"tonin" ha scritto:
perchè non far valere la propria ragione (punbtare i piedi) quando si è nel giusto?
avete idea del docfa a cui basta inserire alcune informazioni per ottenere categoria e classe mentre altri parametri non sono tenuti in alcuna considerazione (vedi altezza) e posizione con possibilità di accesso rispetto alla viabilità circostante.
saluti
tonin

"tonin" ha scritto:
perchè non far valere la propria ragione (punbtare i piedi) quando si è nel giusto?
avete idea del docfa a cui basta inserire alcune informazioni per ottenere categoria e classe mentre altri parametri non sono tenuti in alcuna considerazione (vedi altezza) e posizione con possibilità di accesso rispetto alla viabilità circostante.
saluti
tonin

"totonno" ha scritto:
Nessuno, se non egli stesso, può dire che Docarch sia nel giusto.

Ma possiamo discutere sul quesito come si è capito noi.

Può l'AdT respingere una denuncia di variazione, con causale "diversa distribuzione interna", per effetto delle quali si dichiara una minore consistenza, rispetto a quella attualmente in atti?

Dando per buono che le opere interne siano effettivamente eseguite e siano sostanziali per una modifica della consistenza, non siano cioè una semplice apertura o chiusura di porta o finestra, Te, Emanuele come la pensi?

Mi capita a volte di presentare una variazione per demolizione di parete interna divisoria tra l'ingresso ed un piccolo soggiorno pranzo a creare un unico vano, invece che uno e un terzo, causando un nuovo ricalcolo in diminuzione della consistenza.

Nel caso di lievi opere interne relative a semplici chiusure o aperture di porte o finestre, a cui accennavo prima, credo invece sia giustificata la respinta della pratica da parte dell'ufficio.

Non credo, ovviamente, che puntare i piedi a prescindere, di fronte al Tecnico catastale sia la miglior cosa da fare.