Rileggendo il tutto, opportunamente sintetizzato a modo mio "Gargantua" Sono state fatte delle donazioni fra le parti, con un atto notarile, in maniera tale che ognuno:
A) avesse intestato il proprio edificio
B) avesse intestata la relativa corte Dopo qualche anno, ci si è resi conto che la voltura catastale era andata a buon fine :
- soltanto sulla parte degli edifici (catasto fabbricati)
- mentre per quanto riguarda il catasto terreni tutto era rimasto indiviso.
Il motivo era da attribuirsi:
1) Ad un errore del tecnico che non ha effettuato il frazionamento prima di far procedere con l'atto.
2) Nell'atto notarile era stata riportata una mappa che non rispecchiava la realtà, di cui ci siamo accorti dopo.
(Cioè era frazionata solo sulla carta allegata all'atto e non al catasto).
QUESITO: Oggi, avendo un atto di donazione del notaio, è possibile frazionare il terreno per come era necessario fare prima ?
RISPOSTE:
"cassini" Il Notaio come avrebbe identificato le varie corti nell'atto di donazione? Ho la forte sensazione che: -
-> dovrete fare i frazionamenti e ricorrere nuovamente al Notaio per una divisione.
Per deciderlo c'è bisogno di più informazioni.
Esempio: C'erano le misure e le superfici nella planimetria allegata all'atto? Queste erano corrette?
Non ci scordiamo poi che oggi partiamo da un'intestazione catastale dove la corte è a comune e non divisa quindi c'è un passaggio di diritti mentre l'atto identifcativo è solo un atto catastale che addirittura molte conservatorie si rifiutano di trascrivere e quindi si può solo registrare.
Questa cosa va assolutamente concordata con un notaio.
"bioffa69" Suppongo possa trattarsi di atto a cui avrebbe dovuto seguire un ulteriore atto di identiicazione catastale. Per cui non era stato incaricato nessun tcnico per effetuare i frazionamenti.
Se così fosse, i frazionamenti vanno fatti adesso e poi tornare dal notaio, per l'identificazione.
Fo notare che: 1) Nell'atto notarile, le volontà espresse in maniera tale che ognuno:
A) avesse intestato il proprio edificio.
B) avesse intestata la relativa corte.
C) il Notaio ha stipulato il rogito di donazione a ciascuno degli aventi diritto, di un edificio con l'area di pertinenza, Nel rogito c'è allegata la mappa che frazionata solo sulla carta e non fu prodotta in catasto ed approvata, non rispecchiava la realtà.
2) Quindi nello stesso atto notarile, è chiaramente espressa la volontà delle parti di attribuire a ciascuno sia il proprio edificio e la relativa corte che è rappresentata nell'elaborato allegato, pur se non prodotto ed approvato, ma pur sempre dimostrante la volontà del donante.
3) Come detto siia da Carlo in arte "cassini" e confermato da Fabio in arte "Bioffa" vanno necessariamente redatti:
--> il frazionamento della particella attualmente indivisa, per ottenere le corti da annettere ai fabbricati assegnati
--> il rogito per ottenere la corretta intestazione
Cordialità