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Argomento: Fotovoltaico su abitazione - calcolo del 15%....
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robertopi
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E siamo al punto di partenza, come fai a stabilire che c'è o non c'è aumento del 15%? Essendoci un vuoto "normativo" o di prassi, personalmente opterei per la soluzione più favorevole per il cliente, quindi nessuna variazione catastale, nemmeno quella inutile indicata dal tecnico catastale di cui sopra. Non sono esperto di 110 ma sono sicuro che nulla impone di diverso sulla questione catastale, quindi impariamo ad asumerci anche le responsabilità di non fare cose inutili e senza senso e onerose per il cliente. Saluti
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st-topos
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Non dire siamo al punto di partenza altrimenti vuol dire che i post precedenti sono inutili. Bisogna capire che sono due uiu indipendenti una ordinaria e una speciale (il fotovoltaico) che vanno confrontate fra di loro se è maggiore o minore del 15%. Prendi la rendita della categoria ordinaria e la moltiplichi per 100 o 34. Calcola la rendita dell'impianto fotovoltaico D/1 e lo moltiplichi per 50 e verifichi. buona befana
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geoalfa
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Mi scuserete se alle vostre domande, non ho risposto prima. Ora vi riporto la parte delle mie ricerche per rispondere ai dubbi posti: https://www.catastosemplice.it/guide/a... da: Catasto Semplice che qui condenso: Dalle ultime decisioni sull’Ecobonus all’interno del Decreto Rilancio del 2021, i prossimi potrebbero essere i mesi o gli anni giusti per applicare al proprio immobile, che sia un’abitazione singola o un condominio, un impianto fotovoltaico da accatastare in base ai requisiti di legge. L’Ecobonus prevede una detrazione al 110% sulle spese sostenute per l’installazione di impianti fotovoltaici o altri sistemi di utilizzo delle energie rinnovabili su edifici unifamiliari, condomini e immobili IACP. Chi possa migliorare il risparmio energetico e l’isolamento termico del proprio immobile provvederà quindi ad effettuare i lavori. Una volta realizzate le migliorie, bisogna sapere come funziona la procedura di accatastamento di un impianto fotovoltaico. In questo caso il calcolo dell’accatastamento di un impianto fotovoltaico va effettuato secondo determinate caratteristiche dell’immobile e dei pannelli fotovoltaici in questione. L’impianto fotovoltaico è un’entità catastale autonoma Vengono definiti entità catastali autonome quegli impianti di grandi dimensioni, come i parchi fotovoltaici. In questo caso l'impianto non serve ad alimentare le necessità energetiche di un’abitazione, ma a vendere energia e quindi generare guadagni. Il valore catastale di tali impianti è stabilito dalla Legge di Stabilità 2016, art.1, c.21 e dipende, oltre che: > Dalle Sue Dimensioni, anche da: > Dalle Dimensioni dell’elemento strutturale che sorregge l’impianto (copertura, solaio); > Dalla porzione di terreno su cui poggia; > Dalle Dimensioni dei locali tecnici in cui sono presenti i sistemi di controllo e di trasformazione; > Dalle Sistemazioni localizzate nel perimetro dell’unità immobiliare (per esempio le recinzioni o le platee di fondazione). B - Accatastamento di impianti di pertinenza di un immobile Diversa è la situazione degli impianti di pertinenza di un immobile. Nella Circolare n. 27/E del 2016, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito in quali casi un impianto fotovoltaico sia da accatastare. Viene qui specificato che NON sussiste obbligo di accatastamento dell’impianto fotovoltaico su edifici e aree di pertinenza a meno che non ne aumenti il valore catastale. Ciò significa che: il cittadino deve segnalare i pannelli fotovoltaici al catasto solo quando questi incrementano il valore capitale dell’immobile (o la relativa redditività ordinaria) di una percentuale pari al 15% o superiore. In tal caso, sarà necessario procedere a un accatastamento