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Argomento: Cambio di destinazione d'uso da A/2 ad F/3.

Autore Risposta

Latemar

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29 Agosto 2022 alle ore 22:25

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 0 -  0 - Inviato: 06 Aprile 2023 alle ore 15:44

Non si può ritenere corretta una procedura che non rispetta le direttive dell'Agenzia, neppure quando l'ufficio la inserisce in atti. Perchè poi quando si vanno a fare i contratti di compravendita non sappiamo quali siano le conseguenze ed il danno che si procura a carico del cliente.

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Pippocad

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 0 -  0 - Inviato: 06 Aprile 2023 alle ore 16:22

"Latemar" ha scritto:
Non si può ritenere corretta una procedura che non rispetta le direttive dell'Agenzia, neppure quando l'ufficio la inserisce in atti. Perchè poi quando si vanno a fare i contratti di compravendita non sappiamo quali siano le conseguenze ed il danno che si procura a carico del cliente.



Grazie ma dopo anni di esperienza ne sono più che consapevole. Quindi? Dovendo rogitare un alloggio in ristrutturazione (quindi un vano al grezzo) e dovendo fornire la "regolarità catastale" come dovrei procedere?

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st-topos

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 0 -  0 - Inviato: 06 Aprile 2023 alle ore 17:02

Mettiamo dei paletti altrimenti si travisa la verità.

Per pippocad non ho mai detto che durante una ristrutturazione di un appartamento nel periodo delle lavorazioni l'uiu possa essere variata in F/3.

Altrimenti quanto riportato da Latemar a pag 30 del vademecum sarebbe falso.

Il caso iniziale (ma a proposito gliovan che c...o di fine ha fatto) è totalmente differente si parlava di quattro appartamenti, di un permesso a costruire e non di semplice cila, ecc.

Per concludere, nel caso in cui un immobile con grande superficie debba subire lavori importanti, consolidamento della struttura, rifacimento dei prospetti ecc e venga interessato da rogiti (di qualsiasi tipo) può essere variato in F3 per un periodo molto limitato.

Spero di essere stato definitivamente chiaro.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 06 Aprile 2023 alle ore 17:14

"Pippocad" ha scritto:

Grazie ma dopo anni di esperienza ne sono più che consapevole. Quindi? Dovendo rogitare un alloggio in ristrutturazione (quindi un vano al grezzo) e dovendo fornire la "regolarità catastale" come dovrei procedere?



La dichiarazione di regolarità catastale per gli immobili in categoria F non è richiesta perche unità prive di rendita e senza planimetria associata che possa essere dichiarata conforme.

Ritengo, Pippocad, data la tua consapevolezza, che tu hai avuto le tue buone ragioni per dichiarare l'immobile in F3 e che l'ufficio ti abbia immesso in banca dati il docfa perchè conforme alle direttive catastali.

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Pippocad

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2023 alle ore 14:42

"Latemar" ha scritto:
"Pippocad" ha scritto:

Grazie ma dopo anni di esperienza ne sono più che consapevole. Quindi? Dovendo rogitare un alloggio in ristrutturazione (quindi un vano al grezzo) e dovendo fornire la "regolarità catastale" come dovrei procedere?



La dichiarazione di regolarità catastale per gli immobili in categoria F non è richiesta perche unità prive di rendita e senza planimetria associata che possa essere dichiarata conforme.

Ritengo, Pippocad, data la tua consapevolezza, che tu hai avuto le tue buone ragioni per dichiarare l'immobile in F3 e che l'ufficio ti abbia immesso in banca dati il docfa perchè conforme alle direttive catastali.



Infatti ho trovato la circolare del catasto che lo permette che recita:

In generale, per le Unità Immobiliari già censite in Catasto e interessate da lavori di ristrutturazione o miglioramento qualitativo (licenza o D.I.A.), la normativa prevede il mantenimento del classamento catastale in essere. Solo in caso di un suo parziale utilizzo l’immobile andrà dichiarato, nelle categorie appropriate, per le parti completate mentre quelle non ancora ultimate andranno dichiarate in “corso di costruzione” o “in corso di definizione”, in analogia a quanto sopra riportato.

Penso ci sia la omologa per l'ADE....

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2023 alle ore 14:54

"Pippocad" ha scritto:


Infatti ho trovato la circolare del catasto che lo permette che recita:

In generale, per le Unità Immobiliari già censite in Catasto e interessate da lavori di ristrutturazione o miglioramento qualitativo (licenza o D.I.A.), la normativa prevede il mantenimento del classamento catastale in essere. Solo in caso di un suo parziale utilizzo l’immobile andrà dichiarato, nelle categorie appropriate, per le parti completate mentre quelle non ancora ultimate andranno dichiarate in “corso di costruzione” o “in corso di definizione”, in analogia a quanto sopra riportato.

