Buongiorno,
lo scorso dicembre avevo accatastato una piscina, e l'Agenzia di Torino mi aveva accettato una pratica DOCFA in cui essa costituiva B.C.N.C. di due unità immobiliari preesistenti accatastate in categoria A/7.
La scorsa settimana ho presentato un DOCFA di variazione per diversa distribuzione degli spazi interni delle due U.I. e la pratica mi è stata respinta con la seguente motivazione:
LA PISCINA, DICHIARATA COMUNE, DEVE ESSERE O PERTINENZA ESCLUSIVA DI UNA DELLE UU.II. ABITATIVE O DEVE ESSERE CENSITA COME U.I. AUTONIMA CENSITA IN CAT. D/6
Ritengo che sia assurdo accatastarla in categoria D/6 (è una piscina di circa 30 m² che sicuramente non è in grado di produrre reddito autonomo) ed è utilizzata da tutte le due unità immobiliari (una posta al piano terra e una al primo piano, quest'ultima collegata alla piscina da una scala esterna, quindi ritengo che sia corretto inserirla come B.C.N.C.
Non so se ripresentare la pratica tale quale, specificando che la piscina è comune alle 2 U.I. e confidando che venga esaminata da un altro tecnico, oppure andare in catasto per contestare la motivazione con cui è stato respinto il DOCFA.
La pretica ha una certa urgenza, perché serve alla banca per una richiesta di finanziamento.
Voi come vi comportereste?
Grazie