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Autore Docfa Fusione e Modifica di identificativo

CosmicRay

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15 Giugno 2023 alle ore 18:37

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 17:20

I primi due fabbricati (100, 200) sono ad uso abitativo e devono essere uniti, catastalmente, per formare un'unica unità immobiliare. La fusione non richiede lavori né modifiche nella volumetria e nella sagoma. Il terzo (300) è un locale di deposito è rimarrà invariato.

Al catasto terreni ed è prevista la fusione dei mappali in un unico lotto e nel caso specifico ho scelto il mappale 200.

Per accorpare le particelle ai terreni come richiesto, utilizzerò il TM secondo lo schema censuario che riporto di seguito:

O 200

V 200 A 200

O 300

S 300 A 200

O 100

S 100 A 200



Quindi ai terreni avremo un unico mappale identificato con il numero 200.

Per quanto riguarda il Catasto Fabbricati ho pensato a due soluzioni:



1a soluzione:

1° Docfa: Fondere le due unità abitative

S 200

S 100

C 200 sub 1



2° Docfa: Modificare l'identificativo della 300 per allineare i sub

S 300

C 200 sub 2



In questo modo, avrò due sub ai fabbricati :

Sub 1: abitazione

Sub 2: deposito



Questa sembra essere la soluzione più semplice.

In alternativa, potrei prima procedere la modifica degli identificativi e poi fondere:

2a soluzione:

1° Docfa: Modificare l'identificativo della 200

S 200

C 200 sub 1

2° Docfa: Modificare l'identificativo della 300

S 300

C 200 sub 2

3° Docfa: Fusione

S 200 sub 1

S 100

C 200 sub 3

In questo caso, al CF avremo:

Sub 2: deposito

Sub 3: abitazione

Una terza soluzione potrebbe essere quella di cambiare preventivamente gli identificativi 100, 200, 300 e poi procedere con la fusione, ma personalmente ritengo che la prima soluzione possa andare bene.

Si tratta di un caso abbastanza comune che consente di semplificare e ridurre la frammentazione delle particelle ai terreni. Tuttavia al CF non ho idea gli uffici come si regolano. Esiste un "modus operandi" chiaro a riguardo ? Voi come avreste operato ?

Grazie a coloro che daranno la propria opinione. Naturalmente, non ho trovato casi simili, quindi attendo risposte in merito.

CR

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Autore Risposta

CESKO

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 17:34

"CosmicRay" ha scritto:
I primi due fabbricati (100, 200) sono ad uso abitativo e devono essere uniti, catastalmente, per formare un'unica unità immobiliare. La fusione non richiede lavori né modifiche nella volumetria e nella sagoma. Il terzo (300) è un locale di deposito è rimarrà invariato.



Salve, ci spieghi le motivazioni per le quali al C.T. i mappali dei due fabbricati devono essere uniti senza alcun motivo? (se non quello di far spendere inutilmente soldi alla committenza)

al C.F. si procede con un semplice Docfa di "Fusione" con identificativo catastale composto (mappale 100 - sub.1 graffato con il mappale 200 - sub.2)!

il locale deposito (che rimane invariato) conserva il mappale n.ro 300

saluti

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 18:14

Ultimamente molti contribuenti si avventurano in fusioni di abitazioni senza modifiche.

Al CT non ci sono problemi, ma al CF sì, parecchi. Forse perchè l'Agenzia, per le imposte sul trasferimento, ma soprattutto i Comuni, si vedono mancare gli importi dovuti per l'IMU.

CosmicRay, ci spieghi il motivo della fusione ? Se non ci sono opere, come è possibile quelle che all'inizio son sempre state due case ?

Perchè proprio ora ?

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 18:23

"Latemar" ha scritto:
Al CT non ci sono problemi



ma nemmeno l'esigenza e/o obbligazione da parte dell'Ufficio!

"Latemar" ha scritto:
ma al CF sì, parecchi. Forse perchè l'Agenzia, per le imposte sul trasferimento, ma soprattutto i Comuni, si vedono mancare gli importi dovuti per l'IMU.

CosmicRay, ci spieghi il motivo della fusione ? Se non ci sono opere, come è possibile quelle che all'inizio son sempre state due case ?

Perchè proprio ora ?



l'osservazione è giusta, ma saranno problemi della committenza se vogliono eludere le tasse

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 18:27

"CESKO" ha scritto:
"Latemar" ha scritto:
Al CT non ci sono problemi



ma nemmeno l'esigenza e/o obbligazione da parte dell'Ufficio!

"Latemar" ha scritto:
ma al CF sì, parecchi. Forse perchè l'Agenzia, per le imposte sul trasferimento, ma soprattutto i Comuni, si vedono mancare gli importi dovuti per l'IMU.

CosmicRay, ci spieghi il motivo della fusione ? Se non ci sono opere, come è possibile quelle che all'inizio son sempre state due case ?

