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Cancellazione di unità immobiliare inesistente |

ingsanto
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02 Maggio 2005
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Un fabbricato, censito sin dall'impianto, nel tempo ha subito la suddivione nei sub.1- 2 - 4 purtroppo, però, resta ancora censito l'intero - F. n°4 - p.lla 39 senza sub - che in realtà non esiste più. Cosa fare affinchè avvenga la cancellazione di una unità immobiliare che non esiste più? Ringrazio anticipatamente, ingsanto
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PIZZOLO
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01 Gennaio 2006
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provincia di Vibo Valentia
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Prova con istanza, se visioni la busta troverai qualcosa relativa alla variazione, mal che vada fai un docfa. Saluti.
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ingsanto
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02 Maggio 2005
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Grazie per la risposta Nella bustaho trovato solo le schede con planimetrie allegate dei sub menzionati, Volendo fare un Docfa la variazione quale motivazione utilizzare?
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Devi presentare un'istanza (in bollo se l'errore è dipeso dalle parti) allegando le planimetrie per dimostrare che vi è un doppio accatastamento. In Catasto ti annulleranno la planimetria doppia con la causale risultante in visura: "SOPPRESSO PER DUPLICATO" o con una simile descrizione. Per meglio comprendere quando serve il bollo, nel mio caso tre tecnici diversi, a distanza di vari anni (1968, 1972 e 1997), avevano presentato diversi accatastamenti che trattavano un identico appartamento o meglio che comprendevano una stessa porzione di fabbricato a piano secondo. Nel 1968 avevano creato un'unica unità abitativa ai piani primo e secondo, nel 1972 avevano creato un'unità afferente abitativa che corrispondeva alla parte a piano secondo costituita nel 1968, nel 1997 avevano diviso in due porzioni, a piano primo e a piano secondo, la porzione costituita nel 1968. Quindi fra l'accatastamento del 1972 e quello del 1997 erano presenti, per l'unità a piano secondo, due identiche planimetrie, separatamente identificate, di un'unica porzione abitativa. La domanda di soppressione era stata presentata in bollo perché avevano sbagliato la parte proprietaria e il tecnico che denunciarono l'unità afferente nel 1972. Tutto risolto in pochi giorni.
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PIZZOLO
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01 Gennaio 2006
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provincia di Vibo Valentia
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Non ti dovrebbe essere difficile dimostrare che i nuovi sub sono derivati dalla soppressione dell'unità originaria, pertanto direi di provare con istanza, in alternativa per abbreviare i tempi il docfa forse è più comodo, motivazione "sub non soppresso a seguito di variazione n. Prot. del ".
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ingsanto
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Grazie per le chiare risposte, Buon Ferragosto a Tutti ingsanto
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EALFIN
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Hai risolto il problema? Se sì, come? E' necessario in questo forum sapere notizie anche a risoluzione del problema avvenuto tale da essere di aiuto ad altri utenti ovvero colleghi.
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ingsanto
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02 Maggio 2005
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Il problema l'ho risolto, su indicazioni dell'ufficio prov/le su cui opero, presentando una variazione avente come motivazione: FUSIONE PER DUPLICAZIONE
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EALFIN
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03 Dicembre 2006
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Pur prendendo atto della modalità consigliata dall'Ufficio non condivido la procedura tramite Docfa, soprattutto con una causale non prevista dalla norma, in quanto la causale suggerita contrasta con quanto le disposizioni in materia dettano. Ovvero in caso di denunce di variazioni mi risulta che non possono essere utilizzate causali che fanno riferimento a rettifiche di accatastamenti redatti in maniera non conforme alla norma, a situazioni catastali risultanti non conformi alla norma o comunque a rettifiche di accatastamenti anche dovuti ad errori d'Ufficio. In sostanza anche volendo utilizzare la procedura Docfa a mio avviso andava indicata la sola causale FUSIONE e nella relazione andava specificata la motivazione della fusione (cioè la necessità di sopprimere un duplicato di accatastamento). A luglio per un caso di tre unità, stesso lotto e stesso accatastamento iniziale, che sballavano di brutto in quanto a perimetro, aree lorde, consistenza (in una unità più che raddoppiata), distribuzione interna, numero, dimensioni e posizioni delle aperture, altezze interne, spessore dei muri, mancanza di balconi e terrazzi, mancanza della scala esterna e della relativa soffitta al piano superiore, ecc. ho presentato i Docfa con causali codificate appropriate (Ampliamento, Diversa distribuzione spazi interni, Ristrutturazione, ecc.) a seconda delle modifiche planimetriche che interessavono i rispettivi Docfa presentati contestualmente. Ho allegato a ciascun Docfa ampia documentazione fotografica e relazione per dimostrare che il tecnico del precedente accatastamento (Agronomo deceduto da poco) aveva redatto la pratica catastale a "orecchio" e che quindi le modifiche (la data di ultimazione lavori delle variazioni l'ho indicata quasi vicina a quella di costruzione) non erano dovute a lavori eseguiti dopo l'originario accatastamento (il fabbricato e di fine anni '50 in un Comune con popolazione inferiore a 3.000 abitanti sprovvisto di P.R.G. fino al 1975 per cui non ho avuto problemi a indicare una data di variazione ante '67).
