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elaborato planimetrico |

valzi
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Salve, sto preparando un elaborato planimetrico per un f4, il mio dubbio è che una parte della sagoma è terrazzo, per farglielo capire posso scriverglielo? grazie spero di essere stata chiara! :?:
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dado48
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L'Elaborato Planimetrici riporta la conformazione esterna, la posizione dell'unità immobiliare, nel contesto generale, il nº di sub e la posizione dell'ingresso: non è necessario precisare la destinazione delle varie parti che compongono l'unità, per il semplice fatto che è inutile rappresentarle. Ciao, buon lavoro.
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Ok, dado48: è inutile rappresentarle. Ma non è proibito! Alla domanda "posso scriverglielo", risponderei "Sì, puoi scriverglielo". Spesso nell'EP rappresentiamo (oltre ai margini delle parti comuni, che occorre mettere) i balconi, le scale interne ed altri elementi caratteristici delle UU.II.UU., così da fornire un'immagine più esauriente del tutto. Per quanto riguarda le corti esclusive, poi, non disdegno di inserire anche misure o punti numerati, ripresi dal Tipo Mappale o dal Frazionamento: servono per dare validità al documento, nel caso in cui lo si alleghi o lo si richiami in un rogito. Cosa che suggerisco sempre molto calorosamente al Committente. Sarebbe comunque molto opportuno sottolineare l'assoluta inutilità dell'EP così com'è stato concepito: un documento a mezzo servizio, incapace di offrire alcuna garanzia sui contenuti! Chissà che, a forza di ricordarglielo, l'AdT non prenda in considerazione una reale evoluzione del documento! Pregeo.it potrebbe contribuire. Leonardo
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ale81
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Io di solito attribuisco uno spessore maggiore alle linee di sezione (in questo caso sagoma coperta del fabbricato) e linea sottile a tutte le parti scoperte. Per rappresentare la proiezione al piano terra di eventuali sporgenze consistenti, che possono configure un possibile porticato, uso linea tratteggiata... Concordo con Leonardo sul mettere più informazioni e/o misure possibli. In caso di divisione dell'area scoperta con elaborato planimetrico, è sempre opportuno indicare le misure che individuano la dividente, a partire da punti noti presenti in cartografia (confine materializzato o sagoma fabbricato) - con allineamenti e squadri... ciao
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gaetano59
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"ale81" ha scritto: Io di solito attribuisco uno spessore maggiore alle linee di sezione (in questo caso sagoma coperta del fabbricato) e linea sottile a tutte le parti scoperte. Per rappresentare la proiezione al piano terra di eventuali sporgenze consistenti, che possono configure un possibile porticato, uso linea tratteggiata... Concordo con Leonardo sul mettere più informazioni e/o misure possibli. In caso di divisione dell'area scoperta con elaborato planimetrico, è sempre opportuno indicare le misure che individuano la dividente, a partire da punti noti presenti in cartografia (confine materializzato o sagoma fabbricato) - con allineamenti e squadri... ciao Concordo in pieno, riporto un mio precedente intervento sull'argomento che penso possa tornare utile a questo post. Inviato: Lun Feb 26, 2007 12:31 pm Oggetto: -------------------------------------------------------------------------------- 7. ALCUNI CHIARIMENTI DI NATURA PROCEDURALE E CATASTALE Elaborato planimetrico Come e' noto, questa elaborazione grafica rappresenta, come dichiarazione di parte, la chiave di lettura della subalternazione eseguita dal professionista, il quale indica anche la destinazione d'uso delle varie unita' immobiliari e delle varie parti comuni, allo scopo di permetterne una agevole individuazione. La rappresentazione grafica puo' essere eseguita nella scala ritenuta piu' opportuna dal tecnico presentatore, preferibilmente 1:500 o 1:200. Inoltre, si precisa quanto segue: . l'elaborato planimetrico e' obbligatorio per: - denuncia di nuova costruzione quando siano presenti due o piu' unita' immobiliari aventi porzioni e/o dipendenze in comune; - denunce di unita' in corso di costruzione quale che sia il numero di u.i. anche