Non si può scegliere se effettuare una divisione oppure una permuta a piacimento.
La divisione la si può utilizzare quando vi è un unico titolo di provenienza dell'acquisto in comune e si intende sciogliere la comunione.
Nelle successioni ereditarie la divisione è unica (anche fiscalmente) qualora l'ultimo passaggio sia derivato da successione.
Esempio: muore un genitore e lascia il coniuge e due figli.
Muore il coniuge e lascia solo i due figli.
In tal caso l'atto di divisione può essere unico per le due provenienze ereditarie.
La permuta avviene quando i titoli originari di acquisto delle rispettive quote di comproprietà sono diversi.
Esempio: dopo una iniziale comproprietà costituita da immobili pervenuti a vari fratelli per successione dei genitori, un fratello continua a rimanere comproprietario solo della sua quota ereditaria mentre un altro fratello acquista tutti i diritti posseduti dai restanti fratelli, sommandoli ai suoi diritti già ricevuti in eredità.
Pertanto il fratello che non ha fatto acquisti diventa proprietario per 1/8 mentre l'altro fratello che ha incrementato, per acquisto successivo, la sua quota ereditaria, diventa proprietario per 7/8.
Muore per primo il fratello proprietario di 1/8 e gli subentrano per successione la moglie e la figlia.
Muore la moglie e la figlia diventa unica proprietaria di 1/8, sempre per successione.
Muore il secondo fratello proprietario di 7/8 e per successione subentra a lui la sua unica figlia.
La comproprietà era composta da due unità abitative e da alcune piccole aree di pertinenza adiacenti.
In seguito le due cugine hanno proceduto a dividere la proprietà in comune ma hanno dovuto stipulare un atto di permuta.
Ad una cugina è stato assegnato un appartamento ed alcune aree adiacenti, quindi la seconda cugina gli ha dato in permuta i suoi 7/8.
All'altra cugina è stato assegnato un altro appartamento ed alcune aree adiacenti, quindi la prima cugina gli ha dato in permuta i suoi 1/8.