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Cantina nella roccia |

samsung
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Buongiorno, ho una cantina scavata nella roccia, tra l'altro con pareti molto irregolari con quelle che si possono definire scarpe sia inclinate in modo classico che a strapiombo interno, cioè hanno scavato finchè non si sono rotti i @@@@ e non si sono preoccupati di dargli una parvenza di regolarita geometrica. Il dubbio riguarda lo spessore "dei muri" ai fini del calcolo della superficie catastale trattandosi di vano scavato nella roccia e quindi privo di muratura. Contare 50 cm tra l'altro partendo da dove ( ipotetico piano di utilizzo - sezione ad 1.5 ml dal suolo - limite di quello che può essere considerato il soffitto ) mi sembra eccessivo proprio perchè non è stato realizzato nulla. E' l'unica cantina scavata nella roccia in un costone che è definito condominiale. Penso che in teoria la superficie catastale si possa fermare sul limite più ampio della parete rocciosa, però vorrei un vostro parere. Cordiali saluti.
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rubino
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La norma parla di spessore della muratura di pertinenza dando i limiti di 50 e 25 cm ma se la muratura non c'è, non la consideri. Sono planimetrie catastali, se la regola del disegno tecnico vuole che le piante siano la rappresentazione delle murature intersecate da un piano orizzontale al livello del davanzale delle finestre, in questo caso dato lo scopo fiscale lo sposterei ad 1,50 m. perché sappiamo che le superfici al di sotto non vanno considerate, tutt'al più rappresenterei il pavimento poligonando come le soffitte. Però ricordo che qualche anno fa ci fu una disposizione sulle grotte ecc., dagli un'occhiata nel forum c'è sicuramente.
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geoalfa
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SE PUO' ESSERE UTILE ALLEGO LO STRALCIO dalle ISTUZIONI del 1970 NORME PER IL DISEGNO DELLE MAPPE CATASTALI E PER L'USO DEI RELATIVI SEGNI CONVENZIONALI. STRALCIO DALLA NUOVA ISTRUZIONE DI SERVIZO “FORMAZIONE DELLE MAPPE CATASTALI ED IMPIEGO DEI RELATIVI SEGNI CONVENZIONALI CAPO II Rappresentazione in mappa delle particelle e delle altre particolarità topografiche. Simboli e segni convenzionali. § 7 Simboli e segni convenzionali. I simboli grafici, i segni convenzionali ed i colori da usare sulla mappa catastale sono: • la linea continua • la linea tratteggiata • la linea punteggiata (v. § 8) • i termini di proprietà, di vincoli e territoriali (v. § 9) • i segni di graffa e di unione • il segno distintivo delle costruzioni galleggianti • la freccia (v. § 10) • il colore azzurro chiaro per le superfici occupate da acqua (v. § 11) • il colore terra di siena bruciata per le strade pubbliche vicinali (v. § 12) • il colore carminio chiaro per i fabbricati • il colore neutro per i ruderi ed i diruti (v. § 15) • il colore giallo chiaro per le porzioni di mappa sviluppate (v. § 4, nota 2). Nelle mappe costruite sopra supporti speciali diversi dalla normale carta forte e nelle matrici trasparenti usate per la riproduzione, i primi quattro dei sopraddetti colori vengono sostituiti dai seguenti simboli (v. Tav. XIII): • campitura punteggiata delle superfici occupate da acqua • rinforzo a maggiore marcatura dei cigli delle sedi stradali pubbliche e vicinali • campitura delle linee parallele distanti da mm. 0,5 a mm.0,7 delle superfici occupate da fabbricati (a linee intere per superfici di limitata estensione, alternatamene interrotte per superfici più ampie) condotte a 45' rispetto al fronte più lungo della particella e discendenti da destra a sinistra o da sinistra a destra • tratteggio parziale - a linee parallele distanti mm. 0,5 ed orientate come sopra - contro i limiti delle superfici corrispondenti a ruderi o diruti. Gli altri segni convenzionali e simboli da usare sono: • i segni distintivi dei limiti di foglio e di sezione • i segni distintivi dei confini di Comune, Provincia, Regione e Stato (v. § 25) • il simbolo trigonometrico (v. § 10) • la croce indicativa delle costruzioni destinate ai culti cristiani e dei cimiteri (v. § 26). Nelle mappe integrate da elementi altimetrici vengono inoltre usate, per la relativa rappresentazione, linee verdi e punti della stessa tinta, ovvero - se costruite sopra supporti speciali - linee continue raccordate in nero e punti della stessa tinta ( ' ). (1) Le curve di livello in zone boscose rilevate con procedimenti aerofotogrammetrici vengono rappresentate con linea interrotta. § 8 Rappresentazione delle particelle e delle particolarità topografiche. Linea continua, Linea tratteggiata, linea punteggiata. I contorni delle particelle, i limiti delle strade, dei corsi d'acqua e delle altre aree di cui al § 6 rappresentate in mappa (anche se coincidono con i confini territoriali, e con i limiti di foglio, sviluppo, allegato e sezione) si disegnano con linea continua ed uniforme tracciata in