Penso ci sia la omologa per l'ADE....



Non mi sembra esattamente la stessa situazione qui discussa.

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Pippocad

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 0 -  0 - Inviato: 11 Aprile 2023 alle ore 15:02

"Latemar" ha scritto:
"Pippocad" ha scritto:


Infatti ho trovato la circolare del catasto che lo permette che recita:

In generale, per le Unità Immobiliari già censite in Catasto e interessate da lavori di ristrutturazione o miglioramento qualitativo (licenza o D.I.A.), la normativa prevede il mantenimento del classamento catastale in essere. Solo in caso di un suo parziale utilizzo l’immobile andrà dichiarato, nelle categorie appropriate, per le parti completate mentre quelle non ancora ultimate andranno dichiarate in “corso di costruzione” o “in corso di definizione”, in analogia a quanto sopra riportato.

Penso ci sia la omologa per l'ADE....



Non mi sembra esattamente la stessa situazione qui discussa.



Era in merito alla norma citata nel post 06 Aprile 2023 alle ore 15:18 e discussione successiva.

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Rino1980i

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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2023 alle ore 18:40

"st-topos" ha scritto:
Perche sei così perentorio.

Ti dico che si può fare, e ti aggiungo che l'ho anche fatto. Presentato il docfa registrato, dopo 15 gg mi è arrivato il sopralluogo nel cantiere a verificare quello che avevo affermato nella relazione. Dopo due giorni anche in visura era riportata l'annotazione del sopralluogo.

La tua affermazione la puoi supportare con qualche norma., circolare ....NO...... e allora SI PUO' FARE.

Il problema fiscale è minimale conviene pagare l'IMU che sperperare denaro fra diritti e prestazioni.





Buonasera, avrei un quesito da porVi, ma non so come creare una nuova discussione, e quindi lo faccio qui. Ho depositato un progetto per ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso, già approvato, non mi resta che ritirare il permesso di costruire! La domanda è: attualmente la categoria C/1 , a seguito di ristrutturazione dovrà diventare A (residenziale), ma questo, oggi non mi permette di accedere ad un mutuo ristrutturazione. La soluzione ventilata dalla banca è presentarmi in categoria F03. Secondo voi, ho le condizioni per farlo? L'immobile è già regolarmente esistente, e tutti i lavori di ristrutturazione riguarderanno solo ed esclusivamente l'interno. Grazie anticipatamente

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2023 alle ore 19:46

"Rino1980i" ha scritto:
....Ho depositato un progetto per ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso, già approvato, non mi resta che ritirare il permesso di costruire!

La domanda è: attualmente la categoria C/1 ,

a seguito di ristrutturazione dovrà diventare A (residenziale),

ma questo, oggi non mi permette di accedere ad un mutuo ristrutturazione.

La soluzione ventilata dalla banca è presentarmi in categoria F03. ...



Dalle GUIDE:

Gruppo F
• F/1: aree urbane;
• F/2: unità collabenti;
• F/3: unità in corso di costruzione;
• F/4: unità in corso di definizione;
• F/5: lastrici solari;
• F/6: fabbricato in attesa di dichiarazione;
• F/7: infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione.

Quindi la soluzione prospettata dalla banca non mi sembra del tutto fuori luogo !

Cordialità

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Francesco2015

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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2023 alle ore 19:46

"Rino1980i" ha scritto:

Buonasera, avrei un quesito da porVi, ma non so come creare una nuova discussione, e quindi lo faccio qui. Ho depositato un progetto per ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso, già approvato, non mi resta che ritirare il permesso di costruire! La domanda è: attualmente la categoria C/1 , a seguito di ristrutturazione dovrà diventare A (residenziale), ma questo, oggi non mi permette di accedere ad un mutuo ristrutturazione. La soluzione ventilata dalla banca è presentarmi in categoria F03. Secondo voi, ho le condizioni per farlo? L'immobile è già regolarmente esistente, e tutti i lavori di ristrutturazione riguarderanno solo ed esclusivamente l'interno. Grazie anticipatamente



Spiegati meglio.

Vorresti passare da C/1 a F/3 prima dell'inizio dei lavori?

