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TABELLA DI CALCOLO PARCELLE CATASTO |

ugofor
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04 Ottobre 2005
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PROV. DI BERGAMO
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HO APPENA AVUTO MODO DI SCARICARE IL NUOVO FILE DI CALCOLO PER LAVORI CATASTALI, AGGIORNATO IN EURO AL 2005; FRANCAMENTE MI SEMBRA POCO VEROSIMILE APPLICARE IL TARIFFARIO PROPOSTO IN TALE TABELLA DI CALCOLO, IN QUANTO ANCHE UNA SEMPLICE VARIAZIONE PLANIMETRICA CON DOCFA VIENE DETERMINATA CON COSTI A MIO AVVISO FUORI MERCATO (OPERO IN PROV. DI BERGAMO). DESIDERO CONOSCERE IL PARERE AL RIGUARDO, SENZ'ALTRO PIU' AUTOREVOLE, DI COLLEGHI CHE OPERANO NEL SETTORE CATASTALE. P.S. - COMPLIMENTI PER L'OTTIMA INIZIATIVA.
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treppo
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Lucca
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A Lucca se chiedi oltre 650-700 euro per un tipo mappale o frazionamento (indipendentemente dalla complessità del rilievo) sei considerato fuori mercato, per un DOCFA mediamente 350-400 euro (per una sola unità), qualcosa in più se c'è l'elaborato planimetrico (sperando di non trovare casini e volture non evase, perchè se metti in conto la loro sistemazione sei considerato fuori mercato), questo se firmi tu ed il commitente è un privato. Se ricevi l'incarico da un collega (e firma tutto lui), bhe...auguri....un tipo mappale o frazionamento (per quanto complesso che sia) non ti danno più di 400 euro, un tipo per modesta entità 180-200 euro, un docfa 150-200 euro e di anticipo sulle spese neanche a parlarne. Ci sono poi colleghi che quanto gli presenti il conto ti rispondono: "è troppo, il mio cliente va trattato bene, al massimo ti posso dare....." P.S. Da noi alcuni anni fa (e forse anche adesso) i colleghi degli studi "più importanti" si riunivano e concordavano i prezzi da praticare per eliminare ogni possibile forma di concorrenza.
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Anonymous
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Anch'io ho trovato le tariffe del prezziario scaricato molto più alte di quanto riesca a richiedere e mi preoccupa il fatto che non capisco se sono io troppo basso o se effettivamente lo stesso è sballato. Riporto le tariffe che sono riuscito a concordare per i tipi mappali con i colleghi (docfa non ne faccio): € 400 con spese anticipate (indipendentemente dalla coplessità del rilievo); € 500-600 con spese anticipate (come sopra). Convinto che aver prezzi troppo bassi non faccia bene a nessuno, invito i colleghi (specificando la zona) a confrontarsi onestamente. Chi ha i prezzi troppo bassi (e questo potrei essere pure io) è bene che li alzi, sia per lui che gli altri topografi. Relativamente al rapporto con i colleghi le difficoltà maggiori riguardano nell'incamerare le parcelle. I tempi sono lunghi. Prima devono esser pagati "interamente" loro. Poi, a fiducia, girano l'entrata. Mi è capitato di dover aspettare oltre due anni per una pratica ed attualmente pratiche in pregeo 7 non sono ancora state pagate. :evil: A proposito io opero in prov. di Venezia.
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Anonymous
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A giudicare dai prezzi che praticate forse è meglio che andate a lavare le scale. La vostra professionalità non la dovete svendere. Lottate contro i professionisti che applicano prezzi così bassi. Meditate gente meditate.
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Anonymous
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"Anonymous" ha scritto: A giudicare dai prezzi che praticate forse è meglio che andate a lavare le scale. La vostra professionalità non la dovete svendere. Lottate contro i professionisti che applicano prezzi così bassi. Meditate gente meditate. Dimenticavo, quando i vostri cari colleghi vi danno un incarico pretendete di essere pagati a fine lavoro, ovvero quando gli date le carte approvate, della serie io ti do una cosa a te tu mi dai una cosa a me, tanto loro non hanno speso un c.....z..., non comprano strumenti software etc.
