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Argomento: Graffare due particelle con due sub ciascuna
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lo85
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Perdonatemi. Ma se io faccio 4 unità in soppressione e 2 in costituzione. Non è normale che la pratica sia una? Le due unità in costituzione io le definisco con un unico modello docfa. Perché parlare di dUe pratiche. Se io metto due unità in costituzione poi di conseguenza il docfa mi fa inserire i relativi dati di consistenza e planimetrie sempre nello stesso documento docfa. Io non vi seguo
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John_Pippero
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"lo85" ha scritto: Perdonatemi. Ma se io faccio 4 unità in soppressione e 2 in costituzione. Non è normale che la pratica sia una? Le due unità in costituzione io le definisco con un unico modello docfa. Perché parlare di dUe pratiche. Se io metto due unità in costituzione poi di conseguenza il docfa mi fa inserire i relativi dati di consistenza e planimetrie sempre nello stesso documento docfa. Io non vi seguo Conviene fare due pratiche, perchè i due nuovi subalterni provengono ognuno dalla fusione di due subalterni originari distinti. Quindi la provenienza delle nuove unità immobiliari è ben distinta con due docfa. Esempio. Subalterni originari 1-2-3-4 Subalterno 5 proviene dalla fusione di 1 e 2 (non di 3 e 4) Subalterno 6 proviene dalla fusione di 3 e 4 (non di 1 e 2) Con due docfa la storia dei due nuovi subalterni rimane ben distinta, come risulta correttamente nei fatti. Conviene sempre mantenere la storia perchè, ad esempio, i subalterni originari non hanno sempre la stessa origine e possono avere una storicità distinta tra loro. I subalterni 1 e 2 possono essere stati acquistati in epoca diversa da 3 e 4, e magari ipotecati, mentre il 3 e 4 no. Le Agenzie che respingono le pratiche per questi casi a mio avviso fanno bene, al di là della normativa. Saluti
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lo85
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"John_Pippero" ha scritto: "lo85" ha scritto: Perdonatemi. Ma se io faccio 4 unità in soppressione e 2 in costituzione. Non è normale che la pratica sia una? Le due unità in costituzione io le definisco con un unico modello docfa. Perché parlare di dUe pratiche. Se io metto due unità in costituzione poi di conseguenza il docfa mi fa inserire i relativi dati di consistenza e planimetrie sempre nello stesso documento docfa. Io non vi seguo Conviene fare due pratiche, perchè i due nuovi subalterni provengono ognuno dalla fusione di due subalterni originari distinti. Quindi la provenienza delle nuove unità immobiliari è ben distinta con due docfa. Esempio. Subalterni originari 1-2-3-4 Subalterno 5 proviene dalla fusione di 1 e 2 (non di 3 e 4) Subalterno 6 proviene dalla fusione di 3 e 4 (non di 1 e 2) Con due docfa la storia dei due nuovi subalterni rimane ben distinta, come risulta correttamente nei fatti. Conviene sempre mantenere la storia perchè, ad esempio, i subalterni originari non hanno sempre la stessa origine e possono avere una storicità distinta tra loro. I subalterni 1 e 2 possono essere stati acquistati in epoca diversa da 3 e 4, e magari ipotecati, mentre il 3 e 4 no. Saluti Perciò in definitiva mi conviene fare due pratiche? Cioè faccio perciò due documenti docfa visto che li sopprimo a due a due per creare due unità distinte? Ditemi se corretto grazie. Quanto mi costerà tale lavoro col catasto 50+50Euro? Perdonatemi ma è la prima pratica catastale che faccio. GRAZIE
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John_Pippero
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"lo85" ha scritto:
Perciò in definitiva mi conviene fare due pratiche? Cioè faccio perciò due documenti docfa visto che li sopprimo a due a due per creare due unità distinte? Ditemi se corretto grazie. Quanto mi costerà tale lavoro col catasto 50+50Euro? Perdonatemi ma è la prima pratica catastale che faccio. GRAZIE Per me sì. Il costo è 50 per ogni UIU costituita. E' indipendente il numero di pratiche. Per ogni docfa devi fare un elaborato planimetrico. Dovresti preventivamente individuare i beni comuni se ci sono e considerarli nell'elaborato e/o nelle nuove planimetrie se non dispongono di identificativi autonomi. Saluti
