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Argomento: Disobbedienza formativa
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DUCHESSA
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Weee... amico Gianni ... non girare la frittata, primo- non è vero che 80 mila GEO hanno fatto formazione e sono in regola ... a DUCHESSA risulta appena il 15 % degli iscritti salvo smetite con dati ufficiali di tutti i collegi provinciali (di quelli centrali non ci fidiamo) secondo- la pubblicità velata e interessata non attacca terzo - è vero che c'è una normativa di riferimento da seguire ...ma è anche vero che chi ha formulato il Regolamento dei crediti formativi sono stati gli ex sempre eletti (?) GEO Nazionali...il Ministero di Giustizia ha semplicemente accolto il Regolamento come ha accolto tanti altri Regolamenti proposti da altre categorie come per esempio gli Ingegneri che hanno determinato l'autocertificazione della formazione. Gettare la croce sui governanti e non su chi ha proposto il Regolamento al Ministero ... è troppo facile !! amico caro ! Poi non parliamo del fatto che nel Regolamento hanno imposto per qualsiasi iniziativa di formazione il "visto" obbligatorio della Direzione Centrale GEO oppure in minor misura il "visto" dei collegi provinciali. Se un GEO segue in diretta la formazione promossa, per esempio, da famosi scienziati o una Istituzione di fama mondiale ... non vale un gatto morto ai fini dei crediti GEO così come proposti e concepiti ... CHIARO ? amico caro ? Buona serata simpaticone ...e non mischiare le carte in tavola DUCHESSA
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BCNC
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27 Dicembre 2016 alle ore 18:09
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Bene, Georox, molto bene! Anche se l'ampiezza del discorso mi imporrà di dilungarmi. Non ci sono osservazioni né sulle numerose criticità né sull'incertezza (eufemismo) dell'unico presunto vantaggio. Quindi abbiamo dimostrato che l'obbligo ha criticità prevalenti praticamente schiaccianti. La sola obiezione residua riguarda il fatto che l'obbligo è di legge. Mi concedo solo un cenno alle perplessità che desta l'applicare senza batter ciglio leggi che impongono un obbligo che abbiamo concordemente dimostrato avere criticità schiaccianti. Appurato questo, noi che amiamo la ricerca di confini “difficili” dovremmo porci la domanda di dove sia il confine fra una legge balorda e una deleteria. Io, per prudenza combatto anche le prime, una volta dimostrato che lo sono. Altri ci si adeguano, ognuno per motivi propri che possono andare dalla necessità (su cui tornerò fra poco) alla convenienza, al quieto vivere, alla disperazione, alla debolezza, alla rassegnazione, alla fede, alla convinzione, alla paura… Ma l'obbligo di legge a cui accenni non è esatto per vari motivi, a cominciare dal fatto che la legge impone la formazione e non le modalità; queste sono demandate ai Consigli Nazionali a cui spetta il regolamento. Inoltre sarebbe bene ricordare che proprio il Consiglio Nazionale dei Geometri si vanta di aver anticipato le norme sulla formazione; e infatti il relativo regolamento fu approvato nella seduta di Consiglio del 10/11/09. È completamente fuori luogo (altro eufemismo) dire che “ le proteste arrivano solo oggi”; perché né i Collegi né tanto meno il Consiglio Nazionale ascoltarono minimamente le proteste che non feci solo io: erano quasi corali come sono tuttora; come già accennato anche almeno un “docente” che conoscevo esprimeva chiaramente l'indipendenza del successo della “buona” formazione dai Crediti Formativi. E dunque torno sulla motivazione più consistente per cui alcuni Colleghi decidono di adeguarsi: la necessità. Come ho già accennato in altro post le eventuali sanzioni, uguali nella forma, non lo sarebbero nella sostanza. Io, vecchio, corro tranquillamente il rischio di essere radiato dall'Albo: l'assoluta maggior parte dei miei Committenti migliori riderebbe di gusto quando gli dovessi raccontare di essere stato considerato inadeguato ad assisterli; continuerebbero a chiedermi consulenze e tuttalpiù considererebbero il Collegio un'associazione di accattoni (ancora un eufemismo) che li costringe a pagare anche un firmaiolo per gli adempimenti formali. (Io, in prima persona, per mie paturnie personalissime imposterei la cosa come un