In precedenti interventi, l'ing. Mario Cinà si è espresso chiaramente sulla possibilità di presentare Tipi Mappali su più lotti congiunti, anche di ditte diverse, pagando l'imposta di bollo ed i tributi speciali una sola volta, citando a supporto la Circolare n. 63/24.11.1970 e la Lettera-Circolare 6/11/96 - Prot. n. C2/1090/95.
Evidentemente ho qualche difficoltà di ricerca perchè non sono riuscito a trovare i suddetti documenti ragione per cui chiedo all'ing. Mario Cinà (o chiunque altro le possieda) la cortesia di inviarmene una copia od indicarmi dove reperirle.
Peraltro, anche la successiva Circolare 2/2006 del 9/3/2006 PROT. n° 19027 riporta"Nel caso, peraltro poco frequente, di Tipo Mappale riguardante più fabbricati appartenenti a ditte diverse, insistenti su di unica particella originaria o comunque su di un appezzamento continuo di terreno interessante più particelle, la prassi catastale consente che venga redatto un unico Tipo Mappale che sconta l’imposta di bollo e i tributi una sola volta per tutte le particelle derivate definitive."
Nonostante questo, mi è stata sospesa una pratica con due Tipi Mappali intestati a ditte diverse e riguardanti due lotti contigui e per di più coi fabbricati adiacenti eretti sul confine.
Alle mie rimostranze, il capo sezione di Brescia Sig. Nicoletta è arrivato a sostenere che la circolare si applica solo nel caso che il fabbricato sia un unico numero di mappa.
Ho ribadito che: 1)-la normativa non consente di fondere due mappali di ditte diverse; 2)-in presenza di un unico numero di mappa non vi sarebbe stato bisogno di ricorrere alla suddetta circolare.
Dopo essermi sentito dire che non sapevo leggere l'italiano, ho richiesto una risposta scritta onde poter presentare ricorso.
A questo punto il suddetto funzionario mi ha comunicato che non mi avrebbe fornito alcuna risposta ma che avrebbe approvato la pratica provvedendo però ad irrogare le sanzioni alla ditta proprietaria, contro le quali sarebbe stato possibile presentare ricorso.
Sarà che sono prevenuto, ma ho interpretato l'esternazione come una aperta minaccia perchè: 1)-il cliente che si vede arrivare una sanzione pensa che sia dovuta ad un errore del tecnico: 2)-il cliente paga, perchè il costo del ricorso è superiore a quello della sanzione, sempre pensando di dover spendere dei soldi in più per un errore del tecnico il quale ha invece agito per farglieli risparmiare.
La considerazione che faccio, dato che non è credibile che il mio sia l'unico caso verificatosi, è che gli altri tecnici non si pongono alcun problema, ""tanto poi paga il cliente"", spianando con questa logica la strada alla fantasia vessatoria del burocrate di turno.
Poichè però non mi va di sentirmi "ricattato" chiedo consigli su come muovermi per far cessare quello che, alla luce delle sopra citate normative, considero un arrogante abuso di potere.
Saluti da rossa@g3informatica.it.