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Rino1980i

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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2023 alle ore 20:32

"Francesco2015" ha scritto:
"Rino1980i" ha scritto:

Buonasera, avrei un quesito da porVi, ma non so come creare una nuova discussione, e quindi lo faccio qui. Ho depositato un progetto per ristrutturazione con cambio di destinazione d'uso, già approvato, non mi resta che ritirare il permesso di costruire! La domanda è: attualmente la categoria C/1 , a seguito di ristrutturazione dovrà diventare A (residenziale), ma questo, oggi non mi permette di accedere ad un mutuo ristrutturazione. La soluzione ventilata dalla banca è presentarmi in categoria F03. Secondo voi, ho le condizioni per farlo? L'immobile è già regolarmente esistente, e tutti i lavori di ristrutturazione riguarderanno solo ed esclusivamente l'interno. Grazie anticipatamente



Spiegati meglio.

Vorresti passare da C/1 a F/3 prima dell'inizio dei lavori?



Praticamente si, prima dell'inizio dei lavori, e di conseguenza prima della richiesta del mutuo. Unica soluzione per poter ottenere un mutuo ristrutturazione. Ribadisco, l'immobile attualmente è un C/1. Il permesso di costruire non è stato ancora ritirato, ma il comune lo ha regolarmente concesso. Quindi ristrutturazione, cambio destinazione d'uso C/1--> A (residenziale)

Il passaggio a F03, dovrebbe essere una sorta di accatastamento transitorio. Da varie verifiche però l'F03 è concessa per : unità in corso di costruzione. Con tutta una serie di requisiti e condizioni, che ad oggi non mi sembra di possedere, per questo chiedo lumi. Grazie

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Rino1980i

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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2023 alle ore 20:33

concordo con lei, ma non mi convince il dettaglio di ciò che prevede la condizione vincolante della F/03. Ad esempio, da me il locale non è a grezzo, è dotato di impianti e finestre ecc.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 02 Maggio 2023 alle ore 23:05

Assolutamente da non farsi. In questo momento l'unità immobiliare è censita negozio ed è in effetti un negozio, quindi censirla come unità in costruzione è un falso che può avere conseguenze molto gravi in capo alla proprietà dovute al fatto che per avere un finanziamento si crea una situazione non veritiera che coinvolge anche l'istituto finanziario che eroga i soldi per la ristrutturazione.

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 03 Maggio 2023 alle ore 17:27

UNITÀ IN CORSO DI COSTRUZIONE (F/3)

La categoria F/3 può essere attribuita soltanto alle unità oggetto di dichiarazione di nuova costruzione che, al momento dell’accatastamento, non sono ultimate e quindi non sono suscettibili di produrre un reddito proprio.

Per dette dichiarazioni, il professionista redattore dell’atto di aggiornamento catastale deve allegare una relazione tecnica che illustri lo stato di avanzamento dei lavori al momento della dichiarazione. (Cfr. Circolare n. 2/T del 20 gennaio 1984)

La dichiarazione relativa ad un immobile in categoria F/3 rappresenta di norma una situazione temporanea assegnata all’unità prima che sia ultimata, per finalità civilistiche e nell’attesa della definitiva destinazione conferita al bene.

È assegnata normalmente alle nuove costruzioni, ma può essere attribuita anche alle unità derivanti da divisioni di unità ultimate solo in parte (ossia da divisioni di unità già censite in categoria F/3) ovvero alle unità edificate, e comunque non ancora ultimate, su aree urbane (F/1).

Per le unità immobiliari già dichiarate in catasto come ultimate, e pertanto censite nelle pertinenti categorie catastali produttive di reddito, non è ammissibile l’attribuzione della categoria F/3 a seguito di dichiarazione di variazione per interventi edilizi sul bene.

Parimenti non è ammissibile l’attribuzione della categoria F/3 nell’ambito di dichiarazioni di variazione di beni immobili già censiti in catasto nelle categorie F/2, F/4 e F/7.

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Latemar

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 0 -  0 - Inviato: 03 Maggio 2023 alle ore 17:41

"geoalfa" ha scritto:
UNITÀ IN CORSO DI COSTRUZIONE (F/3)

La categoria F/3 può essere attribuita soltanto alle unità oggetto di dichiarazione di nuova costruzione che, al momento dell’accatastamento, non sono ultimate e quindi non sono suscettibili di produrre un reddito proprio.

Per le unità immobiliari già dichiarate in catasto come ultimate, e pertanto censite nelle pertinenti categorie catastali produttive di reddito, non è ammissibile l’attribuzione della categoria F/3 a seguito di dichiarazione di variazione per interventi edilizi sul bene.




Persino Geoalfa, notoriamente contrario a tutto quello che scrivo io, s'è convinto dell'inopportunità di costituire l'F3, in questo caso.

Rino1980i, sei a cavallo.

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