inchiostro di china dello spessore di mm. 0.12 per le mappe disegnate alla scala di 1:4.000 e di mm. 0.16 per quelle disegnate alle scale di 1:2.000, 1:1000 e 1:500. Si disegnano invece con la linea tratteggiata - tracciata in inchiostro di china dello spessore uniforme di mm. 0.16 - le strade ed i corsi d'acqua diversi da quelli di cui al capoverso precedente (strade private, cioè, e fossi, per i margini e sponde di essi che non sono limiti di particella). Si usa la linea tratteggiata anche per indicare l'esistenza di particolari topografici visibili che non debbano però essere rappresentati a linea continua ai sensi del primo capoverso, come ad esempio la separazione di fasce stradali contigue ma a differente livello, i limiti del piano viabile nell'interno della sede stradale, l'asse del binario di corsa delle strade ferrate, secondo quanto viene stabilito successivamente a proposito della rappresentazione di tali particolari topografici. La stessa linea viene usata nella rappresentazione dell'incontro e sovrapposizione di aree stradali e di corsi d'acqua per indicare la continuità dell'area sottostante; nonché nella rappresentazione di manufatti e fabbricati che sovrastano aree stradali o particellari diverse, per segnalare appunto l'esistenza del manufatto o fabbricato. Si disegnano infine con linea punteggiata i limiti rilevabili di fabbricati o di sedi stradali e ferroviarie, o di fiumi e canali, sottostanti ad aree che, in relazione alla natura e destinazione della loro superficie, vengono diversamente rappresentate in mappa. § 9 Termini di proprietà e di zone soggette a vincoli speciali. Termini territoriali. I termini di proprietà si presentano con il segno convenzionale , avente testa lunga mm. 1 e stelo alto mm. 1 tracciato, con linea dello stesso spessore di mm. 0.12, sulla bisettrice dell'angolo maggiore fra quelli formati dall'incontro dei confini. Identico segno (posto sulla bisettrice di uno degli angoli formati dall'incrocio dei limiti di particella) si adopera per rappresentare i termini che delimitano le zone soggette a servitù militare, a vincolo forestale, a consorzi di difesa, o di scolo e bonifica, facendolo seguire rispettivamente dalle lettere S.M., V.E, C.D., C.S., C.B., badando però che tanto il termine quanto la scritta siano tracciati nell'interno della zona soggetta a servitù o vincolo. I termini di confine territoriale si rappresentano con il segno convenzionale avente le diagonali del rombo di mm. 2.5 e 2 e stelo alto mm. 0.5 tracciato sulla bisettrice dell'angolo maggiore fra quelli formati dall'incontro dei confini. I segnali di confine territoriale o di proprietà costituiti da croce od altra specie di incisione su roccia, si rappresentano egualmente con il corrispondente segno convenzionale di termine combinato con una crocettaavente i bracci di mm. 1 tracciati fino a mm. 0.5 dal piede del segno convenzionale di termine.
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samsung
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"rubino" ha scritto: La norma parla di spessore della muratura di pertinenza dando i limiti di 50 e 25 cm ma se la muratura non c'è, non la consideri. Sono planimetrie catastali, se la regola del disegno tecnico vuole che le piante siano la rappresentazione delle murature intersecate da un piano orizzontale al livello del davanzale delle finestre, in questo caso dato lo scopo fiscale lo sposterei ad 1,50 m. perché sappiamo che le superfici al di sotto non vanno considerate, tutt'al più rappresenterei il pavimento poligonando come le soffitte. Però ricordo che qualche anno fa ci fu una disposizione sulle grotte ecc., dagli un'occhiata nel forum c'è sicuramente. Ho cercato le disposizioni sulle grotte, ma ho trovato solo indicazioni per TM (anche Geoalfa segnala norme del Catasto Terreni) anche se non definivano l'ingombro da rappresentare con linea puntinata. Ho provato a cercare bene. Cercando di fare una cosa sensata rappresenterei il pavimento rifinito in battuto di cls considerandola sup. utile e poi la roccia che da lì parte fino ad incontrare il soffitto la considererei tutta come se fosse muratura quindi comprendendola nel poligono. Come giustamente fai notare, non essendoci muratura non devo comunque eccedere il limite dello scavo aggiungendo 0.50 di roccia pura. Fuori tema, ma di poco: mi sembra che una volta hai postato un esempio di relazione tecnica per dichiarare l'inesistenza di autonomia funzionale e reddituale; ciò che mi ha colpito è il fatto che dopo aver dovuto comunque presentare lo scorporo non hai proposto il classamento. Potresti precisare la scelta. Non avevo mai considerato la possibilità di non proporlo. Se non sei tu l'autore della relazione scusami per la confusione. Cordiali saluti
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rubino