travaso di esperienza, e perciò rifiuterei di chiedere la semplice firma ma trasferirei quante più conoscenze posso al giovane Collega; ma dubito seriamente che questa condotta diventi prassi, visto quanto ho osservato in decenni di contatti con i giovani in odore di esame di stato.) I giovani normalmente non sono nella mia stessa condizione favorevole; ma io non sono un'eccezione fra i “vecchi”. Toccherebbe quindi a noi esporci maggiormente. E sarebbe molto efficace che si esponessero apertamente anche quei “docenti” che come te, secondo le conclusioni tratte fin qui, concordano sulle criticità. Ma io ne ho conosciuto anche uno che mi scriveva che per lui i “ corsi contano molto più per la resa economica che non per quella didattica”. Non frequento più molto l'ambiente e quindi non so come la pensi lui oggi. Ma la conversione dell'Innominato fece tanto scalpore da meritare un romanzo della portata de I promessi sposi; indubbiamente non è cosa tanto probabile. Ma non voglio trascurare l'obiezione molto consistente che hai posto, Georox, ricordando l'obbligo di legge. Abbiamo detto che non è esatto, ma è comunque molto significativo pur se la norma di legge è fumosa, cosa di cui chi ne ha seguito lo sviluppo non si può meravigliare, e si potrebbe evitare di vantarsi di averla anticipata. S'è detto che gli Ingegneri seguono un diverso metodo e se i Geometri e molti altri sollevassero il problema, invece di chinare il capo, lo stesso signor ministro vigilante non potrebbe fare a meno di dare la sveglia al legislatore. Se le leggi umane fossero immutabili come le leggi di natura, sarei il primo a non cercare di contrastarle riconoscendo l'inutilità del gesto. Ma le nostre leggi vengono promulgate, modificate e abrogate. In teoria (cioè in condizioni ideali) chi gestisce il potere si impegna per recepire le esigenze degli amministrati di cui si è posto al servizio e tradurle nelle nuove norme o nella modifica di quelle vecchie. Più la gestione del potere è inefficiente (oggi è il giorno degli eufemismi), più gli amministrati sono costretti a imporre l'ascolto delle proprie esigenze, con conseguenti problemi di squilibrio fra chi riesce meglio o peggio a imporre quell'ascolto. E qui interessa quel passaggio del mio precedente intervento che dici di far fatica a seguire perché certamente non sono stato chiaro. Ci torno un po' più in dettaglio. Nell'inadeguatezza delle norme, Ordini e Collegi hanno comunque compiti di tutela della professione; addirittura possono intervenire se l'Iscritto pregiudica il decoro della professione stessa. Dunque il Consiglio ha facoltà e obbligo di valutare i singoli comportamenti e questo gli impone di intervenire su chi non mantiene un livello di preparazione adeguato, e lo poteva fare anche prima della formalizzazione dell'obbligo. Poteva? Doveva. Avrebbe dovuto. Abbiamo convenuto che la stragrande maggioranza dei Professionisti ha sempre dedicato particolare cura al proprio aggiornamento; quindi i Consigli avrebbero dovuto perseguire i pochi eventuali negligenti. Se non lo hanno fatto, i negligenti sono loro, e non la massa degli Iscritti. E (questo è l'argomento a margine ma non OT) non si venga a dire che gli Iscritti non concordi possono usare il voto per cambiare le cose: la gestione delle elezioni per i Consigli locali è inqualificabile e i Consigli cosi “eletti” nominano il CNG all'insaputa degli Iscritti con procedure ben oltre il limite della decenza. Qui c'è stato un florilegio di eufemismi, ma basta cercare sui siti dei Collegi gli esiti delle elezioni per capire che la sbandierata trasparenza è alquanto oscura. L'idea che mi piacerebbe veder diffusa al fine di tentare di correggere le vigenti storture, è che non ha alcuna utilità cacciare le persone per sostituirle; è il metodo che dev'essere profondamente riveduto e con una revisione efficace anche le stesse persone potrebbero fare un eccellente lavoro mettendo a frutto (e a disposizione della Categoria che si dovrebbe formare) le proprie esperienze politiche. Mi rendo conto che è estremamente improbabile ma continuo a non ritenerlo impossibile. né in campo formativo né in campo politico di categoria: in fondo è possibile riconoscere di avere interessi comuni più che desideri e paure contrastanti. Leonardo Gualandi La forma di questo messaggio è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deon...