se non sono presenti parti comuni; - denunce di variazione qualora l'elaborato sia gia' presente agli atti dell'ufficio ovvero quando si costituiscono beni comuni censibili e beni comuni non censibili. . l'elaborato planimetrico puo' essere omesso qualora siano presenti solo corti di proprieta' esclusiva di ogni singola unita' immobiliare, le quali devono essere rappresentate graficamente per intero e senza interruzioni della linea di confine, esclusivamente nella corrispondente planimetria; . le unita' ascrivibili alle cosiddette categorie fittizie (F1, F2, ...), devono essere individuate esclusivamente nell'elaborato planimetrico, con esclusione della presentazione di singole planimetrie; . le parti comuni (cortili, ingressi, vani scale, centrale termica ...) devono essere indicate, in modo completo, solo nell'elaborato planimetrico, in quanto, a seguito di una eventuale variazione dei beni comuni non censibili, sara' possibile ripresentare solo il modello EP di aggiornamento e non tutte le singole planimetrie nelle quali sono rappresentate le parti comuni oggetto di variazione; . le corti comuni ed i beni comuni non censibili, come i vani scala, le lavanderie, le centrali termiche ecc..., indicati nel modello EP vanno rappresentati interamente, evitando interruzioni della linea di confine; . qualora si debba variare un elaborato planimetrico gia' depositato agli atti, si possono ripresentare le sole pagine variate; . i beni comuni non censibili (vano scala, centrale termica ...) ed i beni comuni censibili (garage condominiale, cantina condominiale, alloggio del portiere...), indicati nell'elenco subalterni, devono essere chiaramente definiti nella loro destinazione e nel loro abbinamento agli identificativi principali (...comune ai sub...); . l'elaborato planimetrico a seguito di tipi di frazionamento, per espropri relativi a strade, ferrovie e canali deve essere ripresentato qualora sia gia' agli atti, mentre puo' esserne omessa la presentazione qualora non sia presente. In entrambi i casi non e' comunque obbligatoria la ripresentazione delle planimetrie; Ferme restando le presenti indicazioni di massima, riprese dalla circolare n. 9/2001: Ribadisco che il tecnico proponente è il solo responsabile dell’elaborato planimetrico, soprattutto in caso di insorgenza di contenzioso tra i diversi proprietari, per cui non vedo come il tecnico catastale possa sindacare su un atto tecnico così importante. Io in alcuni casi particolari (ad esempio viali comuni di larghezza variabile) ho scritto addirittura le misure nell’elaborato. Ciao
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dado48
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"Leo" ha scritto: Sarebbe comunque molto opportuno sottolineare l'assoluta inutilità dell'EP così com'è stato concepito: un documento a mezzo servizio, incapace di offrire alcuna garanzia sui contenuti! Chissà che, a forza di ricordarglielo, l'AdT non prenda in considerazione una reale evoluzione del documento! Permettimi di dissentire. Il nostro Catasto non è probatorio: prima dovrebbe diventarlo, poi magari potrebbe evolversi ed accettare che alcuni documenti da noi presentati assumano la rilevanza che tu auspichi. "Leo" ha scritto: poi, non disdegno di inserire anche misure o punti numerati, ripresi dal Tipo Mappale o dal Frazionamento: servono per dare validità al documento, nel caso in cui lo si alleghi o lo si richiami in un rogito Secondo me, questa è un'altra cosa: ho proprio qui sul tavolo un Tipo planimetrico allegato ad un Atto di Divisione del 7 agosto 1939 (XVII), su cui individuo alcune dimensioni, dividenti, termini e da cui ricavo con assoluta sicurezza quanto sto cercando. Personalmente, se devo allegare all'Atto la dimostrazione grafica dell'oggetto la transazione, preferisco disegnare un mio Tipo planimetrico che conterrà solo quello che ritengo opportuno, senza spaziare su altre proprietà che, magari, con quell'Atto nulla hanno a che fare (nel predisporre il Tipo non posso NON pensare ai colleghi nostri predecessori che quei Tipi hanno preparato ed a quanto, solo con quello, oggi ci insegnano). Infine ho purtroppo già visto alcuni Elaborati planimetrici ed anche planimetrie allegati ad Atti (registrati e trascritti) con madornali errori ed omissioni: di chi la colpa ??? del tecnico ??? del notaio ??? del Catasto ??? Resto in attesa, la discussione è interessante. Ciao, buon lavoro a tutti.
