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Argomento: Proposta di Riforma del Regolamento per la Formazione dei Geometri

Autore Risposta

BCNC

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27 Dicembre 2016 alle ore 18:09

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 0 -  0 - Inviato: 14 Luglio 2018 alle ore 09:53

Salve.
Non vorrei smorzare gli entusiasmi, dato che di entusiasmo c’è indubbio bisogno, ma il CFP è un’unità di misura variabile soggettivamente e nel regolamento preso ad esempio lo si valuta otto ore di attività formativa, che per i 12 CFP richiesti impongono 96 ore totali. Nel regolamento dei Geometri, invece, ne sono richiesti 60 ma con tempi diversi per vari tipi di attività, grosso modo stimabili in un’ora per CFP.

Devo però aggiungere un’osservazione: se ci si concentra sulla modifica del regolamento se ne accetta l’impostazione generale riconoscendole validità. A fondamento del manifesto della disobbedienza avevo posto un’analisi delle storture di metodo certo non esaustiva ma comunque sostanzialmente incontestata e per questo ancor più preoccupante. Quindi, constatata la profonda inadeguatezza dell’approccio, un lavoro completo dovrebbe mettere in discussione tutto il progetto e prendere in seria considerazione l’idea di riscriverlo.

Un buon rilievo è già metà progetto” trovai scritto in una pubblicazione di diversi anni fa. Massima di valore generale volta a sottolineare l’importanza di conoscere, progettando, ciò su cui si vuole intervenire.
Nel nostro caso si vuole accertare l’efficacia dell’aggiornamento professionale e in questa stessa sede si discusse di “quale formazione” e “perché formazione”. Ambedue le discussioni riguardavano la formazione, e solo la seconda, domandando il perché, toccava un poco quello che considero l’oggetto fondamentale, ossia la Libera Professione. Ma se questa è il nocciolo sarebbe bene porsi alcune domande elementari su essa. Cos’è? Cosa vorremmo che fosse? Cosa potrebbe essere? Cosa dovrebbe essere?
Che sono poi le domande da porsi per qualunque progetto: di cosa si dispone, cosa si desidera, cosa di può fare e con quali vincoli. Naturalmente chi ha più esperienza di me di progettazione, in qualunque campo, potrà integrare o precisare quanto sopra, ma penso che non possa evitare le domande che ho posto.

Premesso ciò credo che si debba considerare anche cosa è possibile ottenere con una petizione e cosa richiederebbe altre iniziative. In questo senso può essere realistico proporsi di modificare il regolamento mediante una semplice petizione, mentre la sua completa sostituzione con un nuovo progetto potrebbe richiedere tutt’altre risorse.
Se è così non credo che sia prudente limitarsi alle modifiche al regolamento senza specificare chiarissimamente che è solo un primo passo.

Se non sono stato comprensibile, prego di chiedere chiarimenti specifici; altrimenti mi interesserebbe ricevere opinioni e suggerimenti.

Leonardo Gualandi

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DUCHESSA

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 0 -  0 - Inviato: 14 Luglio 2018 alle ore 11:34

Non servono corollari, postulati e teoremi per scrivere un regolamento di 4 articoletti ...sulla falsa riga di quanto su riportato da don Abbondio

buongiorno

DUCHESSA

PS.la formazione organizzata solo dai collegi provinciali e gratis con obbligo di frequenza per gli iscritti...divieto della formazione online...esenzione per alcuni casi...vigilanza nazionale sui collegi inadempienti con commissariamento dei presidenti perditempo

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FraCristoforo

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 0 -  0 - Inviato: 14 Luglio 2018 alle ore 16:40

"BCNC" ha scritto:
..............Premesso ciò credo che si debba considerare anche cosa è possibile ottenere con una petizione e cosa richiederebbe altre iniziative. In questo senso può essere realistico proporsi di modificare il regolamento mediante una semplice petizione, mentre la sua completa sostituzione con un nuovo progetto potrebbe richiedere tutt’altre risorse.
Se è così non credo che sia prudente limitarsi alle modifiche al regolamento senza specificare chiarissimamente che è solo un primo passo.
Leonardo Gualandi



Buonasera Fratelli, Sorelle e Nobildonne carissime

Trovo molto interessanti gli spunti provenienti da altra categoria riguardo alla Formazione postati da Don.

