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Autore CENSIRE AREA URBANA CON INTESTAZIONE DIVERSA

battaK

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05 Marzo 2020 alle ore 15:24

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8

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 0 -  0 - Inviato: 05 Marzo 2020 alle ore 15:49

Buongionro a tutti,

sono un nuovo utente anche se spesso leggo e apprezzo le vostre discussioni.

Mi chiamo Matteo e sono dell Collegio provinciale di Genova.

Vi pongo un quesito che non saprei come risolvere.

Devo censire un'area urbana ad un mio cliente che ha acquistato detta area tramite tribunale in quanto parte di un lotto oggetto di fallimento.

Detta area urbana non risulta censita an CEU ma solamente al CT.

Mi è stato detto di procedere mediante un docfa per censirla con l'ultima ditta ai terreni e successivamente tramite voltura intestarla al mio cliente allegando la sentenza del tribunale.

I problemi sono due.

Il primo se detta procedura è corretta o eventualemnte come si potrebbe procedere.

La secondo riguarda il fatto che l'ultima ditta ai terreni era composta da 2 intestatari di cui uno non aveva agli atti il codice fiscale. Ho fatto l'istanza per farlo inserire ma mi hanno detto che nn è possibile in quanto non si possono modificare le intastazioni storiche in quanto trattasi del 1980.

Come mi consigliate di muovermi.


Saluti a tutti

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Autore Risposta

centerba

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02 Luglio 2005

Messaggi:
190

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2020 alle ore 08:20

"battaK" ha scritto:
Buongionro a tutti,

sono un nuovo utente anche se spesso leggo e apprezzo le vostre discussioni.

Mi chiamo Matteo e sono dell Collegio provinciale di Genova.

Vi pongo un quesito che non saprei come risolvere.

Devo censire un'area urbana ad un mio cliente che ha acquistato detta area tramite tribunale in quanto parte di un lotto oggetto di fallimento.

Detta area urbana non risulta censita an CEU ma solamente al CT.

Mi è stato detto di procedere mediante un docfa per censirla con l'ultima ditta ai terreni e successivamente tramite voltura intestarla al mio cliente allegando la sentenza del tribunale.

I problemi sono due.

Il primo se detta procedura è corretta o eventualemnte come si potrebbe procedere.

La secondo riguarda il fatto che l'ultima ditta ai terreni era composta da 2 intestatari di cui uno non aveva agli atti il codice fiscale. Ho fatto l'istanza per farlo inserire ma mi hanno detto che nn è possibile in quanto non si possono modificare le intastazioni storiche in quanto trattasi del 1980.

Come mi consigliate di muovermi.


Saluti a tutti





...quindi il punto di partenza è un terreno? Comunque la procedura è sostanzialmente corretta. Potresti anche censire il tutto come unità sfuggita all'accertamento intestandola direttamente ai nuovi proprietari citando la sentenza.

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battaK

Iscritto il:
05 Marzo 2020 alle ore 15:24

Messaggi:
8

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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2020 alle ore 17:50

Buongiorno, si è un terreno adiacente ad un condominio che è censito al CT come ente urbano. Censire come unità sfuggita all'accertamento intendi come riserva 1???

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pan

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07 Novembre 2004

Messaggi:
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 0 -  0 - Inviato: 06 Marzo 2020 alle ore 18:12

"battaK" ha scritto:
Buongiorno, si è un terreno adiacente ad un condominio che è censito al CT come ente urbano. Censire come unità sfuggita all'accertamento intendi come riserva 1???



Questo terreno deriva da un frazionamento di ente urbano? Era un pezzo di corte del condominio?
Non è sfuggito nulla se deriva da un frazionamento

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EALFIN

Iscritto il:
03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2020 alle ore 18:12

Se si tratta di particella acquisita tramite Sentenza del Tribunale, a meno di diverse disposizioni che ora mi sfuggono, devi prima procedere alla voltura della Sentenza (nel caso in cui non lo hanno già fatto prima e non ancora viene inserita agli atti del Catasto) a nome del cliente e poi procedere di conseguenza con la pratica catastale, qualora ve ne fosse bisogno.

A che anno risale la Sentenza?

Hai verificato se detta Sentenza è stata trascritta?

Se la particella è censita al C.T. come area urbana con intestati comunque non devi fare un bel nulla al Catasto Fabbricati, quanto meno prima della voltura al cliente.

Fermo restando che la rettifica del Codice Fiscale si può fare in qualsiasi caso e non solo per le intestazioni avvenute dopo il 1980.

Nel senso che chi ti ha detto che non si possono rettificare le intestazioni storiche farebbe bene a dimettersi quale dipendente del Catasto.

Giorni fa da un'intestazione solo Cognome, Nome e Paternità presenti già dall'impianto meccanografico ho ottenuto, per conto di un mio cliente, la rettifica ad intestazione con Cognome, Nome, Data e Luogo di Nascita, Codice Fiscale.

Tutto quanto sopra presentato telematicamente ed evaso dal Contact Center.

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 07 Marzo 2020 alle ore 20:44

Salve

Verificato che la sentenza sia trascritta non si esegue la voltura di una particella censita solo ai terreni con qualità ente urbano.

La procedura del tribunale purtroppo supera quella che è la normale prassi rispetto ad un atto pubblico, ossia con sentenza si può trasferire quella particella anche se è censita solo ai terreni con qualità 282.

