Salve,
scrivo in merito alla PEC che tutti, a partire da oggi, dovremmo utilizzare per le comunicazioni con enti pubblici ed anche con i vari collegi di appartenenza.
Poichè presumo che tutti i collegi hanno diramato avvisi in tal senso e il mio addirittura minaccia sanzioni se non avviene l'adempimento come immagino anche per voi, mi domandavo ma i collegi hanno attivato e comunicato a tutti gli iscritti il loro di indirizzo PEC, visto per funzionare al massimo sia il mittente che il destinatario devono avere un indirizzo certificato !!!
Il mio NO .... ed i vostri ve lo hanno comunicato ????
Saluti

ecco perchè, è da novembre che ho la casella di posta certificata, ma ricevo mail sulla vecchia casella non cesrtificata da parte di utenti certificati e non riesco ad aprire i file!!!

Beh, non esageriamo: aprire i files non è completamente impossibile. È soltanto complicato dal fatto che si è scelto ancora una volta un formato proprietario di Microsoft: EML, per l'appunto, nasce da Outlook Express (se non ricordo male, perché l'ho abbandonato quando ancora succhiavo il latte materno).

È deludente e frustrante osservare che chi ci dovrebbe insegnare ad essere LIBERI professionisti segue a propria volta una via di aggiogamento. Ma il formato è leggibile anche da altri client, come Thunderbird.
Normalmente non lo è direttamente da webmail, ma ci sono programmi open source che possono farcela.

Francamente secca molto anche a me, questa scelta. Ma se CN e Cassa mi dessero soltanto questo pensiero sarei pronto a fare salti mortali.

Leonardo

Leonardo,
salute e cose buone, ne abbiamo bisogno!

consentimi di dare un suggerimento:
dato che sei padrone ed abile utilizzatori di più sistemi, quando puoi dai dei suggerimenti dettagliati per districarsi fra i meandri di questa intricatissima palude!

e questo suggerimento vale anche per tutti coloro che possono!

buona PEC a tutti

cordialità

Caro Gianni,
correggo la tua premessa: non sono "padrone" di più sistemi. Sono estremamente insofferente verso ogni tipo di forzatura, dalla monografia all'approvazione automatica (=sottomessa alla macchina), dalla PEC al deposito del frazionamento all'Ufficio Tecnico anziché al protocollo...

E quindi sono insofferente alla proibizione di optare per il Sistema che voglio.

Ma lo spazio per l'Open Source, in questo forum, c'è già. Ed è magnificamente assistito.
Quindi è lì che ci si deve rivolgere per sostegno in questo senso.

Forse quello che manca è un po' di "promozione", ma fino a quando non avremo un buon CAD che lavori molto bene in DWG, la pretesa di diffondere le alternative negli studi professionali mi pare utopistica.

Leonardo

la pec che ci ha dato la cassa può essere configurata attraverso il pannello di configurazione in tre modoi :
1) (default) ignorare le mail non certificate.
2) trattare le mail non certificate. In questo caso consiglia di attivare l'antivirus ed antispam compreso nella casella. Infatti la posta certificata passa attraverso un server sicuro e vengono eliminati alla radice virus, la posta normale passa attraverso un server standard, anche se arriva alla casella certificata.
3) (quella che ho attivato io) inviare le mail non certificate ad un indirizzo indicato da noi. In questo modo la casella certificata tratta solo la posta certificata, tutta l'altra posta arriva alla normale casella.


Il mio collegio ha come indirizzo collegio.firenze@geopec.it.
Come le caselle di posta sono tutte nome.cognome, presumo tutti i collegi siano collegio.provincia. Comunque basta una telefonata per saperlo!

Le sanzioni, poi sono imposte da una legge dello stato, che a sua volta ha richiamato il CNG, che a sua volta ha richiamato i collegi



saluti

paolo

OK! Paolo,

visto che sei abbastanza ferrato e disponibile a dare le istruzioni, senza offendere nessuno, ti suggerisco di fare una FAQ con indicati tutti i passaggi necessari per attivare la PEC!

considera che in questo sito ci sono smanettoni che sono in grado di fare molto meglio di programmatori di professione, però è anche vero che il sito è frequentato dai meno smanettoni che appena sanno di abc dell'informatica!

direi di provare,
perché sarà sicuramente utile a molti, visto che molti collegi se ne sono altamente disinteressati.....

grazie e cordialità

OK, Paolo. Fin qui l'ottimismo.

Poi c'è il mondo reale.

Il KGB, di cui peraltro non mi posso neppure lamentare, ha in linea l'albo, ma nelle schede degli iscritti non c'è traccia della casella di posta certificata. E non sono rari gli omonimi, quindi non esiste alcun "algoritmo" che permetta di ricostruire il relativo indirizzo...

E poi ci sono i Colleghi che hanno preferito un provider diverso dalla Cassa. Per i quali diventa ancor più importante la diffusione dell'indirizzo, se vogliamo che la PEC serva a qualcosa.

