Buongiorno,
… Fatte ricerche … ma non trovati riscontri simili …
Provo a proporre il quesito CHE SICURAMENTE è particolare e complicato.
Mi è stato dato incarico per redigere una DOCFA per fusione delle uniche due unità immobiliari di cui è composta la particella in oggetto .
Le due unità immobiliari 10 anni fa con regolare concessione edilizia furono interessati da lavori di ristrutturazione come : sostituzione solai da legno a in c.a., rifatti pavimenti, realizzato un bagno ecc.
Catastalmente facendo un elenco subalterni della particella interessata compaiono
solo le due u.i. della mia cliente tutto con regolare intestazione ovvero
particella
100 SUB 1 è classificato come C3 di MQ. 20 al piano Terra ;
Particella
100 SUB 2 Abitazione A/4 vani 3 – PIANO 1° -2° E 3°.
Fin qui sembrerebbe tutto facile, si tratta di fondere le due Unità Immobiliari che costituiscono una sola Unità immobiliare il Piano Terra , il vecchio C/3 che di fatto è diventata cantina di pertinenza della abitazione al piano 1°-2° e 3° . Si tratta quindi di fare la fusione e fare un nuovo classamento.
Il problema però nasce quando CONSULTANDO LA MAPPA
si nota che aggraffata al cassone del fabbricato c’è una corte … che un tempo era utilizzata per accedere al sub 1 e al sub 2 .
Dallo stato di fatto però e dalla lettura di un vecchio atto notarile CON CUI IN ORIGINE IL nonno dell’attuale proprietà aveva acquistato gli immobili … PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE RE D’ITALIA ECC. ECC. IL 17/12/1935 e’ chiaramente detto che si trasferivano gli immobili
ma non la corte e che al piano terra si realizzava accesso diretto dalla strada confinante e alla abitazione si accedeva da altra particella limitrofa utilizzando una scala comune .
La corte che un tempo doveva essere un BCNC alla sola particella 100 fu venduta, dalla stessa ditta che vendette al NONNO, ad altra ditta, che la utilizza per accedere ad altre unita immobiliari limitrofe ( particella 102 ) .
E’ ovvio che trattandosi di unità immobiliari nel centro storico si è verificato anche che non ci sono le planimetrie da poter far rasterizzare .
Ora NASCE il problema …
Se devo fare una docfa per fusione
a prescindere o meno se fare prima 2 DOCFA per planimetria mancante … ma che l’Ufficio si può sognare … nel senso che io non conosco come erano le 2 Unità immobiliari quando furono denunciate … io posso certificare solo ora lo stato attuale con il rilievo che ho predisposto …
Nel fare un ELABORATO PLANIMETRICO dovrò in qualche modo richiedere PRIMA DI INSERIRE il sub 3 che dovrebbe essere il B.C.N.C. …. Mi conviene farlo inserire... devo farlo inserire ???
Il B.C.N.C. è di fatto divenuta AREA URBANA … CORTE per giunta anche di altra proprietà … probabilmente trasferita con atto notarile, che non si trova ... dove però non avendo fatto il frazionamento al tempo dell’atto non risulta .
Converrebbe come penso, sia la soluzione migliore, far fare alla mia cliente un FRAZIONAMENTO ( PREGEO ) EX TIPOLOGIA 15 …
assegno alla corte un nuovo numero e lo intesto anche alla mia cliente … tanto è l’unica proprietaria dei due sub esistenti … e poi riconoscendo che difatti non è di sua proprietà … ho interverrà in qualche atto di trasferimento dei proprietari possessori … o gli stessi se ne potranno fare anche l’usucapione trovandosi già fatto il frazionamento .
Il problema nasce che se non tratto prima la corte NON HO CORRISPONDENZA CON LA SAGOMA DELLA PARTICELLA quando fosse fatta solo la DOCFA X FUSIONE del sub 1 e 2
Il problema è difficile da descrivere però penso che qualcuno d’esperienza possa facilmente averlo intuito … aspetto lumi
Ringraziando in anticipo chi si soffermerà a leggere ma sopratutto a rispondere