In particolare quello del punto 7.

Ho sempre ribadito infatti in tutte le Assemblee del mio Monastero (Collegio) che la Formazione in primis doveva riguardare una lettura e discussione del Codice Deontologico.

Tanti nostri colleghi non lo hanno mai letto e per questo ci sono tante distorsioni nel nostro lavoro, etiche e deontologiche.

Rispondendo a Leonardo e Duchessa dico che condivido l'impostazione concettuale riguardo alla funzione di questa proposta.

Ribadisco però le mie convinzioni: meglio un uovo oggi che una gallina DO-MAI.

A condizione che nell'uovo di oggi ci debba essere compresa la libertà di poter sciegliere strade alternative come quel famoso punto 21)

Pace e bene

Fratel Cristoforo

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2018 alle ore 09:22

"BCNC" ha scritto:
Salve.
Non vorrei smorzare gli entusiasmi, dato che di entusiasmo c’è indubbio bisogno, ma il CFP è un’unità di misura variabile soggettivamente e nel regolamento preso ad esempio lo si valuta otto ore di attività formativa, che per i 12 CFP richiesti impongono 96 ore totali. Nel regolamento dei Geometri, invece, ne sono richiesti 60 ma con tempi diversi per vari tipi di attività, grosso modo stimabili in un’ora per CFP.

Devo però aggiungere un’osservazione: se ci si concentra sulla modifica del regolamento se ne accetta l’impostazione generale riconoscendole validità. A fondamento del manifesto della disobbedienza avevo posto un’analisi delle storture di metodo certo non esaustiva ma comunque sostanzialmente incontestata e per questo ancor più preoccupante. Quindi, constatata la profonda inadeguatezza dell’approccio, un lavoro completo dovrebbe mettere in discussione tutto il progetto e prendere in seria considerazione l’idea di riscriverlo.

Un buon rilievo è già metà progetto” trovai scritto in una pubblicazione di diversi anni fa. Massima di valore generale volta a sottolineare l’importanza di conoscere, progettando, ciò su cui si vuole intervenire.
Nel nostro caso si vuole accertare l’efficacia dell’aggiornamento professionale e in questa stessa sede si discusse di “quale formazione” e “perché formazione”. Ambedue le discussioni riguardavano la formazione, e solo la seconda, domandando il perché, toccava un poco quello che considero l’oggetto fondamentale, ossia la Libera Professione. Ma se questa è il nocciolo sarebbe bene porsi alcune domande elementari su essa. Cos’è? Cosa vorremmo che fosse? Cosa potrebbe essere? Cosa dovrebbe essere? Che sono poi le domande da porsi per qualunque progetto: di cosa si dispone, cosa si desidera, cosa di può fare e con quali vincoli. Naturalmente chi ha più esperienza di me di progettazione, in qualunque campo, potrà integrare o precisare quanto sopra, ma penso che non possa evitare le domande che ho posto. Premesso ciò credo che si debba considerare anche cosa è possibile ottenere con una petizione e cosa richiederebbe altre iniziative. In questo senso può essere realistico proporsi di modificare il regolamento mediante una semplice petizione, mentre la sua completa sostituzione con un nuovo progetto potrebbe richiedere tutt’altre risorse. Se è così non credo che sia prudente limitarsi alle modifiche al regolamento senza specificare chiarissimamente che è solo un primo passo. Se non sono stato comprensibile, prego di chiedere chiarimenti specifici; altrimenti mi interesserebbe ricevere opinioni e suggerimenti. Leonardo Gualandi



Intervengo perchè da un pò di tempo sono interessato al altre attività e su suggerimento di un amico ho letto qualche post che potrebbe interessare alla collettività, ma l'ho fatto troppo tardi, nel senso che Tony ha fatto qualche censura e non sono in grado di dire di più!!!!

Condivido le proposte di Leonardo sempre molto attento e propositivo. Mi permetto anche io di dare qualche consiglio, e spero costruttivo con lo scopo di proporre il meglio possibile con lo scopo di ottenere una MIGLIORE FORMAZIONE POSSIBILE:



1) Innanzi tutto “ Disobbedire in massa “ crea una specie di auto-esclusione!

