Salve a tutti.

L’immobile è composto da un’abitazione e da una cantina, con due subalterni distinti ma riportati nella stessa scheda catastale. L’ultima planimetria agli atti risale al 1939. Da allora non sono mai stati eseguiti interventi che richiedessero un titolo edilizio: in pratica l’immobile è sempre rimasto nello stato in cui si trova oggi.



La planimetria depositata non corrisponde allo stato di fatto, poiché manca una stanza all’ultimo piano. Tuttavia, le consistenze e le superfici indicate in visura corrispondono allo stato di fatto e non alla planimetria del 1939. Infatti, rifacendo il DOCFA includendo la stanza mancante, le superfici risultano perfettamente coerenti con quelle presenti in visura.



Il problema è che il Catasto di Messina respinge il DOCFA per “esatta rappresentazione grafica”, sostenendo che si tratti di un ampliamento nonostante rendita e consistente non variate.



Come posso risolvere questa situazione? Qualcuno può aiutarmi?



PS. Non ci sono documenti che attestano questa cosa, atti, foto storiche ecc

La causale non poteva essere Esatta rappresentazione grafica, ma come da linee guida, avresti dovuto usare , SOSTITUZIONE PLANIMETRIA ERRATA.

Per quanto riguarda la consistenza, non mi sembra una cosa su cui ti puoi basare, dovrebbe essere una cosa oggettiva, ma fra eccedenza ed aumenti di pecentuale per pertineenze esclsuive o comuni, qualcosa potrerbbe variare.



Hai chiesto di visonare la busta?

Intanto grazie per la risposta. La busta non è stata visionato. Comunque a parte la consistenza, da quello presentato non riscontro proprio sulle superfici, abbiamo una superficie escluse aree esterne di 155 che trova riscontro nella realtà e in visura, mentre prendendo in considerazione la planimetria presente non si arriva a 120.

Nella planimetria del 1939 ...... "manca una stanza all’ultimo piano"

Domanda: Il piano della stanza mancante è richiamato in visura?

Ritengo che per sostenere la causale/tesi di SOSTITUZIONE PLANIMETRIA ERRATA occorrano dati certi riferibili alla data originaria (1939). Riscontro che, come ha suggerito Bioffa69, può essere eseguito controllando direttamente gli atti contenuti nella busta (Dichiarazioni di parte, mod. 1M, eventuali sopralluoghi dell'Ufficio, modello di classamento ed ogni altro elaborato utile allo scopo).

Altri documenti o atti, sebbene certi ed attendibili ma che non erano noti e/o dichiarati a suo tempo al Catasto, rappresenterebbero per l'Ufficio un ampliamento della situazione originaria.

Nella stessa situazione con planimetria del 1939, non era riportata una stanza al piano terra ho risolto con recupero situazione pregressa, il proprietario aveva l'atto di acquisto con riportato il vano al piano terra, quindi planimetria nuova e citando in relazione Docfa gli estremi dell'atto. Buona giornata.

Purtroppo non ho documenti che possano provare la cosa. Ho prenotato appuntamento telefonico per giorno 10,vediamk cosa dicono. Vi aggiorno