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Autore Planimetria Mancante Fusione di due c/1

adving

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30 Ottobre 2020 alle ore 18:02

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2020 alle ore 18:36

Salve a tutti e grazie in anticipo dell'aiuto.

Mi trovo a dover presentare le planimetrie di due locali commerciali adiacenti ed in comproprietà tra due sorelle che attualmente risultano assenti presso l'AdE. I locali, disposti su due sub, originariamente erano separati da un muro, che ad oggi è stato abbattuto. Nella redazione del docfa( con causale planimetria mancante) ho diviso i due sub con una linea continua, ma il tecnico mi chiede di indicare i muri di confine e non una semplice linea continua. Secondo voi devo procedere ad una fusione per poi frazionarli nuovamente o suggerite altre strade?Spero di essere stato chiaro...

Grazie

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Autore Risposta

EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2020 alle ore 18:57

Se il muro divisorio è stato abbattuto e quindi risulta una sola unità immobiliare C/1 perché presentare una planimetria mancante?

Fai direttamente un Docfa di fusione e tutto dovrebbe andare liscio, sempre se la ditta è identica alla perfezione.

Se vuoi far finta che il muro divisorio non è stato abbattuto e quindi lasciare le due unità separate, devi indicare due linee continue parallele che separano le due unità.

Esempio io ho avuto nel 2017 un fabbricato rurale da accatastare al C.F.

Solo che detto fabbricato rurale (unico vano rimessa a piano terra), per il quale era pervenuta la notifica ad adempiere da parte dell'Agenzia Entrate, andava ad invadere anche la corte rurale comune per circa 1,20 m.

Per separare la parte di vano oggetto di accatastamento dalla parte di vano ricadente sulla corte comune ho messo un ipotetico muro di separazione spessore 5 cm.

Nella consistenza (superficie netta) ho però considerato anche la superficie dello spessore del muro ipotetico visto che materialmente non esiste.

Per la compilazione dei poligoni ho considerato metà ipotetico muro divisorio a confine ma poi, visto che è possibile variare la superficie catastale di un 5%, ho maggiorato la superficie catastale calcolata dal Docfa aggiungendoci quella dell'altra metà muro ipotetico a confine (largo 2,5 cm.).

La storia dell'indicazione dei muri di confine obbligatori serve per rendere più chiara la planimetria ed il calcolo delle superfici catastali, visto l'obbligo di considerare metà spessore del muro a confine con altre unità, fino ad un massimo di 25 cm.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2020 alle ore 19:57

"adving" ha scritto:
Salve a tutti e grazie in anticipo dell'aiuto.

Mi trovo a dover presentare le planimetrie di due locali commerciali adiacenti ed in comproprietà tra due sorelle che attualmente risultano assenti presso l'AdE. I locali, disposti su due sub, originariamente erano separati da un muro, che ad oggi è stato abbattuto. Nella redazione del docfa( con causale planimetria mancante) ho diviso i due sub con una linea continua, ma il tecnico mi chiede di indicare i muri di confine e non una semplice linea continua. Secondo voi devo procedere ad una fusione per poi frazionarli nuovamente o suggerite altre strade?Spero di essere stato chiaro...

Grazie



Non ho capito nulla !!

Cosa vuol dire in comproprietà ? Tutti e due i locali sono intestati a stessa ditta con due soggetti per la quota di 1/2 ciascuno ??

Nel titolo sembra si faccia la fusione ed invece rimangono due subalterni ??

Si fa o no la fusione ?

Inoltre:

Se un muro non c'è non si rappresenta. Non esiste un muro fittizio.



Saluti

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adving

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2020 alle ore 22:56

Carissimo EALFIN grazie per la risposta innanzitutto. Ho capito perfettamente l'esempio che mi hai riportato. La mia perplessità nasce proprio nel disegnare qualcosa di "ipotetico". Di fatto il muro non esiste per cui la planimetria che presenterei non rispecchierebbe lo stato di fatto. Comunque ti farò sapere.

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adving

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30 Ottobre 2020 alle ore 18:02

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 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2020 alle ore 23:23

Totonno grazie per la risposta, mi spiego meglio (perdonami le chiacchiere). Due sorelle sono proprietarie di due locali commerciali adiacenti, ed entrambi i locali appartengono a due sub diversi ovvero sub.1 e sub.2. Le proprietarie posseggono entrambe la metà di tutti e due i negozi, ovvero:

- Sorella 1 possiede 50% del sub.1 e il 50% del sub.2

- Sorella 2 possiede 50% del sub.1 e il 50% del sub.2

Adesso tramite atto notarile vogliono dividere la proprietà, ovvero ogni sorella vuole diventare proprietaria di un sub per il 100%.

