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Autore Storie di italica ignoranza: il Ponte di Bassano (neo monumento Nazionale)? È sul Piave

kemplen

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02 Agosto 2018 alle ore 19:32

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 0 -  0 - Inviato: 02 Luglio 2019 alle ore 20:33

Cari amici di Geolive.

Siccome non si vive di solo pane, volevo portarvi a conoscenza (se già non lo siete) di un paio di notizie recenti che riguardano la mia amata città, che spero abbiate tutti modo di visitare (se lo farete, fatemi un fischio che vi offro na tajadea* sul famoso Ponte).

Infatti le due notizie riguardano proprio il Ponte Palladiano, detto degli Alpini, ma che noi Bassanesi continuiamo imperterriti a chiamarlo in Veneto: Ponte Vecio. A dirla tutta, le notizie sarebbero addirittura tre, perché la prima in ordine di tempo sarebbe quella che il Ponte è in fase di ristrutturazione da ben 4 anni (stava sprofondando), un periodo che non è bastato all'amministrazione comunale appena uscita di scena (sia lodato Gesù Cristo) per completare i lavori, come si può evincere da questa foto:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Le altre due notizie sono una bella e una allucinante.

Partiamo da quella bella. Il nostro Ponte è finalmente Monumento Nazionale dopo che la commissione Cultura del Senato si è espressa votando all'unanimità la proposta di legge e che, a seguire, è arrivato anche il parere favorevole del Governo. E c'è già qualche prlamentare Veneto che rilancia puntando all'Unesco.

Veramente un gran bella notizia per noi Bassanesi.

Se non fosse che contemporaneamente a questo storico riconoscimento arriva la seconda allucinante notizia:

Il Ponte degli Alpini finisce sul Piave!

Questo è infatti ciò che incredibilmente riporta un libro per la scuola superiore, per la precisione il quinto tomo della rassegna "Storia e progetto", scritta da Vittoria Calvani ed edita da Mondadori. A pagina 35 di questo libro che, si badi bene, è dedicato al Novecento, e di conseguenza tratta anche la Prima guerra mondiale, appare la foto e la didascalia che seguono:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Se non si legge bene, la didascalia recita:

Il ponte di Bassano: questo ponte sul Piave, chiamato "Ponte Vecchio" dagli abitanti di Bassano del Grappa e "Ponte degli Alpini" dopo il 1918, è situato in provincia di Vicenza. Dopo Caporetto, divenne il simbolo della resistenza sul Piave, un evento militare eroico che ispirò numerose canzoni: "sul Ponte di Bassano, là ci darem la mano e un bacin d'amor".

Un bacin d'amor?

Na carga de pache!!!

Non c'è solo l'allucinante lo scambio di fiume tra Piave e Brenta (occhio che qui è la Brenta, al femminile in segno di amore). C'è anche l'errore sulla data di qando è stato denominato "degli Alpini", che non è il 1918, bensì il 1948, a seguito della sua ricostruzione che vide proprio i valorosi Alpini promotori e protagonisti.

Simbolo della resistenza sul Piave dopo Caporetto lo ha definito questa professoressa.

Ma fosse solo lei ad aver disonorato un luogo così simbolico.

E i funzionari ministeriali che, stando a Roma, scelgono i testi scolastici?

Nessuno che si sia accorto dello svarione?

E vuoi che non pretendiamo l'autonomia Regionale?

Se la scuola ce la gestiamo noi, queste assurdità non succedono più.

Buone Vacanze.

geom. Gianni Rossi
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*Tajadea, tradotto "Tagliatella", non è ovviamente pastasciutta ma ...

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Autore Risposta

kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 02 Luglio 2019 alle ore 20:45

Ok dai, completo la Tajadea:

A base di: grappa, acquavite di ciliegia, arancio, spezie ed erbe.

Aspetto: rosso rubino (da non confondersi con il rancoroso qui di Geolive).

Profilo aromatico: bouquet intenso, piacevole, caratterizzato da note fruttate, floreali e sentori di erbe e spezie ben equilibrati tra loro.

Gusto: fruttato, armonioso nel rapporto dolce-amaro con una preponderanza di ciliegia.

Grado alcolico: 35% Vol. (e qui arriveranno le solite cazzate del rancorso).

Bottiglia: bordolese da 35, 70, 100 cl, tascabile da 10 cl, mignon da 3 cl.

Suggerimenti di servizio: liquore piacevole in ogni momento della giornata, va servito a temperatura ambiente.

Se passate di qua ve la offro presso lo storico spaccio Nardini proprio sul Ponte Vecio.

Ancora Buone Vacanze.

geom. Gianni Rossi
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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 02 Luglio 2019 alle ore 23:59

L’editore, si scusa e corre ai ripari, comunicando che è stata interrotta la distribuzione dei volumi che presentano in una didascalia l’informazione non corretta. Ristamperanno la versione corretta.

