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Autore Proroga della scadenza dei fabbricati rurali ?

venturiniluciano

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08 Novembre 2006

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 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2017 alle ore 11:58

Nella riunione del 19 settembre del 2017 fra agenzia delle entrate con i rappresentanti di Anci e Uncem si è discusso della possibilità di prorogare la scadenza per l'accatastamento dei fabbricati rurali oltre che la semplificazione delle relative procedure.



Uncem, d’intesa con Anci, chiederà una proroga ai tempi previsti per le procedure di registrazione, finora fissati al 31 dicembre 2017. Un’istanza che Agenzia delle Entrate ha condiviso.



fonte della notizia : TNews - Quotidiano online di Asti, Monfe...



Secondo la notizia riportata dal quotidiano fiscale Italia Oggi del 20/09/2017 a pagina 31 il periodo di proroga richiesto dovrebbe essere di 6 mesi da inserire come disposizione nella prossima legge di bilancio



fonte della notizia : Italia Oggi

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Autore Risposta

SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2017 alle ore 12:19

Salve

probabilmente si sono resi conto dell'impossibilità di accatastare più di un milione di fabbricati in così breve tempo.

Avevo già ribadito detto concetto nella discussione un po accesa (sempre su questo sito che non riesco a trovare), ma sembrava avessi detto una cosa fuori dal mondo.

buona giornata, Stefano

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SERGIO_1971

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LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2017 alle ore 13:41

Magari mi sbaglio........

Ma la scadenza effettiva era il 30/11/2012; la data del 30/11/2017 non è una scadenza per noi utenti, ma per l'ADE perchè se non incassa le multe entro tale prossima data le posizioni non sanzionate passano in prescrizione ed addio introiti.

Pertanto, per noi utenti, non c'è alcuna scadenza. Semplicemente entro tale data l'ADE, dopo i primi avvisi bonari che sono già arrivati, manderà le notifiche delle sanzioni per mancato accatastamento con delle percentuali di sconto, a fronte di un pagamento rapido e senza ricorsi, ben inferiori rispetto al ravvedimento operoso attuabile in sede di accatastamento e pagamento spontaneo delle sanzioni.

Posso capire la data del 31/12/2017, in quanto mi sembra che l'ufficio per irrorare le sanzioni abbia tempo fino al 31/12 del quinto anno successivo alla scadenza dell'obbligo, ma oltre tale data non penso che si andrà.

Nel senso che l'accatastamento fatelo pure quando volete (tanto arriveremo sempre prima noi che l'ADE per surroga) ma la sanzione l'ADE la recupererà senza dubbio entro fine anno......sateci pure certi.

E se invece mi sono sbagliato.......meglio

Saluti

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SIMBA4

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28 Agosto 2015 alle ore 16:02

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2017 alle ore 14:53

Salve

sicuramente la sanzione verrà in qualche modo non persa dall'Agenzia delle entrate, ne sono convinto anch'io, recuperata (o incassata) non saprei quando perchè la maggior parte delle sanzioni andranno iscritte a ruolo.

Però se la proroga prevista andrà a buon fine, sarà sicuramente un vantaggio per il contribuente, basti pensare che se l'accatastamento lo fanno loro le spese aumentano in maniera vertiginosa.

Saluti cordiali

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 20 Settembre 2017 alle ore 21:00

Obiettivamente non capisco come fanno ad applicare sanzioni se non prima di aver notificato alle parti interessate ad adempiere entro 3 mesi.

Non capisco come fanno a dire che un fabbricato è rurale e quindi non è andato in prescrizione, visto anche che i requisiti di ruralità, a mio avviso, non possono essere imposti e/o presunti dall'Agenzia delle Entrate ma sono una facoltà del possessore se richiederli o meno.

In pratica non possono essere presunti detti requisiti di ruralità solo per recuperare soldi per sanzioni.

Non possono sapere se dentro la rimessa agricola ci metto prevalentemente il trattore oppure la macchina della mia amante (la battuta è tanto per far capire che trattasi di soggetto estraneo alla coltivazione del terreno) che non ha nulla a che fare con l'azienda agricola.

Non possono sapere se nel mio magazzino ci metto prevalentemente i concimi per ferilizzare il terreno oppure ci metto gli scatoloni di birra che mi bevo tutte le settimane con gli amici (non sono un alcolizzato e beno nella norma, la battuta serve solo per far capire il concetto).

Non possono sapere se nella mia casa ci abito con la mia famiglia contadina oppure la metto sempre a disposizione come casa di appuntamento per far accoppiare i miei amici a corto di partner fissi.