dell’impianto fotovoltaico secondo le norme previste dalla legge. I casi in cui l’obbligo di accatastamento di un impianto fotovoltaico non sussiste Secondo l’Agenzia delle Entrate l’accatastamento dell’impianto fotovoltaico si può evitare in tre casi specifici: 1) Se la potenza dell’impianto è inferiore ai 3 chilowatt per unità immobiliare servita; 2) Se la potenza nominale dell’impianto, espressa in chilowatt, non è superiore a tre volte il numero di abitazioni servite ; 3) Se, nel caso di accatastamento di un impianto fotovoltaico a terra, questo non supera il volume complessivo di 150 metri cubi (compreso l’eventuale spazio tra i pannelli). Per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici legati a un edificio rurale, è previsto l’accatastamento in categoria D/10 purché si rispettino le seguenti caratteristiche: a - l’azienda agricola dimostri le condizioni di ruralità; b - il terreno pertinente non sia inferiore a 10.000 metri quadri; c - l’impianto non abbia un potere complessivamente superiore a 200 kW; d - l’impianto si trovi nello stesso comune dei terreni agricoli o comunque nelle loro vicinanze; e - l’energia sia prodotta dall’agricoltore nell’ambito delle proprie attività rurali. Raramente l’installazione di pannelli solari provoca effettivamente un aumento pari o superiore al 15% del valore catastale dell’immobile. Come calcolare l’aumento di rendita per capire se vi sia obbligo di accatastamento dell’impianto fotovoltaico? Per fare chiarezza Ecco due formule: 1 - Nel caso in cui si conosca il Valore di Acquisto dell’impianto, la formula da seguire è: Rendita Catastale dell’impianto= Costo dell’impianto x 0,75 x 0,5 x 2% (N.B.) RISULTA EVIDENTE CHE QUESTA FORMULA E' AMPIAMENTE CONTESTATA DAI PIU' PERCHE' NON INDIVIDUABILE IN NESSUNA NORMATIVA IN VIGORE e QUINDI VIENE RIPORTATA SOLO AI FINI DI INFORMAZIONE E SENZA ALCUNA PRETESA ) 2 - Qualora invece il valore di acquisto NON sia noto, si prende ad esempio il valore forfettario di 1.200€/kWp e la formula è : Rendita Catastale dell’impianto = 1.200 x Potenza dell’impianto x 2% Grazie a queste piccole regole, si può calcolare la necessità di accatastamento del proprio impianto fotovoltaico. Se si ha un impianto fotovoltaico da accatastare, Cosa Fare Accertato che OVE l’impianto aumenti effettivamente la Rendita dell’immobile del 15% o più, è opportuno effettuare la pratica di variazione catastale relativa all’inserimento dei pannelli fotovoltaici che: a - aggiornerà la planimetria catastale b - aggiornerà la rendita dell’immobile. Rerto comunque disponibile per ogni eventuale rettifica che si rendesse necessaria Cordialità
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robertopi
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Intervengo per l'ultima volta perché a mio avviso siamo a punto di stallo, non si aggiunge nulla di nuovo a quanto già detto. Mi sbaglierò ma la vedo così. Il criterio di calcolo non è indicato Saluti
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st-topos
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buongiorno per robertopi "....siamo al punto di stallo...." scusami ma "sei tu" al punto di stallo. L'inizio di questo post era: come si determinava il famoso 15% - Credo che a tale problematica è stata data una risposta. Contestala se non ti sta bene ma non buttare tutto alle ortiche e/o in merda. Purtroppo su questo sito le verità le possono affermare tre quattro saggi, non consentite che altri possano affermare qualcosa. Confondete solamente le idee ai neofiti e basta. Adesso scrivi: ti manca il criterio di calcolo, ma quale cavolo di criterio vuoi, probabilmente sei abituato a farti fornire il valore a mq di quella tipologia di immobile e determini la rendita catastale di una categoria speciale. NON E' COSI'!!!!!! applica le circolari e vedi che il calcolo è più facile di quello che pensi. Per geoalfa ti è stato per diverse volte contestato la stringa del calcolo, tu la riproponi modificando non so cosa ma senza fornire risposta, contestazione e/o chiarimento. per i neofiti: E' SBAGLIATO RIDURRE IL VALORE DELLA STRUTTURA 0.75X0.50.