Perchè proprio ora ?



l'osservazione è giusta, ma saranno problemi della committenza se vogliono eludere le tasse



L'ufficio non la passa la fusione all'urbano. I problemi sono della committenza nel momento in cui viene registrato il docfa ma poi annullano tutto e ripristinano gli atti alla situazione originaria.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 18:45

"Latemar" ha scritto:
"CESKO" ha scritto:
"Latemar" ha scritto:
Al CT non ci sono problemi



ma nemmeno l'esigenza e/o obbligazione da parte dell'Ufficio!

"Latemar" ha scritto:
ma al CF sì, parecchi. Forse perchè l'Agenzia, per le imposte sul trasferimento, ma soprattutto i Comuni, si vedono mancare gli importi dovuti per l'IMU.

CosmicRay, ci spieghi il motivo della fusione ? Se non ci sono opere, come è possibile quelle che all'inizio son sempre state due case ?

Perchè proprio ora ?



l'osservazione è giusta, ma saranno problemi della committenza se vogliono eludere le tasse



L'ufficio non la passa la fusione all'urbano. I problemi sono della committenza nel momento in cui viene registrato il docfa ma poi annullano tutto e ripristinano gli atti alla situazione originaria.



ma che dici se il Docfa va in approvazione automatico....

in caso di eventuale annullamento, la committenza (qualora ci siano elementi validi che supportano la fusione catastale) può sempre ricorrere presentando ricorso in commissione tributaria!

Bisogna attenersi al quesito iniziale, non è un nostro problema o meno perchè si vuole procedere alla fusione catastale.

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CosmicRay

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 20:20

Ragazzi scusate ma per errore di copia ho omesso di postare tutto il testo ...mi scuso di nuovo.

Salve a tutti, ho ricevuto un incarico riguardante due fabbricati. Il primo ad uso abitativo catastalmente diviso in due unità indipendenti al CF (100, 200), ai terreni corrispondono gli stessi identificativi. Il secondo (300) è un modesto locale di deposito costruito in aderenza. Entrambi i fabbricati appartengono a un unico proprietario e sono privi di corte.

I primi due fabbricati (100, 200) sono ad uso abitativo e devono essere uniti, catastalmente, per formare un'unica unità immobiliare. La fusione non richiede lavori né modifiche nella volumetria e nella sagoma. Il terzo (300) è un locale di deposito è rimarrà invariato.

Al catasto terreni ed è prevista la fusione dei mappali in un unico lotto e nel caso specifico ho scelto il mappale 200.

Per accorpare le particelle ai terreni come richiesto, utilizzerò il TM secondo lo schema censuario che riporto di seguito:

O 200

V 200 A 200



O 300

S 300 A 200



O 100

S 100 A 200



Quindi ai terreni avremo un unico mappale identificato con il numero 200.



Per quanto riguarda il Catasto Fabbricati ho pensato a due soluzioni:



1a soluzione:

1° Docfa: Fondere le due unità abitative

S 200

S 100

C 200 sub 1



2° Docfa: Modificare l'identificativo della 300 per allineare i sub



S 300

C 200 sub 2



In questo modo, avrò due sub ai fabbricati :

Sub 1: abitazione

Sub 2: deposito



Questa sembra essere la soluzione più semplice.



In alternativa, potrei prima procedere la modifica degli identificativi e poi fondere:



2a soluzione:

1° Docfa: Modificare l'identificativo della 200

S 200

C 200 sub 1



2° Docfa: Modificare l'identificativo della 300

S 300

C 200 sub 2



3° Docfa: Effettuare la fusione

S 200 sub 1

S 100

C 200 sub 3



In questo caso, al CF avremo:

Sub 2: deposito

Sub 3: abitazione



Una terza soluzione potrebbe essere quella di cambiare preventivamente gli identificativi 100, 200, 300 e poi procedere con la fusione, ma personalmente ritengo che la prima soluzione possa andare bene.

Si tratta di un caso abbastanza comune che consente di semplificare e ridurre la frammentazione delle particelle ai terreni. Tuttavia al CF non ho idea gli uffici in questi casi come si regolano. Esiste un "modus operandi" chiaro a riguardo ? Voi come avreste operato ?

Grazie a coloro che daranno la propria opinione. Naturalmente, non ho trovato casi simili, quindi attendo risposte in merito.

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CESKO

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Agro Nocerino Sarnese

 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 20:57

"CosmicRay" ha scritto:
Si tratta di un caso abbastanza comune che consente di semplificare e ridurre la frammentazione delle particelle ai terreni. Tuttavia al CF non ho idea gli uffici in questi casi come si regolano. Esiste un "modus operandi" chiaro a riguardo ? Voi come avreste operato ?



Questa è un idea sbagliata che ti sei fatto Tu!

non c'è bisogno e nessuno te lo impone di unificare al C.T. i mappali esistenti in un unico mappale, sarebbe solo un aggravio di spese inutili a sfavore della committenza che ti ha incaricato e nel contesto ci faresti solo una pessima figura.

Lascia stare le cose come stanno al CT, e procedi alla "fusione" al CF come suggerito all'inizio, fermorestando le osservazioni esposte da 'Latemar' (perchè vuoi fondere due u.i. capaci di produrre redditività autonoma fino ad oggi).