A parte le ironiche battute di cui sopra la proroga servirebbe, sempre a mio avviso, solo per l'Agenzia, per evitare il tilt.

Se dovessero notificare a tutti i possessori di F.R. (sia a quelli che hanno ricevuto la lettera bonaria di invito, sia a quelli che non lo hanno ricevuta), così come prevedeva il documento datato mi pare luglio 2016, entro 3 mesi i server potrebbero intasarsi come successe alla meno peggio a fine novembre 2012.

In pratica, se il server reggerà il notevole afflusso, non reggeranno lo stress i tecnici dell'Agenzia i quali potrebbero mettersi in malattia, stile vigili di una famosa città a fine anno.

Ci sarà sempre il bel sindacato o giudice del lavoro che li difenderà, a differenza di noi, nelle sedi opportune.

Mi chiedo: ma che cavolo hanno fatto da dicembre 2012 ad oggi?

Cosa costava loro cominciare a mandare lettere, a scaglioni, a tutti i possessori di fabbricati rurali almeno a partire da dicembre 2013, data ultima, a suo tempo, in cui ci si poteva avvalere del ravvedimento operoso?

Naturalmente chi comandava o chi prendeva lo stesso enorme stipendio per non comandare nulla in quanto all'opposizione, parlo dei politici naturalmente, avrebbero avuto il dovere di far rispettare da subito le medesime leggi.

Invece avevano altro da fare ovvero:

1) creare nuovi e più piccoli partiti (tanto paghiamo sempre noi) per rendere ancora più ingovernabile la nostra amata Italia;

2) fare la gara per partecipare sempre di più e per maggior tempo possibile ai salotti politici televisivi i quali salotti sono ormai diventati come "stile 4 amici al bar";

3) spendere mesi e mesi per dare priorità all'approvazione di nuove leggi, a volte inutili a volte anche molto giuste, comunque meno necessarie, per il momento in quanto servivano altre leggi o meglio serviva quanto meno solo spronare gli uffici pubblici a fare in modo di far pagare, da subito ed a tutti, le stesse imposte che pagano già da anni sempre i soliti onesti (ironicamente catalogati come fessi da chi non ha pagato).

In particolare voglio sottolineare che chi non ha accatastato i cosiddetti fabbricati rurali, ormai nella maggior parte dei casi vedranno prescritta l'Imu 2012 (anche TARSU, TARES, TARI, ecc. ovvero la tassa sui rifiuti solidi urbani);

Alla faccia di chi nel 2012 si è messo in regola ed ha pagato fino all'ultimo euro.

Non a caso non sono pochi i clienti che si lamentano con me perchè loro conoscenti si fanno pure gli svelti in quanto loro non ancora hanno accatastato nulla e quindi non hanno mai pagato nulla per gli edifici ormai cosiddetti ex rurali mentre i miei clienti hanno pagato tutto, da subito e sempre.

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SERGIO_1971

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LE LANGHE

 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 09:13

Io non volevo farne un discorso politico; mi premeva solo fare osservare alcune cose:

1) se fosse un gioco di carte di "mano" non sono più i privati proprietari di F.R., la "mano" spetta all'ADE che si stà muovendo (ha ragione EALFIN: muovendo molto male e molto in ritardo) per non rimetterci capra e cavoli (possibili sanzioni per ritardato accatastamento e tributi locali per gli anni addietro che non potranno più essere riscossi);

2) per i possessori di edifici tuttora censiti come F.R. il 30/11/2017 non c'è nessuna scadenza!!!!!!! la scadenza era il 30/11/2012; pertanto nessuna scadenza = nessuna proroga possibile;

3) il 30/11/2017 è una scadenza solo per l'ADE; nel senso che in tale data scadono i 5 anni dal termine utile per adempiere ad un obbligo ed oltre tale data scatta la prescrizione pre i trasgressori di tale obbligo;

4) la contestazione non mi sembra troppo difficile: avviso di accertamento con notifica della sanzione amministrativa con allegata richiesta di autotutela per eventuale annullamento dell'avviso nel caso in cui il proprietario possa autocertificare che il fabbricato: ha perso i requisiti di ruralità in una data tale da risultare prescritta la possibilità di contestarne la mancata denuncia, il fabbricato è demolito e/o inagibile, il fabbricato presenta caratteristiche tali da non dover essere accatastato (Dm 28/1998);

5) per assurdo una proroga sarebbe addirittura dannosa per i privati perchè allungherebbe i termini concessi all'ADE per accertare un abuso, limitando di fatto il diritto dei privati a vedere prescritto un "illecito" nei termini previsti dalla legge;