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Latemar
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"st-topos" ha scritto: buongiorno per robertopi "....siamo al punto di stallo...." scusami ma "sei tu" al punto di stallo. L'inizio di questo post era: come si determinava il famoso 15% - Credo che a tale problematica è stata data una risposta. Contestala se non ti sta bene ma non buttare tutto alle ortiche e/o in merda. Purtroppo su questo sito le verità le possono affermare tre quattro saggi, non consentite che altri possano affermare qualcosa. Confondete solamente le idee ai neofiti e basta. Adesso scrivi: ti manca il criterio di calcolo, ma quale cavolo di criterio vuoi, probabilmente sei abituato a farti fornire il valore a mq di quella tipologia di immobile e determini la rendita catastale di una categoria speciale. NON E' COSI'!!!!!! applica le circolari e vedi che il calcolo è più facile di quello che pensi. Per geoalfa ti è stato per diverse volte contestato la stringa del calcolo, tu la riproponi modificando non so cosa ma senza fornire risposta, contestazione e/o chiarimento. per i neofiti: E' SBAGLIATO RIDURRE IL VALORE DELLA STRUTTURA 0.75X0.50. Condivido
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robertopi
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"st-topos" ha scritto: buongiorno per robertopi "....siamo al punto di stallo...." scusami ma "sei tu" al punto di stallo. L'inizio di questo post era: come si determinava il famoso 15% - Credo che a tale problematica è stata data una risposta. Contestala se non ti sta bene ma non buttare tutto alle ortiche e/o in merda. Purtroppo su questo sito le verità le possono affermare tre quattro saggi, non consentite che altri possano affermare qualcosa. Confondete solamente le idee ai neofiti e basta. Adesso scrivi: ti manca il criterio di calcolo, ma quale cavolo di criterio vuoi, probabilmente sei abituato a farti fornire il valore a mq di quella tipologia di immobile e determini la rendita catastale di una categoria speciale. NON E' COSI'!!!!!! applica le circolari e vedi che il calcolo è più facile di quello che pensi. Per geoalfa ti è stato per diverse volte contestato la stringa del calcolo, tu la riproponi modificando non so cosa ma senza fornire risposta, contestazione e/o chiarimento. per i neofiti: E' SBAGLIATO RIDURRE IL VALORE DELLA STRUTTURA 0.75X0.50. Non capisco questo tuo modo aggressivo di rispondere. Però dimmi dove sta scritto che per calcolare l'incremento della rendita di una categoria ordinaria si utilizza un criterio di una categoria speciale. Dimmi dove è specificato che per le categorie ordinarie, qualora fosse sancito ciò che sostieni, la legge 208/15 non sia applicabile. Riguardo al metodo di calcolo delle categorie speciali, se fai una ricerca sull'argomento, nei miei interventi pregressi puoi leggere cosa io pensi dei valori preconfezionati partoriti dai vari uffici. Io rispetto l'idea di tutti, benché non condivisa, ho a che fare assiduamente con le categorie speciali da oltre 15 anni e me ne sono fatto una cultura. Ho partecipato in team a ricorsi in CTP CTR , su opifici con rendite di svariati milioni di euro, quindi ritengo di capirne qualcosina, ma non per questo sto dicendo che tu stia sbagliando, tuttavia sono abituato a ragionare con i dati di fatto, le fonti e le norme. Tutto il resto sono opinioni personali, per quanto rispettabili, ma restano tali. Saluti
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st-topos
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Carissimo Robertopi Questo forum ha come obiettivo, principale, quello di semplificare il compito ai neofiti della materia su varie problematiche. Alcuni fanno di tutto per far diventare complicate anche le cose semplici. Nello specifico la problematica è E L E M E N T A R E, state facendo sembrare la problematica una cosa per pochi, intricatissima. A un neofita si deve dare l'impressione che è meglio cambiare aria. Personalmente queste cose mi fanno incazzare tantissimo. Ci siete riusciti perfettamente con i rilievi topografici, avete fatto diventare un lavoro non complicato una opera d'arte a cui pochissimi possono accedere. Io ho iniziato con la stadia, all'epoca occorreva solo tanta cura, precisione e applicazione. Ripeto un concetto che ho già espresso, il catasto è fatto di poche norme semplici da applicare. In merito alla tua ultima risposta hai affermato: .....dove sta scritto che per calcolare l'incremento della rendita di una categoria ordinaria utilizzi un criterio di una categoria speciale....."ti ho già risposto nei post di ieri. " .....Bisogna capire che sono due uiu indipendenti una ordinaria e una speciale (il fotovoltaico) che vanno confrontate fra di loro se è maggiore o minore del 15%. Prendi la rendita della categoria ordinaria e la moltiplichi per 100 o 34. Calcola la rendita dell'impianto fotovoltaico D/1 e lo moltiplichi per 50 e verifichi (confrontare) ...........". Ritengo che il concetto è più che chiaro. Ai neofiti dico provateci leggetevi le vecchie circolari e vedete che non è complicata la problematica e mi darete ragione. Per i vecchi tromboni (anche io lo sono) invece dico leggetevi le vecchie circolari e vedete che non è complicata la problematica. buonasera
