CONFORMITA' PLANIMETRIA CATASTALE

Buongiorno, espongo il caso:

Al comune è stata presentato un P.d.C. in sanatoria per trasformare due locali cantina interrati in taverna e lavanderia.

L'altezza è di ml 2,70

Il catasto fatto precedentemente alla sanatoria riporta i muri le finestre ecc. in maniera conforme, mentre la destinazione nei due locali è rimasta cantina.

Dovrei fare una compravendita pertanto ho bisogno che la planimetria sia conforme.

Ho chiamato il tecnico che ha fatto la santoria chiedendo di fare la variazione catastale poichè spetta all'attuale proprietario l'onere.

Il tecnico sostiene che la planimetria attuale è conforme.... ma secondo me no perchè avendo trasformato la cantina in taverna, (... con superici aeroilluminanti insufficienti... ) ed essendo quest'ultima collegata con scala a chiocciola ai vani principali al piano terra, combia consistenza (da 1/3 di vano a 1 vano).

Con il P.d.c. in sanatoria sopra descitto veniva specificamente cambiata la destinazione da cantina a taverna; secondo me il comune prima di rilasciare la pratica avrebbe dovuto chiedere la variazione catastale, e comunque andava fatta in ogni caso.

Ritenete che possa dichiarare conforme la planimetria catastale con due locali che hanno la destinazione sbagliata....? Mi sembra assurdo...

Opinioni?

Penso che tu abbia ragione.

La planimetria non può definirsi conforme, come giustamente rilevi la Taverna conta per un vano, mentre la cantina per 1/4.

Saluti

Grazie per la risposta.

Ma se la superficie aeroilluminante non è sufficiente, è un vano?

Secondo me relazionando ciò potrebbe essere considerata 1/3 di vano (penso che il catasto non entri in merito a tale valutazione, a loro interessa l'altezza la destinazione e la superficie), anche se io personalmente avrei fatto la variazione onde evitare la figura poco professionale di aver chiesto un P.d.C. in sanatoria, e far ritorvare il cliente (che ha sborsato fior di euro) con una planimetria catastale non allineata alla pratica urbanistica...

La norma recita che un locale anche accessorio di superficie superiore al vano minimo se dotato di luce diretta conta per un vano.

Le note relative preciserebbero che addirittura la fonte di luce naturale può non permettere il passaggio di aria, escluderei pertanto la tua interpretazione.

La posizione che vorresti sostenere la vedrei un po' debole.

Non so se altri se la sentono di darti man forte.

Sulla taverna occorre fare alcune considerazioni a seguito delle evoluzione dell'utilizzo di alcuni locali che all'epoca della costituzione del nuovo catasto edilizio urbano non esistevano, mi riferisco a soffitte adattate a mansarda o per l'appunto di cantine adattate solo in epoca più recente a taverne. Ma ci sono anche ripostigli di dimensioni ridottissime, angoli cottura etc..

Nella specifica problematica, i locali adibiti a mansarda o a taverna, che risultano avere una superficie simile al vano principale, con luce diretta e un altezza superiore a 2 mt dovrebbero essere computati come vani utili.



Saluti