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Anonymous
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10 Novembre 2000
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purtroppo i topografi sono tanti, forse troppi, ma per chi ha iniziato la professione da pochi anni ed ha pochi clienti privati è il metodo migliore per avere dei lavori (passati da altri tecnici). Lo so benissimo che i prezzi praticati sono bassi e che la professionalità non va svenduta, non ho deciso io i prezzi da applicare (e che ovviamente non approvo), semplicemente mi sono dovuto adeguare per poter lavorare, infatti dai colleghi spesso viene fuori la più semplice frase di ricatto: "...sei troppo caro, adeguati al ribasso, siete in tanti e trovare un altro topografo che chiede meno non ci vuole niente...". Dopo molte collaborazioni, sono solo pochi anni che ho aperto il MIO studio, e sono convinto che è ancora presto per alzare bandiera bianca, purtroppo la morale della favola è che o lavori per poco o non lavori affatto, se ti metti a discutere non c'è problema...non ti chiamano più e amen..allora si che vai a lavare le scale.
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vauban
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19 Agosto 2005
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e comparare le tabelle delle agenzie quando operano o opereranno per la 336............io vado a lavare le scale ( di casa mia).....potra' essere utile sveltire il telematico ( specialmente per chi soffre d'insonnia).a parte gli scherzi se si considera la professionalita' e' utile porre l'accento sulla situazione delle agenzie : se queste ultime fossero aggiornate sarebbe agevole e "risparmioso" il ns. lavoro. le agenzie, aldila' della politica,non riescono a tenere il passo e troppi errori sono stati acquisiti. tenere duro ed andare avanti.
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Ospite 1
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"Anonymous" ha scritto: Anch'io ho trovato le tariffe del prezziario scaricato molto più alte di quanto riesca a richiedere e mi preoccupa il fatto che non capisco se sono io troppo basso o se effettivamente lo stesso è sballato. Riporto le tariffe che sono riuscito a concordare per i tipi mappali con i colleghi (docfa non ne faccio): € 400 con spese anticipate (indipendentemente dalla coplessità del rilievo); € 500-600 con spese anticipate (come sopra). Convinto che aver prezzi troppo bassi non faccia bene a nessuno, invito i colleghi (specificando la zona) a confrontarsi onestamente. Chi ha i prezzi troppo bassi (e questo potrei essere pure io) è bene che li alzi, sia per lui che gli altri topografi. Relativamente al rapporto con i colleghi le difficoltà maggiori riguardano nell'incamerare le parcelle. I tempi sono lunghi. Prima devono esser pagati "interamente" loro. Poi, a fiducia, girano l'entrata. Mi è capitato di dover aspettare oltre due anni per una pratica ed attualmente pratiche in pregeo 7 non sono ancora state pagate. :evil: A proposito io opero in prov. di Venezia. Continua... Purtroppo a mio modo di vedere la questione è una soltanto ovvero che le categorie professionali si dividono in due grossi gruppi di colleghi: - quelli che operano per passione e vorrebbero esser ricompensati per le conoscenze che acquisiscono usando una logica di ricerca, aggiornamento e quindi investendo il loro tempo libero nella professione partecipando a corsi, a forum come questo, ... - quelli che lo fanno esclusivamente per soldi. La seconda categoria mette davanti il guadagno a tutto, deontologia compresa. Sotto paga il personale, presenta pratiche al limite e anche meno del lecito (tanto nessuno le controlla), punta alla quantità piuttosto che alla qualità, se ne frega dei vari tariffari. La prima categoria puntando alla qualità riesce ad affrontare una produzione minore in quando """""perde""""" tempo ad aggiornarsi, a sperimentare, a studiare le normative. Perché non si accontenta di fare il minimo, ma vuole che tutto sia fatto bene. Ora però mi metto nei panni di un "povero cristo" che deve fare un frazionamento e che ovviamente non ne capisce niente di catasto: io chiedo 1.500 € perché gli darò un prodotto sul quale sono sicuro non avrà mai problemi. Il geom. Vattelapescà gli chiede 