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robertopi
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Per come parli sembra che io faccia parte di chissà quale cricca. Avete fatto, avete detto, avete scritto. Boh!?! Comunque prendo atto delle tue indicazioni. Penso che a questo punto possiamo ritenere chiusa la discussione. Saluti
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rubino
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EFFEGI
f.g.
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"st-topos" ha scritto: ... "ti ho già risposto nei post di ieri. ".....Bisogna capire che sono due uiu indipendenti una ordinaria e una speciale (il fotovoltaico) che vanno confrontate fra di loro se è maggiore o minore del 15%. Prendi la rendita della categoria ordinaria e la moltiplichi per 100 o 34. Calcola la rendita dell'impianto fotovoltaico D/1 e lo moltiplichi per 50 e verifichi (confrontare) ...........". Ritengo che il concetto è più che chiaro. Sinceramente, per quel che vale, NON SONO d'accordo. Un impianto fotovoltaico a servizio DI UN IMMOBILE RESIDENZIALE (quindi immobile censito in categoria ordinaria) resta a SERVIZIO DELL'UNITA' IMMOBILIARE e NON HA una propria autonomia funzionale e reddituale per poter pensare di censire l'impianto FTV in maniera autonoma, per giunta in categoria speciale. Con il superbonus l'energia elettrica, non autoconsumata, non viene ceduta al GSE come in passato avveniva con il 1°, 2°, 3°, 4° e 5° conto energia, ma al proprietario (o avente diritto) viene ricosciuto dal GSE un ingentivo mediante RID (Ritiro Dedicato) e non tramite lo SSP (scambio sul posto). L'impianto FTV per poter essere censito in autonoma categoria deve avere due condizioni che tutti voi conoscete: -l'autonomia " funzionale" -l'autonomia " reddituale". Accatastare un impianto FTV installato sul tetto di una monofamiliare nella categoria D/1 non ha senso in quanto il "sistema" fotovoltaico non è solo quello installato sul tetto ma comprende anche tutto il resto (quadri elettrici, inverter, scaricatori di terra, contatore bidirezionale e unidirezionale, cavi elettrivi etc) ed il tutto è A SERVIZIO dell'unità immobiliare. Sinceramente NON HO TROVATO alcun riferimento al fatto di assegnare all'impianto una categoria speciale (D/1) laddove ho un aumento maggiore del 15% (della rendita o del valore del fabbricato). Per geoalfa: Scusa la franchezza ma stai riportando sempre le stesse cose ripetendoti sempre e facendo INUTILE PUBBLICITA' ad un sito che si occupa di accatastare impianti fotovoltaici, e nulla di più. Roberto ti sta dicendo che la formula "magica": Valore impianto x 0.75 x 0.50 x 2% non trova riscontro in nessuna norma, e io concordo con lui, mentre tu la citi come fosse una formula magica senza citare la normativa che riporta tale formula (con tutto il rispetto per il sito che stai pubblicizzando). Non facciamo passare messaggi non confermati dalle norme. Saluti
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rubino
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(GURU)
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Scusate l'ignoranza ma mi chiedo perché penalizzare con un aumento della rendita l'iniziativa di un cittadino che contribuisce con il tetto di casa sua e con la sua parte di sole, in questo momento storico di forte crisi, producendo energia senza gravare sulla disponibilità nazionale, anzi aumentandola se eccede l'autoconsumo. Mi sembra un controsenso geometresco catastocentrico. Aggiungo: le pezze d'appoggio normative sono precedenti alla necessità nazionale di procurarsi energia elettrica quindi bisognerebbe che la categoria si facesse portavoce della necessità di aggiornarla. Aggiungo ancora: se si deve aumentare la rendita perché l'u.i. in categoria ordinaria ha una dotazione di impianti superiore all'unità tipo allora tutte le u.i su cui si è intervenuti con il bonus energia dovrebbero avere un aumento della rendita. Faccio notare che nessuna causale di variazione prevede l'aggiornamento per il solo aumento della dotazione impiantistica e che le improvvisazioni per eccesso di zelo catastale possono provocare bei danni al cliente.
