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Pligono locale tecnico |

teochia
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14 Settembre 2010
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Buon giorno ragazzi, ho un problema con un DOCFA, devo accatastare un abitazione, categoria A/2, con al piano terra vani accessori diretti ed un locale tecnico comunicante. Io ho poligonato i vani accessori diretti in blu (poligono A) ed il locale tecnico comunicante in rosa (poligono B, vani accessori indiretti comunicanti). Il tecnico mi respinge il DOCFA con questa dicitura: " Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformita con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errato calcolo grafico delle superfici: il locale L.T. al piano terreno va poligonato in tipologia A1 come gli altri locali perché non ci possono essere diversi poligoni per la stessa porzione di U.I.U.". Io ho guardato il DPR 138/98, ma non trovo nulla a riguardo, mi potreste gentilmente aiutare? Ciao e grazie.
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Mai avuto problemi in casi simili. Sempre approvato il tutto. In un attico, ad esempio, vi possono essere vani soffitta (hmax > 1,50 m.) adiacenti e comunicanti con i vani abitabili. In un abitazione di qualsiasi piano vi possono essere locali sottoscala (h media inferiore a m. 2,40) comunicanti con essa (non classificabili come ripostigli perchè non a norma con le altezze) o addirittura locali cantina, ecc. che per il loro grado di finiture, dotazione di impianti, altezze interne, ecc. non solo sono destinate effettivamente a locali accessori complementari ma non possono essere destinate diversamente, se non attraverso costosi interventi edilizi, ecc. . Mica possono costringerti a poligonare tutto in "A"? A proposito che significa Locale Tecnico? Centrale termica, locale autoclave, ecc.? Comunque è la solita sortita del tecnico catastale di turno che si è pure inventato una norma inesistente. Se la norma definisce un "locale accessorio indiretto comunicante con i vani principali (poligono B)" come farebbe detto locale a comunicare con i medesimi vani principali "secondo l'interpretazione del tecnico catastale"? Io ripresenteri la pratica, allegherei al Docfa una relazione, evidenziando la parte del DPR 138/98 dove si parla di accessori indiretti comunicanti, farei una breve descrizione interpretativa della parte della norma che riguarda il caso in oggetto, contesteri la frase " non ci possono essere diversi poligoni per la stessa porzione di U.I.U." perchè non risulta da alcuna legge e/o circolare ed è solamente un'interpretazione stampalata. A proposito, a differenza di qualcuno in Geolive che interpeta diversamente come risulta in alcun post passati, per locale comunicante si intende non un "locale solo confinante" ma un locale che abbia una porta interna di comunicazione con i vani principali tale che i vani principali e i vani accessori indiretti siano accessibili (anche per tramite di vano scala esclusivo) fra di loro e internamente.
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venturiniluciano
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08 Novembre 2006
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teochia
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14 Settembre 2010
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Ho parlato con il tecnico, secondo lei, fiscalmente non posso avere un vano accessorio sullo stesso piano di un vano principale, pensa in che mani siamo. Ho dovuto poligonare tutto il piano con il poligono A, ma nella consostenza dei vani, considerare il locale tecnicco (che sarebbe un locale caldaia) 1/4 di vano. E' la prima volta che mi succede una cosa simile, qui in base a chi esamina la pratica dobbiamo fare in un modo od in un altro.
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samsung
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29 Ottobre 2005
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IO non redigerei in questo modo, ma insisterei con la ripresentazione come suggerito da Ealfin. Adesso si che stai dichiarando una superficie catastale errata.
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Sarebbe il pane per i miei denti un caso simile. Io farei così: allegherei al Docfa una relazione con tanto di stralcio delle Circolari, Leggi, ecc. e relativa interpretazione autentica delle suddette norme. Chiederei al tecnico catastale, in caso di ulteriore diniego, a quale rigo di quale pagina di quale norma si rileva che "un'unità dello stesso piano debba avere per forza la stessa tipologia di poligono". In caso di ulteriore bocciatura rimanderei di nuovo la pratica dicendo che quanto richiesto non è in linea con la normativa in materia e che in caso di ulteriore bocciatura segnalerei, come prima azione e con PEC, il caso all'ingegnere capo dell'Ufficio Provinciale affinchè obblighi il tecnico ad approvare il Docfa e soprattutto a rispondermi in caso di condivisione delle cavolate del tecnico catastale rispetto a quanto redatto con il mio Docfa (corretto), miniacciando di richiedere risarcimenti danni e spese per evidente abuso d'ufficio. Se non riuscissi nemmeno a risolvere il problema con il Capo Provinciale farei un esposto all'Agenza delle Entrate Regionale, a quella Nazionale, al Collegio provinciale dei Geometri e a quello Nazionale, al Ministero delle Finanze, ecc. . Se non risolvessi il problema proseguirei fino ad oltranza con un esposto anche alla Procura della Repubblica perchè fino a prova contraria siamo solo Noi ad essere responsabili di ciò che sottoscriviamo e presentiamo mentre il tecnico catastale no. Purtroppo noi non abbiamo sindacati e giudici del lavoro che vanno sempre e comunque a favore di detti soggetti (da prima repubblica) pagati da noi e che "ci fanno risultare competitivi" (ma quanto mai!) con gli altri stati membri della nostra amata Europa.
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gegis
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10 Novembre 2006
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Discussione datata ma sempre utile. Visto il Glossario dell'AdT, il mio parere è che il locale tecnico non rientra tra i vani accessori anche perchè non produce reddito e quindi è corretto usare il poligono G (bianco, colore 7). GLOSSARIO DELLE DEFINIZIONI TECNICHE IN USO NEL SETTORE ECONOMICO-IMMOBILIARE Versione II – 2008 Locale tecnico Ambiente utilizzato per l’allocazione degli impianti tecnologici quali impianti elettrici e idraulici, di riscaldamento, di condizionamento, di sollevamento, di telecomunicazione. Locale/vano accessorio a servizio diretto dei vani principali Ambiente, non suscettibile di reddito proprio, strutturalmente necessario per l’utilizzazione di quelli principali, posto sul loro stesso piano e con essi comunicanti. Sono generalmente locali accessori: ingresso-corridoio o disimpegni, ripostigli, guardaroba, bagni, scale interne. Locale/vano accessorio a servizio indiretto dei vani principali Ambiente di uso esclusivo dell’unità immobiliare cui serve, ma non strutturalmente necessario per l’utilizzazione dei vani principali. Può essere ubicato nello stesso fabbricato in cui è compresa l’unità immobiliare, ma in un piano diverso da quello in cui sono situati i vani principali dell’abitazione stessa.
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