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DUCHESSA
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Complimenti a Leonardo ammiro l' onestà intelettuale sugli interventi e condivido sostanzialmente il pensiero magistrale anche quel... “corsi contano molto più per la resa economica che non per quella didattica” e sulla oscurità declamata anche dal web... che domina o serpeggia nelle elezioni locali che poi eleggono i rappresentanti centrali che invece di adoperarsi per tutta la Categoria sono in giro impegnati a riscaldare le ottime poltrone delle varie scatole cinesi spa GEO nazionali compreso anche i tanti costosi giornalini che nessuno legge e compreso anche gli inutili e costosi convegni lungo lo Stivale per raccontare chiacchiare ...devo condividere necessariamente e appludire al Tuo coraggio. Per le leggi di riferimento è chiaro che i Regolamenti nascono dagli Ordini professionali e non sono imposti dal legislatore ... tranne i "visto" per l'approvazione ministeriale. Poi se gli ingegniri sono più dritti e i geometri piu ricchi ... a chi legge i commenti Riguardo alla formazione a colpi di sterco del diavolo, DUCHESSA ha già espresso la sostanza nel precedente post. Comunque, dalle risibili percentuali che circolano ritengo FALLITA (ripeto FALLITA) la geo-formazione così come imposta dall'alto ai GEO iscritti. Amabili saluti DUCHESSA ps.Mi inquieta e rattrista l'assenza in questo post del caro amico PANDOLFO del Basento ... ai "confini" dei regii domini.
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georox
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"BCNC" ha scritto: Non ci sono osservazioni né sulle numerose criticità né sull'incertezza (eufemismo) dell'unico presunto vantaggio. Quindi abbiamo dimostrato che l'obbligo ha criticità prevalenti praticamente schiaccianti. Quale incertezza? Quale eufemismo? Io ho dimostrato con testimonianze (verificabili) che l'obbligo formativo ha ingenerato, in molti di quelli che vi si sono assoggettati, la spontanea esigenza di accedere alla formazione quando questa si rivela di qualità e viene proposta a prezzi accettabili (quella che propongo io costa 4 euro/credito, mentre la qualità si può evincere dai giudizi presenti sul sito www.co**************), piantina dell’Italia in alto a destra). "BCNC" ha scritto: La sola obiezione residua riguarda il fatto che l'obbligo è di legge. Non era un'obiezione, era una constatazione rivolta a chi crede che la formazione obbligatoria sia stata un'invenzione del CGNeGL, un organismo, secondo costoro, becero e malavitoso che ha come scopo principale quello di danneggiare e lucrare sui propri iscritti. "BCNC" ha scritto: Mi concedo solo un cenno alle perplessità che desta l'applicare senza batter ciglio leggi che impongono un obbligo che abbiamo concordemente dimostrato avere criticità schiaccianti. Non ci siamo. Stiamo confondendo i livelli. Che il regolamento e le relative modalità di dimostrare la propria formazione continua possano essere migliorati è fuori discussione, l’ho ammesso fin dall'inizio. Ma che la formazione continua debba essere obbligatoria per me è altrettanto fuori discussione. Non è pensabile, tanto per restare su una materia cara a entrambi, che un geometra diplomatosi trent’anni fa si presenti ad una controversia su un confine con l’estratto wegis e lo scalimetro. Con la formazione continua questi “dinosauri” saranno finalmente destinati all’estinzione. Ma anticipo già l’obiezione: E uno che il suo mestiere lo sa già fare con grande competenza grazie alla sua lunga esperienza e ad uno studio svolto da auto-didatta in tanti anni di professione? E che, pertanto, vede la sua competenza ampiamente riconosciuta sia dai committenti che dai colleghi? Bene, l’attuale e vituperato meccanismo dei crediti dà a costui ampie possibilità di maturare i CFP medesimi sfruttando tale sua competenza senza dover frequentare corsi di cui non ha assolutamente bisogno. Il regolamento del CNGeGL (che, mi pare di capire, siano in pochi qui ad aver letto), all’art. 3, prevede infatti che l’acquisizione di crediti è ottenibile anche con: …. c) corsi o esami universitari (di laurea, di specializzazione, di perfezionamento e di master); …. e) visite tecniche e viaggi di studio; f) partecipazione alle commissioni per gli esami di Stato per l'esercizio della professione; g) relazioni o lezioni negli eventi formativi e nell'attività di supporto nell'attività didattica; h) pubblicazioni, articoli scientifici o tecnico-professionali, pubblicati su riviste a diffusione almeno provinciale; i) il rivestire il ruolo di professionista affidatario ai fini di un contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca di cui al Testo Unico, D.Lgs. 14 settembre 2011, n. 167, articolo 5, (apprendistato); j) frequenza a corsi di alta formazione post secondaria compresa Istruzione Tecnica Superiore (ITS) nelle discipline tecnico scientifiche, di cui al successivo comma del presente articolo; k.) il rivestire il ruolo di professionista affidatario ai sensi