- Sorella 1--> 100% sub.1

- Sorella 2--> 100% sub.2

Purtroppo le planimetrie dei locali, nella busta all' AdE non ci sono, ed essendo necessarie per l'atto vanno presentate. I locali essendo adiacenti erano originariamente divisi da un muro, che è stato abbattuto. Pertanto nella redazione del docfa non so come delimitare il sub.1 ed il sub.2 . Ho provato con una linea continua ma mi è stato respinto.

Hai idea di come fare?

Grazie

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 30 Ottobre 2020 alle ore 23:50

"adving" ha scritto:
Totonno grazie per la risposta, mi spiego meglio (perdonami le chiacchiere). Due sorelle sono proprietarie di due locali commerciali adiacenti, ed entrambi i locali appartengono a due sub diversi ovvero sub.1 e sub.2. Le proprietarie posseggono entrambe la metà di tutti e due i negozi, ovvero:

- Sorella 1 possiede 50% del sub.1 e il 50% del sub.2

- Sorella 2 possiede 50% del sub.1 e il 50% del sub.2

Adesso tramite atto notarile vogliono dividere la proprietà, ovvero ogni sorella vuole diventare proprietaria di un sub per il 100%.

- Sorella 1--> 100% sub.1

- Sorella 2--> 100% sub.2

Purtroppo le planimetrie dei locali, nella busta all' AdE non ci sono, ed essendo necessarie per l'atto vanno presentate. I locali essendo adiacenti erano originariamente divisi da un muro, che è stato abbattuto. Pertanto nella redazione del docfa non so come delimitare il sub.1 ed il sub.2 . Ho provato con una linea continua ma mi è stato respinto.

Hai idea di come fare?

Grazie



semplice.... rifai il muro e lo riporti in planimetria!

altra strada è quella di reperire le planimetrie cartacee redatte dal tecnico dell'epoca (cosa difficile ma non impossibile) e richiederne la rasterizzazione previa dichiarazione di conformità in calce alla planimetria.

Saluti

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2020 alle ore 18:21

Se lo scopo della variazione è quella di presentare le planimetrie mancanti e lasciare tutto come si trovava prima di abbattere il muro, allo scopo di poter redigere un atto di divisione, devi solo fare quello che il Catasto ti ha suggerito e quello che ti ho suggerito io nella precedente risposta.

Ovvero rappresentare un ipotetico muro a confine largo circa 5 cm. ovvero largo il minimo necessario per fare in modo che nelle planimetrie catastali dette due linee parallele non risultino "attaccate".

Lo so che potrebbe sembrare una cosa assurda ma così mi hanno richiesto una volta bocciandomi un Docfa simile e così ho sempre fatto in casi simili.

Per meglio spiegarmi provo a fare un esempio:

se un soggetto divide una stanza in due, intende cedere una delle due metà al proprietario confinante e il muro divisorio lo realizzeranno ad atto già stipulato ed a spese comuni, in planimetria catastale prima (dell'istituzione delle superfici catastali) si metteva una linea unica che rappresentava il confine, ora si devono mettere due linee parallele perché la planimetria deve essere chiara e si deve capire che la presenza del locale a confine con un'altra porzione di fabbricato, pur in assenza di muro divisorio che verrà realizzato in seguito.

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rossa

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2020 alle ore 19:10

Buongiorno.

Ma da quale normativa risulta che il confine fra due unità immobiliari deve per forza essere rappresentato in planimetria con un muro ???

I puristi della legalità dovrebbero inorridire all'ipotesi di dichiarare un muro che non esiste !!!

Solo perchè il burocr***** di turno ha fatto tale richiesta ed il tecnico, dimostrando il livello della sua professionalità, si è piegato a subire il sopruso invece di ribellarsi.

Certo, la vita così è più comoda.

Ripeto, non esiste alcuna legge che obblighi ad eseguire muri sui confini !!!

Per curiorità, quando fate le planimetrie dei posti auto vi inventate tanti muretti di separazione da 5 cm. ???