700 € per lo stesso prodotto e che magari lo farà sulla carta. Secondo voi da chi andrà? Dal più onesto immagino, ovvero il geom. Vattelapescà, non da io che sono un ladro a chiedere quelle cifre!!! :evil: Allora il problema di base al quale si dovrebbe trovare soluzione è porprio questo: trovare il modo di far sì che si applichino le tariffe porfessionali. Come? Non lo sò onestamente. Una soluzione, non sò quanto valida, potrebbe essere introdurre l'obbligo di vidimazione delle stesse da parte degli ordini, ma poi quali sarebbero i tempi per una parcella? Il problema non è di certo semplice. Ci sono qui circa 5000 iscritti e mi auguro che i più facciano parte della prima categoria, un'idea seria da proporre potrebbe uscir fuori se ci fosse una seria volontà. [size=24] Troviamo il modo di scalzare chi fa questo mestiere esclusivamente per soldi!!!!!![/size]
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peppeventicinque
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Teano
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"treppo" ha scritto: A Lucca se chiedi oltre 650-700 euro per un tipo mappale o frazionamento (indipendentemente dalla complessità del rilievo) sei considerato fuori mercato, per un DOCFA mediamente 350-400 euro (per una sola unità), qualcosa in più se c'è l'elaborato planimetrico (sperando di non trovare casini e volture non evase, perchè se metti in conto la loro sistemazione sei considerato fuori mercato), questo se firmi tu ed il commitente è un privato. Se ricevi l'incarico da un collega (e firma tutto lui), bhe...auguri....un tipo mappale o frazionamento (per quanto complesso che sia) non ti danno più di 400 euro, un tipo per modesta entità 180-200 euro, un docfa 150-200 euro e di anticipo sulle spese neanche a parlarne. Ci sono poi colleghi che quanto gli presenti il conto ti rispondono: "è troppo, il mio cliente va trattato bene, al massimo ti posso dare....." P.S. Da noi alcuni anni fa (e forse anche adesso) i colleghi degli studi "più importanti" si riunivano e concordavano i prezzi da praticare per eliminare ogni possibile forma di concorrenza. Cosa? Ragazzi ma vi rendete conto di quello che scrivete? o, aimè, di quello che fate! un tipo mappale o un frazionamento x 600 - 700 euro? Con tutte le difficoltà che ci sono oggi? Per un TM o un TF, non di particolare difficoltà, da noi, Caserta; iniziamo a parlare da 1.500 euro in su. (e posso garantirvi che non è molto), a "Colleghi" come dite voi si parla di almeno 700 - 800 euro. A Dimenticavo, almeno 500 euro in acconto. Non svendete la professione, a quei costi e meglio, almeno x me, che vado la lavare i vetri al semaforo, penso che guadagnerei di +.
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geomParello
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20 Ottobre 2005
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Di fatti su tutto ciò dovrebbero vigilare i vari collegi, ma aimè ho costatato personalmente che anche loro parlano bene (durante i vari congressi) e ruzzolano male......Buona fortuna
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eziomil
(FONDATORE)
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02 Gennaio 2003
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Forse sono il meno indicato a intervenire in questo topic perchè come sapete faccio parte dall'altra parte della barricata, come dipendente dell'Amministarazione. Però voglio dare un segnale a tutti i Tecnici che operano male, di fretta e sottocosto. Oggi fare il Topografo-Catastale è una professione difficile piena di insidie burocratiche, per non parlare delle difficoltà in campagna nei rilevamenti. Oggi l'Agenzia viene incontro a tutti quei tecnici che operano con serietà e precisione. Da quest'anno si sono cominciati a fare in tutta Italia i collaudi. Beninteso non collaudi su differenze di misurate di PPFF ma collaudi a campioni e vi posso assicurare che se ne vedono di belle. Qualcuno a discquisito su questo forum sulla bontà con cui questi collaudi venivano fatti, ma io vi dico meno male che si sono cominciati a fare. I tecnici mandatari di lavori,a cui è stata inviata la lettera di richiesta di rettifica, stanno cominciando a capire perchè quella prestazione è stata sottopagata. A buon intenditore poche parole........