Tutto è bene quel che finisce bene, prima che qualcuno rispolveri trattati di secessione e indipendenza.

Saluti

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 13:55

"totonno" ha scritto:
Tutto è bene quel che finisce bene, prima che qualcuno rispolveri trattati di secessione e indipendenza.

Per quanto mi riguarda, non rispolvero nesuna seccessione e nessuna indipendenza, ammesso che queste siano mai state concretamente rivendicabili.

L'autonomia Regionale però sì, la ritengo un grande passo in avanti e la auspico per tuute le Regioni.

Ma, senza fare nomi, vedo che c'è una certa stitichezza nel partorirla.

Noi Veneti abbiamo votato in massa ormai 2 anni fa su un referendum approvato dalla Corte Costituzionale, ma i risultati ad oggi sono zero.

E sì che l'art. 1 dice che la sovranità spetta al Popolo.

Ma non dispero, la pazienza è da sempre la virtù dei forti.

Pensa solo a quanta pazienza devo sopportare con te.

geom. Gianni Rossi
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SIMBA4

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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 14:47

Salve



NON PASSA LO STRANIERO !!!!!!!



cordiali saluti

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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 14:54

Pensate che io le abolirei tutte le autonomie regionali.



Saluti

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 15:51

"totonno" ha scritto:
Pensate che io le abolirei tutte le autonomie regionali.

Niente di male.

È la democrazia, ciascuno è libero di pensarla come vuole, alla fine si decide a maggioranza.

Pensa che l'Autonomia Regionale su ben 23 materie è stata inserita in Costituzione ancora nel lontano 2001 (dalla sinistra) e ad oggi non è ancora mai stata applicata. Quindi, io dico, o la togli dalla Costituzione, o la fai applicare alle Regioni che ne fanno richiesta.

Invece no, siamo qui a smenarla come al solito senza mai decidere.

geom. Gianni Rossi
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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 15:57

Ciao Stefano,

"SIMBA4" ha scritto:
NON PASSA LO STRANIERO !!!!!!!

Giusto.

Pensa a come ci sentiamo noi qui a Bassano, città medaglia d'oro al Valor Militare proprio per la Grande Guerra, nel vedere che ai ragazzi delle superiori viene spiegato che il Ponte degli Alpini è sul Piave.

Mio nonno, che ha combattuto sul Grappa, si starà rivoltando nella tomba.

Capisco tutto, ma errori come questi non possono essere commessi, è una questione di onorabilità della Patria. Come si fa ad affidare i libri di Storia ad autori che arrivano a questo livello di incompetenza?

A presto,

geom. Gianni Rossi
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totonno
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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 19:34

"kemplen" ha scritto:
Ciao Stefano,

"SIMBA4" ha scritto:
NON PASSA LO STRANIERO !!!!!!!

Giusto.

Pensa a come ci sentiamo noi qui a Bassano, città medaglia d'oro al Valor Militare proprio per la Grande Guerra, nel vedere che ai ragazzi delle superiori viene spiegato che il Ponte degli Alpini è sul Piave.

Mio nonno, che ha combattuto sul Grappa, si starà rivoltando nella tomba.

Capisco tutto, ma errori come questi non possono essere commessi, è una questione di onorabilità della Patria. Come si fa ad affidare i libri di Storia ad autori che arrivano a questo livello di incompetenza?






Tuo nonno combatteva per la Patria intera e unita, non per l'autonomia regionale.



Saluti

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 03 Luglio 2019 alle ore 20:55

"totonno" ha scritto:
Tuo nonno combatteva per la Patria intera e unita, non per l'autonomia regionale.

Infatti, ma l'autonomia regionale non divide la Nazione.

Altrimenti perché la Costituzione prevede sia le Regioni che, dal 2001, la facoltà che queste abbiano l'autonomia su 23 materie?

Se non si vuole l'autonomia, che la cancellessero dalla Costituzione.

Quella volta a voler inserirla nella Costituzione è stato un tuo illustre conterraneo Toscano del centro-sinistra, mica Bossi o Salvini.

Ma la chiudo qui perché, dato il tema, non vorrei innescare una discussione politica che non mi attrae per niente.

Buona Estate.

geom. Gianni Rossi
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macius

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 0 -  0 - Inviato: 05 Luglio 2019 alle ore 12:49

"totonno" ha scritto:
"kemplen" ha scritto:
Ciao Stefano,

"SIMBA4" ha scritto:
NON PASSA LO STRANIERO !!!!!!!

Giusto.

Pensa a come ci sentiamo noi qui a Bassano, città medaglia d'oro al Valor Militare proprio per la Grande Guerra, nel vedere che ai ragazzi delle superiori viene spiegato che il Ponte degli Alpini è sul Piave.