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jema
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"valzi" ha scritto: sto preparando un elaborato planimetrico per un f4, il mio dubbio è che una parte della sagoma è terrazzo, per farglielo capire posso scriverglielo? La questione sviluppata è interessante, ma se invece si trattasse di un F5 = lastrico solare? Saluti 8)
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ale81
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"jema" ha scritto: "valzi" ha scritto: sto preparando un elaborato planimetrico per un f4, il mio dubbio è che una parte della sagoma è terrazzo, per farglielo capire posso scriverglielo? La questione sviluppata è interessante, ma se invece si trattasse di un F5 = lastrico solare? Saluti 8) Secondo me non cambia nulla, si rappresenta la porzione in linea sottile e nell'elenco subalterni si indicherà la destinazione, ovvero "lastrico solare"...
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jema
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"ale81" ha scritto:
Secondo me non cambia nulla, si rappresenta la porzione in linea sottile e nell'elenco subalterni si indicherà la destinazione, ovvero "lastrico solare"... Ciao ale81, lo so anch'io che dal punto di vista pratico cambierebbe poco o nulla, però gradirei che valzi spiegasse più chiaramente di cosa si tratta, perché magari stiamo ragionando su come redarre l'EP, quando forse il problema non esiste rientrando l'Unità in categoria ordinaria. Saluti 8)
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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"dado48" ha scritto: ... se devo allegare all'Atto la dimostrazione grafica dell'oggetto la transazione, preferisco disegnare un mio Tipo planimetrico che conterrà solo quello che ritengo opportuno, senza spaziare su altre proprietà che, magari, con quell'Atto nulla hanno a che fare Ok, ma quanti notai, in giro per tutt'Italia, allegano elaborati ad hoc? Così come non è chiaro quanto dovremo attendere per la probatorietà del Catasto. Nel frattempo, terrei sempre a mente che il Libero Professionista lavora prima di tutto per il Committente, e poi per l'AdT. Perciò non disdegno di produrre un documento che, essendo comunque depositato presso un Ufficio Pubblico e più gradito alla massa dei notai (che, di conseguenza, sono più disponibili ad allegarlo o, per lo meno, a richiamarlo espressamente nell'atto) risulta di fatto più proficuo per il Committente. Inoltre averlo reso più eloquente costituisce anche un aiuto per i Colleghi che interverranno in seguito. Fermo restanto che a costoro consiglio di inserire sempre un'annotazione, nelle pagine dell'EP, che spieghi come la propria responsabilità sia limitata alle UU.II.UU. trattate nella Denuncia in corso di presentazione: è una tautologia, ma non guasta... Dopo le prime perplessità dell'operatore allo sportello, non ho più incontrato resistenze. Leonardo
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dado48
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"Leo" ha scritto: Ok, ma quanti notai, in giro per tutt'Italia, allegano elaborati ad hoc? Poveri notai, già hanno un'infinità di incombenze da affrontare ... l'Elaborato è di nostra competenza, sempre che il cliente del notaio sia anche nostro cliente e ci abbia interpellato per avere la nostra consulenza in merito al trasferimento immobiliare. E' fuor di dubbio che noi abbiamo la competenza necessaria ed indispensabile per suggerire la migliore soluzione e per predisporre l'elaborato da allegare all'atto, ... poi il notaio si limiterà (?!?) a firmarlo. Ciao, buon lavoro a tutti.
