"misterdocfa" ha scritto:

"rubino" ha scritto:
I Collegi operano con norme uniche nazionali, sull'argomento che stiamo trattando non hanno poteri decisionali e non possono variare le regole con provvedimenti fatti in casa.

Detto questo, se non si è d'accordo con l'operato del proprio Collegio non è più necessario attendere l'approvazione del documento contabile a meno che il disaccordo non sia sul suo contenuto, il che non è sbagliato ma è riduttivo se l'ottica è quella di far saltare il Consiglio: se ti basta essere il solito rompic. va bene ma se vuoi che le tue idee vadano avanti, no. Ma vediamo di cosa stiamo scrivendo: l'assemblea degli Iscritti viene indetta per approvare il conto consuntivo (in entrata ed in uscita) dell'esercizio finanziario trascorso ed il preventivo del successivo. Mentre con il secondo si da conto agli Iscritti di quanti soldi si prevede che entrino e come si spenderanno, nel primo si può leggere come si sono spesi, l'anno scorso, per i dipendenti, per la formazione professionale, le rappresentanze istituzionali, la partecipazione alle assemblee dei Presidenti e alle riunioni dei delegati cassa, a convegni ecc... Come si evince, di argomenti per trasformare una noiosissima riunione da club dei fedelissimi in una bella discussione fra spiriti liberi ce ne sono a josa, seguono alcuni esempi: chiediamo di esibire le pezze d'appoggio delle spese o il resoconto scritto e depositato da chi ha partecipato a riunioni convegni ecc. Ovviamente, il Segretario deve verbalizzare tutto.

In ultimo: alcuni giovani iscritti, tanto tempo fa (quando l'interruttore di cui scrivevo prima funzionava, eccome!) usavano così queste assemblee: il giorno della seconda convocazione organizzavano in gran segreto l'arrivo in massa di amici, qualche volta siamo (ops, sono) quasi riusciti a far saltare il banco e ci siamo (ops, si sono) divertiti un mondo.


P.S.: che bello sapere che c'è ancora qualcuno sul piede di guerra! Tienimi aggiornato.