2) Suggerisco invece “ Contribuire in massa alla Difesa e Tutela della Professione “ , per diversi ordini di motivi :

- A) Accertato che l’attuale dirigenza a tutti i livelli risulta essersi “persa” dietro a faccende burocratiche gestite malamente dall’apparato ed avallate dalla cosiddetta “casta”, faccende burocratiche che esulano dal vero scopo e spirito, che generò la necessità di vedere la nostra categoria professionale sempre più efficiente e funzionale nei riguardi delle molteplici attività che possiamo offrire al cliente contrariamente ad altre categorie concorrenti.

- B) Ritengo anch’io che, con la formazione on-line, si debba evitare il verificarsi di situazioni così come articolatamente ipotizza Don Abbondio, ma anche altre che negli ultimi anni abbiamo avuto modo di constatare, nostro malgrado, come l’indebito arricchimento sulle spalle di ignari colleghi, di personaggi che avendone i mezzi hanno saputo approfittarne.



3) Sicuramente la gestione della formazione DEVE essere gestita esclusivamente dai Collegi e dal Consiglio Nazionale, che hanno la possibilità di gestione e controllo, al solo scopo di tutelare i professionisti tenuti ad aggiornarsi .

Ogni altro suggerimento con il solo scopo di migliorare la proposta è sempre ben accetto.

Saluti e continuate così

Gianni detto geoalfa

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 16 Luglio 2018 alle ore 09:23

"BCNC" ha scritto:
Salve.
Non vorrei smorzare gli entusiasmi, dato che di entusiasmo c’è indubbio bisogno, ma il CFP è un’unità di misura variabile soggettivamente e nel regolamento preso ad esempio lo si valuta otto ore di attività formativa, che per i 12 CFP richiesti impongono 96 ore totali. Nel regolamento dei Geometri, invece, ne sono richiesti 60 ma con tempi diversi per vari tipi di attività, grosso modo stimabili in un’ora per CFP.

Devo però aggiungere un’osservazione: se ci si concentra sulla modifica del regolamento se ne accetta l’impostazione generale riconoscendole validità. A fondamento del manifesto della disobbedienza avevo posto un’analisi delle storture di metodo certo non esaustiva ma comunque sostanzialmente incontestata e per questo ancor più preoccupante. Quindi, constatata la profonda inadeguatezza dell’approccio, un lavoro completo dovrebbe mettere in discussione tutto il progetto e prendere in seria considerazione l’idea di riscriverlo.

Un buon rilievo è già metà progetto” trovai scritto in una pubblicazione di diversi anni fa. Massima di valore generale volta a sottolineare l’importanza di conoscere, progettando, ciò su cui si vuole intervenire.
Nel nostro caso si vuole accertare l’efficacia dell’aggiornamento professionale e in questa stessa sede si discusse di “quale formazione” e “perché formazione”. Ambedue le discussioni riguardavano la formazione, e solo la seconda, domandando il perché, toccava un poco quello che considero l’oggetto fondamentale, ossia la Libera Professione. Ma se questa è il nocciolo sarebbe bene porsi alcune domande elementari su essa. Cos’è? Cosa vorremmo che fosse? Cosa potrebbe essere? Cosa dovrebbe essere? Che sono poi le domande da porsi per qualunque progetto: di cosa si dispone, cosa si desidera, cosa di può fare e con quali vincoli. Naturalmente chi ha più esperienza di me di progettazione, in qualunque campo, potrà integrare o precisare quanto sopra, ma penso che non possa evitare le domande che ho posto. Premesso ciò credo che si debba considerare anche cosa è possibile ottenere con una petizione e cosa richiederebbe altre iniziative. In questo senso può essere realistico proporsi di modificare il regolamento mediante una semplice petizione, mentre la sua completa sostituzione con un nuovo progetto potrebbe richiedere tutt’altre risorse. Se è così non credo che sia prudente limitarsi alle modifiche al regolamento senza specificare chiarissimamente che è solo un primo passo. Se non sono stato comprensibile, prego di chiedere chiarimenti specifici; altrimenti mi interesserebbe ricevere opinioni e suggerimenti. Leonardo Gualandi



Intervengo perchè da un pò di tempo sono interessato al altre attività e su suggerimento di un amico ho letto qualche post che potrebbe interessare alla collettività, ma l'ho fatto troppo tardi, nel senso che Tony ha fatto qualche censura e non sono in grado di dire di più!!!!

