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classamento proposto........docfa respinto |

GeomMT
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Salve, chiedo aiuto a chi ne sa sicuramente più di me. Qualche anno fa, per consentire stipula dipubblico atto è stata aggiornata la consistenza di una unità imobiliare e contestualmente aggiornata la categoria, da A5 ad A4, di 1 classe, classamento proposto. L'A.d.T. successivamnte ha variato il classamento, attribuendo la cat. A 2 -4, classamento palesemente non consono all'abitazione in oggetto. Il proprietario intanto ha acquistato successivamente una porzione di unità immobiliare adiacente (centro storico) ed è stata creata una porta di collegamento, quindi per motivi urbanistici e fuscali si decide di effettuare la fusione. Essendo il classamento attribuito dall'ufficio palesemente errato, nell'ambito della variazione docfa per fusione si decide di proporre il classamento oggettivamente consono come altra unità immobiliare facente parte dello stesso mappale. Si relaziona il tutto e si allega documentazione fotografica. Questa mattina la pratica consegnata in front office mi è stata rifiutata perchè, a detta del tecnico e del capo settore non è possibile variare il classamento di unità immobiliari. Io sapevo, anche se non ricordo in funzione di quale normativa, che in fase di predisposizione di variazione docfa è possibile proporre un classamento diverso, l'ufficio a sua volta deve accettarlo e decidere se convalidarlo o variarlo nuovamente. Potete aiutarmi cortesemente con qualche riferimento normativo ??? Ringrazianticipatamentent
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bioffa69
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23 Settembre 2009
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BRESCIA
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per quanto ne so' non e' mai stato possibile declassare un'unita' con una pratica DOCFA. il prop. avrebbe dovuto far ricorso quando gli e' stata notificata la nuova rendita, oppure potresti provare adesso con istanza in autotutela per segnalare "l'errore" e se accolta solo dopo procedere alla pratica DOCFA. (anche se mi sembra d'aver capito che alle istanze in autotutela l'ufficio non e' nemmeno tenuto a rispondere, pero'!?!?) Saluti
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totonno
(GURU)
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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"GeomMT" ha scritto: Salve, chiedo aiuto a chi ne sa sicuramente più di me. Qualche anno fa, per consentire stipula dipubblico atto è stata aggiornata la consistenza di una unità imobiliare e contestualmente aggiornata la categoria, da A5 ad A4, di 1 classe, classamento proposto. L'A.d.T. successivamnte ha variato il classamento, attribuendo la cat. A 2 -4, classamento palesemente non consono all'abitazione in oggetto. Il proprietario intanto ha acquistato successivamente una porzione di unità immobiliare adiacente (centro storico) ed è stata creata una porta di collegamento, quindi per motivi urbanistici e fuscali si decide di effettuare la fusione. Essendo il classamento attribuito dall'ufficio palesemente errato, nell'ambito della variazione docfa per fusione si decide di proporre il classamento oggettivamente consono come altra unità immobiliare facente parte dello stesso mappale. Si relaziona il tutto e si allega documentazione fotografica. Questa mattina la pratica consegnata in front office mi è stata rifiutata perchè, a detta del tecnico e del capo settore non è possibile variare il classamento di unità immobiliari. Io sapevo, anche se non ricordo in funzione di quale normativa, che in fase di predisposizione di variazione docfa è possibile proporre un classamento diverso, l'ufficio a sua volta deve accettarlo e decidere se convalidarlo o variarlo nuovamente. Potete aiutarmi cortesemente con qualche riferimento normativo ??? Ringrazianticipatamentent Tra le motivazioni del rifiuto non ci può essere la convalida o meno della rendita proposta. E' il tecnico ed il richiedente che stabiliscono in toto quale sia la qualità e classe più appropriata per l'immobile, sia essa in aumento che in diminuzione o identica rispetto a quella esistente agli atti. Purtuttavia alcune agenzia hanno redatto delle circolari interne le quali non ammettono la diminuzione della rendita. A mio parere non legittime perchè vanno anzitutto a sminuire l'attività del tecnico redattore della pratica DOCFA che non deve avere come elementi la rendita in atti ma esclusivamente le caratteristiche dell'immobile e la zona dove il bene è collocato e il confronto con classamento in atti di beni simili nei dintorni. Quello che io non avrei fatto è allegare documenti comprovanti il presunto errato classamento che il bene si riteneva avere. La presentazione del Docfa, in questo caso può sembrare una scappatoia per non fare l'istanza credendo di eludere l'ufficio che con l'istanza avrebbe fatto gli opportuni controlli. Allegare le foto sono un riconoscere l'attività sbagliata dell'ufficio di non accettare le pratiche con rendita presunta diminuita. Della serie: avete ragione, ma il mio bene è così e basta. Il non aver presentato ricorso a suo tempo, comunque è stato completamente sbagliato e non ha aiutato a risolvere la faccenda, anzi l'ha complicata. L'ufficio una volta inserita in atti la pratica provvederà all'accertamento nel caso non ritenga congrua la rendita proposta dalla parte e dal tecnico. Questo serve per dar modo all'utente di esercitare il diritto al ricorso che con la procedura che l'ufficio esegue (maldestramente) non può attuarsi. Comunque in front-office occorre che la motivazione del rifiuto ti sia scritta e firmata dal tecnico d'ufficio responsabile della pratica. Saluti.