Rendetevi conto che questo modo di procedere, oltre ad essere illegale perchè falsifica la realtà, è semplicemente demenziale.

Saluti.

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adving

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2020 alle ore 23:09

"rossa" ha scritto:
Buongiorno.

Ma da quale normativa risulta che il confine fra due unità immobiliari deve per forza essere rappresentato in planimetria con un muro ???

I puristi della legalità dovrebbero inorridire all'ipotesi di dichiarare un muro che non esiste !!!

Solo perchè il burocr***** di turno ha fatto tale richiesta ed il tecnico, dimostrando il livello della sua professionalità, si è piegato a subire il sopruso invece di ribellarsi.

Certo, la vita così è più comoda.

Ripeto, non esiste alcuna legge che obblighi ad eseguire muri sui confini !!!

Per curiorità, quando fate le planimetrie dei posti auto vi inventate tanti muretti di separazione da 5 cm. ???

Rendetevi conto che questo modo di procedere, oltre ad essere illegale perchè falsifica la realtà, è semplicemente demenziale.

Saluti.



Caro rossa quindi come rappresenteresti tu il confine in questo caso?

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adving

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30 Ottobre 2020 alle ore 18:02

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 0 -  0 - Inviato: 31 Ottobre 2020 alle ore 23:10

"EALFIN" ha scritto:
Se lo scopo della variazione è quella di presentare le planimetrie mancanti e lasciare tutto come si trovava prima di abbattere il muro, allo scopo di poter redigere un atto di divisione, devi solo fare quello che il Catasto ti ha suggerito e quello che ti ho suggerito io nella precedente risposta.

Ovvero rappresentare un ipotetico muro a confine largo circa 5 cm. ovvero largo il minimo necessario per fare in modo che nelle planimetrie catastali dette due linee parallele non risultino "attaccate".

Lo so che potrebbe sembrare una cosa assurda ma così mi hanno richiesto una volta bocciandomi un Docfa simile e così ho sempre fatto in casi simili.

Per meglio spiegarmi provo a fare un esempio:

se un soggetto divide una stanza in due, intende cedere una delle due metà al proprietario confinante e il muro divisorio lo realizzeranno ad atto già stipulato ed a spese comuni, in planimetria catastale prima (dell'istituzione delle superfici catastali) si metteva una linea unica che rappresentava il confine, ora si devono mettere due linee parallele perché la planimetria deve essere chiara e si deve capire che la presenza del locale a confine con un'altra porzione di fabbricato, pur in assenza di muro divisorio che verrà realizzato in seguito.





Si grazie Ealfin anche prima eri stato chiarissimo.

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 02 Novembre 2020 alle ore 09:09

"adving" ha scritto:
"EALFIN" ha scritto:
Se lo scopo della variazione è quella di presentare le planimetrie mancanti e lasciare tutto come si trovava prima di abbattere il muro, allo scopo di poter redigere un atto di divisione, devi solo fare quello che il Catasto ti ha suggerito e quello che ti ho suggerito io nella precedente risposta.

Ovvero rappresentare un ipotetico muro a confine largo circa 5 cm. ovvero largo il minimo necessario per fare in modo che nelle planimetrie catastali dette due linee parallele non risultino "attaccate".

Lo so che potrebbe sembrare una cosa assurda ma così mi hanno richiesto una volta bocciandomi un Docfa simile e così ho sempre fatto in casi simili.

Per meglio spiegarmi provo a fare un esempio:

se un soggetto divide una stanza in due, intende cedere una delle due metà al proprietario confinante e il muro divisorio lo realizzeranno ad atto già stipulato ed a spese comuni, in planimetria catastale prima (dell'istituzione delle superfici catastali) si metteva una linea unica che rappresentava il confine, ora si devono mettere due linee parallele perché la planimetria deve essere chiara e si deve capire che la presenza del locale a confine con un'altra porzione di fabbricato, pur in assenza di muro divisorio che verrà realizzato in seguito.





Si grazie Ealfin anche prima eri stato chiarissimo.





Sì ma se le sorelle vogliono dividere le planimetrie non sono conformi.

Fopperdirvelo. Basta saperlo.



