"Geoesse" ha scritto:
I beni ereditati sono sempre e comunque "personali" anche se gli eredi sono coniugati in comunione dei beni.
La ditta catastale, pertanto, viene intestata al solo erede e non anche al coniuge in comunione.
Se poi i coniugi vi hanno costruito un fabbricato con soldi comuni è un problema che devono risolvere tra loro perchè catastalmente il fabbricato va intestato come è intestato il terreno.
Non è sempre così...........
Mettiamo il caso che il bene in successione(successione legittima e non testamentaria) si è devoluto per la quota di 1/3 in favore del sig.TIZIO(proprietario del fabbricato) e per i 2/3 ad altri eredi(esempio fratelli), successivamente con presunto atto di compravendita il sig. TIZIO in regime di comunione legale dei beni con la sig.ra SEMPRONIA hanno acquistato la restante quota dei 2/3 dai fratelli del sig. TIZIO......
diventando cosi:
- TIZIO proprietario per 1/3 bene personale
- TIZIO proprietario per 2/3 in regime di comunione dei beni con la sig.ra SEMPRONIA.
In definitiva prima di procedere e dire con certezza che il bene è personale inquanto proveniente da successione bisogna valutare:
1) E' una successione legittima e/o testamentaria?
2) Vi sono stati successivi atti di compravendita sulle restanti quote? se SI, l'aquirente è in regime di comunione legale dei beni o no?
3) Se fossero in regime di comunione e il bene oggetto di compravendita fosse "acquistato" solo da uno dei coniugi, ai sensi del disposto dell'art.179 del codice civile l'altro coniuge(moglie) è intervenuto dichiarando che il coniuge(marito) ha acquistato le restanti quote con il provento dell'alienazione di suoi beni personali?
Premesso cio' e analizzato il tutto si puo' procedere alla redazione dell'accatastamento in modo corretto.
Non si ci puo' mai basare solo su quello che c'è scritto in visura e/o su quello che si ricorda il proprietario....sempre meglio approfondire anche a mezzo d'ispezioni ipotecarie