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Autore CONFERMA CATEGORIA CATASTALE OBBLIGATORIA

tonin

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melfi

 0 -  0 - Inviato: 10 Agosto 2015 alle ore 20:23

salve espongo il caso per ottenere la vostra visione ed opinione

devo frazionare un alloggio di mq. 95 censito con categoria a/2 per ottenere una parte da adibire ad ufficio, di mq. 35 circa, la restante di circa mq. 60 resta ad abitazione. la parte abitazione avrà un solo bagno con due vani. l'unità è compresa in un fabbricato composto di 6 unità di cui oggi cinque, compreso quella oggetto di frazionamento, censite con la categoria a/2. nel frazionare inseriti i dati del classamento di riferimento nel fabbricato il programma docfa attribuisce all'abitazione la categoria A/4. ho per questo fatto mio il classamento automatico evidenziato il riscontro e confermato tutto come classamento "proposto". L'ufficio del territorio ha sospeso la variazione perchè mi impone dover confermare la categoria a/2 in atti. non sono d'accordo perchè le condizioni proprie dell'alloggio, superficie e dotazione di servizi (un w.c.) non presuppongono la categoria richiesta. hanno eccepito che quella è la categoria di riferimento. in base al principio ho chiesto se per la fusione di due unità categoria a/4, per mq. 100, avessi potuto confermare la categoria di riferimento, nel caso la a/4. risposta negativa. possono impormi la conferma della categoria a/2? in base a quale principio? preciso che l'ufficio è quello di potenza.

saluti

tonin

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Autore Risposta

totonno
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 0 -  0 - Inviato: 10 Agosto 2015 alle ore 22:29

Hai falsato il classamenti docfa in automatico il programma ha proceduto a classare l'unitå come nuova costruzione. Dovevi inserire la categoria a2 presente nell'edificio anche per altre uiu e non lo hai fatto.

Ha ragione l'ufficio a mantenere la categoria di origine dell'unità immobiliare conforme a quelle già presenti per le altre unità di cui è formati il fabbricato.



Saluti.

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bioffa69

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BRESCIA

 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 08:06

Quoto totonno, non capisco il principio per cui se l'abitazione è più piccola si deve cambiare anche la categoria?? declassandola??



...non so dalle tue parti ma dalle mie la maggior parte degli a/2 ha solo un bagno.



Saluti

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tonin

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07 Dicembre 2005

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melfi

 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 08:49

chiarisco. nel procedere al classamento dell'unità immobiliare ho inserito i dati del classamento di riferimento esistente quindi a/2. il programma comunque propone per la nuova unità residenziale la categoria a/4 non a/2. per questo ritengo che l'ufficio debba accettare il classamento. ad ogni buon conto ed amplio la discussione con i nuovi dati di classamento del 1991 le categorie di riferimento per il classamento delle unità immobiliari urbane sono state modificate ed in alcuni casi implementate con nuove categorie. mi riferisco in particolar modo alla categoria a/3 in passato non presente tra le categorie catastali nei dati di riferimento del 1959. questa assenza in funzione dell'allora recente costruzione dei fabbricati, anni tra il 1963 e 1970, per abitazioni di mq. 75/90 ha indottto l'ufficio a censire nella categoria a/2 piuttosto che in quella a/4. ora disponendo tra i dati di classamento la categoria a/3 è equo confermare i dati di classamento con categoria a/2 per un'abitazione di circa 50 anni ed avere per la stessa consistenza un alloggio di recente costruizione la categoria a/3? non individuo in questo alcun principio di equità.

saluti

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samsung

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29 Ottobre 2005

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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 08:56

Nel caso specifico è uscito un classamento automatico A/4 perchè (come evidenziato da Totonno) non è stato inserito il classamento delle altre u.i.u.

Ma in linea generale possono convivere categorie diverse all'interno del medesimo fabbricato.

Lo stesso Catasto quando classava direttamente lui, serenamente e senza la pressione dell'esasperazione del gettito, attribuiva in palazzi A/2 ad una unità la categoria A/4 coincidente di solito con l'alloggio del portiere. Ho visto anche fabbricati con 3 A/7 ed 1 A/3, che si differenziava dagli altri per assenza di corte esclusiva ed altezze ridotte.

Proporre oggi un A/4 in un palazzo A/2 è probabilmente fuori luogo, ma un A/3 perchè no. Non possono respingermelo.

PS: leggendo l'intervento sottostante: certo, avrei dovuto precisarlo bene: non possono respingermi neppure l'A/4, salvo poi, magari il giorno stesso, riattribuirmi l'A/2 se lo ritengono giusto. Ed io ricorrere in Tributaria se l'A/2 mi pare una bestialità.

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malteser2
Malteser
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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 09:03

Quoto gli illustri interventi di Totonno e Samsung, con una piccola precisazione: l'Ufficio potrebbe anche non respingere la proposta di un classamento in A/4, avvalendosi dei poteri che successivamente gli competono... ;)



Saluti notificati

N.

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 09:29

Certo che in edificio possono convivere più categorie catastali. È giusto che Samsung l'abbia precisato.