Non sottovalutare la situazione dal punto urbanistico, potrebbe essere necessario la presentazione di un eventuale S.C.I.A. al Comune (come lo dimostri il collegamento tra le due U.I.?)

saluti

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 20 Giugno 2023 alle ore 21:53

"CESKO" ha scritto:
"CosmicRay" ha scritto:
Si tratta di un caso abbastanza comune che consente di semplificare e ridurre la frammentazione delle particelle ai terreni. Tuttavia al CF non ho idea gli uffici in questi casi come si regolano. Esiste un "modus operandi" chiaro a riguardo ? Voi come avreste operato ?







Non è sbagliata. E' l'Agenzia che lo sollecita e vuol ridurre la frammentazione particellare in mappa.

La circolare 11E appena uscita qualche mese fa difatti nel caso A impone il frazionamento con Elaborato planimetrico proprio per evitare la frammentazione della mappa.



Il problema però è che la fusione senza opere non è ammessa al catasto dei fabbricati.

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CosmicRay

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 0 -  0 - Inviato: 21 Giugno 2023 alle ore 00:59

"CESKO" ha scritto:
[quote="CosmicRay"]Si tratta di un caso abbastanza comune che consente di semplificare e ridurre la frammentazione delle particelle ai terreni. Tuttavia al CF non ho idea gli uffici in questi casi come si regolano. Esiste un "modus operandi" chiaro a riguardo ? Voi come avreste operato ?



Questa è un idea sbagliata che ti sei fatto Tu!

No è stata un'esplicita richiesta del nuovo proprietario. Non ho ancora capito ll motivo perché tanti anni fa il fabbricato è stato frazionato ...so solo che i coniugi proprietari avevano quote diverse sulle due porzioni. Stiamo parlando di un fabbricato costruito negli anni 60.

non c'è bisogno e nessuno te lo impone di unificare al C.T. i mappali esistenti in un unico mappale, sarebbe solo un aggravio di spese inutili a sfavore della committenza che ti ha incaricato e nel contesto ci faresti solo una pessima figura. Lascia stare le cose come stanno al CT, e procedi alla "fusione" al CF come suggerito all'inizio, fermo restando le osservazioni esposte da 'Latemar' (perchè vuoi fondere due u.i. capaci di produrre redditività autonoma fino ad oggi). Non sottovalutare la situazione dal punto urbanistico, potrebbe essere necessario la presentazione di un eventuale S.C.I.A. al Comune (come lo dimostri il collegamento tra le due U.I.?).

Il punto è che il fabbricato è stato diviso tanti anni fa in due porzioni tutt'altro che autonome dal punto di vista della reddititività ma solo per motivi di quote di proprietà sulle due porzioni definite impropriamente unità ! Per questo è chiaro che il nuovo proprietario abbia voluto fondere e riportare il tutto allo stato iniziale quando ancora non era stato frazionato. Concludo dicendo che è fuorviante parlare di bella figura solo perché hai fatto risparmiare 100 € al cliente. Personalmente, ritengo che in questi casi sarebbe saggio informare il cliente e lasciare a lui la decisione finale.

cordiali saluti

CR

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CosmicRay

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 0 -  0 - Inviato: 21 Giugno 2023 alle ore 01:15

Ho esposto a Cesko a riguardo !

Ma non credo che ci possa mai essere regolamento o norma urbanistica che possa vietare la fusione di due immobili quanto le loro destinazioni coincidono, Nel caso specifico chi mai ci può impedire di fondere due unità abitative !? Peraltro anche se rientrano nella stessa categoria funzionale sarebbe possibile fonderli ! Parlo a livello urbanistico.

cordiali saluti

CR

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CosmicRay

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 0 -  0 - Inviato: 21 Giugno 2023 alle ore 01:35

Cesko la tua è sicuramente una soluzione e da ritenere anche ottima non ho nessun dubbio e che fa anche risparmiare ! Ma mi chiedo se in questi casi non sia il caso di informare il cliente e lasciare a lui decidere ! Io ritengo che sia anche un dovere professionale informare il cliente.

Nel mio caso è stato il cliente a decidere con buona pace per lui e per me !

Quindi convengo che vada bene il solo Docfa per fusione

S 200

S 100

C 200 sub 1

Mentre il deposito rimane 300 !

Cordiali saluti

CR

ps se qualcuno ha qualcosa da aggiungere o precisare ben venga sarà ben accetto !

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CosmicRay

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 0 -  0 - Inviato: 21 Giugno 2023 alle ore 01:48

Cesko non puo' mai essere vietato urbanisticamente fondere due unità abitative sarebbe un controsenso ! E' tutto perfettamente legale.

Si sta solo riportando allo stato iniziale un fabbricato chissà per quale assurdo motivo frazionato in due porzioni !

E chissà per quale assurdo motivo hanno pagato l'imu su una porzione (catastalmente a tutti gli effetti unità abitativa) per tanti anni come seconda casa, quando avrebbero potuto andare da un notaio e fondere tutto !



cordiali saluti

CR

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