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francescox
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24 Marzo 2005
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Salentino
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Mi sono imbattuto per caso in questa discussione. Finalmente i collaudi, auspico, però, che ai collaudi seguano i fatti! Cosa succede al professionista al quale è stato accertato un vizio nell'esecuzione del rilievo? Fino ad ora a me è successo di dover aspettare, talvolta, sei mesi per avere un tipo approvato dopo averne accertato la bontà con un sopralluogo di collaudo ( a proposito hanno accertato 1 mm. di differenza tra la mia lettura e quella dell'ufficio!!!), al collega che ha prodotto il rilievo prima di me, col quale sono stato "confrontato" anche se hanno accertato svariati metri di errore mi risulta non abbiano preso alcun provvedimento. Questo accadeva con la procedura pregeo 7, ora è cambiato qualcosa? A proposito di compenso per i tipi... che dire! A lucca state messi maluccio se le cose stanno così come dite! Lecce è in linea con Caserta: un Tm non può farsi con meno di 1500 €. Saluti.
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geobax
(GURU)
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Biella
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E' un problema molto sentito ed è una vergogna che non esista un tariffario nazionale che regoli un'attività come quella catastale che ormai è diventata una delle principali svolte da noi geometri. Sentire che ci sono differenze simili da nord a sud è davvero preoccupante: mi è personalmente accaduto di sentire un cliente che, rivoltosi ad un collega di Roma, per un Docfa semplicissimo si è sentito ventilare circa 3000 euro!! 8O 8O 8O Certo che, a sentire le cifre di Lecce e Caserta, vien voglia di trasferirsi! Dalle parti di Biella, Vercelli, Novara si è, (purtroppo direi), più sulle linee di Lucca. Un passo avanti verso una "unificazione" è stato fatto dai Collegi del Piemonte che con prot. 18 del 14.02.2005 hanno stilato un "orientamento" per la parcellazione, ma dirvi quanto questo si sia diffuso tra gli iscritti e sul mercato proprio non lo so... :? Mettendo da parte il discorso della concorrenza sleale (lavori fatti pagare poco perchè fatti male) per cui cadremmo nella retorica e a sindacare su chi ha letto o meno quelle poche fondamentali pagine del CODICE DI DEONTOLOGIA PROFESSIONALE (nel caso specifico: titolo I, artt. 4, 5, 6, 7 e titolo III, artt. 20, 21, 22), c'è bisogno di regolare questo lavoro in modo che un TM a Lucca costi come un TM a Lecce e viceversa. E' un lavoro molto complesso che richiede una buona base di nozioni per non parlare degli investimenti in strumentazione e software...possibile che la Consiglio Nazionale Geometri il problema sia così poco sentito :?:
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francescox
Iscritto il:
24 Marzo 2005
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Salentino
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Forse andrebbe studiato una sorta di "studio di settore" con indicazione di un minimo imponibile per ogni tipo di lavoro. In questo caso ogni professionista sarebbe libero di lavorare gratis ma dovrebbe comunque pagare le tasse su quel minimo imposto... Non vado oltre non vorrei che Tremonti vagasse per questo forum... :wink: saluti.
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Trevisan
Iscritto il:
09 Marzo 2005
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"francescox" ha scritto: Forse andrebbe studiato una sorta di "studio di settore" con indicazione di un minimo imponibile per ogni tipo di lavoro. In questo caso ogni professionista sarebbe libero di lavorare gratis ma dovrebbe comunque pagare le tasse su quel minimo imposto... Non vado oltre non vorrei che Tremonti vagasse per questo forum... :wink: saluti. Per carità! Così chi si trova a dover lavorare a basso costo (vedi giovani tecnici in entrata ad esempio) si troverebbe a dover pagare cmq più tasse (cornuti e marziati). Già gli studi di settore penalizzano notevolmente chi inizia e non ha un grosso reddito a fronte di grandi investimenti. Gli studi di settore sono secondo me al limite del costituzionale ed è la solita soluzione all'italiana per risolvere un problema senza affrontarlo. Semmai cerchiamo un modo per imporre dei limiti in basso al costo delle pratiche catastali e far sì che vengano applicati almeno all'interno dei rapporti di collaborazione fra professionisti (visto la possibilità degli ordini di intervenire direttamente con il codice deontologico). Ciao!
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