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Argomento: Rappresentazione scoperto di pertinenza

Autore Risposta

samsung

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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2022 alle ore 21:17

Capisco la tua preoccupazione che poi in fondo coincide con la mia, e cioè un degrado progressivo della mentalità umana che desidera vivere nel terrore di sbagliare le virgole.

Non è una accusa rivolta a te o a qualcuno di particolare, è rivolta alla società in genere ed alla attività legislativa e normativa che di fatto crea un ambiente teso concentrato su doveri e impegni artificiali.

La conformità catastale quandanche riferita a fabbricato vero e proprio non significa fotocopia precisa della realtà, ma contempla anche differenze. L'importante è che tali differenze non incidano ragionevolmente sulla rendita. Come e quanto devono essere estese sia nella forma che nella superfcie di un giardino le differenze tra disegno, possesso, particella catastale ecc. perchè incida decisamente su una modifica della rendita ?

Dico questo con l'intenzione di distendere gli animi per affrontare il nostro mestiere il più serenamente possibile.

Cordialmente

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Manero

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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2022 alle ore 21:45

Quindi tu sostieni che nonostante la pertinenza giardino di unità immobiliare iscritta all'urbano rientri per legge nella conformità catastale, la sua rappresentazione difforme con la realtà non incide o incide pochissimo sulla rendita, per cui è possibile tollerarla e dichiarare la conformità catastale comunque, sempre nei limiti di ragionevolezza.

Se ho capito bene.

Grazie, molto gentile.

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rubino
.
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Potenza

 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 07:20

Secondo me si discute di casi diversi, iniziamo a fissare una situazione e a discutere di quella: caso A, villetta unifamiliare p.lla W FG. Y di 200 mq, composta da una sola u.i., posta nella particella X del FG. Y censita come seminativo di 800 mq. In loco troviamo la corte recintata e la strada d'accesso, come detto non in mappa ma pertinenza esclusiva dell'uiu; il resto della p.lla X è incolto. Che si fa?

A voi la linea.

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SIMBA6464

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 10:39

Salve

E poi stesso caso di Rubino senza corte recintata, vediamo che ne esce.

Cordiali saluti

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Manero

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 10:40

"rubino" ha scritto:
Secondo me si discute di casi diversi, iniziamo a fissare una situazione e a discutere di quella: caso A, villetta unifamiliare p.lla W FG. Y di 200 mq, composta da una sola u.i., posta nella particella X del FG. Y censita come seminativo di 800 mq. In loco troviamo la corte recintata e la strada d'accesso, come detto non in mappa ma pertinenza esclusiva dell'uiu; il resto della p.lla X è incolto. Che si fa?

A voi la linea.



Io procederei così:

Tipo mappale per trasferire la particella X a ente urbano e accorparla alla particella della villetta che si presuppone già iscritta all'urbano e quindi confermando la particella W.

Docfa per accatastamento della villetta con tutto il seminativo incolto compreso la corte recintata e la stradella di accesso.

Il tutto senza misure riprendendo la forma del seminativo dal wegis e la planimetria della villetta che è già in atti. Riprendendo come consistenza le superfici censuarie al terreni.

Che ne dite ?



Volevo poi rispondere alla domanda posta da 3L, questa:

"3L" ha scritto:
Prescindendo dalle implicazioni su consistenza e/o rendita attribuite sollevate in precedenza, mi chiedo:

- se l'Ufficio approva, magari anche perché non rileva il fatto, la parte proprietaria può tranquillamente procedere ad una eventuale alienazione sulla base di uno stato di fatto ben rappresentato in planimetria ma che non corrisponde allo stato di diritto?



Rispondo

Secondo me la parte proprietaria può vendere la consistenza che ha acquistato, che per consistenza, forma, descrizione e diritti è rappresentato nel titolo di provenienza che, trascritto, legittima il suo diritto alla proprietà ed al possesso del bene. In assenza di una esatta individuazione del bene sul titolo, e, come nella eventuale fattispecie, in presenza di difformità della corte esclusiva rappresentata in mappa catastale con la realtà dei luoghi, non credo che il wegis possa valere per individuare un diritto reale su un bene immobile nel suo stato reale di fatto e di diritto per consistenza e forma, in qualsiasi modo questo sia rappresentato sul wegis. In caso di difformità, è il wegis che va adattato allo stato reale, non viceversa. Con tutte le complicazioni del caso a tutela delle parti che si scambiano dei diritti su di un bene.

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 12:04

"rubino" ha scritto:
Secondo me si discute di casi diversi, iniziamo a fissare una situazione e a discutere di quella: caso A, villetta unifamiliare p.lla W FG. Y di 200 mq, composta da una sola u.i., posta nella particella X del FG. Y censita come seminativo di 800 mq. In loco troviamo la corte recintata e la strada d'accesso, come detto non in mappa ma pertinenza esclusiva dell'uiu; il resto della p.lla X è incolto. Che si fa?



Ipotizzo che la scheda del villino W sia priva di corte.

Ricerca in Catasto del'eventuale TM non evaso. Se esiste lo faccio introdurre e procedo di conseguenza. Se non esiste lo produco io accordandomi col proprietario su cosa vuole considerare corte esclusiva degli 800 mq di incolto.

Le scelte si biforcano, probabilmente quel recinto sarà la corte esclusiva, mentre la strada di accesso potebbe restare compresa nell'incolto secondo l'immagine che mi sono formato ( è necessario anche vedere le caratteristiche).

Nel pensare ai diversi casi ho confermato l'idea che le soluzioni possano essere diverse.

L'argomento è interessante.

