Buonasera, vi scrivo per risolvere un dubbio, ovvero un mio cliente ha comprato una casa disposta su tre piani, e nell'atto hanno dichiarato che le planimetrie presenti al catasto fabbricati risultano corrispondenti allo stato di fatto.

ora, ho rilevato l'abitazione perchè devo accatastarla, visto che ricadeva su due mappali differenti, e ora li riunisco prima con il tm, per il C.T., poi con la variazione catastale al N.C.E.U.

solo che le altezze che ho rilevato, per il solo piano terra non corrispondono, risulta accatastato a 2.44mt, invece realmente sono alti 2.65mt.

ho verificato lo stato concessionato e aimè lo stato concessionato (ultimo) risulta essere identico alle planimetrie del catasto.

Come posso risolvere la situazione?

Chiedi al tuo comune le tolleranze dimensionali facci sapere.
Saluti intolleranti.

Grazie per avermi risposto, ma cosa intendi per "tolleranze dimensionali"?

Devo andare a sentire in Comune su come procedere? non è che così metto nei casini il nuovo committente?

Devi verificare se le altezze interne hanno portato ad un aumento di volume non legittimato sull'intero fabbricato. Misurare l'altezza esterna dal marciapiede a sottogronda e confrontarla con quella considerata nel progetto autorizzativo della edificazione originaria. Se le misure combaciano, allora è una modifica interna che può consistere: nella costruzione del solaio ad una quota differentrispetto a quella autorizzata, oppure alla mancata realizzazione di una controsoffittatura sotto il solaio.

Saluti sottogrondanti. :wink:

Salve!
non vorrei gettare benzina sul fuoco ma ricordarsi di non trascurare l'aspetto strutturale, soprattutto se si tratta di struttura in c.a. rimane secondo me un aspetto fondamentale, al comune le probabilità di giustificazione sono molto alte anche se non facili ma se il progetto, come dovuto, è stato depositato o autorizzato (a secondo del periodo di edificazione) al servizio tecnico regionale (ex genio civile), la differenza descritta è considerevole, dal punto di vista catastale potrebbe essere giustificata dal fatto che sia stata eliminata una controsoffittatura e quindi l'altezza utile sia aumentata ma dal punto di vista strutturale esiste una difformità considerevole (le tolleranze in genere sono in percentuale alle luci ma sempre nell'ordine di pochissimi centimetri).
Consiglio : se si è in tempo ed il fabbricato non è stato ancora collaudato cercare di sistemare la situazione prima, sia dal punto di vista urbanistico che strutturale, rimandare porterebbe solo altri problemi più avanti.
Sperando di non averti creato ulteriori dubbi... informarsi ed informare prima di agire conviene sempre.
Saluti

le altezze esterne le avevo già rilevate e risultano diverse a quanto riportato sul progetto autorizzato (misurate con il righello, visto che l'altezza esterna non viene menzionata in nessuna sezione e prospetto.)

quindi ho un'aumento di cubatura.

devo per forza, ovviamente sentendo il proprietario, verificare se vi è la possibilità di sanare l'aumento di volume prima del docfa? come faccio con lo strutturale? (è costruita in muratura, con muri da 63 cm)

faccio fatica a discutere con tecnico comunale quando il solaio di interpiano risulta spesso 30 cm (sicuramente non era stato previsto il controsoffitto!!)

e come ultima cosa ricade anche all'interno del vincolo cimiteriale, in cui vi è il divieto di aumento della volumetria, solo che se hanno dichiarato il falso nella vecchia concesione in sanatora del 1996, come fare?

mentre nel prg comunale ricade nella zona in cui vi è concesso l'aumento dell'altezza fino a un massimo di 1 mt per adeguamenti igenico-sanitari. e non si parla di volume limite.