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Incoerenza dati Docfa con banca dati. |

francescox
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Salentino
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Salve, ho proceduto all'accatastamento di una vecchia "paiara" (trullo salentino) risalente agli inzi del secolo scorso, assolutamente decrepita e mai censita, neanche come FR. Era nell'elenco degli immobili fantasma ed il committente che l'ha avuto in donazione dal padre insieme al terreno su cui insiste nel 1991 ed in vista di un suo futuro possibile recupero, ha preferito procedere all'accatastamento. In Docfa ho dichiarato il fabbricato nel suo stato attuale di costruzione antecedente il 1967. Bene. La pratica dopo lunghi giorni di attesa non mi è stata accettata per: -Assenza in banca dati dell'unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione in atti: fornire chiarimenti - nel quadro A viene indicata la data di realizzazione del rustico in data 1967. Nella storica terreni risulta un atto pubblico del 1991, allegare copia di atto pubblico al fine di verificare anche la presenza dell'unità immobiliare e non solo il terreno. A questo punto mi chiedo e chiedo lumi: NON E' "LOGICO" CHE IL FABBRICATO SEPPUR ESISTENTE NON SIA STATO DICHIARATO, VISTO CHE NON ERA CENSITO? SE QUELL'IMMOBILE AVESSE AVUTO UNA SUA IDENTIFICAZIONE NON SAREBBE MICA STATO UN IMMOBILE FANTASMA!!!!! Ed ora cosa dovrei fare? Dovrei forse dichiarare quella paiara ultracentenaria di costruzione post '92??? A me non va di dichiarare il falso!!! Cosa ne pensate?
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einste
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Andria
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Protocolla la dichiarazione del proprietario sulla data della costruzione e nel docfa fai riferimento ad essa. Devono assolutamente accatastarla. Altrimenti rivolgiti al responsabile.
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sara--
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"einste" ha scritto: Protocolla la dichiarazione del proprietario sulla data della costruzione e nel docfa fai riferimento ad essa. Devono assolutamente accatastarla. Altrimenti rivolgiti al responsabile. www.geometra.info/forum/viewtopic.php?f=...
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einste
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Andria
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Dunque, ammessa la buona fede del proprietario che è sicuramente cascato dalle nuvole ritengo che rifare l'atto a quale pro? a che servono allora le dichiarazione sost. di notorietà ? Con un atto rifatto dal notaio di certo non si salva l'aspetto urbanistico e la validità delle dichiarazione davanti ad un pubblico ufficiale non è meglio della dichiarazione del propietario consapevole delle false dichiarazioni che lo porterebbero ad essere perseguibile penalmente.
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geoalfa
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"francescox" ha scritto: Salve, ho proceduto all'accatastamento di una vecchia "paiara" (trullo salentino) risalente agli inzi del secolo scorso, assolutamente decrepita e mai censita, neanche come FR. Era nell'elenco degli immobili fantasma ed il committente che l'ha avuto in donazione dal padre insieme al terreno su cui insiste nel 1991 ed in vista di un suo futuro possibile recupero, ha preferito procedere all'accatastamento. In Docfa ho dichiarato il fabbricato nel suo stato attuale di costruzione antecedente il 1967. Bene. La pratica dopo lunghi giorni di attesa non mi è stata accettata per: -Assenza in banca dati dell'unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione in atti: