Vorrei spendere due parole di risposta all'articolo letto sul giornale di Brescia dal titolo " Catasto, aspettando l'alba ..."
Tanto per sgombrare il campo da possibili fraintendimenti nessuno vuole fare processi nè tanto meno condanne ai dipendenti
dell'Agenzia del Territorio i quali svolgono il loro lavoro così come gli viene imposto dalle procedure e dalla dirigenza.
Detto questo non bisogna nascondere i problemi che sono sotto gli occhi di tutti.
Gli utenti lamentano le numerose e lunghe code che costringe a sveglie notturne per presentare pratiche che l'Agenzia del Territorio non riesce a smaltire.
Negli ultimi anni il costo di presentazione delle pratiche e di consultazione degli archivi è diventato a dir poco proibitivo per contro la burocrazia è di pari passo aumentata e tutto in funzione del pagamento di bollette varie.
Vedere mappe cartacee obsolete, non aggiornate, anche solo per verificare la posizione di un Punto Fiduciale esige il pagamento
dei diritti di visura, vedere le mappe al terminale non aggiornate esige il pagamento dei diritti di visura e quasi sempre necessita fare entrambe le visure per lavorare e a volte non basta perchè non sono aggiornate nè le une nè le altre.
Richiedere una planimetria esige la delega del proprietario con firma autentica e copia della carta di identità, planimetria a volte necessaria per terminare il lavoro, ecc..
Per tutte queste cose e per la presentazione dei Tipi Mappali o Frazionamenti necessita mettersi in coda a sportelli diversi, così come sono sportelli diversi la presentazione di Volture degli atti, o di denuncia delle unità urbane.
Teniamo presente che sempre più l'Ufficio del Territorio fa solo operazioni di controllo e di ricevimento delle pratiche,
già ora i tipi mappali, tipi di frazionamenti, unità urbane, volture, vengono presentate su floppy disk e l'Agenzia del
Territorio (A.d.T.) controlla e inserisce in banca dati. In pratica il lavoro materiale viene svolto dai tecnici esterni mentre gli impiegati dell' A.d.T. controllano e validano con l'ausilio di software forniti dal Minitero delle Finanze.
Il sistema potrebbe funzionare se ci fosse il personale sufficiente ad evadere tutte le pratiche e tutte le richieste che ogni mattina vengono portate presso gli uffici dell'A.d.T.
Purtroppo non è così, e quindi chi resta indietro, la mattina dopo si presenta prima innescando una spirale che di questo
passo ci porterà a bivaccare la notte.
Questa situazione è comune a quasi tutti gli uffici Provinciali d'Italia, e l'invio telematico indicato come la soluzione di
tutto, sarà solo un primo passo verso la "modernizzazione" ma non illudiamoci non risolverà il problema.
La pratica inviata telematicamente avrà ancora necessità del controllo dei tecnici catastali, e se questi restano in numero
non adeguato la risposta telematica di approvazione del lavoro sarà lunga.
Oltretutto i tecnici dovrebbero controllare sul Territorio il 3% delle pratiche presentate, attualmente non sarebbero in grado di farlo per mancanza di personale e questo andrebbe a scapito del lavoro da validare.
Per non parlare dei problemi organizzativi per la gestione ed il pagamento dei lavori telematici.
L'ufficio di Brescia risponde che offrono qualità del servizio, che i Docfa li restituiscono in giornata (è previsto dalle circolari Ministeriali), che il Pregeo lo rendono in una settimana (ma se viene introdotto e validato in front-office, perchè necessita di una settimana per timbri e firma?) e quando la richiesta di estratto Wegis non allineato viene resa in 30 giorni
mentre la circolare Ministeriale indica al massimo 3 giorni?.
Lo sportello polifunzionale dicono è una chimera, ma io penso che salvo casi particolari qualsiasi tecnico esterno con un minimo di esperienza sia in grado di svolgere la mansione di sportello polifunzionale, infatti in ulcuni Uffici Provinciali viene effettuato.
Vorrei inoltre ricordare, prima di glorificarsi come tra i migliori uffici di Italia, che le nostre scrivanie sono piene di pratiche non presentate a causa delle difficoltà di cui sopra.
Ultima nota i Collegi.
Da più parti ci si chiede cosa fanno i Collegi.
Io credo che i Collegi si debbano dare da fare di più e pubblicizzare di più il loro lavoro.
Non devono aspettare raccolte di firme per mouversi, ma devono pressare il Ministero delle Finanze affinchè risolva la situazione sopratutto della carenza di personale.
Il Ministero incamera parecchi soldi, sopratutto negli ultimi anni, e quindi qualcosa spenda.
I Collegi facciano presente questo al Ministero ed agli iscritti e prendano iniziative.
In caso contrario è logico che ci si chieda cosa ci stanno a fare.