6) se i privati accatastano prima che l'ADE notifichi le sanzioni possono usufruire di un ravvedimento operoso che consente di pagare 1/6 del minimo (1/6 di €1032 = € 172) per ogni UIU; se arrivano le notifiche, pagando subito senza ricorsi, mi sembra che si paghi 1/3 del minimo (1/3 di €1032 = €344) per ogni UIU; quindi chi allora ha fatto il "furbo" oggi si paga una bella "zuppa" a fronte di un IMU agricola che negli anni si è dimostrata sempre molto blanda (addirittura qualche anno inesistente);

7) se non si accatasta, una volta arrivata la notifica delle sanzioni per mancato accatastamento, la questione è tra il privato, che prima o poi accatasterà, e l'ADE, che prima o poi eserciterà il potere di surroga, senza fretta e/o corse sfrenate e/o server imballati.

Poi ovviamente sono daccordo con EALFIN, il motto "PIOVE, GOVERNO LADRO" E' SEMPRE VALIDO.

Saluti

P.S.: Non è da escludere che la volontà da parte dell'ADE di mandare le notifiche delle sanzioni all'ultimo momento sia una tattica. La minaccia di questa notifica stà invogliando molti a provvedere al censimento per godere di sanzioni ridotte (almeno dalle mie parti); ciò consentira alla fiscalità locale di introitare i mancati tributi del 2012.

Dal momento che arriveranno le sanzioni, il pagamento di tale "multa" farà invece pensare ai privati di avere risolto tutto e se ne fregheranno della denuncia a Catasto; così facendo la rendità di tale immobile non emergerà sui database dei Comuni (che perderanno sia l'IMU in corso che la possibilità di recuperare anni passati) almeno fino a quando l'ADE non minaccerà nuovamente i privati con una comunicazione di avvio del procedimento di surroga........ e riconcierà la storiella....

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 15:08

E' bene precisare un aspetto.

Il Catasto non potrà mai inviare direttamente avvisi di accertamento ed irrogazione sanzioni senza prima aver notificato alle parti l'obbligo ad adempiere entro 3 mesi.

Se lo farebbe, oltre ad essere un atto illegittimo, costituirebbe un abuso d'ufficio perseguibile anche penalmente (stile avvisi fasulli autovelox, ecc.) .

Quindi quando sosteniamo (sostenete) che nei casi di fabbricati rurali, entro il 30 novembre arriveranno di sicuro e direttamente delle sanzioni senza se e senza ma, o siete in possesso di una normativa al riguardo, di qualsiasi natura (Leggi, Decreti, Circolari, ecc.) che permetta di derogare le modalità da attuare rispetto alle normative inerenti il mancato accatastamento entro i termini di legge di qualsiasi fabbricato che necessiti di accatastamento e/o di variazione catastale, oppure prego gentilmente di evitare di sostenere supposizioni in merito a sole ipotesi di natura personale.

A) Mi spiego meglio: fino ad oggi qualsiasi accatastamento di nuova costruzione, variazione catastale, passaggio da fabbricato rurale a fabbricato urbano, ecc. , se non effettuato entro i termini il Catasto aveva una sola possibilità: 1) notificare alle parti ad adempiere entro 3 mesi; 2) applicare le eventuali sanzioni dopo aver adempiuto entro 3 mesi; 3) ricorrere ai procedimenti di surroga qualora non si adempia entro 3 mesi.

Se non siete d'accordo a quanto descritto al punto A) che precede vi chiedo gentilmente di portare delle prove a riguardo che sconfessino le mie supposizioni.

B) Se per i fabbricati rurali le norme di cui al suddetto punto A) fossero diverse, vi chiedo sempre gentilmente, di portare a conoscenza di norme che sconfessino le mie supposizioni.

Anche nell'ipotesi in cui verrebbero inviati avvisi di accertamento illegittimi lo sapete che l'Ufficio (Agenzia delle Entrate) che perde il ricorso deve pagare le spese del Giudizio? Io lo so perchè per ricorsi presentati su provvedimenti illegittimi notificati a miei clienti da altri Uffici pubblici (in tali caso sono stato ben lieto di essere chiamato a testimoniare) i medesimi Uffici Pubblici hanno dovuto pagare le suddette spese del giudizio (qualcosa come oltre 600,00 Euro a ricorso impugnato).