Mio nonno, che ha combattuto sul Grappa, si starà rivoltando nella tomba.

Capisco tutto, ma errori come questi non possono essere commessi, è una questione di onorabilità della Patria. Come si fa ad affidare i libri di Storia ad autori che arrivano a questo livello di incompetenza?






Tuo nonno combatteva per la Patria intera e unita, non per l'autonomia regionale.



Saluti



Mio nonno combatteva contro le ingiustizie e le prevaricazioni, non per le frivolezze del parlamento siciliano o i privilegi dorati del Trentino Alto Adige. Ad ogni modo il Veneto ha fatto un referendum plebiscitario sull'autonomia, non serve aggiungere altro.

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kemplen

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 0 -  0 - Inviato: 06 Luglio 2019 alle ore 14:04

"macius" ha scritto:
Mio nonno combatteva contro le ingiustizie e le prevaricazioni, non per le frivolezze del parlamento siciliano o i privilegi dorati del Trentino Alto Adige. Ad ogni modo il Veneto ha fatto un referendum plebiscitario sull'autonomia, non serve aggiungere altro.

Concordo in toto.

Fosse per me, io abrogherei immediatamente le Regioni a Statuto Speciale con tutti i privilegi connessi perché non hanno più alcun motivo di esistere a distanza di molti decenni da quando furono istituite, ammesso che di motivi ce ne fossero anche allora.

Il risultato delle Regioni a Statuto Speciale, visto qui dal Veneto a confine con il Trentino Alto Adige è questo:

Clicca sull'immagine per vederla intera


Per quanto riguarda invece l'Autonomia Regionale prevista in Costituzione (e, ripeto, inseratavi dal centro-sinistra nel 2001), credo che sia cosa buona e giusta che potrà contribuire enormemente al miglioramento dei servizi erogati ai cittadini.

Non capisco quindi perché molti siano contrari (ma lo capisco benissimo). Tutte le Regioni possono chiedere tale Autonomia. Va da sé quindi, che quelle che non la chiedono è perché sanno di non essere in grado di garantire servizi efficienti.

Tutto qui.

Buone Vacanze.

geom. Gianni Rossi
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 0 -  0 - Inviato: 07 Luglio 2019 alle ore 05:29

"kemplen" ha scritto:


Ma la chiudo qui perché, dato il tema, non vorrei innescare una discussione politica che non mi attrae per niente.

Buona Estate.




....!

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rubino
.
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Italia Meridionale

 0 -  0 - Inviato: 13 Luglio 2019 alle ore 08:22

Buongiorno, sono il rancoroso verso giannirossi/georox/kemplen di cui sopra. Questa è la classica discussione "a coda di porco": nasce da un pretesto, si avvita lungo le vette della geografia e della Grande Storia per arrivare ad una tesi: gli errori sui libri di scuola si possono evitare attraverso l'autonomia regionale. Posto che un contribuente tipo si possa chiedere come mai, per risolvere uno svarione in una didascalia si debba sostenere un costo di milioni di euro - perchè l'attivazione dell'autonomia, col differenziale o meno, ha un costo! - voglio partecipare anche io al loop per correggere alcune inesattezze dovute all'ignoranza (nel senso letterale della mancanza di conoscenza, s'intende). La prima: si è scritto della Prima Guerra mondiale, beh in quasi quarant'anni di professione mi sono sempre stupito di aver trovato, in ogni paesino del Sud, una lapide con incisi i tantissimi nomi dei ragazzi che morirono in quel conflitto e poi un giorno ne ho trovata una, a Francavilla in Sinni, lunga, troppo lunga. Ci sono ,fra i tanti, anche i nomi di due fratelli, Vincenzo e Salvatore L. morti da qualche parte su qualche montagna lontana: avevano 18 e 19 anni! Conobbi la sorella, una vecchia Signora che, bambina (era del 1909) ricordava benissimo sia quando partirono sia quando la madre ricevette la notizia che erano stati ammazzati, da cui non si riprese più. Da quell'episodio ho voluto approfondire e ho scoperto che la Regione di cui sono figlio ed a cui sono onorato di appartenere, la Basilicata, in quella guerra ha contribuito con il più alto numero di soldati morti di tutte le altre regioni d'Italia (da "https://www.ibs.it/caporetto-libro-ale...) . Questo per dire che l'ignorante (nel senso letterale della mancanza di conoscenza, s'intende) quando parla di Storia non deve "tirarla" e leggerla con gli occhi di oggi (prima regola insegnatami a scuola) perchè fa un torto grande sia a quelle popolazioni che la subirono direttamente sia al resto del Paese che per qualche chilometro quadrato di terra del Nord-Est pagarano un prezzo di sangue altissimo: con la carne di Salvatore, Vincenzo, Rocco e di tutti gli altri figli del Sud abbiamo ripagato l'unità d'Italia, ma questa è un'altra storia.

