Non sono d''accordo con te, anonimo, e parteciperò alla discussione introdotta da Leonardo (anticipo che non la condivido in toto perchè mi pare un pò troppo "conservatrice"). La nostra categoria è così coinvolta nella "vicenda catasto" attuale e futura che l'accettazione acritica, pedissequa e totalmente appiattita su decisioni altrui sarà la pietra tombale del nostro ruolo. La riflessione di Leonardo Gualandi colma un vuoto: quello di dire chiaramente all'opinione pubblica che girano vorticosamente una grandissima balla e una fregatura epocale, e se queste cose ai Contribuenti non le dice la categoria professionale più attiva nell'ambito dell'aggiornamento catastale chi lo deve fare? Avremmo dovuto essere tutti i giorni in TV, comprare pagine intere di quotidiani, affiggere manifesti per dire chiaro cosa sta succedendo e invece stiamo con il tovagliolo sul braccio a il blocco delle comande davanti a Largo Leopardi: "i signori desiderano"?

Rocco

Vero quello che tu dici.

Ma io ti pongo qualche altro quesito: Perché Leonardo con il suo scritto colma un vuoto?

Bada bene che condivido anch'io questa tua analisi.

Ma allora mi chiedo e ti chiedo: Chi ha creato questo vuoto?

Ciao

Carlo

Tanti, hai ragione, ma andiamo avanti. E' possibile colmarlo, 'sto vuoto, nell'interesse del Contribuente e secondo il principio a te caro Catasto=Civiltà? Analizziamo i fatti: purtroppo, ancora una volta come categoria siamo divisi. Vediamo un campione significativo rappresentato dai Sigg.ri Forumisti (le generalizzazioni non fanno mai bene perchè si perdono le sfumature: si tenga conto di questo leggendo quanto scriverò fra poco): ci sono gli ipercritici/reazionari tipo Duchessa, i conservatori/legittimisti tipo Leo, gli illuministi/scettici tipo Carlo, gli attendisti/disillusi come me, gli spettatori tipo anonimo, i gentiluomini di camera tipo la nostra variegata dirigenza. Partiamo perdenti, forse hai ragione tu ma continuo a sostenere che, come categoria, dobbiamo essere leninisti almeno nel porci l'antica domanda: che fare? In questo Leo colma un vuoto: facimm' ammuina!

P.S.: va chiarito che nella Regia Marina del Regno delle Due Sicilie nessun regolamento prevedeva quest'ordine.

Rocco

Sei forte, come sempre.

Però mi aspettavo che tu rispondessi: manca l'istituzione.

Nel mio modo di vedere le cose quando è la base a doversi organizzare autonomamente per far sentire la propria voce vuol dire che l'istituzione preposta a rappresentarla è assente.

E credo che sia alquanto grave.

Ciao

Carlo

C'è un aforisma famoso, non ricordo di chi, che recita: non sono daccordo con le tue idee ma lotterò fino in fondo per fartele esprimere,...pertanto non è il mio un menefreghismo o stare alla finestra, ma semplicemente che allo stato delle cose, com'è l'attuale iter legislativo,..com'è la situazione politica e governativa del nostro amato Paese, è del tutto sprecato ed inutile il tempo che si possa perdere nel giudicare, consigliare o criticare questa tanto sbandierata riforma del "catasto" - Ma questo discorso lo si può estendere alla riforma della sanità,...alla riforma della scuola, etcc. etc. - Infatti se andiamo all'altra discussione in cui è stato postasto quel ridicolo video del sole24 ore, si può intuire la confusione che regna sovrana, magari da una parte dicono che deve provvedere il comune, e magari nella riforma invece il documento di variazione deve essere obbligatoriamente presentato da un tecnico e dal proprietario secondo i "canoni" del buon doc.fa. -

Quindi direi di rimanere ancora alla finestra in attesa di sviluppi,...ora si chiacchiera, magari con amabili colleghi,...del come lo vorremmo, ma sul come sarà realmente, secondo me è ancora presto -