Quindi prima di fare il processo alle intenzioni non aventi un riscontro normativo, dopo aver appreso anche io, direttamente ed attraverso miei amici e colleghi, le cavolate che hanno appreso detti miei amici e colleghi da impiegati dell'Agenzia delle Entate circa un non meglio identificato possibile invio di sanzioni già a partire da ottobre, sarà meglio aspettare le azioni che intraprenderanno le Agenzie Provinciali e quindi sarà meglio attenersi, nei post in oggetto, solo a quello che la norma attuale prevede.

Quanto sopra perchè in Geolive ne ho sentito dire di tutto e di più ma nessuno ha mai sottolineato che la norma è questa e quindi l'Agenzia non potrà fare altro che applicare la norma, salvo prova contraria.

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Orlando1973

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 15:25

Secondo me stiamo parlando del niente .

Il mio modesto parere è che il catasto , prima di irrogare sanzioni e fare accatsatamenti d'ufficio ne passeranno di anni .

Ci sarà ravvedimento per chi' farà accatastamento oltre termini ( ad esempio i F.R. , con requisiti, come succede tuttora ) , ma per il resto .......

Anche perche' i fabbricati non accatastati per i quali sono state recapitate le lettere ( parlo nella realta' in cui opero) sono per la maggior parte edifici fatiscenti , caduti o con multiproprieta' ( ad esempio fabbricato in alpeggio con 400 intestatari!!!!) , i fabbricati (degni di questo nome) sono stati quasi tutti accatastati negli anni passati .

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SIMBA4

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Veneto - Adria città Etrusca

 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 15:48

Salve

questo è quanto si riporta su geolive.org:

www.geolive.org/news/docfa/2017/08/03/sa...

Parere personale è che siamo arrivati al capolinea con gli Fr censiti come tali in banca dati.

Poi certezze matematiche non ne ho anch'io.



Saluti cordiali

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 15:52

Quello che sostengo è che il Catasto non può fare quello che ho sentito sia in giro di persona e sia anche attraverso Geolive ovvero intraprendere azioni fuori da quello che la norma, almeno per ora, dice molto chiaramente che si deve fare. Se prorogherà o non prorogherà le scadenze (solo con delle norme, naturalmente, stile le proroghe degli allungamenti degli anni di prescrizioni in tema di Ici emanate molti anni fa) io non posso saperlo e ciascun collega è libero di presuppore qualsiasi azione futura che probabilmente verrà intrapresa.

Quello che non condivido e che continuerò a evidenziare in Geolive è quando un collega dice che il Catasto entro il 30 novembre compirà di sicuro al 100% un'azione non prevista dalla norma in quanto l'ha sentito dire dal solito impiegato catastale e/o dal collega conoscente il quale a sua volta o se l'è inventato o l'ha sentito dire dal solito impiegato catastale.

E' noto che in Italia le regole in genere non vengono rispettate però tra il dire e il fare c'è sempre comunque di mezzo il mare (ovvero la giustizia che, seppur lenta, non può far altro che condannare azioni chiaramente, senza ombra di dubbio, non legittime intraprese da parte di enti pubblici).

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Orlando1973

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 16:08

Parere personale , il catasto non farà un bel niente . Che poi cio' che non è accatastato ormai è alle strette , questo è chiaro , perche' tale bene non è commerciabile .

Basterebbe anche solo stringere ulteriormente il cerchio obbligando l'accatastamento anche per le successioni eppoi non si scappa piu' .

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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 16:32

"Orlando1973" ha scritto:
Parere personale , il catasto non farà un bel niente . Che poi cio' che non è accatastato ormai è alle strette , questo è chiaro , perche' tale bene non è commerciabile .

Basterebbe anche solo stringere ulteriormente il cerchio obbligando l'accatastamento anche per le successioni eppoi non si scappa piu' .



Salve

ma che vuol dire Orlando che il catasto non farà un bel niente?