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SIMBA4
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"lo85" ha scritto: Salve a tutti. Vorrei porre un quesito di carattere pratico per l'utilizzo di DOCFA essendo un neofita a riguardo. Ho la seguente situazione: Stesso fabbricato con unica proprietà, composto da piano terra e primo, diviso in due particelle e quattro subalterni. (in pratica sono due stanze sotto e una sopra, ogni stanza è un sub distinto) - part 729 - sub 1 - piano terra (A) - part 729 - sub 2 - piano primo (B) - part 730 - sub 1 - piano terra (C) - part 730 - sub 2 - piano primo (D) Essendo che la casa è unica, ma si presta bene a creare due mini appartamenti (uno al piano terra e uno al primo piano), vorrei graffare le due particelle in questo modo: - part 729,730 - sub 701 - piano terra (A+C) - part 729,730 - sub 702 - piano primo (B+D) E' possibile farlo? quale è la procedura corretta con DOCFA? Pensavo di fare una Presentazione con casuale Planimetrica (diversa distribuzione degli spazi interni + fusione) con 4 unità in soppressione e due in costituzione. E' corretto secondo voi? Ha senso sopprimere prima i 4 sub e creare due particelle graffate a due a due? grazie mille. Salve prova ad allegare un grafico a questo tuo quesito iniziale e poi vediamo se conviene fare due pratiche docfa distinte? Saluti cordiali
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Salvatore_B.
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Juneau
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"lo85" ha scritto: Perdonatemi ma è la prima pratica catastale che faccio. ok, ma si era capito.
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SIMBA4
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Salve Io il grafico del quesito me lo sono immaginato (ma anche schizzato a mano), e questo caso specifico difficilmente potrà passare con due pratiche separate, al limite passa con due pratiche comunque collegate (cioè spedite nello stesso istante), sapete perchè? perchè le due fusioni che si vogliono eseguire interessano sub. ricadenti su particelle differenti (cioè provenienti da u.i. censite attualmente distintamente). Le due fusioni devono, obbligatoriamente, essere trattate nello stesso istante, non c'è via di scampo, e il modo migliore è fare una unica pratica dove sopprimo 4 unità e ne creo due di nuove. Saluti cordiali
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Salvatore_B.
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dicevo: "Salvatore_B." ha scritto: se dove sei te la accettano, ok. quindi non resta che "provare", tanto per non allungare il post. io non ci riuscirei mai a mandare una sola pratica, per non mischiare le storie delle due nuove unità.
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george_ces
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Agli ottimi consigli in materia catastale, mi sento di aggiungere un parere dal punto di vista edilizio/urbanistico. A prescindere dalla loro destinazione originaria (esistente e acclarata o meno) consiglierei comunque di far precedere la pratica catastale da una urbanistica. La fusione di uiu è consentita anche da una "semplice" CILA. Ne guadagnerebbe la conformità (appunto) urbanistica se un domani una delle 2 uiu fosse oggetto di trasferimento. Buon lavoro
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John_Pippero
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"george_ces" ha scritto: Agli ottimi consigli in materia catastale, mi sento di aggiungere un parere dal punto di vista edilizio/urbanistico. A prescindere dalla loro destinazione originaria (esistente e acclarata o meno) consiglierei comunque di far precedere la pratica catastale da una urbanistica. La fusione di uiu è consentita anche da una "semplice" CILA. Ne guadagnerebbe la conformità (appunto) urbanistica se un domani una delle 2 uiu fosse oggetto di trasferimento. "george_ces" ha scritto:
