni.
Il nostro visualizzatore delle mappe catastali:
Ultime guide
Amici:
Le nostre guide:
|
|