del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, articolo 6, comma 3 il cui tirocinante ha effettuato l'intero tirocinio professionale, con rilascio del prescritto certificato; Dunque, il geometra che nella sua carriera ha acquisito per conto proprio una consolidata e riconosciuta competenza, non solo non è obbligato a frequentare corsi di cui non ha assolutamente bisogno ma, al contrario, è incentivato e premiato dal regolamento a mettere la sua competenza a disposizione dei colleghi. La maggior parte di chi oggi si scaglia contro la formazione obbligatoria lo fa solo perché non ha alcuna voglia di darsi da fare, né per la sua crescita professionale, né per quella della categoria. In questa vasta platea è compresa una gamma di colleghi che va da un estremo all’altro: da chi pensa di essere competente, mentre invece è un ignorante, e quindi rifiuta la formazione (quello che si presenta in una riconfinazione con l’estratto wegis); a chi sa, a ragione, di essere competente ma non vuole condividere la sua competenza con i meno esperti e con le nuove leve. Ecco, l’attuale regolamento cerca di contrastare questo status quo. Sostenere che non va bene niente, come dicevo, significa in realtà voler mantenere tale status quo. Dopodiché, ripeto, tutto è migliorabile, ma l’approccio non può essere quello del disfattista ma quello della buona volontà. Ancora buona disobbedienza. geom. Gianni Rossi
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DUCHESSA
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09 Settembre 2013 alle ore 12:13
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"DUCHESSA" ha scritto: Weee... amico Gianni ... non girare la frittata, primo- non è vero che 80 mila GEO hanno fatto formazione e sono in regola ... a DUCHESSA risulta appena il 15 % degli iscritti salvo smetite con dati ufficiali di tutti i collegi provinciali (di quelli centrali non ci fidiamo) secondo- la pubblicità velata e interessata non attacca terzo - è vero che c'è una normativa di riferimento da seguire ...ma è anche vero che chi ha formulato il Regolamento dei crediti formativi sono stati gli ex sempre eletti (?) GEO Nazionali...il Ministero di Giustizia ha semplicemente accolto il Regolamento come ha accolto tanti altri Regolamenti proposti da altre categorie come per esempio gli Ingegneri che hanno determinato l'autocertificazione della formazione. Gettare la croce sui governanti e non su chi ha proposto il Regolamento al Ministero ... è troppo facile !! amico caro ! Poi non parliamo del fatto che nel Regolamento hanno imposto per qualsiasi iniziativa di formazione il "visto" obbligatorio della Direzione Centrale GEO oppure in minor misura il "visto" dei collegi provinciali. Se un GEO segue in diretta la formazione promossa, per esempio, da famosi scienziati o una Istituzione di fama mondiale ... non vale un gatto morto ai fini dei crediti GEO così come proposti e concepiti ... CHIARO ? amico caro ? Buona serata simpaticone ...e non mischiare le carte in tavola DUCHESSA Aggiungo... dire che esistono alternanive alla formazione previste dal Regolamento è una mistificazione o meglio in alcuni casi un privilegio riservato a pochissimi che rientrano in alcune specifiche "possibilità" ...tipo esami universitari o pubblicazioni (cioè quelle riservate ai costosi giornalini che nessuno legge pagati dagli iscritti e gestiti da pochi privilegiati) ... offendere i "geo-sauri" a titolo gratuito è semplicemente bizzarro ...specie se qualcuno velatamente pubblicizza certi corsi a X euro e gira e rigira la frittata ... Curioso poi il fatto che spesso i maltrattati "geo-sauri" fanno lezione a pagamento a certi corsi. Ripeto a caratteri cubitali ... la FORMAZIONE a PAGAMENTO E' FALLITA ...DICO FALLITA ...visti i penosi e risibili risultati a livello Stivale. Non insistere amico mio ... perchè ca' nessuno è fesso. stammi bene DUCHESSA
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"georox" ha scritto: .................. Non è pensabile, tanto per restare su una materia cara a entrambi, che un geometra diplomatosi trent’anni fa si presenti ad una controversia su un confine con l’estratto wegis e lo scalimetro. Con la formazione continua questi “dinosauri” saranno finalmente destinati all’estinzione. geom. Gianni Rossi Mai successo in tutti questi anni di lavoro; ma può anche capitare, non lo metto in dubbio. Non mi fanno paura costoro perché è talmente facile smontarla una tesi del genere che non ci vuole nemmeno tanta fatica. Mi fanno timore invece quelli che pensano di sapere con grande sicurezza come si ricostruisce un confine di proprietà e che nelle loro relazioni (CTU o CTP) scrivono che il tal confine di impianto è a 62,5 cm. dalla materializzazione in loco o che la facciata del fabbricato è a 4,43 metri dal confine catastale d'impianto, perché hanno eseguito la corretta georeferenziazione della mappa e la corretta rototraslazione. Da quelli mi guardo bene. Cordialmente Carlo Cinelli P.S Mi complimento per il termine "dinosauro" da ridurre all'estinzione attraverso la narrazione della buona novella.