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geoalfa
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"st-topos" ha scritto: .... Per geoalfa ti è stato per diverse volte contestato la stringa del calcolo, tu la riproponi modificando non so cosa ma senza fornire risposta, contestazione e/o chiarimento. per i neofiti: E' SBAGLIATO RIDURRE IL VALORE DELLA STRUTTURA 0.75X0.50. Risposta: Nella raccolta che ho sintetizzato e pubblicato c'è anche la stringa del calcolo, AMPIAMENTE DA MOLTI CONTESTATA PERCHè NON RISULTANTE DA ALCUNA DISPOSIZIONE IN VIGORE. Quindi ho rettificato e specificato la NON UFFICIALITA' E APPLICABILITA' restando una pura e semplice proposta di coloro che l'hanno scritta. Cordialità
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st-topos
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buongiono scusami geoalfa ma tu condividi la stringa che hai pubblicato, o dopo questa lunga discussione ti sei reso conto che il calcolo è gravemente sbagliato? In altre parole se dovessi presentare, oggi 9.1.2023, una variazione catastale useresti quella metodologia di calcolo per determinare la rendita di una categoria speciale? ri-scusami ma io non ho capito. per effegi per quale motivo un impianto fotovoltaico posto in una abitazione, da censire per la sua produzione di energia ,",...... NON HA una propria autonomia funzionale e reddituale....."? allora la piccola cantina il piccolo sottotetto (che hanno sicuramente una rendita più bassa) cosa sono?
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EFFEGI
f.g.
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"st-topos" ha scritto: Per effegi per quale motivo un impianto fotovoltaico posto in una abitazione, da censire per la sua produzione di energia ,",......NON HA una propria autonomia funzionale e reddituale....."? allora la piccola cantina il piccolo sottotetto (che hanno sicuramente una rendita più bassa) cosa sono? Per il semplice motivo che la "cantina" e/o il "sottotetto" se hanno un'autonomia funzionale e reddituale si accatastano come unità distinte (C/2) come previsto dalla circolare 2E/2016 (vado a memoria) mentre se non hanno autonomia funzionale e reddituale possono restare "accorpate" alle unità residenziali (vale anche il criterio della consuetudine locale da valutare caso per caso). Per gli impianti FTV questo criterio, ritengo non sia applicabile in quanto l'impianto, anzi io preferisco definirlo SISTEMA FTV è direttamente CONNESSO all'impianto residenziale al quale fornisce energia elettrica quotidianamente e non saltuariamente a seconda della volontà del proprietario dell'impianto. Immagina se sulla tua casa hai un impianto FTV connesso alla tua abitazione e lo censisci in catasto in maniera indipendente nella categoria D/1 solo perchè superi quel fantomatico 15% della rendita o del valore del fabbricato, e poi, vuoi procedere alla vendita di questo impianto SENZA vendere la tua abitazione.... secondo te sarebbe fattibile? Saluti
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