Le riduzioni di corti in genere si fanno, ad esempio, per le corti comuni, a causa dei limiti operativi del Docfa che non permette contestuali variazioni contemporanee quando si devono costituire unità con intestati partendo da unità prive di intestazioni perchè censite a partite speciali.
Pur se in Geolive vi sono altre discussioni in merito, alcune contrastanti con i miei pensieri e/o deduzioni in casi simili, io farei un solo Docfa causale altre "frazionamento con cambio di destinazione". Infatti fraziono una parte dell'abitazione e creo sia un'abitazione ridotta di consistenza (seppur la variazione sia inerente una sua pertinenza scoperta esclusiva) e sia un posto auto scoperto, così come hai fatto tu.
Infatti se avessi in luogo della corte esclusiva un vano magazzino (cantina) di pertinenza staccato dal corpo principale, se dovessi stralciare il magazzino (cantina) per variarlo in garage, non è che presento due Docfa ma un solo Docfa per la medesima causale di cui sopra.
Io parto sempre dal concetto di unità immobiliare nella sua interezza ovvero nella sua consistenza e destinazione globale, ai fini dell'individuazione delle causali da adottare in caso di presentazione di denunce di variazioni.
Inoltre se presento un Docfa con causale per riduzione di corte presuppone che il subalterno interessato sia censito a corte e non ad abitazione.
Che senso ha attribuire uno stadio di variazione per diminuzione di corte ad un'unità censita con qualità diversa da corte?
Esempio: se stralcio una parte di corte esclusiva con frazionamento, per creare un'area urbana sulla parte stralciata della medesima corte di pertinenza di una determinata unità, adotto semplicemente la causale frazionamento (con cambio di destinazione relativamente all'area urbana derivata dalla corte esclusiva di un'unità prima censita con corte esclusiva annessa).
Se dovessi fondere un appartamento con o senza corte esclusiva ad un'area urbana o ad un posto auto scoperto o a un B.C.N.C. di esclusiva proprietà, per poter alla fine creare un'unica unità abitativa con corte annessa, adotterò la causale fusione con cambio di destinazione. Non certo adottero due Docfa, uno per ridurre ovvero azzerare l'area scoperta e l'altro per ampliare l'unità.
Se dovessi annettere un'area derivata da tipo mappale ad un appartamento esistente adotterò la causale ampliamento, anche se il fabbricato vero e proprio non si amplia ma si amplia la sua pertinenza scoperta.
Se avessi due unità con corti reciproche annesse, se dovessi prelevare una parte di corte ad un'unità e fonderla ad un'altra mica adotto chissà quale causale? Adotto la causale frazionamento e fusione, con cambio di destinazione qualora le unità abbianno diverse categorie.
Quindi se tanto mi da tanto non vedo perchè sprecare due Docfa nel caso voglia dividere un'unità con corte annessa, mentre posso utilzzare un solo Docfa per fusione con altra area scoperrta già censita e/o ampliamento della suddetta corte esclusiva di unità esistente e/o per scambiarsi delle corti esclusive fra unità immobiliari (della stessa ditta naturalmente).
Pertanto io non sono d'accordo con la motivazione della bocciatura anche se a volte ci tocca assecondare le richieste del primo tecnico catastale che ci capita.