"zapata" ha scritto:
Sogei mi dice che non è obbligata a garantire la compatibilità con sistemi operativi che non sono più supportati dalla casa produttrice.... ma ora controllerò se io sono obbligato a comprarmi la licenza di XP per dare le carte al catasto (=imponibile ficale = anche stipendi loro).
NON FINISCE QUI!!!!!!!
Mammamia! Mi fà immensamente piacere che un utente Microsoft abbia a che dire con Sogei!!! Non sai quanto.
Leggi quello che si scriveva 10 anni fà:
"Software Ministeriale Sentenza dell'Antitrust riapre le polemiche
Molte le novità, sia in positivo che in negativo, sul software prodotto dal Ministero delle Finanze tramite la società SO.GE.I.
E' noto che il software preparato da SO.GE.I è possibile utilizzarlo, fino ad adesso, solo su sistemi DOS e Windows 95. Questo ha creato e sta continuando a creare problemi sia ad utenti di sistemi operativi quali MacOS e Unix, che ad utenti non aggiornati a Windows 95 (come ad esempio gli utenti di Windows 3.1).
A seguito di esposti presentati dal Sindacato dei Geometri delle Marche e da Apple, l'Autorità Garante per la Concorrenza sul mercato (Antitrust) aveva espresso un parere il 12 Giugno del 1997, ma tale parere non era mai stato pubblicato in via ufficiale e quindi era rimasto sconosciuto pressochè a tutti. Riassumendo il parere era come segue.
"I comportamenti denunciati non integrano ipotesi di violazione delle norme per la tutela della concorrenza e del mercato. Tuttavia l'Auorità ha provveduto ad inviare il 10 Giugno 1997 una segnalazione al Ministero delle Finanze. In questa sede si è sottolineato come le modalità di diffusione di programmi software per l'acquisizione dei dati catastali comportano delle discriminazioni sia tra le imprese produttrici di prodotti informatici, sia tra gli utenti finali, a favore di professionisti che utilizzano prodotti IBM o IBM compatibili.
Al riguardo l'Autorità ha ritenuto opportuno che le applicazioni software fornite dal Ministero fossero rese disponibili per tutti gli operatori indipendentemente dal sistema hardware adottato o, in subordine, che fossero pubblicizzate tutte le informazioni necessarie allo sviluppo delle applicazioni di collegamento per qualsiasi piattaforma hardware e software."
Nello stesso periodo anche l'AIPA, l'Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, dava un parere nello stesso tono.
Il parere dell'Antitrust è stato pubblicato sul bollettino dell'Autorità Garante il 28 Dicembre 1998 e ha suscitato subito una serie di reazioni su molti quotidiani. Citiamo fra gli altri:
Italia OGGI
Secondo l'Antitrust le Finanze hanno violato le norme sulla concorrenza.
CATASTO, SOFTWARE DA RIFARE. I programmi Ibm danneggiano gli utenti Apple
Il Sole 24 Ore
Richiamo dell'Antitrust. POCA CONCORRENZA NEL CATASTO INFORMATIZZATO
Il Messaggero
Battaglia sull'informatizzazione. L'ANTITRUST BOCCIA VISCO: IL CATASTO
PRIVILEGIA IBM
Corriere della Sera
ANTITRUST: LE FINANZE PRIVILEGIANO IBM
Il giorno
L'AUTHORITY: "IL CATASTO INFORMATICO FAVORISCE IBM"
In realtà il Ministero aveva aderito in un primo tempo alle richieste del Garante e aveva fornito ad Interstudio, tramite la società SO.GE.I, le informazioni necessarie alla realizzazione di un software per Macintosh compatibile DOCFA. Da queste prime informazioni è nato MaCFa 1.0. Successivamente, sempre ad Interstudio, veniva promesso di comunicare l'algoritmo per la generazione del numero di controllo dei file in formato PREGEO. Dopo le prime informazioni però la società SO.GE.I, nonostante le indicazioni ministeriali, si è mostrata sempre più restia a dare informazioni, non ha più fornito l'algoritmo per il numero di PREGEO ed è uscita fuori la versione 2.0 di DOCFA senza che venisse fornita nessuna informazione a riguardo.
Al di là di quelli che sono i problemi di una corretta concorrenza vi è anche un'esigenza di trasparenza. Già con l'utilizzo di PREGEO l'esperienza di questi anni ci ha insegnato che spesso i funzionari hanno utilizzato il programma al posto della norma. Venivano accettate quindi soluzioni contrarie alla normativa, ma accettate da PREGEO e, nello stesso tempo, venivano respinte procedure perfettamente a norma, ma che PREGEO non era in grado di elaborare. Questo porta all'assurdo che il programmatore diviene il legislatore, in speciale modo quando si inseriscono anche algoritmi segreti non contemplati nella normativa. Tutto questo si supera solo con la TRASPARENZA del software. Gli algoritmi di un software che applica una legge devono essere assolutamente pubblici, verificabili e riproducibili da tutti. Questo tra l'altro porterebbe anche ad un miglioramento degli stessi algoritmi ed alla scoperta più rapida degli inevitabili errori.
Invece non lo si fa; perchè? La scusa è che rendendo pubblici i sorgenti dei programmi, programmatori disonesti potrebbero modificarne gli algoritmi per trarne vantaggio e aggirarli. Questo è veramente un ragionamento da Medio Evo; sarebbe come dire che le leggi promulgate non dovrebbero essere pubblicate, perchè altrimenti si favorirebbe il lavoro ai disonesti che desiderino aggirarle.
Infine, un segnale positivo. Per il 1999 il Ministero delle Finanze ha pubblicato sul suo sito Internet le procedure per Windows per le dichiarazioni dei redditi e, cosa importante e mai successa prima d'ora, ha annunciato per Febbraio la disponibilità delle stesse procedure per Macintosh con sistema operativo MacOS 8.
Speriamo veramente che questo sia un segnale di un cambiamento radicale dell'atteggiamento del Ministero e della SO.GE.I verso un'informatizzazione democraticamente moderna e per tutti."
fonte:
www.interstudio.net/oldnews31.html