Per l'accatastamento si presenta il docfa per creare la F1 con allegata copia della sentenza dove compare l'intestatario di quell'area.

Il catasto di fronte ad una sentenza del Giudice del tribunale deve solo che abbassare la testa e accettare il docfa.

Cordiali saluti

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2020 alle ore 16:44

Secondo me è importante che venga trascritta, a favore del soggetto che acquisisce tramite Sentenza, la particella Ente Urbano.

Pur non essendo possibile la voltura di un Ente Urbano, se è stata trascritta la relativa particella a seguito di Sentenza e, nel tuo caso, trattandosi di Area Urbana non edificata, si può tranquillamente richiedere il passaggio a Reliquato di Ente Urbano della particella interessata (da intestare alla Ditta prima del passaggio a partita 1).

Dopo di che si può procedere alla voltura e/o ad avvalersi di qualsiasi procedura, prevista dalle Norme a seconda dei casi, ai fini della richiesta di intestazione in Catasto, come da Sentenza, a favore del soggetto che ha acquisito l'Ente Urbano privo di edifici ivi ricadenti.

Cioè non è che perché esiste un Ente Urbano si debba necessariamente costituire aree urbane al C.F.

Tutto dipende dallo stato dei luoghi e da una serie di fattori da valutare caso per caso.

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SIMBA4

Iscritto il:
28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 10 Marzo 2020 alle ore 22:09

Salve

EAlFIN se ritieni che quella particella acquisita con sentenza (e censita solo ai terreni con qualità ente urbano) non debba essere censita ai fabbricati come F1, non serve comunque la voltura catastale.

Se si dovesse passare quella particella da ente urbano a qualità idonea del catasto terreni (ovviamente per giustificato motivo derivante dall'uso e destinazione della particella stessa) sarebbe comunque sufficiente la sentenza del tribunale per certificare la ditta da intestare.

Cordiali saluti

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EALFIN

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03 Dicembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 11 Marzo 2020 alle ore 23:31

Decidere se l'area interessata ha le caratteristiche per essere censita come area urbana F/1 non lo posso stabilire io ma solo battaK che conosce i luoghi, ecc.

Spesse volte, specie in passato, si tendeva a censire grandi Enti Urbani per qualsiasi motivo (per ignoranza del tecnico, allo scopo di voler evitare un deposito al Comune in caso di stralcio di particella da maggiore consistenza, allo scopo di voler evitare di far pagare al cliente meno imposte ICI, IMU, TASI qualora ricadente in zona edificabile, ecc.).

Comunque, nel caso di regolare inserimento in trascrizione della particella in oggetto Ente Urbano a favore di colui che l'ha acquisita con Sentenza del Tribunale, non conoscendo comunque la situazione, a mio avviso le soluzioni potrebbero essere, a seconda dei casi, le seguenti:

- presentare direttamente un Docfa, a nome dell'attuale proprietario, per costituzione di area urbana, citando come estremi del tipo mappale quelli del frazionamento che ha originato la particella al C.T., allegando al Docfa la copia della Sentenza e la copia della Nota di Trascrizione;

- presentare un'istanza per il passaggio da Ente Urbano a Reliquato di Ente Urbano, allegando al modello 26/A-13 anche una o più foto per dimostrare che la particella non ha le caratteristiche di Area Urbana del C.F. ma di area da ritrasferire al C.T.;

- a seconda dell'intestazione che il Catasto attribuirà alla particella reliquato di Ente Urbano, se necessario si procederà prima alla voltura a favore di colui che l'ha acquisito con Sentenza, poi si presenterà un eventuale modello 26 per la variazione colturale, ove necessario.

Preciso che mi sono capitati vari casi più o meno simili ed ho sempre risolto a seconda dei casi.

In almeno un caso (risalente ai primi anni '90) vi è stato pure un sopralluogo, da parte del Catasto, per verificare la veridicità di quanto dichiarato.

Nel suddetto caso avevo un Ente Urbano che comprendeva anche un'area destinata ad uliveto specializzato e ricadente fuori dalla recinzione del lotto urbano effettivo con fabbricato ivi ricadente.

Poiché avevo dovuto necessariamente redigere un tipo mappale per delle variazioni che interessavano il perimetro del fabbricato e la sua ubicazione non coerente con la mappa, avevo deciso anche di stralciare la parte di area ente urbano effettivamente coltivata ad uliveto.

Quindi avevo presentato l'istanza ed il modello 26 (a nome dell'allora proprietario poi deceduto) ma, prima del suo inserimento in atti catastali, nonostante il sopralluogo dei tecnici catastali, ho dovuto lottare per tanti anni per venirne a capo.

Sempre negli anni '90 sono stato costretto quindi a dichiarare in successione detta particella ente urbano, visto che il Catasto non si degnava di eseguire quanto richiesto (purtroppo una volta era frequente che delle istanze giacevano nei cassetti per tanti anni).

Solo quando il cliente ha deciso di cedere la proprietà, nel 2008, sono riuscito a far eseguire il passaggio a reliquato di ente urbano, la variazione di coltura ad uliveto, la voltura (da successione) a favore del nuovo proprietario erede unico di quello vecchio nel frattempo deceduto.

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