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Salvatore_B.
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Juneau
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"geocinel" ha scritto: [quote="georox"] Non mi fanno paura costoro perché è talmente facile smontarla una tesi del genere che non ci vuole nemmeno tanta fatica.. proprio ora ho a che fare con un CTU ing. che pensa di trovare unilateralmente una linea di confine a mezzo della mappa catastale, che proprio lì è tutta sballata. non vuole ascoltarmi. quindi decidetti di seguirlo lasciandolo al suo destino, con mia noncuranza. per ora faccio lo spetattore quale che sarà il risultato ci sarà da scompasciarsi dalle risate.
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geocinel
Carlo Cinelli
» ACCOUNT NON PIU' ATTIVO (GURU)
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"Salvatore_B." ha scritto: proprio ora ho a che fare con un CTU ing. che pensa di trovare unilateralmente una linea di confine a mezzo della mappa catastale, che proprio lì è tutta sballata. non vuole ascoltarmi. quindi decidetti di seguirlo lasciandolo al suo destino, con mia noncuranza. per ora faccio lo spetattore quale che sarà il risultato ci sarà da scompasciarsi dalle risate. Caro Salvatore Siamo un po' OT ma mi permetto di darti un consiglio procedurale. Chi ha aperto il topic spero ci scuserà. Occhio a non farTi scappare le cose di mano. Manifesta sempre la Tua contrarietà attraverso una chiara opposizione nei verbali delle operazioni o attraverso la presentazione di Tue memorie parziali durante lo svolgimento della CTU. Affinchè non ci siano dubbi postumi. Cordialmente Ti saluto Carlo Cinelli
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DUCHESSA
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se l'argomento è ... disobbedienza formativa per quale motivo qualcuno si intrufola con argomenti diversi per argomentare su riconfinamenti o altro??! E dalle ! ... la velata pubblicità non attacca Qui c'è sempre qualche dotto professore pronto a girare le frittate. Ripeto ... la FORMAZIONE a EURI è FALLITA ... ripeto la FORMAZIONE a SGHEI è FALLITA le percentuali di incarichi professionali della Committenza sui confini sono lo zerovirgolazeroqualcosa, ma chi se la beve la pubbilcita velata e il ping-pong tra addetti ai lavori che vorrebbero condurre la trasmissione via web.rete.forum amabili saluti DUCHESSA
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geocinel
Carlo Cinelli
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Hai ragione amabile DUCHESSA. Faccio ammenda. Ero rimasto schiacciato sotto il Dinosauro. Cordialmente Carlo Cinelli
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Salvatore_B.
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29 Gennaio 2014 alle ore 14:47
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Juneau
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chiedo scusa anch'io, ma pensare di essere schiacciati da un dinosauro, affascina, trascina. troppo coinvolgenet il pensarlo. @ cinelli: non sono di primo pelo, grazie per i consigli, ma non essendo di primo pelo, pur agendo come dici tu (fare mettere a verbale, etc.), quello è un caso in cui bisogna lasciarlo scoppiare da solo, per le particolarità della causa. non è una causa per trovare confini...