2) La CILA penserei di evitarla. Salterei proprio la parte in comune in quanto, nonostante uno dei 4 sub risulti attualmente accatastato come C/2, questo risulta essere un errore catastale in quanto è sempre stata una cucina. Inoltre l'immobile risulta essere ANTE 1967 e risulta una denuncia lavori del 1965 in cui però non si evincono planimetrie o altro. Giusto, George ces. Hai ragione. Addirittura ci sono le condizioni per chiedere un accertamento di conformità urbanistica visto che un locale erroneamente indicato catastalmente come C2 mentre è una cucina, è difficilmente credibile. Non ci facciamo sempre riconoscere. Saluti
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george_ces
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"John_Pippero" ha scritto: "george_ces" ha scritto:
2) La CILA penserei di evitarla. Salterei proprio la parte in comune in quanto, nonostante uno dei 4 sub risulti attualmente accatastato come C/2, questo risulta essere un errore catastale in quanto è sempre stata una cucina. Inoltre l'immobile risulta essere ANTE 1967 e risulta una denuncia lavori del 1965 in cui però non si evincono planimetrie o altro. Saluti Perdonami John mi hai attribuito questo commento che sinceramente non mi appartiene, anche perchè in antitesi con quello (sempre mio) precedente. (sicuramente trattasi di una svista, volevo solo non far passare l'idea verso chi legge che il sottoscritto sia ormai vittima dell'Alzheimer) Saluti
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lo85
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"John_Pippero" ha scritto: "george_ces" ha scritto: Agli ottimi consigli in materia catastale, mi sento di aggiungere un parere dal punto di vista edilizio/urbanistico. A prescindere dalla loro destinazione originaria (esistente e acclarata o meno) consiglierei comunque di far precedere la pratica catastale da una urbanistica. La fusione di uiu è consentita anche da una "semplice" CILA. Ne guadagnerebbe la conformità (appunto) urbanistica se un domani una delle 2 uiu fosse oggetto di trasferimento. "george_ces" ha scritto:
2) La CILA penserei di evitarla. Salterei proprio la parte in comune in quanto, nonostante uno dei 4 sub risulti attualmente accatastato come C/2, questo risulta essere un errore catastale in quanto è sempre stata una cucina. Inoltre l'immobile risulta essere ANTE 1967 e risulta una denuncia lavori del 1965 in cui però non si evincono planimetrie o altro. Giusto, George ces. Hai ragione. Addirittura ci sono le condizioni per chiedere un accertamento di conformità urbanistica visto che un locale erroneamente indicato catastalmente come C2 mentre è una cucina, è difficilmente credibile. Non ci facciamo sempre riconoscere. Saluti Ciao, credo sia davvero una svista in quanto da sempre risulta essere una cucina. Addirittura negli atti notarili risalenti agli anni 50 è menzionata come stalletta che venne passata a cucina. sembra strano ma in questo caso davvero siamo nel caso i cui la svista c'è davvero, Il catasto si è basato su vecchie situazioni che all'epoca non richiedevano neppure un titolo edilizio per il passaggio da stalla a cucina. Premetto che ci sono comunque tutti i requisiti di abitabilità in questa cucina (altezze, aperture, ecc)
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lo85
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provo a spiegarmi meglio: Si fa presente che all’attualità i dati registrati in Catasto risultano coerenti con lo stato di fatto, ad eccezione della variazione di destinazione della Part. 729, sub 1 da deposito ad abitazione. Tale unità risulta infatti ancora classata come C/2 da Impianto meccanografico del 30/06/1987 . Verosimilmente tale incongruenza deriva da un errata definizione dovuta ad una mancato aggiornamento dei dati catastali che sarebbero dovuti essere preventivamente comunicati e variati sin dall’epoca di tale variazione di destinazione risalente verosimilmente ad un periodo ANTE 1942 in cui non era richiesto alcun titolo edilizio per interventi simili.
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EFFEGI
f.g.