Condivido le proposte di Leonardo sempre molto attento e propositivo. Mi permetto anche io di dare qualche consiglio, e spero costruttivo con lo scopo di proporre il meglio possibile con lo scopo di ottenere una MIGLIORE FORMAZIONE POSSIBILE:



1) Innanzi tutto “ Disobbedire in massa “ crea una specie di auto-esclusione!

2) Suggerisco invece “ Contribuire in massa alla Difesa e Tutela della Professione “ , per diversi ordini di motivi :

- A) Accertato che l’attuale dirigenza a tutti i livelli risulta essersi “persa” dietro a faccende burocratiche gestite malamente dall’apparato ed avallate dalla cosiddetta “casta”, faccende burocratiche che esulano dal vero scopo e spirito, che generò la necessità di vedere la nostra categoria professionale sempre più efficiente e funzionale nei riguardi delle molteplici attività che possiamo offrire al cliente contrariamente ad altre categorie concorrenti.

- B) Ritengo anch’io che, con la formazione on-line, si debba evitare il verificarsi di situazioni così come articolatamente ipotizza Don Abbondio, ma anche altre che negli ultimi anni abbiamo avuto modo di constatare, nostro malgrado, come l’indebito arricchimento sulle spalle di ignari colleghi, di personaggi che avendone i mezzi hanno saputo approfittarne.



3) Sicuramente la gestione della formazione DEVE essere gestita esclusivamente dai Collegi e dal Consiglio Nazionale, che hanno la possibilità di gestione e controllo, al solo scopo di tutelare i professionisti tenuti ad aggiornarsi .

Ogni altro suggerimento con il solo scopo di migliorare la proposta è sempre ben accetto.

Saluti e continuate così

Gianni detto geoalfa

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FraCristoforo

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 0 -  0 - Inviato: 18 Luglio 2018 alle ore 08:15

Caro Fratello Gianni detto Geoalfa

Terremo conto anche delle tue utili indicazioni.

Sto lavorando alla redazione della proposta che prevederà un cappello di ordine generale e le riforme dei vari articoli.

C'è da valutare anche, visto il periodo "vacanziero", se sia pertinente pubblicarla ora o i primi di Settembre.

Pace e bene

Fratel Cristoforo

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geoalfa

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 0 -  0 - Inviato: 18 Luglio 2018 alle ore 22:50

Un caro amico,ha letto il mio intervento su Geolive.org e mi srive questo breve messaggio che ritengo molto significativo e ve lo invio pari pari perché possa esservi di aiuto per portare ulteriori apporti all’argomento.

Caro Gianni,
apprezzo sempre il tuo spirito di collaborazione e la lealtà alle Istituzioni, ma tu sai bene che io sono molto più critico e penso di dovere lealtà solo alle istituzioni che la meritano.

Ovvio che parlo in linea teorica, perché non so se nel 1938 sarei stato capace di ribellarmi alle leggi di tutela della razza; non so se sarei stato capace, ma lo spero sinceramente, come spero di non dovermi trovare nella condizione di verificarlo.

La condizione del Coniglio Nazionale così come quella dei Collegi è meno drammatica di quella citata, ma è comunque una condizione ampiamente critica:

i Collegi e soprattutto il CN A parte il fatto, non trascurabile, che anche se tutti fossero d'accordo e uno solo dissentisse, non sarebbe etico violentare quell'uno per piegarlo al volere di tutti. Non si può invocare la "democrazia", che non autorizza la maggioranza a usare violenza alle minoranze!

Se i Professionisti non vedranno l'assurdità di subire imposizioni di percorso invece di verifiche di risultato, allora arriverete solo a fare un monte di fatica per sostituire un obbligo diverso a quello vigente.

Sottoporsi alla verifica sul risultato è sinonimo di assunzione di responsabilità, e quindi segno di grande professionalità; accettare obblighi indipendenti dal risultato è sintomo di accondiscendenza, che di professionale non ha assolutamente nulla.

Mi dispiace che fior di menti brillanti stiano partorendo un obbligo alternativo, più dannoso che inutile. Ma mi dovrò rassegnare a vedere anche questa!

Io sono fermamente convinto che se gli iscritti al Collegio, partecipassero assiduamente alla vita di collegio, credo che sarebbe già un passo avanti e non dovremmo stare a piagnucolare!