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DUCHESSA
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DUCHESSA ha sempre ragione ... mettetevelo bene in testa, il mondo è donna...anche se le donne preferiscono altre entrate e uscite. Salvatore, vorrei proprio sapere a che ti serve tutta la tua formazione e preparazione sul confine che "balla" ... se poi a decidere le sorti sarà l'ingegnere CTU che purtroppo autocertifica la sua formazione ??! visto che il Giudice legge solo le carte del CTU, quando le legge. Fallo mettere a verbale (non il fallo, ma il fatto che la formazione geo avviene via web a pagamento, forse gioverà alla causa) sempre amabili saluti DUCHESSA
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Salvatore_B.
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"DUCHESSA" ha scritto: Salvatore, vorrei proprio sapere a che ti serve tutta la tua formazione e preparazione sul confine che "balla" ... se poi a decidere le sorti sarà l'ingegnere CTU che purtroppo autocertifica la sua formazione ??! visto che il Giudice legge solo le carte del CTU, quando le legge. Fallo mettere a verbale (non il fallo, ma il fatto che la formazione geo avviene via web a pagamento, forse gioverà alla causa) quindi, visto che chiedi, per risponderti, con questa tua domanda mi inviti, in pratica, a fare altri post O.T.? ma allora perché avevi rimproverato tutti a non divagare O.T.?
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BCNC
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Ok: facciamo un passo indietro. In questa discussione abbiamo descritto numerose criticità dell'obbligo di acquisire Crediti Formativi, a partire da quelle elencate nella bozza di manifesto per la Disobbedienza Formativa e non c'è stata alcuna obiezione a quelle criticità. Sarebbe pleonastico ripeterne la descrizione, quindi mi limito a un rapido elenco parziale: - formazione di tipo scolastico e non professionale, inefficace; - esclusione del curriculum (che nella realtà sarebbe il solo elemento utile!) dalle garanzie di professionalità; - inefficacia dei Crediti a garantire i Committenti; - ingiustificate differenze fra i “docenti”, liberi da CF, e Professionisti obbligati a sottoporvisi; - inutilità dell'obbligo testimoniata da quel docente che mi scrisse di aver avuto ottimi riscontri senza Crediti Formativi; - rischio di docenti interessati più al profitto che alla didattica, testimoniato dall'altro docente che me lo scrisse apertamente. A queste criticità, già esse pesantissime, nessuno ha obiettato alcunché, dunque sono da considerare riconosciute e quindi accertate. Si è anche aggiunta qualche considerazione sulla gestione della nomina dei cosiddetti “vertici” di categoria, nomina che abbiamo dimostrato essere soggetta a procedimenti a dir poco nebulosi e che, aggiungo, dà luogo solo successivamente all'ulteriore nomina dei “responsabili” della cosiddetta “formazione”. Quest'ultima nomina avviene proprio da parte di quei soggetti così nebulosamente nominati, generando ulteriore torbidità. Se davvero l'Europa (questa entità impalpabile a cui attribuiamo ogni pretesa ingiustificabile) ha richiesto la formazione continua, sarebbe interessante sottoporle in dettaglio questa formazione continua e chiedere se è ciò che auspicava. A controbilanciare tante criticità, un solo presunto vantaggio lo ha espresso Georox e lo ribadisce dicendo che “ l'obbligo ha ingenerato in molti la spontanea esigenza di accedere alla formazione”. Qui, Georox, c'è una palese contraddizione che inficia l'intera costruzione logica: o l'esigenza è spontanea oppure ingenerata dall'obbligo. È dunque opportuno valutare la necessità e la sufficienza delle condizioni che dimostrerebbero l'utilità dell'obbligo per indurre. Ebbene, non è sufficiente che un certo numero di Professionisti dichiari di aver frequentato un corso per via dell'obbligo, perché non c'è alcuna verifica che senz'obbligo non avrebbero fatto formazione; forse non avrebbero fatto quel corso. Infatti abbiamo dimostrato che la maggior parte dei Professionisti ha sempre fatto volentieri formazione, e lo ha testimoniato quel docente di cui ho riportato la frase esatta. La testimonianza atta a dimostrare l'utilità dell'obbligo consisterebbe in una dichiarazione che il Professionista non avrebbe assolutamente fatto formazione senza quell'obbligo. Ma aggiungo che una tale dichiarazione, per quanto anche si riuscisse ad averla da un certo numero