Saluti

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mellantone

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 0 -  0 - Inviato: 02 Novembre 2020 alle ore 10:45

se si usa la causale planimetria mancante bisogna rappresentare l'uiu come era al momento del classamento che e' presente in banca dati , se successivamente sono state fatte delle variazioni non si può di certo utlizzare la causale al massimo e' necessario fare i due passaggi, comunque se il muro non c'e' e il negozio diventa uno solo anche al catasto bisogna dichiararlo un solo negozio non e' che perchè a me fa comodo non fondere non li unisco quando di fatto e' un negozio solo.

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 0 -  0 - Inviato: 02 Novembre 2020 alle ore 15:49

"mellantone" ha scritto:
se si usa la causale planimetria mancante bisogna rappresentare l'uiu come era al momento del classamento che e' presente in banca dati , se successivamente sono state fatte delle variazioni non si può di certo utlizzare la causale al massimo e' necessario fare i due passaggi, comunque se il muro non c'e' e il negozio diventa uno solo anche al catasto bisogna dichiararlo un solo negozio non e' che perchè a me fa comodo non fondere non li unisco quando di fatto e' un negozio solo.





Non è vero. Due unità immobiliari possono benissimo essere collegate tra loro, ma rimanere due distinte se ognuno ha il suo sporto di accesso. In questo caso la fusione non si deve fare nonostante la mancanza del muro divisorio perchè pare che le due sorelle si vogliano intestare un negozio ciascuna. Se si procede alla fusione, buonanotte, la divisione evidentemente non la fanno.



Saluti

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rossa

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13 Aprile 2003

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 0 -  0 - Inviato: 03 Novembre 2020 alle ore 11:31

"adving" ha scritto:
"rossa" ha scritto:
Buongiorno.

Ma da quale normativa risulta che il confine fra due unità immobiliari deve per forza essere rappresentato in planimetria con un muro ???

I puristi della legalità dovrebbero inorridire all'ipotesi di dichiarare un muro che non esiste !!!

Solo perchè il burocr***** di turno ha fatto tale richiesta ed il tecnico, dimostrando il livello della sua professionalità, si è piegato a subire il sopruso invece di ribellarsi.

Certo, la vita così è più comoda.

Ripeto, non esiste alcuna legge che obblighi ad eseguire muri sui confini !!!

Per curiorità, quando fate le planimetrie dei posti auto vi inventate tanti muretti di separazione da 5 cm. ???

Rendetevi conto che questo modo di procedere, oltre ad essere illegale perchè falsifica la realtà, è semplicemente demenziale.

Saluti.



Caro rossa quindi come rappresenteresti tu il confine in questo caso?



Caro adving

Semplicemente come ho fatto innumerevoli olte, con una semplicissima riga !

Saluti.

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adving

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30 Ottobre 2020 alle ore 18:02

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 0 -  0 - Inviato: 03 Novembre 2020 alle ore 17:47

"rossa" ha scritto:
"adving" ha scritto:
"rossa" ha scritto:
Buongiorno.

Ma da quale normativa risulta che il confine fra due unità immobiliari deve per forza essere rappresentato in planimetria con un muro ???

I puristi della legalità dovrebbero inorridire all'ipotesi di dichiarare un muro che non esiste !!!

Solo perchè il burocr***** di turno ha fatto tale richiesta ed il tecnico, dimostrando il livello della sua professionalità, si è piegato a subire il sopruso invece di ribellarsi.

Certo, la vita così è più comoda.

Ripeto, non esiste alcuna legge che obblighi ad eseguire muri sui confini !!!

Per curiorità, quando fate le planimetrie dei posti auto vi inventate tanti muretti di separazione da 5 cm. ???

Rendetevi conto che questo modo di procedere, oltre ad essere illegale perchè falsifica la realtà, è semplicemente demenziale.

Saluti.






Caro rossa quindi come rappresenteresti tu il confine in questo caso?



Caro adving

Semplicemente come ho fatto innumerevoli olte, con una semplicissima riga !

Saluti.



Ciao Rossa ehm no! già provato con una linea continua (ed anche tratteggiata) ma mi è stato rifiutato con la seguente motivazione: " LA PLANIMETRIA DEVE CONTENERE ANCHE L'INDICAZIONE DEI MURI DELIMITANTI GLI AMBIENTI, IVI COMPRESI QUELLI "PERIMETRALI" DELL'UNITA' IMMOBILIARE, ANCHE SE IN COMUNIONE, ALLO SCOPO DI UN CORRETTO CALCOLO DELLE SUPERFICI. "

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