Ho eseguito un accatastamento di un hotel sito nel Lazio in provincia di Frosinone proponendo i seguenti dati censuari: categoria D/2 rendita catastale =€ .45.264,00
L'ADT di Frosinone con successivo avviso di accertamento ha modificato la rendita catastale da me proposta nei seguenti termini: categoria D/2 rendita € 58.800,00.
Da un attento esame dell'avviso di accertamento notificato al proprietario ho notato che l'ufficio di Frosinone ha determinato il valore di mercato dell'hotel con un metodo di stima diverso da quello che usiamo noi professionisti attraverso la procedura DOCFA per le categorie D/2.
Nella stima il tecnico dell'ADT di Frosinone ha stabilito un valore di un posto letto in € 15.500,00, l'ha maggiorato del 10% per parcheggio, del 20% per diversa classe turistica, per poi moltiplicarlo per il numero dei posti letto presenti nell'hotel ottenendo così il valore dell'immobile.
Questo metodo di stima da quello che ho potuto capire viene applicato esclusivamente dall'Agenzia del Terriotrio di Frosinone.
La domanda che vorrei fare a voi tutti è questa: Può l'ADT applicare questo metodo (a posti letto) per calcolare il valore di mercato di un immobile, così diverso dalla metodologia che il programma Docfa utilizza?
Qualcuno è in grado di darmi qualche dritta per impostare un ricorso contro la rendita catastale attribuitas dall'Agenzia del Territorio di Frosinone?
Ciao a tutti