Capirai da solo che, alla domanda che hai fatto non può seguire una risposta esaustiva sull'argomento della riconfinazione, che è l'aspetto più difficile della professione. Nei link indicati (forum e faq) ci sono tutte le risposte alle tue domande.
Ci sono inoltre dei link a delle dispense molto interessanti.
Volendo sintetizzare al massimo, un ripristino di confine consiste nel ripristinare appunto vertici e "linee" di confine che costituiscono un lotto (particella) di proprietà. Se la particella è un quadrato andranno ripristinati i quattro vertici che costituiscono i punti estremi dei lati.
Per fare questo bisogna innanzitutto accertarsi dell'origine del confine poichè da esso dipende il metodo di operazione topografica da eseguire. Se il confine è presente dall'impianto esso verrà calcolato con metodi e sistemi che terranno conto di particolari stabili presenti in mappa e congruenti quindi metricamente e temporalmente col confine stesso. Se il confine è stato originato con procedura pregeo (Circ. 2/88 e succ.) esso verrà ripristinato secondo quanto riportato nel libretto delle misure allegato al tipo di frazionamento.
Se il confine è originato ante Circ. 2/88 e post impianto mappa, esso va ripristinato sempre tenendo conto di quanto riportato nel libretto di campagna allegato al tipo (allineamenti e squadri ad esempio).
Gli atti di notarili (ormai solo quelli vecchi) potrebbero contenere informazioni importanti circa la posizione di un confine poichè esprimono la volontà delle parti. Questa è la prima cosa da verificare.
I metodi di calcolo e tutte le casistiche le trovi nei link segnalati.
Buona ricerca.