di soggetti, sarebbe soltanto un'autocertificazione di negligenza di alcuni, e non la dimostrazione che l'obbligo sia necessario a tutti i Professionisti. Negligenza su cui i Consigli dovevano vigilare già prima. Sulle alternative che elenchi, Georox, non avrei voluto dover intervenire perché mi sembra assolutamente evidente la loro inconsistenza, oltre il limite della presa in giro. Ma per non lasciar nulla nel vago: c) corsi o esami universitari: scuola invece di Professione, e comunque, per quanto non necessari possono riguardare solo qualche periodo e non l'intera carriera: prima o poi bisognerà pur che cominciamo a lavorare! d) visite tecniche e viaggi di studio: invece di lavorare dovremmo studiare chi lo fa; diventeremmo una sorta di “guardoni professionali”. Interessante prospettiva! f) commissari agli esami di stato: a parte le ragionevoli perplessità sulla verifica del livello professionale di ognuno (nominati localmente senza alcun riscontro fra gli Iscritti) parliamo sempre di numeri irrisori. g) relazioni o lezioni: anche volendo ipotizzare che a un “relatore docente” corrisponda soltanto un “discente” staremmo parlando soltanto della metà di Iscritti. E immagino il livello di “relazioni lezioni” di questo tipo… h) pubblicazioni: evidentemente una nicchia numericamente insignificante, pur se rimpinguata dalle “pubblicazioni” a chi accenna Duchessa che farebbero pensare che ai soggetti di cui al punto d consegua una sorta di “onanisti formativi”. Altra interessante prospettiva! j) corsi ITS; ancora scuola e non Professione, ancora tuttalpiù per qualche periodo. Comunque tutta gente che si guarda bene dal lavorare, ossia dal “fare curriculum” che è l'unica cosa che interessa e soprattutto serve ai Committenti. Ho tenuto da parte la condizione di affidatario. Nel caso dell'altisonante apprendistato di alta formazione e ricerca, voglio sperare che nessuno l'abbia preso sul serio come opportunità numericamente (e non solo) significativa… Mentre avere la responsabilità di almeno un praticante (punto k) imporrebbe una discussione enorme, ma documentata. Il caso vuole che in decenni di corsi di preparazione all'esame di stato io abbia conosciuto centinaia di praticanti e posso certificare l'inesistenza di alcuna verifica del livello dei rispettivi “professionisti affidatari”. Verifica che sarebbe comunque indiretta e quindi molto meno efficace di quella sul curriculum personale. È dunque evidente che il peso delle criticità assodate confrontato con l'unico indimostrato vantaggio rende le prime schiaccianti. Perciò, a meno di nuovi argomenti, concludo ora la discussione di pro e contro in attesa di comunicare anche in questa sede i successivi sviluppi della Disobbedienza Formativa. Mi permetto di congedarmi con una facezia. Osservando che Georox reitera la promozione della formazione che lui propone a prezzi accettabili (a dire il vero sarebbero altri i settori del forum in cui fare pubblicità a prodotti commerciali o a formazione a pagamento, ma tant'è…) prendo nota del prezzo unitario da considerare accettabile per i Crediti: 4 euro. Che moltiplicato per i 60 crediti ciascuno per i centomila Geometri iscritti (cifra tonda, per capirci) produce un giro d'affari di ventiquattro milioni di euro ogni tre anni. Una cifra che in un film giallo costituirebbe ottimo movente per un delitto. E infatti la Libera Professione è stata pugnalata alle spalle mentre i Liberi Professionisti erano tenuti chini sul proprio lavoro a suon di pregeini e docfini... Leonardo Gualandi La forma di questo messaggio è stata verificata da terzi, secondo la presentazione del nikname BCNC che si trova qui www.geolive.org/forum/altro/etica-e-deon...
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DUCHESSA
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Apprezzo e condivido l'articolata esposizione dell'amico Leo, ma la somma finale dei fatti, giustamente, porta a un volume di affari, in sintesi, allo sterco del diavolo che è purtroppo la fonte di ogni male. Quel volume d'affari sotterraneo non è l'unico, purtroppo ... nessuno pubblica per esempio alcuni bilanci di società GEO.spa. Mi fermo qui altrimenti la discussione potrebbe allungarsi ad libitum Rimane il fatto che la FORMAZIONE a pagamento e via web è FALLITA ... le percentuali di adesione sono risibili...i fatti parlano, tutto il resto è noia simpatici saluti mattutini DUCHESSA
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