questa mattina dal giornalaio ho incontrato un distinto signore con giacca e cravatta.
e fin qui nulla di eccezionale....
la giacca e cravatta ( con questo caldo !!! ),
quando è uscito il giornalaio mi ha confidato con un atteggiamento molto confidenziale che..... quel signore ...ecc..ecc.. non è altro che un barbiere che tosa i nostri parlamentari.
l'eccezionale è che quel signore percepisce uno stipendio annuo di circa 180.000 euro.
e qui ho fatto un collegamento: mettiamo che il barbiere rade la zucca pelata di Bersani e mentre gliela tosa gli confida anche l'ammontare del suo stipendio, a Bersani .....gli si accende la......zucca, e...... subito studia un parametro indispensabile per compilare il modello per le indagini di settore:
se un semplice barbiere che tosa i parlamentari ed i senatori, un disgraziato di evasore fiscale quale è un geometra, che ha lo studio per conto suo, al centro città, che..... e ...... , dovrà guadagnare almeno....... quattro volte tanto.
ecco qua che la tesi di Bersani e Visco con ..... è giustificata e convincente!

se tanto mi da tanto, ma chi ce lo fa fare a studiare pregeo e docfa?

andiamo a fare i barbieri a montecitorio.... è meglio o no?

cordialità

Vi risulta che gli strumenti topografici non rientrino più negli studi di settore? Voce che mi è giunta...

Chiudo baracca e vado a farmi un bel corso di barbiere.....

fammi sapere dove si tiene il corso che poi magarti quando apri vengo a fare lo schiampista anche per 50.000 € l'anno!

si ma netti in busta paga....

E' vero e, forse, è l'unica buona novità fiscale di questo Governo, anche se riguarda un numero limitato di professionisti (ad esempio, sono esclusi i dentisti!).
La cosa riguarda i beni strumentali a seguito di un accordo tra Governo e Ordini Professionali.
Ora tutto rimbalza sui costi di gestione dello studio e, tutto sommato, la cosa mi sembra più che logica.
Provate ad immaginare quel che succedeva nel passato: chi si dotava di strumentazione per lavorare si vedeva sovraccaricato dal balzello scaturente dagli studi di settore mentre chi non aveva nulla (!!!) era legittimato a dichiarare redditi più bassi.
Sui costi, poi, eravamo sullo stesso piano.
Da quello che ho visto, analizzando i nuvi studi per i geometri, vi è correlazione tra tipologia di attività svolta ed attrezzatura posseduta.
Mi spiego meglio!
Un professionista che presenta vari T.F. e T.M. in un anno senza senza possedere la strumentazione prima o poi dovrà giustificare con che cosa ha fatto i rilievi e, quindi, a ciò addurre con le fatture del compenso corrisposto ad un topografo ovvero con le fatture del nolo della strumentazione.
E QUESTI ULTIMI CADONO NELLA TABELLA COSTI CON RIVERBERO SUGLI STUDI DI SETTORE!
Finalmente possiamo dire che, salvo futuri ripensamenti, viene premiato il reinvestimento degli utili anche nelle professioni e non solo nel settore industriale.
Dalle mie parti c'è gente che presenta quantità megagalattiche di pratiche catastali possedendo una stazione totale in multiproprietà acquistata di seconda mano senza fattura o, peggio ancora, ...... preferisco non parlare.
Le stesse persone che, quando mi incontravano, mi facevano la battutina sugli studi di settore e su quanto fosse giusto che chi possiede una buona strumentazione debba pagare le tasse!
In sintesi, è un buon segnale per la lotta contro il lavoro nero e, forse, un pò di considerazione a favore di chi, col proprio portafogli, dimostra di credere in quello che fa: finalmente un pò di giustizia!
Un piccolo consiglio a chi crede di aggirare l'ostacolo col noleggio della strumentazione: non possiamo farlo, incorreremmo nella sanzione di esercizio abusivo di attività commerciale.
Noi possiamo cedere solo prestazioni per attività intellettuale!
Saluti e cordialità

[quote]

Ribadisco, noi professionisti non possiamo noleggiare, trattandosi di vera e propria attività commerciale.
Come tale puoi rivolgerti al rivenditore di strumenti oppure ad apposite ditte (o società) che svolgono questa attività specifica (all'estero ce ne sono molte, non so in Italia).
Per quanto riguarda il normale prestito gratuito e saltuario, va bene fino a quando non redigo un atto di aggiorneramento catastale o altro lavoro "ufficiale", oppure una volta tanto adducendo - a giustificazione, nella eventualità di controllo - il mancato funzionamento dell'attrezzatura propria.
Ed aggiungo una riflessione certificata: noi professionisti, di fronte al Fisco, non possiamo fare prestazioni gratuite.
O meglio, possiamo pure farla ma le tasse le dobbiamo pagare comunque.
Infatti, nell'ultima circolare sugli studi di settore è previsto, per gli importi indicati in fattura, una verifica successiva dei minimi ammessi determinati dall' A.d.E. su una media provinciale rilevata dalle dichiarazioni dei professionisti della medesima categoria.
Di gratuito, quindi, meglio non parlarne!
Ritengo il contratto di comodato, invece, una ipotesi ammissibile ma alle condizioni di legge cui è sottoposto, ovvero, inizio del comodato, fine dello stesso e registrazione all'Agenzia delle Entrate - come per i contratti di fitto.
Per chiarire, il comodante non può utilizzare il bene concesso per il periodo indicato in contratto non avendone la disponibilità (il comodato è il prestito d'uso d'una cosa con l'obbligo della restituzione della medesima alla scadenza - come per il fitto).
La questione è sempre quella di giustificare le azioni con documenti probanti, evitando astuzie da "motociclista" (a buon intenditore...).
Ripeto, non tutti i mali vengono per nuocere specie se si considera che questa novità, da quanto ho sentito in giro, ha messo in fibrillazione i "black workers", nessuno escluso.
Tanto che, uno di questi, ha avuto la faccia tosta di dirmi: "Ma ti sembra giusto? Ma allora ci vogliono proprio mettere in condizione di non lavorare!"
E vieni a cercare conforto proprio a me? Avrei voluto rispondergli ma, per quieto vivere.....(sempre, a buon intenditore)!
Saluti.

Beh, che dire ..... io la stazione totale l'ho acquistata con un bel noleggio a lungo termine, mi manca un anno e la riscatto quindi l'avrò in carico, non faccio nero perchè lavoro quasi esclusivamente per società e liberi professionisti, ho pochissimi privati.
Io vorrei chiedere a Bersani di redigere uno studio di settore per tutti i dipendenti pubblici e privati che svolgono attività in nero, come per esempio alcuni, ribadisco alcuni, impiegati catastali che redigono per conto di ns. coleghi (ahimè, noi siamo sempre il male di noi stessi) pratiche doc.fa e pregeo e si fanno pagare in nero.
Beh pensatela come volete, ma io dico che siamo una delle categorie maggiormante penalizzate (e non voglio ricordare cosa può succedere quando il cliente decide di non pagarti) e soprattutto meno tutelate.
Altro che Bersani ed i suoi studi di settore, dovrebbero farselo loro lo studio di settore per tutti i soldi che ci fregano....
Ciao a tutti e scusate lo sfogo

:evil: avete sentito l'ultimissimo scandalo chiamato "SVENDOPOLI", immaginate una bella casa al centro di Roma pagata meno di quanto costa da me al mq in una piccola cittadina di provincia!
Ehhh, poveri noi, chissa dove andremo a parare...............