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"samsung" ha scritto: "rubino" ha scritto: La norma parla di spessore della muratura di pertinenza dando i limiti di 50 e 25 cm ma se la muratura non c'è, non la consideri. Sono planimetrie catastali, se la regola del disegno tecnico vuole che le piante siano la rappresentazione delle murature intersecate da un piano orizzontale al livello del davanzale delle finestre, in questo caso dato lo scopo fiscale lo sposterei ad 1,50 m. perché sappiamo che le superfici al di sotto non vanno considerate, tutt'al più rappresenterei il pavimento poligonando come le soffitte. Però ricordo che qualche anno fa ci fu una disposizione sulle grotte ecc., dagli un'occhiata nel forum c'è sicuramente. Ho cercato le disposizioni sulle grotte, ma ho trovato solo indicazioni per TM (anche Geoalfa segnala norme del Catasto Terreni) anche se non definivano l'ingombro da rappresentare con linea puntinata. Ho provato a cercare bene. Cercando di fare una cosa sensata rappresenterei il pavimento rifinito in battuto di cls considerandola sup. utile e poi la roccia che da lì parte fino ad incontrare il soffitto la considererei tutta come se fosse muratura quindi comprendendola nel poligono. Come giustamente fai notare, non essendoci muratura non devo comunque eccedere il limite dello scavo aggiungendo 0.50 di roccia pura. Fuori tema, ma di poco: mi sembra che una volta hai postato un esempio di relazione tecnica per dichiarare l'inesistenza di autonomia funzionale e reddituale; ciò che mi ha colpito è il fatto che dopo aver dovuto comunque presentare lo scorporo non hai proposto il classamento. Potresti precisare la scelta. Non avevo mai considerato la possibilità di non proporlo. Se non sei tu l'autore della relazione scusami per la confusione. Cordiali saluti Ricordo la disposizione perchè da noi ci sono alcuni Comuni in cui le grotte per la lavorazione dell'uva e la maturazione del vino sono molto diffuse, se la ritrovo ti avverto. Non ricordo il caso di quella relazione di cui scrivi, proverò a far mente locale.
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geoalfa
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rubino
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rubino
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Grotte tipo queste, a Barile. Si vedono solo gli ingressi perchè sono scavate nel tufo del Monte Vulture, vulcano spento dalla preistoria; dentro le grotti si lavora l'uva e matura l'Aglianico. Ci sono anche a Roccanova dove producono un vino meraviglioso che si chiama, appunto, "Grottino di Roccanova": it.wikipedia.org/wiki/Grottino_di_Roccan... In Val d'Agri ci stagiona(va)no il Canestrato di Moliterno IGP (ho chiesto a colleghi di queste zone se mi danno riferimenti della circolare, intanto venite, ci andiamo a prendere una copia della circolare, un buon bicchiere di vino con qualche cosuccia attorno giusto per non "murare a secco"; non fate come Gianni Rossi che è andato (solo) a Matera)
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BiagioOmbrin
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Buongiorno. Vedasi: Direzione Centrale Servizi Catastali .... Settore Servizi catastali - Roma AGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE.0062720.21-03-2018-U Oggetto: Procedure di accatastamento di cavità ipogee (grotte).
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rubino
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"BiagioOmbrin" ha scritto: Buongiorno. Vedasi: Direzione Centrale Servizi Catastali .... Settore Servizi catastali - Roma AGE.AGEDC001.REGISTRO UFFICIALE.0062720.21-03-2018-U Oggetto: Procedure di accatastamento di cavità ipogee (grotte). Grazie chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://www.agrotecnici.it/catasto/accatastamento_attivit%C3%A0_ipogee.pdf
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Latemar
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samsung
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"rubino" ha scritto: Grotte tipo queste, a Barile. Si vedono solo gli ingressi perchè sono scavate nel tufo del Monte Vulture, vulcano spento dalla preistoria; dentro le grotti si lavora l'uva e matura l'Aglianico. (ho chiesto a colleghi di queste zone se mi danno riferimenti della circolare, intanto venite, ci andiamo a prendere una copia della circolare, un buon bicchiere di vino con qualche cosuccia attorno giusto per non "murare a secco"; non fate come Gianni Rossi che è andato (solo) a Matera) Bene, i colleghi di quelle zone saranno di certo i più informati su questo tipo di lavori. Ringrazio tutti quelli che hanno segnalato questo documento: www.agrotecnici.it/catasto/accatastament... era uno di quelli trovati nella mia prima ricerca, tratta molti aspetti ma non quello sul quale mi interrogavo, è comunque utile tenerne di conto. Cordialmente
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rubino
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Prima di questa circolare ce ne fu un'altra, comunque non trattava il tuo problema perché era precedente ai poligoni docfa, però può essere utile ad altri, se la trovo riferisco. Saluti.
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