fornire chiarimenti - nel quadro A viene indicata la data di realizzazione del rustico in data 1967. Nella storica terreni risulta un atto pubblico del 1991, allegare copia di atto pubblico al fine di verificare anche la presenza dell'unità immobiliare e non solo il terreno. A questo punto mi chiedo e chiedo lumi: NON E' "LOGICO" CHE IL FABBRICATO SEPPUR ESISTENTE NON SIA STATO DICHIARATO, VISTO CHE NON ERA CENSITO? SE QUELL'IMMOBILE AVESSE AVUTO UNA SUA IDENTIFICAZIONE NON SAREBBE MICA STATO UN IMMOBILE FANTASMA!!!!! Ed ora cosa dovrei fare? Dovrei forse dichiarare quella paiara ultracentenaria di costruzione post '92??? A me non va di dichiarare il falso!!! Cosa ne pensate? Francesco, qui non si tratta di dichiarare il falso, se effettivamente è come dici, costruito ante 1942, in difetto c'è il catasto, perchè era tenuta a fare le verifiche quinquennali chiamate lustrazioni, ( anche se i proprietari erano tenuti a segnalare le incongruense entro il 31 di gennaio ! ) quindi ritengo che non hanno ragione e la cosa, essendo molto anomala, va trattata con il capo sezione e non possono importi la stipula di un atto di rettifica al precedente vecchio di venti anni! quindi la cosa va rettificata usando il buon senso e l'avvedutezza di tutti! cordialità
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einste
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Andria
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francescox
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Salentino
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"geoalfa" ha scritto: "francescox" ha scritto: Salve, ho proceduto all'accatastamento di una vecchia "paiara" (trullo salentino) risalente agli inzi del secolo scorso, assolutamente decrepita e mai censita, neanche come FR. Era nell'elenco degli immobili fantasma ed il committente che l'ha avuto in donazione dal padre insieme al terreno su cui insiste nel 1991 ed in vista di un suo futuro possibile recupero, ha preferito procedere all'accatastamento. In Docfa ho dichiarato il fabbricato nel suo stato attuale di costruzione antecedente il 1967. Bene. La pratica dopo lunghi giorni di attesa non mi è stata accettata per: -Assenza in banca dati dell'unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione in atti: fornire chiarimenti - nel quadro A viene indicata la data di realizzazione del rustico in data 1967. Nella storica terreni risulta un atto pubblico del 1991, allegare copia di atto pubblico al fine di verificare anche la presenza dell'unità immobiliare e non solo il terreno. A questo punto mi chiedo e chiedo lumi: NON E' "LOGICO" CHE IL FABBRICATO SEPPUR ESISTENTE NON SIA STATO DICHIARATO, VISTO CHE NON ERA CENSITO? SE QUELL'IMMOBILE AVESSE AVUTO UNA SUA IDENTIFICAZIONE NON SAREBBE MICA STATO UN IMMOBILE FANTASMA!!!!! Ed ora cosa dovrei fare? Dovrei forse dichiarare quella paiara ultracentenaria di costruzione post '92??? A me non va di dichiarare il falso!!! Cosa ne pensate? Francesco, qui non si tratta di dichiarare il falso, se effettivamente è come dici, costruito ante 1942, in difetto c'è il catasto, perchè era tenuta a fare le verifiche quinquennali chiamate lustrazioni, ( anche se i proprietari erano tenuti a segnalare le incongruense entro il 31 di gennaio ! ) quindi ritengo che non hanno ragione e la cosa, essendo molto anomala, va trattata con il capo sezione e non possono importi la stipula di un atto di rettifica al precedente vecchio di venti anni! quindi la cosa va rettificata usando il buon senso e l'avvedutezza di tutti! cordialità Ieri ho parlato col dirigente, persona a modo, ed abbiamo concordato il reinvio della pratica con la specificazione descrittiva in relazione dello stato dell'immobile. Aspetto gli esiti. Un saluto.