Comunque dopo sei mesi di "obbligo", mi pare che il decollo stenti.
Chissà se anche qui ci diranno che è colpa nostra e non di scelte discutibili: tanto ormai siamo abituati ad essere noi responsabili dei fallimenti delle iniziative imposte dai vertici.

Ogni riferimento a "............" è puramente casuale, perché ognuno possa divertirsi a riempire i puntini col riferimento che gli sovviene per primo.

Leonardo

Leonardo,
io lo so chi ci dovrei mettere al posto dei puntini!

però non li sostituisco (i puntini), non per paura, ma per repulsione!

comunque ritorno sulla mia proposta, voi che sapete come fare predisponete una FAQ a chiarimento del tutto, il più dettagliato possibile, e..... freghiamocene (parola alquanto oscura) delle imposizioni!

cercate di dare le indicazioni, il più possibile chiare ed univoche!!!!

questa volta mi do out! per incapacità

cordialità

Eh no, caro Gianni.
Io non pensavo a persone: sei sempre malizioso...

I miei riferimenti erano a avvenimenti, procedure, regole, innovazioni, promesse, e così via.

E mi sarebbe piaciuto stimolare la fantasia. Visto che hai frainteso e potrebbe scaturirne qualche malumore, faccio io il primo passo e cito il...

Tipo Particellare!

Proposto (fra l'altro da un'indiscussa coppia di Grandi: Costa e Bazzocchi) è rimasto lettera morta per una serie di motivi che a volte mi piace analizzare; per vedere se si potesse andare oltre. Ma il fallimento pare ormai accettato, visto che neppure in P10 lo si attiva.

Quanto alla FAQ, se deve parlare della PEC bisognerà che mi faccia prima un'esperienza: ne ho spedite due e ricevuta una!

Leonardo

L'ADT ha comunicato gli indirizzi pec attivi, solo 54.
Non era possibile attivarli tutti?
www.agenziaterritorio.it/sites/territori...

Ciao
Consiglio la lettura di questo articolo sulla PEC.
punto-informatico.it/2874553/PI/Commenti...

La parte che più mi inquieta è:
"Come è noto, nei mesi scorsi, all'esito di una procedura di gara la cui legittimità è, peraltro, attualmente al vaglio dei Giudici amministrativi, il Ministro Brunetta ha assegnato - come peraltro ampiamente ed agevolmente già previsto da molti - la concessione ad un raggruppamento di imprese costituito da Poste Italiane e Telecom Italia. Il nuovo concessionario CEC PAC di Stato, nei giorni scorsi, ha quindi iniziato a distribuire i propri indirizzi di posta elettronica ai cittadini italiani e ad inserirli nel registro attraverso il quale le pubbliche amministrazioni potranno individuare i "domicili informatici" degli italiani.

Sembra, tuttavia, che in tale registro possano essere iscritti unicamente gli indirizzi targati "Poste" ovvero quelli rilasciati dal concessionario di Stato e non anche tutti gli equivalenti indirizzi di posta elettronica certificata di cui i cittadini italiani già dispongono o disporranno e sui quali, in ipotesi, potrebbero desiderare ricevere anche le comunicazioni da parte della PA. Si tratta di una gravissima limitazione della libertà di domicilio ingiustificata ed ingiustificabile e, in ogni caso, di un'evidente violazione della disciplina relativa all'utilizzo della Posta Elettronica Certificata tuttora vigente che continua a prevedere che il cittadino possa scegliere di utilizzare, nei rapporti con la PA, un indirizzo di Posta Elettronica Certificata ottenuto da un qualsiasi fornitore - e non solo dal concessionario di Stato - e utilizzare indirizzi diversi per ogni procedimento amministrativo. È, dunque, urgente che il Ministro imponga al concessionario pubblico di accettare l'iscrizione nel registro di qualsiasi indirizzo di Posta Elettronica Certificata, restituendo così a tutti i cittadini il diritto di esercitare la propria libertà di elezione di domicilio (informatica).

In tal modo, peraltro, le centinaia di migliaia di professionisti italiani che negli ultimi mesi sono stati "obbligati" a dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata, potrebbero decidere che la Pubblica Amministrazione utilizzi il medesimo indirizzo per le proprie comunicazioni, sottraendosi così al serio rischio di ammalarsi di una pericolosa forma di "schizofrenia domiciliare informatica", dovuta al fatto di dover gestire - volenti o nolenti - tre o più indirizzi di posta elettronica."

Mah...

Per ulteriori approfondimenti in materia:-

www.geolive.org/modules.php?name=Forums&...

www.geolive.org/modules.php?name=Forums&...

Buon lavoro a tutti...

Vi risulta anche a voi che pdf perfettamente integri, allegati alla mail certificata arrivino "vuoti".

L'agenzia del territorio e un'amministrazione comunale mi hanno recentemente segnalato che i miei allegati in pdf (non pdf/a) producano un errore in fase di apertura.

fai una prova del 9, o anche prova dell'uovo di Colombo,...autospedisciti un file incriminato, e vedi se riesci ad aprirlo, se ci riesci evidentemente è colpa dell'amministrazione che non sà come aprile e/o scaricare il file - A parte gli scherzi, prova anche ad un amico con posta certificata -