Ma nel caso in questione non si rilevano elementi che giustifichino un declassamento del bene così forte. Anche perchè è improbabile che si eseguano nell'immobile degli interventi che concorrano a peggiorare la qualità del bene. Alla nuova abitazione ad esempio è stato tolto il riscaldamento? Il bagno è diventato una latrina? All'edificio è stato tolto l'eventuale ascendore? È stata indebolita la struttura portante dell'edificio? Questi potrebbero essere gli improbabili elementi che porterebbero un declassamento giustificato.

Saluti.

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tonin

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melfi

 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 10:19

scusate ma ripeto, la categoria e classe più alti nel fabbricato sono stati inseriti e ciò nonostante mi è stata attribuita la categoria a/4. ed ho chiesto di poter arrivare all'approvazione per consentire loro di variare il classamento per poi ricorrere in commissione tributaria.

il dirigente oppone un rifiuto categorico perchè non vuole affrontare il caso con dialogo in commissione tributaria, a cui vorrei arrivare se me ne dessero la possibilità, come giustamente ha evidenziato samsung.

per quanto alle caratteristiche evidnziate da totonno preciso, considerato che il territorio in cui vivo ed esercito, è sito in zona sismica di primo grado da sempre. la tipologia edilizai dei fabbricati in cemneto armato sotpo gli anni 70 si è evoluta con barre di acciaio del tipo ad aderenza migliorata e classe di esercizio di 2'200 kg in sostituzione degli iniziali 1'600, se ricordo, per non parlare delle leggi 46/90 e 10/91, come poi emendate ad oggi, per gli impianti. per cui non è proponibile un identico classamento per unità realizzate il 1960/70 con quelle di nuova costruzione con in vigore le nuove, recenti, attuali norme per le costruzioni in zona sismica. immagino che se dovessi acquistare un alloggio realizzato il 1960 on uno di recente costruzione acquisterei il secondo anche se ad un costo superiore.

saluti

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 10:43

È vero che l'ufficio non può esimersi nel registrare il docfa a causa del classamento proposto.

Ma se non trovi elementi idonei che non hai ancora trovato, ti consiglio di non forzare la mano perchè il proprietario ne riceverà solo ulteriori problemi e svantaggi e perdite di tempo a causa della tua personale procedura di classamento certificata solo dal docfa in automatico che non conta nulla in sede di ricorso.

Come non conta nulla la vetustå dell'immobile ai fini di un nuovo classamento di unità esistente in edificio classato in A2.



Saluti.

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tonin

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melfi

 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 10:51

non è solo una questione di procedura. in ogni caso so di aver utilizzato correttamente avendo esperito ogni adempimento proposto dal loro programma e per cui mi sono limitato a validare e far proprio il risultato. è una questione di equità per cui sono disposto, sin da ora, ad affrontare il ricorso in commissione triburaria con un mio costo pari a zero pur di far valere la validità del principio che altro non presuppone, ripeto un principio di equità, a mio parere.

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malteser2
Malteser
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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 11:04

Come ti è già stato detto, il classamento automatico prodotto da Docfa vale meno di niente, e non esime dall'attività estimale del tecnico.

Ora, se vogliamo "provarci, sperando che ci dica bene" diciamolo chiaro e tondo da subito, evitando arrampicate sugli specchi.

Trovo contraddittorio che sbandieri tanto il principio di equità, e poi proponi un declassamento drastico e ingiustificato, che espone il tuo cliente a grane future (ricalcolo di imposte a conguaglio dopo la rettifica, con mora e sanzioni, e non oso pensare se il cliente nel frattempo dovesse vendere il bene sotto-classato).

Attenzione dunque.



Saluti e un risotto alle seppie nere pagato a Totonno.

N.

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totonno
(GURU)
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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 11:06

Se persisti con il tuo personale e presunto principio di equitå crei solo danni al tuo cliente. Capisco perchè l'ufficio si rifiuta di inserire la tua rendita proposta. È talmente fuori luogo che cerca di venirti incontro e farti ripensare e riflettere. Ma sbrigati a cogliere le indicazioni dell'ufficio.

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geoalfa

(GURU)

Iscritto il:
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-

 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 11:06

Prima di pensare ad un ricorso che ti vedrà - con ogni probabilità perdente - consulta attentamente:

da:
www.google.it/cse?cx=partner-pub-5056827...



www.geolive.org/guide/procedure-e-metodo...

http://www.geolive.org/guide/procedure-e-metodologie/docfa/categorie-e-tipologie-catastali-quadro-generale-11117/

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totonno
(GURU)
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19 Maggio 2006

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Firenze

 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 11:19

Pure Geoalfa mi da ragione! Il che è tutto dire !!

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malteser2
Malteser
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18 Giugno 2015 alle ore 18:39

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 0 -  0 - Inviato: 11 Agosto 2015 alle ore 11:26

"totonno" ha scritto:
Pure Geoalfa mi da ragione! Il che è tutto dire !!



Immagino che avrà messo giudizio, in 4000 anni di età!



Saluti

N.

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