Io in casi simili mi scalderei e non poco perchè non posso accettare che un pinco pallina qualsiasi, il quale siede sull'altra poltrona dall'altra parte della rete (poltrona e pinco pallina pagati per di più abbastanza profumatamente attraverso le nostre tasse) si permette di bocciare i Docfa con simili motivazioni idiote. Naturalmente sempre nel caso in cui la mancata approvazione derivi solo dal fatto che il tecnico catastale intende non riconoscere una data di variazione antecendente all'acquisto da parte del dichiarante possessore il Docfa.
Quindi risponderei in casi simili così (nelle mie lunghe relazioni allegate al Docfa):
Gentile Tecnico Catastale:
1) Io sono venuto in possesso dell'immobile due anni fa ma mi sono accorto che sei anni fa il precedente proprietario non ha aggiornato la situazione catastale per lavori eseguiti con regolare titolo abilitativo;
2) In tali casi non posso dichiarare una falsa data di variazione successiva alla data di inizio del mio possesso, sia perchè, in qualsiasi caso, corrisponderebbe ad una falsa dichiarazione perseguibile anche penalmente, sia perchè non è previsto dalla norma detta possibilità o meglio detto obbligo di dichiarare una fasulla data solo perchè quello che il precedente possessore doveva fare e non ha fatto lo sto facendo io ora attuale possessore;
3) Non posso certo lasciare così com'è perchè non in regola con la normativa catastale la quale mi impone di adempiere oppure potrebbe impormi di adempiere nel caso in cui venisse a conoscenza di una variazione catastale mai regolarizzata in Catasto;
4) La normativa catastale Vi impone a Voi stipendiati (anche con le Nostre Tasse) che potete bocciare i Docfa solo con motivazioni che abbiano un riscontro normativo ovvero solo nei casi di accertata violazione di norme che consentono di respingere i Docfa;
5) Sulla base di cui sopra, o mi dettagliate, anche a parte, ovvero per telefono, via Pec, e-mail, ecc. l'eventuale alternativa da adottare tale che io possa capire e valutare il da farsi oppure alla prossima bocciatura invierò una Pec, telegramma, raccomandata, ecc. di protesta al responsabile capo dell'Agenzia dalla quale dipendi;
6) Dopo di che, in caso di mancato riscontro e o di risposta non soddisfacente, invierò man mano a tutti i maggiori direttori responsabili regionali, nazionali, ecc. , non è escluso anche al Ministro delle Finanze;
7) Non è escluso che possa citarti in giudizio anche tramite il mio legale e chiedere oltre al risarcimento danni, di processarti per abuso d'ufficio e di potere;
8) Siccome siamo in Italia e i dipendenti (specie i pubblici) sono tutelati senza se e senza ma mentre noi pezzenti liberi professionisti siamo solo delle marionette da usare a proprio piacimento da parte vostra, non è escluso un ulteriore ricorso ad altra soluzione che mi risparmio di dettagliare.