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GeomMT
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"totonno" ha scritto: "GeomMT" ha scritto: Salve, chiedo aiuto a chi ne sa sicuramente più di me. Qualche anno fa, per consentire stipula dipubblico atto è stata aggiornata la consistenza di una unità imobiliare e contestualmente aggiornata la categoria, da A5 ad A4, di 1 classe, classamento proposto. L'A.d.T. successivamnte ha variato il classamento, attribuendo la cat. A 2 -4, classamento palesemente non consono all'abitazione in oggetto. Il proprietario intanto ha acquistato successivamente una porzione di unità immobiliare adiacente (centro storico) ed è stata creata una porta di collegamento, quindi per motivi urbanistici e fuscali si decide di effettuare la fusione. Essendo il classamento attribuito dall'ufficio palesemente errato, nell'ambito della variazione docfa per fusione si decide di proporre il classamento oggettivamente consono come altra unità immobiliare facente parte dello stesso mappale. Si relaziona il tutto e si allega documentazione fotografica. Questa mattina la pratica consegnata in front office mi è stata rifiutata perchè, a detta del tecnico e del capo settore non è possibile variare il classamento di unità immobiliari. Io sapevo, anche se non ricordo in funzione di quale normativa, che in fase di predisposizione di variazione docfa è possibile proporre un classamento diverso, l'ufficio a sua volta deve accettarlo e decidere se convalidarlo o variarlo nuovamente. Potete aiutarmi cortesemente con qualche riferimento normativo ??? Ringrazianticipatamentent Tra le motivazioni del rifiuto non ci può essere la convalida o meno della rendita proposta. E' il tecnico ed il richiedente che stabiliscono in toto quale sia la qualità e classe più appropriata per l'immobile, sia essa in aumento che in diminuzione o identica rispetto a quella esistente agli atti. Purtuttavia alcune agenzia hanno redatto delle circolari interne le quali non ammettono la diminuzione della rendita. A mio parere non legittime perchè vanno anzitutto a sminuire l'attività del tecnico redattore della pratica DOCFA che non deve avere come elementi la rendita in atti ma esclusivamente le caratteristiche dell'immobile e la zona dove il bene è collocato e il confronto con classamento in atti di beni simili nei dintorni. Quello che io non avrei fatto è allegare documenti comprovanti il presunto errato classamento che il bene si riteneva avere. La presentazione del Docfa, in questo caso può sembrare una scappatoia per non fare l'istanza credendo di eludere l'ufficio che con l'istanza avrebbe fatto gli opportuni controlli. Allegare le foto sono un riconoscere l'attività sbagliata dell'ufficio di non accettare le pratiche con rendita presunta diminuita. Della serie: avete ragione, ma il mio bene è così e basta. Il non aver presentato ricorso a suo tempo, comunque è stato completamente sbagliato e non ha aiutato a risolvere la faccenda, anzi l'ha complicata. L'ufficio una volta inserita in atti la pratica provvederà all'accertamento nel caso non ritenga congrua la rendita proposta dalla parte e dal tecnico. Questo serve per dar modo all'utente di esercitare il diritto al ricorso che con la procedura che l'ufficio esegue (maldestramente) non può attuarsi. Comunque in front-office occorre che la motivazione del rifiuto ti sia scritta e firmata dal tecnico d'ufficio responsabile della pratica. Saluti. Ringrazio per le risposte.........potrei avere qualche riferimento normativo?......
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totonno
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Per cominciare DM 701/94, oltre che le norme che dettano le procedure per determinare la rendita catastale.
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GeomMT
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Riporto quanto tratto da due Vademecum Do.C.Fa. 2011 e 2013 redatti in collaborazione rispettivamente con l'A.d.T. (2011) e A.d.E. (2013), in modo da poter aiutare altri tecnici che dopo di me avranno il medesimo dubbio: "La proposta di classamento è lo strumento con cui il professionista, in base alla propria esperienza e alla conoscenza del bene, attribuisce la rendita catastale. Per quanto sopra il tecnico può proporre un classamento difforme sia da quanto ottenuto in automatico dalla procedura, sia da quello inserito in atti. E’ opportuno riportare, nel campo specifico, le osservazioni relative al classamento proposto (modello 1N parte II, Quadro F)." Cordiali saluti.
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