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ingsanto
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Innanzitutto mi preme chiarire che la pratica è andata a buon fine senza forzature di qualsiasi genere, ho molto rispetto per le persone e l'ufficio che rappresentano, se la pratica è andata a buon fine vuol dire che in essa c'è il rispetto delle norme. Nella procedura Docfa ho utilizzato la causale: Altre - FUSIONE PER DUPLICAZIONE, sempre di FUSIONE si parla, la duplicazione ha riguardato la soppressione dell'intero originario che risultava ancora censito e che, invece, doveva essere soppresso sin dal 1976 data in cui è stata presentata l'accatastamento della terza ed ultima U.I. costituente l'intero fabbricato.
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John_Pippero
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO
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20 Novembre 2014 alle ore 18:17
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L'ufficio ha sbagliato clamorosamente. Gli errori si correggono con le istanze non con il docfa come se l'unità fosse stata oggetto di opere in variazione. Solo il dichiarare la data di fine dei lavori nel docfa per una planimetria duplicata è paradossale. Buon lavoro.
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EALFIN
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Se la soppressione nel 1976 deriva da errore di parte (tecnico e ditta) la medesima andava richiesta con istanza in bollo. Se la soppressione deriva da mancato adempimento del Catasto la richiesta andava eseguita con istanza in carta semplice. Ti faccio un esempio per far presente cosa potrebbe comportare la procedura invece eseguita. E se il Comune procedesse ad un accertamento Imu e Tasi per tutte e due le unità duplicate come si farebbe a dimostrare che la vecchia unità non ha alcuna obbligazione fiscale già dal 1976? Se nella variazione hai messo come riferimento dell'ultimazione lavori una data rientrante nei 30 giorni antecedenti quella di presentazione, il Comune può benissimo richiedere una doppia imposizione per i 5 anni antecedenti senza poter far nulla in proposito. Se hai messo la data dell'ultima variazione riferita all'unità immobiliare più fresca di presentazione ed oggetto di fusione comunque hai denunciato una causale di variazione non veritiera. Tieni presente che ogni variazione deve generalmente riferirsi a modifiche edilizie, con o senza opere, nel tuo caso nessuna modifica edilizia ha interessato l'unità derivata dalla fusione tale da giustificarne una sua costituzione. Le persone dell'ufficio approvano pratiche che tu firmi sotto la tua responsabilità. E io non avrei mai firmato una simile variazione. Mi dovevano prima rispondere perché non mi hanno accettato un'istanza di rettifica. E mi dovevano mettere per iscritto come dovevo procedere. Mica io firmo un progetto dove ci sono riferimenti che mi riferisce il tecnico comunale senza un minimo riscontro normativo? Il Catasto è la medesima cosa di un Ufficio Tecnico Comunale.
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ingsanto
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Anzitutto Ti ringrazio per l'interessamento, mi preme sottolineare che nemmeno io firmo atti tecnici in mancanza di riscontri normativi, sotto questo aspetto godo di una certa fama(in negativo!! sotto l'aspetto lavorativo) nell'ambito in cui opero. In riferimento all'aspetto fiscale faccio presente che il proprietario ha provveduto fino all'ultima dichiarazione, pagando IMU,TASI,ecc per un qualcosa che in realtà non esiste sin dal 1976 e la veridicità di ciò che ho sottoscritto è facilmente dimostrabile dato che risulta difficile nascondere UI. Buone cose
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EALFIN
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Se utilizzavi una rettifica invece che un Docfa il Cliente poteva richiedere il rimborso dal 2012 in poi per l'Imu e Tasi, forse anche per il 2011 per l'Ici.
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ingsanto
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In ogni caso ho invitato il committente a recarsi presso l'ufficio Tributi del Comune per chiedere se ci sono i presupposti per chiedere il rimborso, sono in atetsa di notizie. Ti ringrazio per la collaborazione
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