Secondo: "la Basilicata esiste, io l'ho vista" dice Rocco Papaleo in un film scherzando sulla smemoratezza sia dei libri di storia sia di quelli di geografia. Probabilmente secondo alcuni autori, fra Campania, Puglia e Calabria c'era il mare, ma non per questo abbiamo invocato l'autonomia scolastica, la quale bisogna potersela permette, o giannirossi/kemplen/georox: ricordo che il Senatur Bossi si scagliò contro la presenza troppo massiccia di insegnati terroni nelle scuole baciate dal sole delle Alpi poi qualcuno gli fece notare che costoro si formano nelle Università e studiano e che è difficile trovarne di duri-puri-che ce l'hanno duro nelle osterie e nelle balere della Patania e non ne parlò più. Ma pensandoci, a parte la butade di quel tale che rispose di non poterne più di quersti arabi che ci vogliono imporre pure i numeri, mi chiedo come farebbe un insegnante X di topografia a trasporla a livello locale. Dovrebbe trovare dei degni sostituti a termini millennari come alidada, zenit, azimuth, nadir ecc. perchè li dobbiamo alla pericolossissima cultura araba fiorita proprio qui al Sud grazie agli scienziati della corte di Federico II di Svevia.

La questione dell'autonomia: come Lucano e come meridionale non la temo e bene ha fatto il Dr. Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, a presentare un disegno di legge in questo senso ed a favore della sua Regione. Ricordo agli ignoranti (nel senso letterale della mancanza di conoscenza, s'intende) smemorati che la mia Regione ha il più grande giacimento di idrocarburi in terraferma d'Europa e che contribuisce al fabbisogno energetico nazionale con numeri straordinari senza dei quali il resto d'italia s'attacca al tram, che abbiamo la più vasta disponibilità di acqua e di invasi di tutto il Sud, tanta da poterla fornire alche alla Puglia, che abbiamo tanti giovani scolarizzati e laureati da trattenere e richiamare a casa, che abbiamo natura e cultura e arte da vendere e che non ci ferma nessuno quando decidiamo di farci sentire (https://ricerca.gelocal.it/tribunatrev...)


Aggiungo: spero che siano tanti i Forumisti che verranno a trovarci quest'estate. Vorrei che scrivessero qui un giudizio su come li abbiamo ospitati, sulle cose (non "robe") brutte e buone che hanno trovato e se confermano o meno i luoghi comuni sul Sud che hanno vissuto per qualche giorno. A presto

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samsung

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 0 -  0 - Inviato: 13 Luglio 2019 alle ore 11:39

"rubino" ha scritto:
...con la carne di Salvatore, Vincenzo, Rocco e di tutti gli altri figli del Sud abbiamo ripagato l'unità d'Italia, ma questa è un'altra storia...



Siccome ripagare è un verbo dalle diverse accezioni, il lettore può dargli un significato diverso dall'intenzioni dello scrittore.

Penso che intendessi pagato due volte, nuovamente pagato, pagato ancora e poi ancora. Di più, pagato qualcosa di non voluto, subìto, peggiorativo. Così sono d'accordo.

Sulle prime l'ho inteso inteso nel senso di ricompensa, i giovani del sud hanno ricompensato col sangue l'unità ricevuta.

La questione meridionale è ancora d'attualità, e come tutti gli argomenti attuali non si riesce ad affrontarli in chiave storica, asettica, facendo una grande e dignitosa operazione di verità.

La questione meridionale, che nasce con l'Unità d'Italia, prima non esisteva, è il risultato di ogni annessione (forzata), o unione consenziente (non credo si possa parlare di ciò rispetto ai fatti in oggetto) tra realtà non omogenee.

La questione meridionale, questa sconosciuta, non viene affrontata col rigore che merita perchè alla fine significherebbe dover dire che il re è nudo, e dopo non si potrebbe più andare avanti come se nulla fosse. La questione meridionale spiegandosi nei suoi meccanismi universali, spiegherebbe anche i meccanismi dell'unione delle due Germanie, dell'Unione Monetaria Europea, dei flussi migratori massicci ecc. ecc.

E lo dico a chi pensa che le autonomie possano essere risolutive del disagio attuale, e lo dico per evitare inneschi polemici interni fuori tema ai catalani, per esempio, o agli scozzesi, o ai baschi: senza il controllo della propria moneta non esiste autonomia (per dirne una). E siccome sono convinto che l'autonomia agognata da catalani, scozzesi e baschi non prevederebbe l'adozione di una propria moneta fluttuante, ma continuerebbero ad utilizzare l'Euro, sarebbe solo un'autonomia di cartapesta.

Saluti

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