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jema
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"dado48" ha scritto:
Poveri notai, già hanno un'infinità di incombenze da affrontare ... l'Elaborato è di nostra competenza, sempre che il cliente del notaio sia anche nostro cliente e ci abbia interpellato per avere la nostra consulenza in merito al trasferimento immobiliare. E' fuor di dubbio che noi abbiamo la competenza necessaria ed indispensabile per suggerire la migliore soluzione e per predisporre l'elaborato da allegare all'atto, ... poi il notaio si limiterà (?!?) a firmarlo. Ciao dado48, non mi è ancora chiaro se le Tue affermazioni sono presentate in senso ironico, oppure ... 8O La mia idea è quella che se vogliamo crescere, dobbiamo metterci in testa che la responsabilità di quello che troviamo in Catasto è per la maggior parte nostra. I Notai fanno il loro lavoro che è quello di formalizzare l'accordo tra le Parti, e ne esistono di più o meno pignoli (come del resto tra di Noi). Posso assicurare di aver constatato personalmente, in Atti di Compravendita, il riferimento a planimetrie redatte sulla classica "carta da formaggio" (nel senso che non era depositata agli atti), ma di fatto espressione della volontà dei soggetti contraenti. Situazione che in alcuni casi ha comportato la necessità di predisporre un Tipo Frazionamento che rispettasse gli accordi originari, per poi rifare l'Atto. Sono fermamente convinto che l' Elaborato Planimetrico oppure il Tipo aggiornamento, devono certificare una situazione che abbiamo rilevato attraverso il sopralluogo e devono consentire a coloro che li esaminano di non lasciare spazio alle libere interpretazioni. "Leo" ha scritto:
Così come non è chiaro quanto dovremo attendere per la probatorietà del Catasto. Su questo aspetto, pur essendo di natura ottimista, accetto scommesse di qualunque entità affermando che trascorreranno almeno altri 10 anni prima che le cose si sistemino: ci vediamo il 22/02/2022 :wink: Saluti 8)
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dado48
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"Jema" ha scritto: Ciao dado48, non mi è ancora chiaro se le Tue affermazioni sono presentate in senso ironico, oppure Ciao Jema, beh, la prima e l'ultima riga sono un pochino scherzose, con l'intento di alleggerire un pò .... ma le intermedie sono serissime. Sono interamente d'accordo con te: [quote]la responsabilità di quello che troviamo in Catasto è per la maggior parte nostra. Sono fermamente convinto che l'Elaborato Planimetrico oppure il Tipo aggiornamento, devono certificare una situazione che abbiamo rilevato attraverso il sopralluogo e devono consentire a coloro che li esaminano di non lasciare spazio alle libere interpretazioni. [/quote] Ciao, buon lavoro.
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valzi
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Scusate il ritardo, siccome devo presentare un docfa per un F4, in via di definizione, quindi devo inserire solamente l'elaborato planimetrico, quindi nulla fa capire che quella parte è un terrazzo e per chiarezza preferivo segnalarlo.
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Leo
Leonardo Gualandi (leometra@gmail.com)
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Ciao, valzi. Credo che quanto scritto in prima battuta da dado48 sia assolutamente sufficiente e chiaro: non è necessario e perciò è inutile rappresentare il balcone. Tutto quanto scritto in seguito - da me per primo - è esercizio sul perché ed il come può essere utile redigere l'EP. Per un'Unità in corso di Definizione, si suppone che segua a breve la denuncia dello stato Definito; a maggior ragione è quindi superfluo rappresentarlo ora. Tanto più che sarebbe comunque parziale, dato che la restante parte dell'U.I.U. non comparirebbe. Però è una TUA facoltà aggiungere chiarimenti alla pratica, che soltanto TU, come Professionista che ha piena conoscenza tecnica della situazione puoi valutare appieno. Ergo, se ritieni ragionevole, utile, conveniente, proficuo, simpatico o sfizioso rappresentare il balcone, nessuno potrà obiettare che la pratica non sia corretta! Leonardo
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