Salve.
Nella home page si legge che “La nostra è una community libera”, e digitare “comunità libera” nella casella di ricerca produce alcuni risultati di un certo interesse.

In primo luogo penso che una comunità sia tale perché i suoi membri hanno un interesse comune; ma questo non basta, perché per formare una comunità si devono condividere comportamenti e scelte vincolanti. Istintivamente si può pensare che la comunità non sia libera, avendo vincoli; ma dipende da tipo e misura di questi.
Il vincolo del rispetto reciproco non mi pare che infici la libertà; anzi!
All'opposto un vincolo di culto è orientato a ridurre la libertà, e si verificano casi di riduzioni addirittura drammatiche in particolare se il culto vincolante riguarda una persona, idolatrata.

Non è superfluo chiarire che la libertà di una comunità non è necessariamente un pregio o un difetto; anche perciò le considerazioni qui esposte non implicano giudizi.

C'è una particolare libertà, che è quella di farne parte, che non caratterizza di per sé sola la comunità come libera. La chiamerei piuttosto volontarietà, caratteristica che normalmente manca, per esempio, nell'appartenenza alla comunità nazionale in cui si nasce.
E su questa particolare caratteristica credo che si possa valutare la pienezza della libertà della comunità: è libera se chiunque può “iscriversi” o “cancellarsi” a piacere, non lo è se farlo dipende da qualsiasi tipo di pressione ricevuta.

Esclusa la famiglia non conosco comunità prive di regole e di soggetti preposti a controllare il rispetto dei vincoli statuiti. Ma perché la comunità sia libera lo statuto deve tendere a scomparire, così come lo staff.
Questo in teoria, ma come tecnici sappiamo per esperienza che i risultati concreti devono essere pratici. Dunque regole e staff ci vogliono e lo staff dovrà seguire un'etica.
Mi domando se questa etica è la stessa per comunità che vogliano considerarsi libere e no. E lo domando anche a chi ha a cuore questa caratteristica per GeoLIVE:


Ringrazio fin da ora chi contribuirà.

Leonardo Gualandi
La forma di questo messaggio è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deon...

Salve



www.brocardi.it/dizionario/3789.html



Saluti cordiali

Grazie, Stefano,
per la risposta di indubbio interesse giuridico, ma della quale non riesco a cogliere la correlazione con il tema che avevo proposto. Se puoi pubblicare un tuo commento personale al link che hai postato e a come questo si leghi alla discussione penso che il confronto ne avrà vantaggio.

Nel frattempo vorrei presentare un caso specifico inerente l'etica dello staff di una Comunità che voglia definirsi libera: se un soggetto propone un post formalmente rispettoso dei membri della Comunità nel quale li invita a spostarsi in un'altra Comunità per una discussione, lo staff può oscurare quell'invito (o magari deve farlo) o no?
In altre parole: un comportamento volto a disgregare la Comunità può/deve essere tollerato per garantire la libertà a cui la Comunità fa riferimento?

Grazie


Leonardo Gualandi

La forma di questo messaggio è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deon...

Mi sa che qualcuno é diventato come la Raggi a Roma... sempre a criticarne il suo operato e comportamento.

Credo in poche parole BCC (e non BCNC) che questa comunità per arrivare fin dove è arrivata un motivo c'è, e non sarà una parte infinitesimale a minarne (o rafforzarne ?) le fondazioni.

Credo che i fondatori di geolive non hanno bisogno di insegnamenti su cosa bannare o no.

Finora credo che lo hanno abbondantemente dimostrato in tutti questi anni.

Post valutato solo dal sottoscritto.

A stretto rigor di termini, Effegi,
un “sottoscritto” che non si sottoscrive non è un sottoscritto… ma questo è un aspetto soltanto formale e per di più secondario.

Nella sostanza mi pare che critichi la mia presunta intenzione di insegnare qualcosa ai fondatori. Intenzione che non mi ha nemmeno sfiorato, tanto è vero che non ho elargito consigli ma posto domande. Domande che non mirano a soddisfare una pura e indefinita curiosità, ma a comprendere se l'ambiente che si definisce “comunità libera” lo sia realmente. E sto cercando di avere risposte il più possibile oggettive; dunque non un sondaggio su quanti si sentono liberi, perché le percezioni sono soggettive. È fin troppo ovvio che una comunità che allontana tutti i dissidenti finisce per essere composta da soli soddisfatti!

Non ho nemmeno espresso giudizi di valore sulla libertà di una comunità, ne ho intenzione di esprimerli considerando potenzialmente utili comunità libere e no secondo gli ambiti.
Siccome non ho la certezza di avere una buona padronanza del concetto di libertà applicato a una comunità, chiedo contributi per migliorare. Anche le critiche possono servire tanto più quanto più risultano pertinenti.

Grazie

Leonardo Gualandi

La forma di questo messaggio è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui http://www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deontologia-professionale/presentazione-di-uniniziativa-per-geolive-36117/start/0/