Saluti

Gianni

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DUCHESSA

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 0 -  0 - Inviato: 19 Luglio 2018 alle ore 10:22

Tutti i regolamenti di tutte le professioni demandano a collegi e ordini provinciali o regionali di "organizzare" "gratis" la formazione ... da noi dopo dieci anni adesso si sono sveglialti (dico dopo dieci anni dalla nascita della formazione) i presidenti provinciali dietro l'ordine romano e stanno inviando le letterine di Babbo Natale sull'adempimento della formazione minacciando l'inquisizione delle commissioni disciplinari (prossimamente in rinnovo in quasi tutti i collegi)

Per dieci lunghi anni hanno dormito...senza fare un casso per la formazione e senza fare un casso per tutto il resto delle cose ...e adesso sollecitati da Roma Locuta minacciano provvedimenti...

E' finita la pacchia per voi e per loro !!!

A questo "dormitorio" generale e a questa arroganza e strafottenza

a danno di migliaia di iscritti l'unica risposta è...

...disobbedire in massa !

D.

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tafazzi

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 0 -  0 - Inviato: 24 Luglio 2018 alle ore 20:00

Proprio oggi il Presidentissimo del CNG ha inviato a tutti gli iscritti un deplian (a spese di chi?) dove pubblicizza quello che ha fatto in questi anni per i suoi cari inferiori, e parla anche di una riforma delle Formazione professionale obbligatoria.

Le elezioni si avvicinano

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tafazzi

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09 Maggio 2017 alle ore 08:14

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 0 -  0 - Inviato: 23 Settembre 2018 alle ore 18:18

Ma tutti quei geometri, non in regola con la formazione obbligatoria, che fine hanno fatto ?

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BCNC

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 0 -  0 - Inviato: 23 Settembre 2018 alle ore 19:00

Buonasera Tafazzi,
mi risulta che quei Geometri non in regola con le formalità formative, di cui mi onoro di far parte, non hanno ancora avuto conseguenze pratiche dalla loro condizione; naturalmente non è escluso che altre vicissitudini abbiano nuociuto o giovato alle loro carriere.

In questi giorni il KGB ha cominciato a inviare comunicazioni PEC come quella che mi riguarda di cui allego il testo, a cui sto preparando una risposta di cui terrò informato il forum.
Naturalmente è gradito ogni consiglio.

Leonardo Gualandi
Caro Collega,
da un controllo formale eseguito sul portale della formazione continua del Consiglio Nazione Geometri - “SINF”, il Tuo curriculum formativo relativo al triennio 2015-2017 risulta non completato con i 60 CFP minimi previsti dall’art. 5, comma 2, del “(Nuovo) Regolamento per la formazione professionale continua”, ex art. 7 del d.p.r. 7 agosto 2012, n. 137.
Ai sensi dell’art.12, comma 1, lett. f) del regolamento summenzionato, il Consiglio Direttivo del Collegio, in caso di inosservanza dell’obbligo formativo, è tenuto a trasmettere il nominativo dell’iscritto inadempiente al Consiglio di Disciplina Territoriale per le valutazioni in ordine alla correlativa responsabilità deontologica (in ossequio al dettame posto dall’art. 7, comma 1, del succitato d.p.r. n. 137/2012).
Con la presente sono pertanto a richiederTi di verificare la regolarità della Tua posizione formativa, se del caso fornendo ogni opportuno chiarimento, e Ti esorto altresì ad assumere nell’immediatezza una condotta propositiva e rispettosa del precetto di legge in materia di aggiornamento professionale, dando atto di un
ravvedimento che potrebbe essere valutato in termini positivi dal predetto organo giudicante.
Cordialmente.

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Orlando1973

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 0 -  0 - Inviato: 23 Settembre 2018 alle ore 19:33

Devi anche vantarti .

Io sarei drastico al 1° gennaio successivo al triennio chi non ha maturato i crediti previsti deve esssere cancellato dall'albo .

Non entro nel merito se la formazione sia giusta o meno , se i 60 crediti siano tanti o pochi , se qualcuno ci mangia sopra o meno , c'e' un regolamento e come tale deve essere rispettato da tutti .

Stessa cosa per i versamenti alla cassa .

Ma siamo in italia , tanto non succede niente , ognuno puo' fare cio' che vuole e piace , i regolamenti non sono chiari , le sanzioni non definite puntualmente , e anche se lo sono non si applicano .

