Non potevi eseguire un frazionamento che abbia per oggetto un corpo di fabbrica mai accatastato semmai dovevi eseguire un mappale e frazionamento oppure solo un mappale, a seconda delle circostanze.
Se l'altra Ditta è d'accordo a cedere il suolo su cui ricade il fabbricato io farei firmare loro una scrittura privata in cui si precisa la situazione e che pagherà tutto il reale possessore futuro acquirente.
Quindi accatasterei la metà fabbricato a nome del proprietario del suolo e stipulerei subito l'atto di vendita.
Dopo di che con Pregeo e Docfa, per ampliamento, sistemerei tutto l'accatastamento dell'intero fabbricato a nome del possessore.
Avevo un caso simile a non vi era la possibilità di far firmare i possessori del terreno (nè Pregeo, nè Docfa, né atto di vendita).
Infatti gli anziani possessori risiedevano fuori zona ed inoltre il fabbricato non era abitativo ma dei semplici locali accessori mal rifiniti di un'abitazione ubicata a pochi metri.
Da un progetto di ristrutturazione degli anni 70 si evince chiaramente che detti fabbricati erano già posseduti dal reale proprietario (intanto deceduto) e non dagli intestatari catastali.
Altre situazioni particolari e presenza di manufatti quali recinzioni in muratura, ecc. lasciano chiaramente intendere un errore catastale.
Ho accatastato con riserva la porzione ricadente su altra particella di altra Ditta.
Ho incluso nella denuncia di successione le suddette porzioni, per possesso ultraventennale, voltura con riserva.
Ho poi accatastato il resto e fuso il tutto.
I proprietari confinanti hanno poi venduto il loro lotto a terzi i quali hanno acquistato solo la parte regolarmente posseduta dai medesimi.
Pertanto gli acquirenti non potranno rivendicare nulla, i venditori non lo potranno per maturata usucapione e perchè non sono più proprietari di nulla in zona, quindi nè loro né gli eredi faranno niente di preoccupante per la mia unica cliente erede per successione testamentaria di tutto quanto aveva il marito (non avevano figli).