Quando si pongono dei quesiti sarebbe il caso di essere più chiari possibili altrimenti non è facile capire il problema.
Primo:
a) dici che è stata inserita una corte esclusiva; Da chi?
b) parli di (diversa ditta catastale ma di fatto della stessa proprietà); in che senso?
Forse volevi dire che in planimetria è riportata una corte esclusiva ricadente su altra particella (rispetto a quella dell'unità immobiliare) intestata in Catasto Terreni ad altri ma della quale il proprietario ha un titolo idoneo di possesso (atto, successione, ecc.); quindi detta particella in cui vi ricade la corte non è un Ente Urbano.
A me è capitato, diversi anni fa, un caso simile dove una planimetria redatta negli anni '70 o '80 riportava, insieme all'unità, una corte confinante ricadente su altra particella intestata, oltre che al cliente, anche ad un fratello (la qualità a suo tempo presente al C.T. era "area di fabbricato demolito").
Nel mio caso ho dovuto presentare il tipo mappale (su richiesta verbale del tecnico catastale) anche se l'intestazione al C.T. era diversa (a suo tempo pure il fratello mi aveva firmato regolarmente il tipo, oltre che il mio cliente).
Dopo di che ho dovuto presentare un'istanza (in bollo, mi pare, ma non ricordo bene) per costituire un'unità con particelle graffate al posto di un'unità con unica particella e subalterno che non conteneva i dati catastali dell'area scoperta regolarmente riportata in planimetria.
A scanso di equivoci preciso che nel mio caso si trattava di una richiesta di definizione della pratica di accatastamento presentata negli anni '70 e citata nell'atto di divisione, stesso periodo, solo con protocollo e data.
Voglio ricordare, sopratutto ai giovani colleghi che, anni fa e nei periodi ante Docfa (e/o Acquisiz), le pratiche catastali presentate in via cartacea giacevano (negli archivi catastali) senza definizione di rendita e/o in alcuni casi anche senza l'attribuzione dei dati catastali definitivi (foglio, particella e subalterno).
Per poter sbloccare la questione, per stipulare atti (negli anni '90), occorreva richiedere un certificato catastale il quale veniva rilasciato solo dopo aver definito la pratica di accatastamento.
Pertanto comunque detta corte (urbana solo nella planimetria di accatastamento) era stata regolarmente trasferita al mio cliente in sede di atto di divisione con il fratello (anche perché il protocollo e data della scheda di accatastamento citati nell'atto riguardava una planimetria di accatastamento che comprendeva detta area esclusiva ricadente su altra particella).