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Argomento: Creazione elenco subalterni
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sigio2015
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La planimetria dell'appartamento a fianco riporta, come sagoma, anche il "mio" balcone. A questo punto, mi viene da dire di inserire il tutto in "recupero di situazione pregressa" e mettere in relazione gli estremi del rogito, scrivendo che cita il Modello 6 come identificazione dell'unità immobiliare oggetto di vendita, modello dove il balcone è riportato. A questo punto altro dubbio: oltre al discorso del balcone, sono stati fatti lavori interni senza aggiornamento catastale, per i quali, da soli, si dovrebbe presentare il DOCFA per "diversa distribuzione degli spazi interni". Posso mettere le due causali: "recupero situazione pregressa" e "diversa distribuzione degli spazi interni"? Però a quel punto, che data metto? Per recupero, dovrei mettere la data della planimetria che vado a sostituire, invece per diversa distribuzione, la data di fine lavori delle opere di ristrutturazione.
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totonno
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"sigio2015" ha scritto: La planimetria dell'appartamento a fianco riporta, come sagoma, anche il "mio" balcone. A questo punto, mi viene da dire di inserire il tutto in "recupero di situazione pregressa" e mettere in relazione gli estremi del rogito, scrivendo che cita il Modello 6 come identificazione dell'unità immobiliare oggetto di vendita, modello dove il balcone è riportato. A questo punto altro dubbio: oltre al discorso del balcone, sono stati fatti lavori interni senza aggiornamento catastale, per i quali, da soli, si dovrebbe presentare il DOCFA per "diversa distribuzione degli spazi interni". Posso mettere le due causali: "recupero situazione pregressa" e "diversa distribuzione degli spazi interni"? Però a quel punto, che data metto? Per recupero, dovrei mettere la data della planimetria che vado a sostituire, invece per diversa distribuzione, la data di fine lavori delle opere di ristrutturazione. C'è troppe cose che non sai. Hai preso un incarico troppo complesso per le tue conoscenze. Ti consiglio di farti aiutare da un collega tecnico esperto. Saluti P.S. Per gli amici del forum, Francesco, sono stato gentile ed educato così ?
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sigio2015
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15 Dicembre 2016 alle ore 13:10
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Hai ragione, ad esempio il tecnico catastale che mi ha suggerito di inserire "ampliamento" come causale per un balcone sempre esistito (ed avevo con me la licenza di costruzione) era esperto. E lavora in catasto. Se poi i notai, nella descrizione degli immobili, invece che fare riferimento a planimetrie catastali esistenti fanno riferimento in descrizione ai Modelli 6, non posso farci molto io. A quelli dovrò riferirmi. Del resto "c'è troppe cose" che non so.
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bioffa69
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"sigio2015" ha scritto: Hi ragione, ad esempio il tecnico catastale che mi ha suggerito di inserire "ampliamento" come causale per un balcone sempre esistito (ed avevo con me la licenza di costruzione) era esperto. E lavora in catasto. no no no può essere esperto, altrimenti ti avrebbe detto la cosa corretta, io rimango della mia che sopra ti ho scritto. Saluti
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totonno
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"bioffa69" ha scritto: "sigio2015" ha scritto: Hi ragione, ad esempio il tecnico catastale che mi ha suggerito di inserire "ampliamento" come causale per un balcone sempre esistito (ed avevo con me la licenza di costruzione) era esperto. E lavora in catasto. no no no può essere esperto, altrimenti ti avrebbe detto la cosa corretta, io rimango della mia che sopra ti ho scritto. Saluti Ripeto il mio cordiale suggerimento. Vai da un tecnico esperto che ti aiuti. Saluti
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sigio2015
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Comunque, dal Vademecum è chiaro che la situazione è di "recupero di situazione pregressa", citando l'atto di provenienza ed il fatto che l'atto, per descrivere gli immobili oggetto di compravendita, rimanda al Modello 6, dove l'appartamento è correttamente individuato, con il suo balcone. A questo punto rimane il dubbio sulle causali: se mettere recupero insieme a diversa distribuzione (riferita ai lavori di ristrutturazione successivi fatti senza riaccatastamento) e la data da inserire (vanno in contrasto: per recupero è quella della planimetria precedente, per diversa distribuzione la fine lavori catastale delle opere eseguite). Proverò a chiamare domattina in catasto, sperando di non beccare di nuovo chi all'appuntamento "frontale" mi ha suggerito di inserire ampliamento....