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Francesco2015

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10 Settembre 2015 alle ore 13:01

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 0 -  0 - Inviato: 23 Settembre 2018 alle ore 19:38

"Orlando1973" ha scritto:
Devi anche vantarti .

Io sarei drastico al 1° gennaio successivo al triennio chi non ha maturato i crediti previsti deve esssere cancellato dall'albo .

Non entro nel merito se la formazione sia giusta o meno , se i 60 crediti siano tanti o pochi , se qualcuno ci mangia sopra o meno , c'e' un regolamento e come tale deve essere rispettato da tutti .

Stessa cosa per i versamenti alla cassa .

Ma siamo in italia , tanto non succede niente , ognuno puo' fare cio' che vuole e piace , i regolamenti non sono chiari , le sanzioni non definite puntualmente , e anche se lo sono non si applicano .



SUl sito CNG alla sezione ANAGRAFE NAZIONALE si possono vedere i curriculum professionali certificati di tutti i geometri d'Italia.

Sono rimasto basito guardando alcuni miei colleghi. Alcuni un solo corso, altri ZERO.

Condivido in toto il tuo pensiero.

Come "sanzione" sarebbe opportuna una bella nota in ROSSO nel CPC, anche per chi non versa i contributi e poi fa concorrenza sleale a chi li versa.

Ciao

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Arch3000

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08 Marzo 2018 alle ore 15:30

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 0 -  0 - Inviato: 23 Settembre 2018 alle ore 21:26

Quoto Orlando1973 e spero che anche per il mio Ordine prendano provvedimenti

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BCNC

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27 Dicembre 2016 alle ore 18:09

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 0 -  0 - Inviato: 23 Settembre 2018 alle ore 22:50

Salve.
Non mischierei il mancato versamento dei contributi, la concorrenza sleale e il rifiuto dei Crediti.
In primo luogo i problemi delle categorie professionali sono numerosissimi e penso che sarebbe dispersivo volerli trattare insieme a meno di non voler affrontare un tema ben più ampio: la riforma delle Libere Professioni.
Rimanendo all’obbligo formativo, per quanto mi riguarda ho dichiarato apertamente di rifiutare quel sistema per una serie di motivi ben documentati a cui purtroppo nessuno, in particolare al vertice, ha neppure tentato obiezioni ragionevoli: solo espressioni di forza. E non mi vanto affatto di aver dovuto prendere una decisione dirompente per via dell’assoluta sordità degli organi di vertice. Non me ne vanto, quindi, ma mi onoro di essere fra coloro che non vogliono sottostare a obblighi che non considerano giusti. Faccio osservare di aver anticipato la mia decisione di rifiutare i CFP (sottolineo rifiutare perché l’ho sempre fatto anche partecipando a eventi che mi avrebbero dato diritto a ottenerli) accettando apertamente di affrontarne le conseguenze. Cosa che non implica la rinuncia alla difesa affinché quelle conseguenze siano eque.

Può esserlo una nota in rosso sul CPC? In realtà è proprio una cosa del genere che ho pensato di proporre rispondendo al Collegio che mi “esorta” a essere immediatamente propositivo, quindi non siamo su posizioni molto distanti. Eventualmente potremmo avere divergenze sulla forma da dare a quella nota.
Ma in generale credo che sarebbe proficuo avere grande partecipazione di base alle scelte che ora sono appannaggio di vertici ben poco rappresentativi, e spesso neppure pienamente condivise da essi stessi. Partecipazione che però dovrebbe fare appello alla massima professionalità; quindi volta ad affrontare i problemi senza pregiudizi e aneliti marziali,

Mi è quindi difficile considerare professionale e tanto meno libero invocare la pena capitale per chi contesta motivatamente norme stabilite da un manipolo di soggetti mai veramente eletti. Fra i compiti degli intellettuali, e pertanto degli esercenti una professione intellettuale, credo che ci sia anche quello di vigilare sulla correttezza delle norme.
Ho già altre volte detto che sono d’accordo ad applicare quelle considerate ingiuste soltanto nelle more di una seria correzione delle stesse. Se questa non viene neppure presa in considerazione, sottomettersi è un atto di complicità che non voglio compiere.
Leonardo Gualandi

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