Buon giorno,

non sò se la sezione forum sia quella giusta e scusate l'ignoranza ma vorrei porvi un quesito non avendo trovato da nessuna parte una risposta valida

un terreno acquistato e accatastato nel 1985 risulta essere intestato a 3 fratelli (escluse le mogli) presentando quale documentazione posso aggiungerle essendo anch'esse proprietarie?

inoltre la domanda può essere presentata direttamente dal privato?

ringrazio per disponibilità

Salve

Dovresti chiarire che significato ha per te quello scritto sopra.



Saluti cordiali

scusami, forse mi sono espressa male, nel dire ciò intendevo che l'errore nel riportare tutti i proprietari (anche in catasto) risale al 1985, anno in cui è avvenuto l'acquisto del terreno

Salute!

Ma se siamo in un luogo dove la maggior parte siamo tecnici, ci dobbiamo esprimere a tecnici !!

E questo è molto importante, per porre le domande nella giusta maniera e ricevere le risposte nella stessa manera: il più possibile giusta e soprattutto supportata da riferimenti normativi in vigore!

Questo ha fatto sì che il sito divenirre un mezzo di riferimento a livello nazionale ed io a ciò tengo!

Forse volevi dire che i tre fratelli (sposati) dopo il 1975 si sono intestati il terreno evitando la partecipazione delle mogli all'acquito ?

Ma questo si può fare anche oggi, sempre con il consenso delle/i coniugi! . consultare il diritto della famiglia -

Quindi, se così è, non c'é alcun errore!

mah...evidentemente non sarò capace ad esprimermi!...avevo anche premesso di essere ignorante in materia, altrimenti non vi avrei posto nessuna domanda

tralasciando l'anno e quant'altro a me interessava sapere esclusivamente come fare per aggiungere le mogli come intestarie del terreno perchè è proprio quello l'errore!

Probabilmente non hai letto la mia risposta completamente, forse perchè sei andata su tutte le furie,...! me ne dispiace, ma è così!

Se, come già detto, la volontà dei coniugi acquirenti era quella di intestasti la proprietà da soli escludendo le consorti e queste erano presenti all'atto, non c'è nessun errore!

Se, invece, il notaio ha stipulato in maniera difforme, non c'è altro da fare che consultarlo e quindi non possiamo risponderti noi per lui!

Ma, ritengo molto difficile che lo stesso notaio possa aver commesso un simile errore!

Se invece, l'atto è giusto e la voltura è sbagliata, occorre ripresentare la voltura rettificativa allegando la copia conforme del rogito!

Come vedi, non si può dire che l'intestazione è sbagliata dopo decenni! Occorre verificare l'atto di provenienza!

Prima di andare ad "aggiungere" ovvero integrare la ditta catastale occorre preliminarmente verificare:

a) regime patrimoniale dei "mariti" al momento dell'atto. (presso il comune di nascita o quello dove hanno contratto matrimonio)

b) l'atto di acquisto stesso per verificare se i "mariti" hanno dichiarato che erano in separazione dei beni e/o di essere in uno dei casi previsti dall'art.179 CC, OPPURE se in atto le "mogli" hanno rinunciato all'imputazione della proprietà in capo alla "comunione dei beni" (cfr. artt.177 - 179 del C.C.)

c) in caso siano comparsi i soli "mariti" in atto e hanno dichiarato di essere in comunione dei beni in base alla normativa di trascrizione ipotecaria la DV catastale è corretta in quanto nell'elenco intestatari vanno riportati solo i proprietari che sono comparsi alla firma dell'atto ma con indicazione nella quota di proprietà del regime di comunione.

d)in caso siano comparse anche le mogli occorre verificare la DV in catasto : se il notaio ha riportato solo i "mariti" occorre fare una Voltura rettificativa aggiungendo le "mogli"; se invece la DV è corretta occorre fare un istanza cartacea o tramite "contact center" per far correggere/integrare la ditta catastale.

Quoto Gianni, anche se rimangono altri aspetti da chiarire.

Saluti cordiali

geoalfa concordo , mi hai preceduto di pochissimo ma ritengo che la procedura da seguire per la verifica sia la stessa. Certo è che se l'atto era difforme all'origine non resta che riconvocare le parti (od eventuali eredi) e fare un atto di rettifica.

OK!

vorrei precisare a paolaa che il sito è per aggiornarsi e, tutti lo facciamo, anche i più presenti al di quà del bancone catastale e, non è una vergogna, anzi direi è un dovere professionale!

e lo è anche per me che ormai ho appeso le scarpette al chiodo! - soprattutto ! -

caro geoalfa, mi accodo qui, ma mi collego al tuoi predenti post....."Questo ha fatto sì che il sito divenire un mezzo di riferimento a livello nazionale"... e ...."che il sito è per aggiornarsi"
Non si potrebbe ampliare il sito "aprendolo" ed invitando anche altre professioni come Avvocati e Notai a partecipare (sempre che loro vogliano mescolarsi coi poveri tapini geometri) potrebbe essere utile confrontarsi sul campo .

Geopec, io in merito sono un sognatore, ma non so fino a che punto altri professionisti come tu proponi, avranno tempo e voglia di venire a sbirciare da noi!,

Ma non mi lamento perchè ogni tanto qualche architetto, ingegnere, ecc. vengono e partecipano pure.

E ci conto, specialmente quando avvierò il lungo percorso della ALTRA NORMATIVA che sto faticosamente attivando - a dire in vero, siamo pochi e pochi contribuiscono inviandomi sugerimenti e documenti o link, ..... !!!

Forse è la novità che intimorisce i frequentatori, ma di fatto c'è la scarsità di partecipazione .. !!!!!

Dopo aver verificato l'atto nel quale i fratelli hanno dichiarato il regime matrimoniale (e forse anche i dati anagrafici del coniuge rispettivo) basta eseguire una rettifica in bollo da Euro 16,00 all'Agenzia dell'Entrate - Territorio competente e richiedere l'intestazione anche a nome del coniuge, qualora in regime di comunione legale dei beni con l'acquirente coniuge. Allegare la copia dell'atto ed evidenziare la parte dell'atto dove si parla di regimi matrimoniali e/o dati anagrafici dei coniugi in comunione legale. Esempio: se tutti i fratelli sono in comunione ciascuno indicare nella rettifica una quota pari ad 1/6 e precisare "proprietario in regime di comunione legale dei beni con XXXXX"; stessa cosa anche per i rispettivi coniugi. Nell'esempio di cui sopra saranno 6 gli intestatari catastali, ognuno per una quota di 1/6 in comunione con il rispettivo coniuge.

Se il notaio ha sbagliato la voltura omettendo i nominativi delle "mogli" occorre ripresentare la DV in rettifica.

Se invece la DV conteneva errori nella compilazione (nominativi errati e/o incompleti) allora basta l'Istanza in bollo.