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Ciao Lo85. Ho letto tutta la discussione e vedo che ci sono opinioni diverse Bene secondo me (ulteriore opinione diversa - poi vediamo chi ha ragione  ) la pratica la devi impostare così: Comune: pratica CILA al comune, non obbligatoria, se potrai dimostrare quanto da te detto sulla storia urbanistica dell'INTERO fabbricato, altrimenti occorre presentare opportuna pratica. Causale: fusione e cambio di destinazione d'uso perchè tu dici che un locale è un deposito in catasto mentre in realtà è un'abitazione. DUE pratiche docfa, non si può presentare una sola pratica in quanto dovranno essere costituite due unità immobiliari derivanti dalla fusione e GRAFFATURA di numeri diverse e subalterni diversi. PRIMA PRATICA DOCFA: Unità in soppression: 2 Unità in costituzione: 1 Unità a destinazione ordinaria: 1 Soppressione 729 sub 1 Soppressione 730 sub 1 Costituzione di unica unità GRAFFATA: {729 sub 3 (primo sub libero della particella 729) 730 sub 3 (primo sub libero della particella 730) SECONDA PRATICA DOCFA: Unità in soppression: 2 Unità in costituzione: 1 Unità a destinazione ordinaria: 1 Soppressione 729 sub 2 Soppressione 730 sub 2 Costituzione di unica unità GRAFFATA: {729 sub 4 (primo sub libero della particella 729 - se nel 1° utilizzi il sub 3) 730 sub 4 (primo sub libero della particella 730 - se nel 1° utilizzi il sub 3) P.S. in alcuni uffici si utilizza per le pratiche di variazioni docfa utilizzare i numeri dei subalterni partendo da un numero elevato es. 501, 502, 701, 702 al posto di 1, 2, 3, ... in modo da far capire subito che il subalterno in questione es. p.lla 729 sub 703 deriva da una variazione catastale e non da un nuovo accatastamento) Saluti
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lo85
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"EFFEGI" ha scritto: Ciao Lo85. Ho letto tutta la discussione e vedo che ci sono opinioni diverse Bene secondo me (ulteriore opinione diversa - poi vediamo chi ha ragione  ) la pratica la devi impostare così: Comune: pratica CILA al comune, non obbligatoria, se potrai dimostrare quanto da te detto sulla storia urbanistica dell'INTERO fabbricato, altrimenti occorre presentare opportuna pratica. Causale: fusione e cambio di destinazione d'uso perchè tu dici che un locale è un deposito in catasto mentre in realtà è un'abitazione. DUE pratiche docfa, non si può presentare una sola pratica in quanto dovranno essere costituite due unità immobiliari derivanti dalla fusione e GRAFFATURA di numeri diverse e subalterni diversi. PRIMA PRATICA DOCFA: Unità in soppression: 2 Unità in costituzione: 1 Unità a destinazione ordinaria: 1 Soppressione 729 sub 1 Soppressione 730 sub 1 Costituzione di unica unità GRAFFATA: {729 sub 3 (primo sub libero della particella 729) 730 sub 3 (primo sub libero della particella 730) SECONDA PRATICA DOCFA: Unità in soppression: 2 Unità in costituzione: 1 Unità a destinazione ordinaria: 1 Soppressione 729 sub 2 Soppressione 730 sub 2 Costituzione di unica unità GRAFFATA: {729 sub 4 (primo sub libero della particella 729 - se nel 1° utilizzi il sub 3) 730 sub 4 (primo sub libero della particella 730 - se nel 1° utilizzi il sub 3) P.S. in alcuni uffici si utilizza per le pratiche di variazioni docfa utilizzare i numeri dei subalterni partendo da un numero elevato es. 501, 502, 701, 702 al posto di 1, 2, 3, ... in modo da far capire subito che il subalterno in questione es. p.lla 729 sub 703 deriva da una variazione catastale e non da un nuovo accatastamento) Saluti Ciao, sei stato davvero molto chiaro. Farò allora due docfa. Effettivamente come mi avevano precedentemente detto è anche utile per dare continuità cronologica alle variazioni catastali che il fabbricato subisce. Per la pratica comunale, sono praticamente sicuro di questa situazione edilizia. Purtroppo essendo qualcosa di risalente a molti anni fa e non essendoci pratiche edilizie passate che possano dimostrare il contrario e neanche planimetrie catastali d'impianto, diciamo che non so fino a che punto mi potrebbero contestare questa situazione. Ok in catasto c'è un C/2, ma io ho praticamente la certezza che così non è da molto prima del 1967 (prendiamo questa come data di riferimento). E' un cambio destinazione senza lavori, con lavori che fuorno fatti prima dell'avvento delle autorizzazioni edilizie.
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