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jema
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"francescox" ha scritto: Ieri ho parlato col dirigente, persona a modo, ed abbiamo concordato il reinvio della pratica con la specificazione descrittiva in relazione dello stato dell'immobile. Aspetto gli esiti. Spero per Te che la cosa si risolva. Personalmente ritengo che il problema sia stato esaminato da punti di vista diversi, anche se ovviamente parte della stessa medaglia. francescox (e tutti coloro che mi hanno fino ad ora preceduto) concordano nel dichiarare come epoca di ultimazione lavori una data antecedente al 1967. Il Tecnico dell'AdT, rifiuta di registrare l'atto di aggiornamento poiché contesta quanto dichiarato dal Professionista. Tale presa di posizione deriva da un'"incoerenza con la documentazione in atti" e chiede quindi di "fornire chiarimenti" a riguardo, allegando copia dell'atto di proprietà "al fine di verificare anche la presenza dell'unità immobiliare e non solo il terreno". Mi pare ovvio, che (questa volta) il Tecnico catastale NON abbia tutti i torti! Sarebbe anomalo accettare come data in cui l'immobile è divenuto servibile all'uso un riferimento temporale antecedente al 1967, quando nel 1992 all'atto dell'acquisto l'immobile di fatto esso non fosse stato presente agli atti. Sono convinto che la strada migliore da percorrere sia quella di verificare se nell'atto di trasferimento, l'immobile in questione è stato in qualche maniera citato: 1) in caso positivo il problema non sussiste, poiché sarà sufficiente dichiarare in Relazione (ai sensi della legge 241/90) che nel documento traslativo Rep. XYZXYZ/92 del Notaio XXXX, la "vecchia paiara" è stata indicata all'articolo X1 di pagina X2; 2) in caso negativo, la data da indicare nel DOCFA dovrà per forza di cose essere successiva al momento in cui è avvenuto l'acquisto. Ciò esclusivamente per coerenza! A scanso di equivoci, in Relazione sarà determinante illustrare la presunta data di costruzione dell'immobile, allegando (non obbligatoriamente) eventuali documenti probanti e spiegando che "il manufatto di cui trattasi, è nella realtà un vecchio fienile - vedi documentazione fotografica allegata". Saluti PS: si rammenta che i fabbricati agricoli strumentali, rientrano nella normativa che tratta le ruralità e godono pertanto di esclusivi vantaggi dal punto di vista del loro censimento.
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geoalfa
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"jema" ha scritto: Spero per Te che la cosa si risolva. Personalmente ritengo che il problema sia stato esaminato da punti di vista diversi, anche se ovviamente parte della stessa medaglia. francescox (e tutti coloro che mi hanno fino ad ora preceduto) concordano nel dichiarare come epoca di ultimazione lavori una data antecedente al 1967. Il Tecnico dell'AdT, rifiuta di registrare l'atto di aggiornamento poiché contesta quanto dichiarato dal Professionista. Tale presa di posizione deriva da un'"incoerenza con la documentazione in atti" e chiede quindi di "fornire chiarimenti" a riguardo, allegando copia dell'atto di proprietà "al fine di verificare anche la presenza dell'unità immobiliare e non solo il terreno". Mi pare ovvio, che (questa volta) il Tecnico catastale NON abbia tutti i torti! Sarebbe anomalo accettare come data in cui l'immobile è divenuto servibile all'uso un riferimento temporale antecedente al 1967, quando nel 1992 all'atto dell'acquisto l'immobile di fatto esso non fosse stato presente agli atti. Sono convinto che la strada migliore da percorrere sia quella di verificare se nell'atto di trasferimento, l'immobile in questione è stato in qualche maniera citato: 1) in caso positivo il problema non sussiste, poiché sarà sufficiente dichiarare in Relazione (ai sensi della legge 241/90) che nel documento traslativo Rep. XYZXYZ/92 del Notaio XXXX, la "vecchia paiara" è stata indicata all'articolo X1 di pagina X2; 2) in caso negativo, la data da indicare nel DOCFA dovrà per forza di cose essere successiva al momento in cui è avvenuto l'acquisto. Ciò esclusivamente per coerenza! A scanso di equivoci, in Relazione sarà determinante illustrare la presunta data di costruzione dell'immobile, allegando (non obbligatoriamente) eventuali documenti probanti e spiegando che "il manufatto di cui trattasi, è nella realtà un vecchio fienile - vedi documentazione