Cordialità

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 12:15

"Manero" ha scritto:
Quindi tu sostieni che nonostante la pertinenza giardino di unità immobiliare iscritta all'urbano rientri per legge nella conformità catastale,



Per la verità non lo sostengo anzi penso che benchè sia parte integrante del'unità immobilare non debba essere necssariamente conforme.

Tu però hai introdotto elementi che potrebbero indurre qualcuno, senza scandalo, a considerarla tale, cioè parte che ricade nell'obbligo di conformità. E' in questo caso che affermo ciò di cui al mio post precedente.

Saluti cordiali

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Manero

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 12:27

"samsung" ha scritto:
"Manero" ha scritto:
Quindi tu sostieni che nonostante la pertinenza giardino di unità immobiliare iscritta all'urbano rientri per legge nella conformità catastale,



Per la verità non lo sostengo anzi penso che benchè sia parte integrante del'unità immobilare non debba essere necssariamente conforme.

Tu però hai introdotto elementi che potrebbero indurre qualcuno, senza scandalo, a considerarla tale, cioè parte che ricade nell'obbligo di conformità. E' in questo caso che affermo ciò di cui al mio post precedente.

Saluti cordiali



Quindi la pertinenza non rientra nella dichiarazione di conformità catastale dell'unità immobiliare benchè sia parte integrante. O, quanto meno, dovesse rientrarci, questa potrebbe non essere necessariamente conforme.

Scusami se ripeto cercando di interpretare il tuo pensiero, ma vorrei esser sicuro di aver capito.

Grazie.

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SIMBA6464

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 15:58

Salve



Tanto per complicare la domanda, e se il fabbricato ha una corte esclusiva, e una parte della corte, adibita sul posto a soggiorno estivo, é censita ai terreni a seminativo, domanda: la conformità catastale é rispettata?

Questo é un caso che frequentemente capita.

cordiali saluti

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 20:19

"SIMBA6464" ha scritto:
Tanto per complicare la domanda, e se il fabbricato ha una corte esclusiva, e una parte della corte, adibita sul posto a soggiorno estivo, é censita ai terreni a seminativo, domanda: la conformità catastale é rispettata?



Non ho ben presente cosa intendi per soggiorno estivo, comunque se esiste una corte esclusiva è bene dichiararla, ma in assenza di strutture o sistemazioni permanenti ed evidenti come possiamo ipotizzare che un'area sia strettamente connessa al'abitazione se non ce lo dice il proprietario ?

Per strutture permanenti possiamo intendere, marciapiedi, battuti più o meno pavimentati, forni, pergolati che abbiano vocazione ombreggiante e non chiaramente agricola, la materia è scivolosa ma più o meno ci si può intendere.

cordialità

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SIMBA6464

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 20:44

Salve

Soggiorno estivo: zona ove possono essere posizionati, ombreggianti, panchine dove sedersi, zone a verde, ecc.. a servizio di u.i..

Quindi una zona censita catastalmente solo ai terreni ma di fatto una corte esclusiva dell'abitazione o altra u.i..

Se io tecnico sono incaricato per stabilire la conformità catastale, cosa dichiaro? Che é conforme? O no?.

Cordiali saluti

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Manero

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 21:03

In questo caso del soggiorno estivo su area scoperta al terreni, io dichiaro la conformità.

Saluti

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CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 21:31

La domanda la faccio io ora.....

pensiamo alla corte recintata di un fabbricato posta al confine con una strada pubblica, dove la recinzione viene posta o meglio arretrata ad un metro di distanza dal confine originario, solo al fine di creare un area pedonale o meglio un marciapiede aperto al pubblico calpestio (magari richiesto anche dal Comune) dove l'area rimasta a disposizione della pubblica utilità non è stata stralciata in mappa con Frazionamento....

cosa si fà in questi casi?

verrà poligonata l'area (corte) effettiva annessa al fabbricato o anche l'area adibita a marciapiede?

bella domanda!

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Manero

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 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 21:38

Io farei così.



Eseguirei il frazionamento e costituirei l'area urbana F1 da cedere al comune.

Poi censirei la Corte secondo la consistenza dello stato dei luoghi annessa all'abitazione.



Saluti.

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SIMBA6464

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Adria Città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 12 Agosto 2022 alle ore 22:37

"CESKO" ha scritto:
La domanda la faccio io ora.....

pensiamo alla corte recintata di un fabbricato posta al confine con una strada pubblica, dove la recinzione viene posta o meglio arretrata ad un metro di distanza dal confine originario, solo al fine di creare un area pedonale o meglio un marciapiede aperto al pubblico calpestio (magari richiesto anche dal Comune) dove l'area rimasta a disposizione della pubblica utilità non è stata stralciata in mappa con Frazionamento....

cosa si fà in questi casi?

verrà poligonata l'area (corte) effettiva annessa al fabbricato o anche l'area adibita a marciapiede?

bella domanda!



Ciao Francesco, la domanda é interessante e potrebbe avere soluzioni varie a mio avviso.

Parto dal presupposto che ci sia una delibera Comunale che dichiari l'uso pubblico del marciapiede.

Potresti fare la planimetria con una linea tratteggiata che delimita il marciapiede (e scrivere zona perdonale di uso pubblico), alleghi delibera del Comune, e poligono G in Docfa.

Non so se il Catasto accetti.

Oppure te ne freghi del marciapiede e nel Docfa tutto poligono F.

L'altra soluzione é quella che propone Manero, ma questa é costosa e presuppone un accordo fra le parti, e la tempistica per il Docfa sarà lunghissima.

Nella mia città tante vie pubbliche sono in proprietà privata, e mai si sono perfezionate le pratiche di cessione delle aree.

Cordiali saluti

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