Saluti cordiali

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EALFIN

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 16:44

Se ci fosse stata la volontà sai quanti fabbricati rurali del C.T. sarebbero già diversi da tali? Esempio: con la Tari i Comuni devono inserire obbligatoriamente i riferimenti catastali nei loro archivi. Quindi almeno per le abitazioni rurali prima casa i Comuni già sanno, senza sforzarsi più di tanto, che il fabbricato è accatastato ancora al C.T. . La norma permette ai Comuni di segnalare alle parti di adempiere e quindi in caso di inadempienza segnalare il tutto al Catasto che provvede di conseguenza. Poichè molti fabbricati rurali abitativi sono promiscui nella destinazione ovvero sulla stessa particella vi ricade sia l'abitazione che la parte strumentale agricola, salvo anche altre porzioni non rurali tipo ad esempio un piccolo negozio di frutta e verdura aperto negli anni '70 (forse sfuggito all'accertamento catastale anche a seguito di presentazione di modello 26), ecc. l'eventuale invito ad accatastare per l'abitazione porterebbe anche a dover accatastare obbligatoriamente tutto il resto. Il problema riguarda però soprattutto i piccoli Comuni. Si tratta infatti di persone che si conoscono tutti e soprattutto fare il giustiziere non giova in termini elettorali. Se un Sindaco in scadenza di mandanto che vuole essere ricandidato manda a 100 famiglie l'invito ad accatastare perderà almeno 400 voti. Per non dire che alcune famiglie sono molto legate al sindaco, ai consiglieri, assessori, chi ne ha più ne metta, peggio ancora se il consigliere, ecc. stesso ha ancora l'edificio censito come rurale al C.T. . Nei paesi in odor di mafia la problematica assume risvolti ancora più drammatici ma soprattutto pericolosi. Già dall'inizio degli anni '90 è divenuto obbligatorio dichiarare i dati catastali delle unità allacciate ai servizi pubblici (parlo di quelle che hanno subito modifiche contrattuali, ecc.). Sai quante fasulle particelle ho dovuto mettere per conto di clienti nei moduli di dichiarazione dati catastali? Naturalmente per fasulle intendo la particella 100, ad esempio, seminativo in cui vi ricade l'edificio allacciato ai servizi. Ma la famosa banca dati dei suddetti dati catastali delle aziende erogatrici di pubblici servizi che fine ha fatto? Io non ho mai saputo di persone che abbiano avuto problemi a dichiarare una particella qualsiasi su dette comunicazioni. Sono passati oltre 25 anni e nel dichiarare i dati catastali nei contratti delle utenze, altro non è rimasto che accumulare un inutile foglio di carta in più da ammucchiare negli armadi delle aziende erogatrici di pubblici servizi.

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Orlando1973

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 0 -  0 - Inviato: 21 Settembre 2017 alle ore 17:05

Che , secondo me' , il catasto si è limitato ad inviare lettera per accatastamento onde intimorire i contribuenti per fare cassa .

Per il resto sanzioni , accatastamento d'ufficio , ........... credo che non farà assolutamente nulla .

Forse fra un po' manderà ancora qualche letterina per fare cassa , anche perchè parlo per le mie zone ( provincia di Sondrio) , i fabbricati (quelli che si possono chiamare tali) ancora FR sono veramente pochi . Le lettere come detto prima (dalle mie parti) si tratta per lo piu' di edifici fatiscenti ( quindi risolvibili ) oppure di multiproprietà ( 10-20 anche 400 proprietari per alpeggi) che sono irrisolvibili .

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denn

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 0 -  0 - Inviato: 24 Ottobre 2017 alle ore 11:01

Salve a Tutti, perdonate se scrivo ancora in merito alla questione dei fabbricati rurali, ma vi sarei grato se poteste darmi un autorevole parere in merito a questa considerazione fatta anche leggendo con molto interesse alcuni post qui su geolive.
In pratica dopo la circolare del 10.10.2017 è evidente che inizieranno ad essere inviati gli atti di contestazione a partire dal prossimo mese , ma che a differenza degli avvisi bonari già recapitati, attenendosi alla normativa catastale dovrebbero arrivare sotto forma di raccomandata con il termine dei 90 giorni per poter mettersi in regola per tutti i fabbricati accertati e notificati con gli stessi avvisi bonari.
La differenza potrebbe essere e qui sta la questione, che SOLO I FABBRICATI AVENTI I REQUISITI DI RURALITA’ PAGANO IN PIU LE SANZIONI, MENTRE QUELLI CHE LI HANNO PERSI DA OLTRE 5 ANNI E UN MESE SONO SOLO TENUTI A ESSERE ACCATASTATI ENTRO I 3 MESI SENZA PAGARE ALCUNA SANZIONE O ALTRE SPESE ACCESSORIE IN PIU’?
Chiedo conferma se possibile, perché tutte le pratiche che devo fare riguardano fabbricati rurali che hanno perso i requisiti da oltre 5 anni e un mese.
Siccome non credo che mi sarà possibile completarli tutti entro il 31 ottobre/ 15 novembre, dati anche i soliti errori delle mappe digitali o altro da rettificare prima di fare il lavoro, sarebbe di enorme sollievo sapere che posso avere quei tre mesi in più senza ulteriori aggravi a carico dei proprietari.
Ringrazio tutti per la disponibilità

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