fotografica allegata". Saluti Caro Emanuele, come fai a mescolare l'olio con l'aceto, non lo so e mi piacerebbe saperlo! Non ti è mai successo di richiedere l'allineamento di dati catastali che non corrispondono con lo stato di fatto? In questo caso poi, c'è da tenere conto che trattandosi di un fabbricato asservito alla conduzione del fondo come ce ne sono a centinaia e che sono sfuggiti al censimento fin dall'epoca della formazione delle mappe! e mai rilevati, nè dal catasto durante le lustrazioni e nè tantomeno dal proprietario per ovvi motivi che oggi ci fanno discutere! allora che vogliamo fare , togliere le pulci ai pidocchi? la cosa si risolve con una normalissima lettera di allineamento e richiesta di introduzione i atti delle porzioni sfuggite e conseguente rilievo e tipo mappale per la introduzione in mappa e conseguente DocFa per la denuncia ora per allora dell'immobile! ciao
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jema
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"geoalfa" ha scritto:
Caro Emanuele, come fai a mescolare l'olio con l'aceto, non lo so e mi piacerebbe saperlo! Non ti è mai successo di richiedere l'allineamento di dati catastali che non corrispondono con lo stato di fatto? In questo caso poi, c'è da tenere conto che trattandosi di un fabbricato asservito alla conduzione del fondo come ce ne sono a centinaia e che sono sfuggiti al censimento fin dall'epoca della formazione delle mappe! e mai rilevati, nè dal catasto durante le lustrazioni e nè tantomeno dal proprietario per ovvi motivi che oggi ci fanno discutere! allora che vogliamo fare , togliere le pulci ai pidocchi? la cosa si risolve con una normalissima lettera di allineamento e richiesta di introduzione i atti delle porzioni sfuggite e conseguente rilievo e tipo mappale per la introduzione in mappa e conseguente DocFa per la denuncia ora per allora dell'immobile! ciao Caro Gianni, attendo con pazienza di conoscere gli sviluppi della faccenda direttamente da parte dell'interessato. Per il resto sorvolo su "pulci e pidocchi" ma per quanto riguarda invece il mix "olio+aceto", da semplice assaggiatore culinario che mi contraddistingue, mi pare di ricordare che diverse siano le pietanze nelle quali tali ingredienti devono (pur con difficoltà) essere all'occorrenza opportunamente miscelati. :wink: Buon inizio settimana Emanuele
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francescox
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Salentino
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Eccomi qua! La soluzione dell'enigma, caro Jema, è proprio in quel che hai dichiarato, ovvero: "...data in cui l'immobile è divenuto servibile all'uso..." L'immobile ad oggi non è ancora "divenuto servibile all'uso" per cui in relazione ho dovuto spiegare che quel vecchio manufatto non era stato censito per il suo elevato stato di degrado che ne impediva (ed impedisce ancora) l'utilizzazione produttiva. Il Docfa è andato a buon fine. PS) Approfitto per ringraziare per la disponibilità e la passione che ciascuno di noi assicura a questo fantastico spazio!
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geoalfa
(GURU)
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questa situazione è l'esatta dimostrazione come in catasto operano persone a modo e che conoscono tutte le sfaccettature delle medaglie che concorrono alla formazione e manutenzione di un baraccone che spesso fa acqua! ci sono persone che sanno sapientemente dosare sia l'aceto che l'olio, impreziosendo spesso delle pietanze che sarebbero poco gradevoli, come dice Jema! come d'altro canto ci sono anche persone che lavorano con i paraocchi come l'ipiegato che ha respinto la pratica iniziale di Francesco! ma non ne farei di ogni erba un fascio... cordialità
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Bebella
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01 Febbraio 2017 alle ore 13:29
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CIAO, Ho presentato una pratica di variazione catastale ed è stata rifiutata con la motivazione : ASSENZA IN BANCA DATI DELL UNITA' IMMOBILIARE IN TRATTAZIONE O SUA INCOERENZA CON LA DOCUMENTAZIONE AGLI ATTI : TOGLIERE LA SPUNTA DELLA SOSTITUZIONE PAGINE DELL ELABORATO ALTRIMENTI SI GENERA UN ERRORE AUTOMATICO DI SISTEMA. Vi è capitato? Dove trovo questa spunta? Grazie, Isabella
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