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sigio2015
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15 Dicembre 2016 alle ore 13:10
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Sbaglio o qualcuno, non ricordo chi, poco fa anche qui mi ha suggerito di mettere ampliamento per un balcone esistente? Forse prima di parlare dovebbe andare da un tecnico esperto. Saluti.
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totonno
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"sigio2015" ha scritto: Sbaglio o qualcuno, non ricordo chi, poco fa anche qui mi ha suggerito di mettere ampliamento per un balcone esistente? Forse prima di parlare dovebbe andare da un tecnico esperto. Saluti. Quello della causale è il meno. La prima domanda che fai è pertinente. Il problema è il livello nettamente scarso delle tue conoscenze tecniche di base (come ad esempio il modello 6...) che non ti consente di assolvere il compito in maniera corretta senza appoggiarti ad un tecnico esperto. Anche sul fatto della situazione pregressa.... Saluti
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sigio2015
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Il recupero situazione pregressa è corretto in questo caso. Il notaio fa riferimento non alle planimetrie ma al modello 6 per identificare i beni. Ed esso è corretto, ovvero rispecchia lo stato di fatto. Se non vuoi rispondere non farlo, nessuno ti obbliga, dato che non si capisce bene quello che vuoi dire: prima parli di ampliamento su porzioni già esistenti, poi di balcone illegittimo se è in licenza di edificazione (?!). Ripeto: rispondere non è mica un tuo obbligo. Grazie tante per gli interventi.
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totonno
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"bioffa69" ha scritto: "sigio2015" ha scritto: Hi ragione, ad esempio il tecnico catastale che mi ha suggerito di inserire "ampliamento" come causale per un balcone sempre esistito (ed avevo con me la licenza di costruzione) era esperto. E lavora in catasto. no no no può essere esperto, altrimenti ti avrebbe detto la cosa corretta, io rimango della mia che sopra ti ho scritto. Saluti Fabio, abbi pazienza, mi rivolgo a te per avere un po' di conforto, ma secondo te sigio2015 dovrebbe almeno informarsi su cosa sia un modello 6 e che questo si riferisce al catasto dei terreni e non all'urbano, e molto altro ancora, oppure sono io che non capisco in che cavolo di buco nero ci siamo infilati come categoria. A me sta succedendo che non mi riconosco più in una categoria di associati colleghi che la preparazione non sanno neanche da che parte cominci. Saluti
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EALFIN
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In casi simili ho messo sempre ampliamento perché si tratta comunque di ampliamento dell'unità immobiliare ovvero della sua sagoma e superficie catastale rispetto allo stato attuale catastale. Nella stessa relazione ho pure scritto che l'ampliamento non richiedeva tipo mappale a causa della natura stessa dell'ampliamento. Esatta rappresentazione grafica non permette il cambio della superficie catastale e consistenza, oltre che della rendita. In relazione ho messo che si trattava di ampliamento solo da un punto di vista catastale mentre, ho dichiarato, che il balcone (e/o per altri manufatti dimenticati in precedenza) è sempre esistito. Ho sempre allegato al Docfa le prove (vecchie foto, foto attuali, grafici e relazioni progetti approvati, ecc. in cui si intuiva che non poteva trattarsi di ampliamenti successivi, ecc.). In un caso del 2017 addirittura le sagome del vecchio accatastamento epoca primo condono edilizio andavano per conto loro ed erano totalmente difformi (ad esempio un vecchio edificio presentava una rientranza vistosa ma nella planimetria da me aggiornata con causali ampliamento, diversa distribuzione spazi interni, ecc. l'unità era rappresentata come un rettangolo). Allegando le prove, ho dimostrato che il tecnico precedente (ora deceduto, nel caso 2017, preciso che si trattava di un Agronomo) ha disegnato le planimetrie senza prendere misure o prendendole male. In sede di atto ho consegnato al Notaio la copia completa del Docfa, dei grafici progettuali, della planimetria precedente errata, ecc. Alcuni Notai, alcuni no, hanno inserito nell'atto la precisazione che non si trattava di ampliamento abusivo vero e proprio, nonostante la causale del Docfa, ma di rettifica di planimetria precedente errata. Come data di efficacia dei lavori ho sempre messo la data della planimetria da sostituire visto che almeno a quella data quanto oggetto di rettifica esisteva già.
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